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Autore: iride    02/05/2006    14 recensioni
gli opposti si attraggono , sono camplementari. lei è un angelo, lui un diavolo. due ragazzi che sembrano essere così diversi si ritrovano ad amare la loro parte mancante.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Ecco qui il new chappy !!!

 

Storia di un diavolo…

            … e un angelo

 

 

 

Il cielo era particolarmente scuro.

In strada era possibile vedere solo grazie ai lampioni e quella notte una ragazza stava cercando l’amica per le strade di quel malfamato quartiere di Tokyo.

Poi la vide seduta su una panchina, che rabbrividiva.

I suoi vestiti corti e leggeri non erano certo d’aiuto.

 

SAN: Kagome!

 

L’altra si voltò per un attimo e tornò a fissare con attenzione il marciapiede, c’era un mozzicone di sigaretta.

 

SAN: ma che ci fai qui?! Perché sei sparita?

 

Kagome diede segno di non aver sentito, perché continuava a rivoltare i resti di una Malboro sul selciato.

A farci attenzione sotto la scarpa destra c’era incrostata una cicca.

Sango si sedette vicino all’amica.

 

SAN: senti, che ne dici se andiamo a casa mia?

 

KAG: ma mia madre…

 

SAN: le ho detto che avresti dormito da me, no?!

 

KAG: e i tuoi?

 

SAN: papà e mamma stasera non ci sono e abbiamo la casa tutta per noi! In quanto a Kohaku, oggi è uscito con la scuola per una gita e tornerà solo domani sera!

 

Kagome sorrise.

 

KAG: allora andiamo a casa tua!

 

Una macchina passò veloce.

Le prime gocce di pioggia stavano scendendo sul cofano della volkswagen.

 

SAN: però prima dobbiamo recuperare i nostri vestiti.

 

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Coloro che frequentavano l’INFERNO stavano appena cominciando a riscaldarsi per la serata, che più che serata era nottata.

Nelle stanze principali gli ospiti paganti si scatenavano, ma nei locali privati si sentiva a malapena il sottofondo musicale.

Su di un materasso dai panni cenciosi Jaken pensava e ripensava al colloquio tra Rin e Sesshomaru.

 

JAK: “ma perché diavolo accetta di parlare con una come lei?!?! Non riesco a capire! Quella stupida ragazzina non ha nulla di interessante, perché può prendersi tanta libertà con Sesshomaru?!”

 

Tende scure occupavano la finestra ed oscuravano la luce della luna.

Jaken provava un sentimento che ristagnava nel suo animo e non gli faceva tollerare Rin.

Così come ammirava Sesshomaru disprezzava lei.

La giovane gli era stata antipatica fin dal giorno in cui era arrivata.

Viaggiava su di un treno e si era fermata nella capitale nipponica nella speranza di trovare un qualsiasi lavoro.

Così era giunta nella loro discoteca.

Lui aveva cercato di scacciarla ma quella stupida di Kagura aveva preso in simpatia la straniera e l’aveva fatta assumere come sua aiutante, non che ne avesse poi realmente bisogno ma era un modo come un altro per non far protestare Jaken.

Lui infatti non aveva osato inimicarsi la buttafuori del locale.

Da allora Rin aveva sempre dormito in stanza con Kagura ed era rimasta sotto la sua protezione, ciò gli impediva però di tormentarla quando poteva!

Ma l’eccessivo interessarsi a lei di Sesshomaru lo infastidiva.

Il mostriciattolo infatti adorava quest’ultimo, anche se ne odiava il fratello Inuyasha.

Ma nella gerarchia doveva stare al suo posto.

In effetti, come Jaken ben sapeva, lui aveva poca autorità nell’ INFERNO.

Ai vertici c’erano i due fratelli, che sembrava appartenessero ad una ricca famiglia che li aveva ripudiati come “degeneri” ma che inviava il denaro necessario in cambio di non intralciare la facciata di perbenismo famigliare.

Mentre Sesshomaru adoperava i soldi per gestire la discoteca il fratello li usava per i suoi capricci.

Procedendo in ordine venivano Kagura, lui e i componenti della band locale.

Non bisognava però tralasciare Miroku e Kikio.

Il primo essendo amico di Inuyasha poteva avere un peso influente nelle decisioni, anche se lui non se ne curava.

La seconda era la fidanzata “ufficiale” e , nonostante sia Inuyasha che lei avessero tutte le storie che volevano, poteva avere un certo peso.

Jaken però non era molto considerato e lo sapeva bene.

Ora quindi non voleva che quella poca importanza che aveva ed il “supporto” di Sesshomaru gli fossero tolti da una ragazza di minor rilievo.

Per sua fortuna un informatore gli poteva dare certe notizie che avrebbero fatto non troppo piacere a Rin.

 

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Tra il movimento impazzito dei corpi tra la folla Kouga si faceva largo cercando di ritrovare Kagome e Sango.

Mentre le luci allucinavano con lo sguardo vide uscire l’amico di Miroku, seguito da una ragazza.

