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Autore: DropDead    30/08/2011    2 recensioni
Non è facile vivere una guerra,non è facile nemmeno ricominciare dopo di essa.
[La canzone in questione è dei The Fray,non del bambino (:]
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Never say never

6. Some things we don't talk about;



Cara Hermione,
scusa se ti ho risposto in ritardo,ma in questa casa è nato il caos e potrai bene immaginare perchè: visita serale di Bill e Fleur. Hanno annunciato che avrebbe fatto loro piacere cenare con noi ieri sera e mamma è totalmente impazzita; ci ha costretti ad aiutarla a pulire casa per due giorni interi,mentre lei spendeva la metà delle giornate a sfogliare tomi di cucina per trovare la cena perfetta. Meno male che queste visite accadono sì e no una volta al mese,altrimenti le verrebbe una crisi di nervi. Come se Bill non fosse abituato a vedere casa sua in disordine.
Ad ogni modo,si sente davvero tanto qui la tua mancanza. Harry mi ha raccontato che Ginny l'ha eletto "la sua nuova migliore amica" e lo sta riempiendo di tutti i suoi problemi femminili che le ronzano per la testa; a giudicare dalla sua faccia stravolta,non deve essere piacevole. Ma ho scoperto che la notte si rifugia nella camera di Ginny,quel furbacchione,quindi penso che le cose siano equilibrate..no?
Comunque credo sia scontato dire che manchi tanto anche a me,Herm. Qui è tutto così..diverso,da quando te ne sei andata. Non vedo l'ora che torni,davvero.
Ora scusa ma devo proprio andare,aspetto una tua risposta.
Con affetto,
Ron

P.S.: come stanno andando le ricerche?

Hermione rilesse quelle poche righe più e più volte,nella speranza che uscissero parole nascoste in grado di spiegarle cosa Ron le stava nascondendo. Perchè sì,c'era qualcosa che le teneva nascosto,l'aveva capito bene. Dopo otto anni,aveva imparato a leggerlo come un libro aperto,soprattutto da quando erano diventati.. più intimi,ecco.
Quello che non riusciva a capire era il perchè. Perchè Ron avrebbe dovuto tenerle nascosto qualcosa? Non si vedevano da soli quattro giorni e già si era stufato di lei?
Hermione scosse la testa. No,doveva tenere a freno la fantasia e non farsi prendere dalla preoccupazione. Probabilmente era solo di fretta per i motivi da lui scritti,non c'era alcun motivo di dubitare della veridicità di quelle parole.
Il campanile scoccò la mezzanotte; Hermione appoggiò la testa sopra il tavolino della hall,sospirando. Era rimasta tutto il giorno a cercare dei possibili dentisti Willkins nella zona e le sue ricerche l'avevano portata a solo due studi dentistici,lì a Melbourne. E aveva anche avuto fortuna: era riuscita a prenotare una visita presso entrambi per il giorno dopo; una semplice visita di controllo,aveva specificato,così in caso di fallimento non si sarebbe ritrovata senza denti o cose del genere.
«Mi scusi» la scosse una voce possente proveniente da dietro di lei. La riccia alzò la testa di scatto,ritrovandosi davanti il grosso uomo barbuto che se ne stava solitamente seduto alla reception. «Devo chiudere la hall. Le spiacerebbe..»
«Oh,sì» balbettò lei confusa. Si era totalmente dimenticata di essere in piena notte nella hall dell'albergo,in cui un cartello diceva chiaramente che sarebbe rimasta aperta agli ospiti solo fino a mezzanotte. «Io.. me ne stavo per andare»
Si alzò prendendo con sè la lettera di Ron e si trascinò nell'ascensore. Dopo aver premuto il tasto 4,si appoggiò con la fronte allo specchio e sospirò. Le cose non stavano andando esattamente come pensava; sperava che si sarebbe sentita meglio,una volta arrivata in Australia,sperava che in qualche modo il fatto di sentirsi più vicina ai suoi l'avrebbero aiutata a star meglio. Non l'aveva mai detto a Ron,ma infondo aveva anche bisogno di starsene un po' da sola.
Ma ora tutta questa solitudine non stava servendo a niente. Avrebbe dato qualsiasi cosa per avere con sè Ron,per non esser da sola in quell'albergo. Avrebbe voluto ritrovare i suoi genitori con un semplice schiocco di dita,una cosa veloce e indolore.
Un leggero din la fece tornare alla realtà. Uscì dall'ascensore e cercò di concentrarsi al massimo sul motivo per cui era venuta fin lì: i suoi genitori. Doveva pensare a loro,doveva ritrovarli,ritrovando loro avrebbe ritrovato la serenità.
Ma non appena aprì la porta della sua camera,le lacrime iniziarono a scendere incontrollabilmente e Hermione si buttò sul letto,addormentandosi cullata dai singhiozzi.

