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Autore: _Death Angel    31/08/2011    8 recensioni
Adoravo stare dietro le quinte a guardarli e ad ammirarli. O meglio, ad ammirare lui. Lui e le sue smorfie durante i suoi assoli. Quelle smorfie che tanto adoravo e che mi facevano sempre spuntare un sorriso anche dopo una lunga e faticosa giornata di lavoro. Sarei stata ore ad ascoltarli, anche se non vedevo l'ora che finissero per poterli salutare e stare un po' con loro.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo undici - The Last Night.

"Ehy.." Una voce mi fece sussultare. Era familiare, troppo familiare. Avevo paura di voltarmi e scoprire chi era. Ma dovevo farlo, non potevo scappare. Mi voltai. Era lui. Sentii una fitta al cuore e un nodo in gola. 
"Ciao.. Brian.." 
"Complimenti.. Stai benissimo" Vi siete messi tutti d'accordo per caso?
"Ti sei accorto di me, allora.." 
"Come potevo non notare la ragazza più bella della festa?" Non dirmi così. Mi fai solo male. Restai in silenzio, con lo sguardo basso. 
"Sai, il giorno dopo che te ne sei andata non sapevo come dirlo ai ragazzi. Avevo intenzione di inventarmi una balla inizialmente, poi però ho confessato tutto. Non sarebbe stato giusto nei tuoi confronti. Jimmy mi ha tirato un pugno in piena faccia.." Sorrise al ricordo.
"..Sono stato con un occhio nero per cinque giorni" Mi strappò una lieve risata. L'aveva detto che l'avrebbe fattoContinuavo a tenere lo sguardo basso. 
"Sappi che Afterlife non l'abbiamo toccata. Probabilmente non la includiamo nel nuovo album" 
"Cosa? Per quale motivo?" 
"Perché sei l'unica persona che può metterci le mani sopra" Continuai a non proferire parola.
"Allora, come va?" Mi chiese per interrompere il silenzio. 
"La salute c'è.. Te?" 
"Potrebbe andare meglio" Seguì una pausa imbarazzante. 
"Mi manchi tanto" Provò ad avvicinarsi. 
"No, Brian, no.." Gli feci segno di star fermo con la mano. 
"Voglio che tu sappia che dopo la tua partenza non ho baciato né sfiorato più nessun'altra" 
"Davvero?" Annuì, guardandomi negli occhi. Non mentiva.
"Avresti dovuto pensarci prima" La mia voce era debole. 
"Lo so e mi dispiace. Sono stato un idiota. So che non serve a niente dirlo, ma vorrei poter tornare indietro" Cercavo di trattenere le lacrime, il nodo in gola si faceva sempre più grande e fastidioso. Restai in silenzio. 
"Un'altra cosa.. Non sapevo che saresti venuta a questa festa. Ma ho pensato che potevi essere andata da Melanie, la ragazza di San Francisco di cui mi parlavi tanto. Non avrei mai suonato alla festa di una bionda eccentrica senza un buon motivo. Né io, né i ragazzi. Speravo di incontrarti per strada, quando poi ho perso le speranze ti ho vista qui" Era come se le sue parole mi avessero immobilizzata. Mi prese una mano. Non reagii. La portò al suo petto. Sentivo i battiti del suo cuore. 
"Ora, lo senti l'effetto che mi fai?" Mi guardava negli occhi. Stava per abbracciarmi.
"Belle parole, ma a quante altre ragazze lo dici?" 
"Credimi, nessun'altra mi fa lo stesso effetto che mi fai tu" Era sempre più vicino. D'un tratto d
all'interno della villa provenì un coro di ragazze che lo chiamavano per suonare. Mi ridestai.
"Devi andare, il lavoro ti chiama e le tue fan attendono.." Sospirò, si girò e fece per andarsene. No, non è cambiato. Abbassai lo sguardo e lasciai cadere le lacrime. 
"No" Disse, d'un tratto, quando era quasi arrivato all'entrata. Rialzai la testa per guardarlo con fare interrogativo. 
"È Synyster Gates che cercano. Ma Brian Haner vuole rimanere qui.. Con la ragazza più importante della sua vita" Si riavvicinò e sentii le sue braccia stringermi forte. Restai inizialmente ferma. Dopo qualche secondo scoppiai a piangere e lo strinsi a me. 
"Ellie, ti prego. Credimi quando ti dico che non ho mai smesso di pensarti. Credimi quando ti dico che mi sei mancata da morire. Credimi quando ti dico che nulla ha più senso se non è accompagnato da un tuo sorriso.." Si staccò e mi prese il viso tra le mani per guardarmi negli occhi.
"..E credimi quando ti dico che non c'è nessun'altra nella mia vita oltre te. Sei l'unica che voglio, l'unica di cui ho bisogno" Una lacrima rigò anche il suo delicato viso. 
"Synyster perderebbe credibilità se i suoi fan lo vedessero lacrimare" Gli dissi, asciugandogli la guancia. Mi sorrise. Continuavo a perdermi nel suo sguardo. Senza accorgermene le nostre labbra si sfiorarono, per poi unirsi in uno dei baci più dolci che avessi mai dato e ricevuto. 