Lui sembrava infastidito dal fatto di essere seguito, ignorò i suoi richiami per un paio di volte poi si voltò.

 

KIK: fermati Inuyasha!!!! Ti vuoi fermare un attimo?!?!

 

INU: che c’è?

 

Lei lo fissò con occhi feroci.

 

KIK: mi chiedi cosa c’è?!?!?! Dopo quello che hai fatto stanotte davvero non pensavo che me lo domandassi!!!!!!

 

Lui la fissò malizioso.

 

INU: non mi sembra di aver fatto niente che ti potesse dar fastidio, anzi mi sembravi MOLTO soddisfatta!

 

KIK: io intendo quando te ne sei andato via lasciandomi così nel letto come una cretina!!!! Mi spieghi perché l’hai fatto?!?!?!

 

INU: mi era passata la voglia

 

KIK: non è vero!!! È che pensavi ad un’altra!!!

 

INU: che ne sai tu?

 

KIK: ne so che hai detto “quanto vorrei sapere il tuo nome”!!!! mi sembrava che tu lo sapessi come mi chiamo!!!

 

INU: sei tu che hai capito male

 

KIK: non cercare di farmi fessa!!!! So benissimo che pensavi a lei, NON NEGARLO!!!!!!!

 

Tutt’intorno regnava il silenzio, la conversazione aveva attirato l’attenzione di tutti i presenti.

Non avevano mai visto Inuyasha e Kikio litigare prima d’ora, al massimo lui si scostava da lei e se ne andava.

Di sicuro non erano mai stati molto fedeli l’uno all’altra, ma la loro storia durava da molto e non sarebbe valsa la pena buttarla via per una sciocchezza quindi si trattava di qualcosa di serio.

Kouga tendeva le orecchie per carpire il resto del discorso.

Kikio non pareva essersi ancora accorta di essere osservata, ma Inuyasha ne era ben conscio, tanto che fece quel che fece.

Rise.

 

INU: non ti amo

 

Lei rimase paralizzata, il corpo sembrava non volerle rispondere.

La lingua dopo qualche minuto si staccò dal palato.

 

KIK: cosa?

 

Lui le rispose di nuovo con un bellissimo sorriso stampato sulle labbra.

 

INU: non ti amo

 

Lei raccolse aria nella bocca, ma le parole non uscirono.

 

INU: se non hai capito te lo posso ripetere un’altra volta

 

Kikio lo fissò con gli occhi sbarrati.

 

KIK: perché non mi ami?

 

INU: perché amo un’altra

 

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Rientrando le due ragazze furono attraversate da un calore intenso che le fece sentire subito accaldate.

Sango notò che stranamente c’era più silenzio, nonostante la musica.

La gente stava facendo capannello in un angolo.

Poi la folla si aprì per far uscire un ragazzo.

 

Kag: “ma quello è…”

 

Dopo un po’ tutti i presenti se ne andarono mormorando in modo concitato.

Allora Kagome vide la ragazza della strada.

Lo sguardo era perso nel vuoto.

Kagome avanzò e quella anche così che i loro occhi s incontrarono.

Nelle iridi amare brillava l’odio.

 

KIK: “stupida ragazzina! Dal primo momento che ti ho visto ho capito che saresti stato un ostacolo ed ora ne ho avuto la conferma! Ma non cantar vittoria! Sì è vero, mi hai portato via Inuyasha, ma se pensi di poterlo tenere tutto per te ti sbagli di grosso!”

 

Kikio trafisse Kagome con lo sguardo prima di disperdersi tra la folla.

 

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Da una grondaia colava del succo viscido dal disgustoso sapore di pesce.

Una figura minuto trotterellava sotto la pioggia avvolta da un pesante cappotto.

Fu presto raggiunto da un uomo anziano che vestiva in modo raffinato.

 

- signor Jaken, siete sicuro che proprio il signorino Sesshomaru vi abbia mandato per avere queste informazioni? Quando ero di servizio per la famiglia Youkai né il signorino né il fratello Inuyasha sono mai venuti a conoscenza del fatto! Come mai ora ne sono consapevoli? -

 

JAK: non sono tenuto a darvi le risposte che cercate, consegnatemi quello che vi è stato richiesto!

 

L’ ex maggiordomo della ricca famiglia Youkai diede dei fogli a Jaken e se ne andò.

Il mostriciattolo scrutò avidamente i documenti dei quali Sesshomaru era completamente all’oscuro.

Sulla carta vi era l’intero albero genealogico della famiglia Youkai.

Con l’indice paffuto seguì le linee.

Tutti gli appartenenti a quella famiglia erano nobili.

Una riga univa i nonni materni e paterni tra loro e l’indice scendeva agli attuali signori Youkai fino ad arrivare ai figli: Inuyasha Youkai, Sesshomaru Youkai e Rin Youkai.

 

Nel prox chappy spiegherò qll ke ha scoperto Jaken e vi illustrerò il piano diabolico di Kikio J  

 

 

                                                                     IRIDE    AND   VALE

 

 

  
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