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Autore: twisted__    30/08/2011    0 recensioni
"Era lì, bello e gracile come lo avevo immaginato. Era in piedi fra tutti con i suoi capelli neri e spettinati e gli occhiali un po' storti a celargli i magnifici occhi verdi. La cicatrice quasi invisibile sulla pelle bianca un po' in rilievo rispetto al resto. Lo fissai quasi con le lacrime agli occhi mentre lo vedevo sorridere verso una macchia indefinita color rosso fuoco. Si voltò quasi per errore verso di me e mi guardò sconcertato, forse troppo spaventato dai miei occhi spalancati su di lui. Mi voltai di scatto decisa a concentrarmi sui sedili mentre altri ragazzi entravano ridendo nello scompartimento. Andò via così come era comparso e il mio stomaco, ogni mio organo, sembrò svuotarsi."
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley, Voldemort
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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Quando le fiamme si diradarono guardai il nuovo orizzonte che si era spalancato davanti ai miei occhi. Era come la immaginavo, la Stamberga Strillante, o forse era un po’ più sporca e malandata di come ero riuscita a credere. Sapevo che quel posto era il luogo in cui Remus Lupin doveva trasformarsi in lupo mannaro durante le notti di luna piena e immaginavo che quel posto non fosse davvero infestato dai fantasmi. Proprio mentre questi pensieri attraversavano il mio cervello, i miei occhi si fermarono sull’uomo alto e dal viso un po’ trasandato ma buono che veniva verso di me. Era lui, Lupin, e aveva tutta l’aria di sapere con chi stesse per parlare. Mi strinse la mano senza parlare ed io feci lo stesso con un gran sorriso. Aspettai che fosse lui il primo a parlare, semplicemente perché non avevo parole grandi abbastanza per descrivere quanto fosse bello avere tutte quelle persone che attimi prima credevo inesistenti davanti ai miei occhi.
-Tu sei Gabbe, giusto?
-Giusto. E tu sei…volevo dire lei è…
-Remus Lupin, sì. Non immaginavo che tu fossi così informata. Allora, Silente mi ha detto della tua situazione e so che i tuoi genitori non…ehm…approvano, diciamo così, che tu vada ad Hogwarts, quindi questa notte staremo qui e domani ti accompagnerò alla stazione di King’s Cross. Ci sono domande?
-Oh, sì , tante ed io vorrei davvero che…
-Non ora, Gabbe. Ci sarà il tempo per quelle domande ma prima mettiti su quella poltrona e riposati un po’.
-Non ho paura del tempo delle domande, voglio il tempo delle risposte, e credo di dover insistere ehm..signore.
Lupin mi guardò senza imbarazzo con occhi curiosi e comprensivi. Non erano occhi di lupo mannaro, erano solo occhi da lupo, vivaci esattamente in quel modo ma calmi.
-Certo. Che ne dici allora di sederti e prendere questa coperta mentre io cercherò di rispondere alle tue domande?
Presi la coperta dalle sue mani  e mi accomodai sulla poltrona polverosa più vicina. Lo guardai per qualche secondo mentre anche lui prendeva posto su una sedia dondolante senza guardarmi.
-Perché sono qui? Voglio dire…Hogwarts non dovrebbe essere obbligatoria, quindi perché avete fatto in modo che io potessi andarci? Insomma, è successo solo con Harry Potter, no? Ed io non sono Harry Potter, quindi avreste potuto fregarvene e lasciarmi a casa, no?
- Giusta osservazione. Beh, Silente ha ritenuto giusto, una volta rintracciata la tua magia involontaria che tu venissi via da casa, naturalmente assicurandoci che tu fossi d’accordo. Vedi, lui credo che sapesse…
-Sapeva come vivevo? Lo sapeva da prima o da quando ho fatto…beh, sì, quella magia involontaria?
-Naturalmente ha potuto saperlo solo dopo averti rintracciata. Ah, non chiedermi come abbia fatto perché non lo so, temo che dovrai chiederlo a lui.
-Perché non ha voluto portar via anche le mie sorelle o mia madre stessa, allora?
-Perché la loro magia interiore è un’altra Gabbe. Si può essere soprannaturali anche senza alcun potere e loro sono così. Se la caveranno, vedrai.
- E allora perché io non sono come loro? Perché solo io ho questi…oh, non so come chiamarli…
-Poteri?
-Ecco, sì, più o meno.
- Perché tu hai una sensibilità diversa, forse talmente forte da generare tutto questo…e probabilmente è anche questione di eredità, certo.
- Ma chi mai avrebbe potuto possedere questi poteri in famiglia? Che io sappia nessuno…
-Questo non posso dirtelo, e temo che nemmeno Silente possa. Hai altre domande?
-Sì, e perdoni la mia stupidità ma…è tutto vero?
-Sì, verissimo.
Sorrisi e lui ricambiò silenzioso rivolgendomi gli stessi occhi buoni di prima. Una nuova domanda affiorò fra gli altri pensieri e così glie la rivolsi senza pensare.
-Mi scusi ma se io ho quattordici anni e non so niente di tutto ciò che mi permetterebbe di avere le basi, che anno frequenterò quando sarò ad Hogwarts?
-E’ raro che un ragazzo manifesti la magia alla tua età ma non sei l’unico caso. Per i primi mesi ti unirai ai pochi ragazzi come te e imparerai le basi, quando sarai pronta passerai all’anno che ti spetta, cioè il quarto. Ora su, cerca di dormire, Hagrid sarà qui fra poco, credo che stia lottando con la palizzana, o almeno così mi ha riferito, comunque credo sia ancora a casa di tua madre.
Sorrisi senza parlare e adagiai le coperte sulle mie gambe. Chiusi gli occhi e ascoltai i passi di Lupin farsi lontani. Sorrisi fra me e me e mi dissi che avrei avuto tutto il tempo del mondo per spiegare sia a lui che a Hagrid che il termine giusto era polizia e andava bene così.
 
   
 
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