"Mi sei mancato anche tu" Lo abbracciai. Quando ci staccammo prese il mio braccio tra le mani. 
"Bel tatuaggio.. E questa cos'è?" Mi chiese, indicando la cicatrice. Ritirai il braccio.
"Nulla.. Sono caduta" 
"Non sono così stupido.. Dimmi perché l'hai fatto" 
"Non so cosa mi sia preso. Vedevo che la mia vita se ne andava a rotoli, mi sentivo vuota, senza un'anima. Avevo bisogno di sentirmi viva. E cosa ti fa sentire viva più del dolore fisico?" 
"Quante volte?" 
"Una sola. Me ne sono pentita subito" 
"Mi dispiace"
"Non puoi immaginare cosa ho passato.." Mi strinse ancora una volta. 
"Scusami ancora" 
"Non importa.. Ora sei qui" Restammo un paio di minuti abbracciati senza dire nulla. 
"Andiamo dentro? Ci sono delle persone che saranno felici di salutarti" Annuii e mi asciugai le guance. Mi prese per mano e raggiungemmo gli altri. 
"Ehy ragazzi guardate chi ho trovato qui!" Annunciò agli altri. I quattro restanti dei Sevenfold mi saltarono addosso non appena mi videro. 
"Non è possibile, Haner! Hai azzeccato! Ellie, non puoi immaginare quanto ci sei mancata!" Mi diceva Matt. 
"Mi siete mancati anche voi.. Ragazzi, vi dispiace se torno a lavorare per voi?"
"Cosa? E lo chiedi? Non può che farci piacere!" Mi rispose Zacky. 
"Vi adoro! Allora, quando uscirà il nuovo album?" 
"Tra un mese esatto"
"Mmm.. Dite che ce la facciamo a realizzare qualcosa per Afterlife?" La mia proposta li gasò.
"Dannazione, sì!" Mi rispose Matt.
"Però dovremmo darci parecchio da fare" 
"Tranquilla, non è un problema, vero ragazzi?" Jimmy chiese conferma agli altri che annuirono. Mi mise un braccio intorno al collo.
"Bentornata tra noi, piccola" Mi disse, sorridendo. 
"Ragazzi, proporrei un brindisi al ritorno della ragazza più sensazionale dell'universo" Disse Brian, portando la sua birra in alto.
"Non esagerare, Haner!" Lo rimproverai, imbarazzata.
"Beh, io concordo" Anche Jimmy portò in alto la bottiglia. Gli altri membri fecero lo stesso, sorridendo. 
"E va bene. A me, la ragazza più sensazionale dell'universo!" Portai una bottiglia e la feci urtare alle altre. 
"E anche la più bella" Brian mi mise una mano intorno fianco e mi diede un bacio sulla guancia. 
"Ah, c'è una persona che vorrei presentarvi" Mi allontanai e tornai dopo qualche secondo con Melanie sottobraccio.
"Ragazzi, lei è Melanie, la vostra fan numero due" I ragazzi le strinsero la mano e lei restò a bocca aperta. 
"Come sarebbe a dire la numero due?" Mi chiese Jimmy.
"Beh, il primato lo riservo per me. Coraggio, Mel, dì qualcosa" Melanie restava in silenzio per qualche secondo.
"Ommioddio. Ommioddio. Ommioddio. Io vi adoro! Siete la mia droga!" Disse tutto d'un fiato. 
"Ah, dimenticavo: è più schizzata di me" Melanie mi fulminò con uno sguardo.
"Fai poco la spiritosa, Young o prendo a calci quel bel culo che ti ritrovi" 
"Sì, ti voglio bene anch'io" Ci abbracciammo. 
"Ecco perché non capirò mai le ragazze" Disse Johnny, guardandoci confuso.
"Passiamo a qualcosa di più lento ora.." Annunciò il DJ dalla consolle per poi far partire Tallulah dei Sonata Arctica. 
"Bene, se permettete vorrei rubarvi Ellie. Young, mi concede questo ballo?" Jimmy fece un inchino e mi baciò la mano.
"Certo, Sullivan" Mi prese e mi trascinò in pista, Melanie rimase a scambiare delle chiacchiere con gli altri. Lo abbracciai. 
"Mi ha detto che gli hai tirato un pugno" Risi.
"Sì, mi sono trattenuto" 
"Spero che tu non gli abbia fatto troppo male" 
"Quel piccolo dolore non era nulla in confronto alla tua assenza. Ne ha sofferto tanto" Stavolta era serio. 
"Ha fatto male anche a me, Jim. Anzi, per me è stato anche più difficile. Lui aveva voi. Lo tiravate su. Io mi sono sentita completamente sola senza le persone più importanti della mia vita. Soprattutto senza di te. Era la cosa più giusta da fare, ma era troppo doloroso. Avrei voluto chiamarti, ma non averti qui, non poterti abbracciare.. Mi avrebbe fatto troppo male. Ho cercato di dimenticarvi, ma è stato tutto inutile. Ed ora che siete qui mi sento la ragazza più felice del mondo" Mi strinse a lui. 
"Tesoro, ora siamo qui. E possiamo restare quanto vuoi. Finchè ci sarò io qui non soffrirai più" 
"Grazie Jim" 
"Figurati" La canzone finì e mi diede un bacio sulla fronte. Partì With me dei Sum41. 
"Ehy Jimmy, ora mi riprendo la mia dama, se permetti" Brian mi abbracciò da dietro. 
"È tutta tua ora, amico" Jimmy tornò dagli altri. 
"Allora, posso avere l'onore?" 
"Naturalmente" Mi mise le mani sui fianchi e io portai le mie al suo collo. Ci guardammo negli occhi. 
 