Caro Ron,
grazie per aver risposto,anche se la tua lettera mi ha lasciata un po' stupita.. per caso c'è qualcosa che non va?
Qui comunque va tutto bene,le ricerche proseguono e credo di essere proprio a buon punto. Sta andando tutto come speravo,non è meraviglioso? Pensavo che sarebbe stato difficile,invece si sta rivelando più semplice del previsto. Ciò vuol dire che presto tornerò,non vedo l'ora! Ne sarà felice anche Harry,così potrò riprendere il mio ruolo di "migliore amica di Ginny".
Salutami tutti,
Hermione

La lettera più breve che avesse mai scritto prima,probabilmente. Anzi,sicuramente.
Addirittura più breve di quella di Ron,il che la diceva lunga,assai lunga. Di solito Hermione spendeva fiumi e fiumi di parole,frenati solo dalla stanchezza al massimo; ma in quel caso la stanchezza non centrava. Certo,la notte prima aveva più pianto che dormito,ma non era certo la stanchezza la causa di quelle poche parole.
La verità era che non voleva dire a Ron che le cose non stavano andando per niente secondo i piani. I due studi dentistici presso i quali si era sottoposta a una visita si erano rivelati esser gestiti rispettivamente da Thomas Wilkins,ex archeologo inglese,e Andrew Wilkins,un buffo australiano dai capelli color paglia. Hermione sbuffò ripensandoci,mentre gettava alla rinfusa i vestiti dentro il suo piccolo trolley. Non aveva per niente voglia di andarsene,ma non aveva altra scelta.
Una volta svuotato completamente l'armadio,Hermione si sedette sul letto rileggendo la lettera destinata a Ron.
«Forse avrei dovuto sprecarmi di più..» mormorò tra sè e sè. «Vabè,pazienza. Errol,è tutta tua» disse poi alzandosi e dirigendosi verso la finestra. Il piccolo gufo,per quanto stupido potesse essere,era rimasto tutta la notte ad aspettare che Hermione rispondesse alla lettera prima di tornare dal suo proprietario; perciò,quando vide che la ragazza si avvicinò alla finestra aprendola e consegnandoli la busta,spalancò gli occhi e agitò le ali in segno di contentezza,dopodichè si alzò in volo sparendo lentamente dalla vista.
Hermione sospirò. Cosa non avrebbe dato per poter seguire quel gufo.. per poter tornare là,dove era successo qualcosa che ancora non riusciva a capire e di cui era certa che nessuno le avrebbe dato una spiegazione. Tanto meno Ron.
Sospirò nuovamente,poi afferrò il suo piccolo trolley e uscì dalla stanza,definitivamente.
Prossima tappa: Geelong.





Buonasera a tutti :)
scusatescusatescusate per il ritardo,in questi giorni non riuscirò ad aggiornare molto spesso per via di mancanza di tempo..e anche di idee,a dirla tutta.
Mi scuso anche se questo capitolo è un po' corto,ma i motivi sono sempre quelli sopra citati. Chiedo venia :/
Spero comunque che questo capitolo vi sia piaciuto,spero che mi lascerete taaante recensioni,insomma le solite cose XD
Un bacione e alla prossima!

P.S.: sono anche io una capra in geografia,non crediate; ma google mi ha assicurato che Geelong è una delle più grandi città vicino a Melbourne,quindi beh ho optato per quella.

  
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