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Autore: Madam_Serpeverde    31/08/2011    1 recensioni
Una storia che narra di come l'amore e la perdita possano cambiare profondamente una persona.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tom Riddle/Voldermort
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Mancava poco alla fine del mio 2 anno quando io e lui ci presentammo ufficialmente.
Avevamo sempre sentito parlare l’uno dell’altro, ed essendo due studenti straordinariamente dotati ci eravamo spesso incrociati al Lumaclub, di cui entrambi facevamo parte.
Non mi aveva mai rivolto piu di un “Buonasera Lady” a cui io regolarmente rispondevo con un piccolo inchino e un sorrisetto.
(la prima volta che lo fece lo trovai uno straordinario esempio di galanteria, cosa che ad Hogwarts mancava completamente)
Qualche volta durante i dibattiti della cena, c’eravamo scambiati qualche opinione, il che aveva fatto si che io iniziassi a stimarlo (leggermente).
Lo trovavamo molto simile a me…mai una parola piu del dovuto.
Sapeva parlare senza dire nulla, mai nulla di se. Inizia a supporre venisse da una famiglia nobilissima, e mi chiesi come mai non l’avessi mai incontrato ai ricevimenti dei miei genitori.
Forse i suoi erano degli eremiti.
Ci incontrammo anche qualche volta nella sala comune dei serpeverde, e anche li mi salutava appena con una lieve cenno del capo.
Avevo notato durante il corso dell’anno ch era l’unica studentessa a cui rivolgesse questo onore.
Tom era molto ben voluto tra le ragazze della casa, che trovavano molto attraente la sua aria da bel tenebroso. Senti piu di una volta qualche ochetta parlare di lui nel dormitorio.
Passava il suo tempo della sala comune a leggere o a studiare…un po come facevo io.
Era come se studiassimo insieme inconsapevolmente.
Ma quella sera di maggio, uscita dal lumaclub dope una delle solite cene, mi rivolse la parola direttamente.
In genere facevamo la stessa strada verso il dormitorio ma senza parlare l’un l’altro.
Ma quella sera strada facendo di avvicino a me e disse
-credo sia l’ora di presentarci…piacere, io sono Tom Riddle-
e poi prose la sua mano verso di me.
-Piacere mio, io sono Kristal Larsen-
Feci per stringere la sua mano, ma lui invece che afferrarla la strinse appena e si chino per baciare l’anello.
Al momento ne presi nota, in maniera estremamente positiva, ma ora col senno del poi credo che fosse tutta scena, aveva capito quando forte fosse il mio lato nobile e quanto tenessi a queste frivolezze.
Oh si…lui sapeva davvero leggere le persone.
Rimasi per un secondo a fissarlo, e devo ammettere, illuminato solo dal fuoco delle lanterne era davvero tenebroso.
-Ero ansioso di fare conoscenza con la seconda mente piu brillante di Hogwats…-
Se non l’avesse detto ridacchiando mi sarei quasi offesa.
-Ah e la prima saresti tu?-
Risposi con ironia.
-Bhe io sono piu vecchio…quindi il primato è mio-
Ribatté col sorriso.
Sorrisi compiaciuta a mia volta.
-Mi concedi di fare la strada con te?-
Esitai un po e poi risposi
-Ma certo..infondo andiamo dalla stessa parte-
Lungo la strada mi chiese se la mia famiglia fosse straniera, dato il mio cognome, e discutemmo delle nostre origini.
Con piacere appresi che avevo di fronte a me l’erede di Serpeverde.
E questo, pensai, spiegava le sue buone maniere.
Ma non parlammo dei suoi genitori.
Quando arrivammo nella sala comune non ero affatto stanca, anzi sarei volentieri rimasta a chiacchierare con lui se l’ora non fosse stata davvero tarda.
Cosi a malincuore mi congedai e andai a letto.
   
 
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