I don't want this moment to ever end where everything's nothing without you. 
I wait here forever just to, to see you smile 'cause it's true, I am nothing without you...
 
..I want you to know, with everything I won’t let this go..
 
"Sai, ogni volta che suonavamo Dear God mi venivi in mente tu. Sei tu quella persona che è sempre stata vera con me, quella di cui ho bisogno adesso. E ora che ti ho ritrovata non ti lascerò più andare" Si avvicinò lentamente e mi baciò. Quel bacio divenne presto appassionato, dando vita ad una dolce danza di lingue. Una piccola goccia scivolò sulla mia guancia. Stavolta era una lacrima di gioia. 
"Ti ho già detto che mi sei mancata tantissimo?" Risi e lo strinsi ancora di più a me. 
"Mai quanto tu sei mancato a me" Appoggiai la testa alla sua spalla e mi lasciai cullare. Quando la canzone finì mi prese la mano e mi portò fuori. 
"Scusa, ma non mi va di stare in mezzo a quel chiasso ora" 
"Tranquillo" Ci sedemmo sul prato del giardino. Mi fece prendere posto davanti a lui e poggiare la testa sul suo petto. Il cielo era sereno e dominato dalla luna piena, accompagnata dalle stelle. 
"Ora come stai?" Mi chiese, mentre insieme scrutavamo il cielo. 
"Fottutamente bene. E tu?" 
"Lo stesso" Restammo accoccolati. Mi accarezzava i capelli.
"Ellie.." 
"Dimmi" Restò in silenzio qualche secondo. 
"Ti amo" Non credevo alle mie orecchie. 
"C-Cosa? Io non so se ho sentito bene.." 
"Hai sentito bene. Ti amo, Ellie. Anche se l'ho capito tardi, ora ne sono sicuro. Ti amo" Mi voltai verso di lui e lo baciai. 
"Ti amo anch'io" 
"Scusami se ti ho fatto aspettare tutto questo tempo"
"Non importa. Ne è valsa la pena" Sorrise e mi baciò. 
"Ehy Gates"
"Sì?"
"Che ne diresti se andassimo da qualche altra parte?" Lo citai. Sorrise. 
"Potrei mai dirti di no?" Ci alzammo e ci dirigemmo verso lo steccato.
"Non dovremmo avvisare gli altri?" 
"Mmm.. Nah, capiranno" 
"Fammi almeno prendere la borsa" 
"Ok, ma sii veloce" Impiegai pochi secondi. Mi prese per mano e mi portò alla sua macchina. 
"Bene. Destinazione?" Mi chiese. 
"Dove vuoi tu" Annuì e partimmo. Dopo un quarto d'ora si fermò davanti ad un hotel a cinque stelle.
"Cosa? Stai scherzando?" 
"No, vieni" Mi prese per mano. L'interno meritava tutte e cinque le stelle. Mi guardavo intorno, stupita. Ero una persona abituata alla semplicità, dopotutto. Brian prenotò una camera per passare la notte, prese la chiave e mi portò nella stanza. Mi stupii nuovamente: sembrava tutt'altro che una camera d'hotel, era enorme. 
"Wow. Sai sempre come stupirmi, Haner!" Esclamai. 
"Sì, diciamo che ho del talento" Mi sorrise e mi mise un braccio attorno al collo. 
"Allora vogliamo accomodarci?" Gli chiesi. Annuì, si tolse la giacca e si sdraiò sul letto. Mi accomodai accanto a lui. Presto mi fece avvicinare e poggiare a lui. Notammo che la finestra era aperta e che entrava del vento freddo. Rabbrividii.
"Fa freschino stasera" Mi mise la sua giacca sulle spalle. 
"Grazie" Mi strinse. Lasciò cadere la sua mano sul mio polso. Continuava a passare il pollice sulla cicatrice e ad osservarla.
"Perché continui a guardarla?" 
"Mi sento terribilmente in colpa"
"No, non devi. È stato solo un momento di debolezza. E me ne vergogno"
"Ma se non avessi fatto il coglione non sarebbe mai successo"
"Non essere troppo duro con te stesso. È tutto a posto ora" Lo baciai.
"Ti amo" Mi diceva tra un bacio e l'altro. 
"L'hai già detto" 
"Non importa. Voglio essere sicuro che tu lo sappia. Ti amo" 
"Anch'io" Mi sdraiai sopra di lui e cominciai a baciarlo. Con le mani cominciò a percorrere la mia schiena, partendo dai fianchi e arrivando alla cima del vestito tenuto su grazie ad una cerniera. La abbassò lentamente. Misi le mani sotto la sua maglietta e cominciai ad accarezzargli il torace. Invertì la posizione. Staccò un attimo le sue labbra dalle mie per potersi togliere la maglia che lanciò alle sue spalle. Tornò sulle mie labbra per poi scendere sul collo e sulle clavicole. Se fermò per abbassarmi lentamente il vestito fino a sfilarlo completamente. Risalì dove si era interrotto e scese nuovamente sul seno e sull'addome. Presi il suo viso tra le mani e cominciai ad intrecciare la mia lingua con la sua. Nel frattempo gli sfilai velocemente i pantaloni. Cominciò a mordermi il collo. Affondai le unghie nella sua schiena. Entrambi stavamo esplodendo dal desiderio. Gli levai velocemente i boxer e lui fece lo stesso con la mia culotte. Ci guardammo negli occhi mentre pian piano entrava dentro di me. Si morse il labbro inferiore. Socchiusi gli occhi ed un sorriso di piacere si dipinse sul mio volto. Sentii le sue labbra e la sua lingua premere sulla mia bocca mentre spingeva. Incrociai le gambe dietro la sua schiena per avvicinarlo di più a me e chiedergli di più. Mi accontentò immediatamente. Gemevamo all'unisono. Venimmo con un sospiro nello stesso istante. Si sdraiò accanto a me e mi abbracciò. Entrambi eravamo ansimanti, sorridenti e felici. Mi rimise la sua giacca e intrecciò la sua mano con la mia. Restammo in silenzio. 
"Piccola, hai sonno?" Mi chiese sottovoce.
"Non tanto.." 
"Ti va di parlare un po' ?"
"Certo, dimmi pure" Mi voltai per guardarlo meglio. 
"Ora tornerai ad Huntington Beach, vero?" 
"Tornerei anche domani stesso, ma ho venduto la mia casa e non so dove stare" 
"Verrai a stare da me" 
"Cosa? No, non voglio darti fastidio"
"Fastidio? Scherzi? Te lo impongo!" Mi arresi e sospirai.
"Ai suoi ordini, Mr Gates" Mi diede un bacio sulla fronte. Calò nuovamente il silenzio. 
"Brian.. Ora che tornerò ad Huntington, sarà tutto come prima?" 
"Di cosa parli?" 
"Del nostro rapporto.." 
"Mi sembra di essere stato abbastanza chiaro. Io appartengo a te. E tu sarai mia solo se lo vorrai.." 
"Certo che lo voglio" Lo baciai. Senza staccare le mie labbra dalle sue allungai la mano verso la borsa per prendere la macchina fotografica. Immortalai quel momento. 
"E questa?" 
"Volevo una nuova foto da aggiungere all'album. Qui inizia un nuovo capitolo della mia vita" 
Ed era vero. Lì iniziava un nuovo capitolo, una nuova vita con Brian Haner.
 
I'll wrap you in my arms and I won't let go
I'm everything you need me to be. 
 
Fine.
 
 
-Angolo dell'autrice:
Salve! 
Con questo capitolo dichiaro ufficialmente conclusa questa fanfic. 
Che dire? Tutto è bene quel che finisce bene. 
Ho voluto concludere il capitolo con una frase di The Last Night degli Skillet dato che mi ha ispirata molto per quest'ultimo capitolo. 
Spero di non aver deluso nessuno. >.<
Vorrei ringraziare tutti quelli che mi hanno seguito ed un ringraziamento speciale va a:
Che hanno avuto il tempo e la pietà di recensire. xD
Beh, un bacio a tutti. :3
Alla prossima! ^^

_Death Angel
  
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