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Autore: Violet Tyrell    01/09/2011    4 recensioni
Una soffitta parigina è il luogo dove Camus, neo risorto dopo la sconfitta di Hades, spera di trovare quella parte di sè che non credeva di avere. Ma quel luogo è la tana di chi si vuole vendicare di Atena, e non sarà facile per Camus capire chi può renderlo davvero migliore; forse sarà necessario molto sangue per riportare la pace nel suo cuore e nella tanto amata Parigi.
Genere: Introspettivo, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aquarius Camus, Nuovo Personaggio, Saori Kido, Un po' tutti, Virgo Shaka
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il silenzio era sovrano, lo sguardo di Morfeo era colmo di rabbia. Non era mai accaduto prima che venisse colpito da quei sudici umani anche se doveva riconoscere che la loro fortuna era stata quella di avere Atena assieme a loro, che li aveva aiutati tutti. Uno dopo l'altro erano riusciti a sfuggire alla punizione che aveva loro riservato; il solo Shaka pareva essere stato l'unico ad essere veramente morto e ciò l'aveva colpito. Non era proprio lui, il più forte di tutti i cavalieri di Atena? Forse la vista della sorella in pericolo ne aveva debilitato parzialmente la ragione, inducendolo ad abbassare la guardia contro di lui e a rischiare di essere annientato. Per non parlare poi di Camus, lui che era incapace di distinguere le illusioni dalla realtà era riuscito a rimanere lucido, per poi comprendere che era parzialmente tutta colpa della ragazza, che aveva lasciato che il proprio spirito lasciasse temporaneamente la prigione del corpo umano per giungere in aiuto della persona amata; aveva percepito in realtà un'intenzione primaria di penetrare nell'illusione che tormentava Shaka ma inspiegabilmente non ci era riuscita, forse l'orgoglio del cavaliere d'oro, oppure un veto della stessa Atena l'aveva fermata, costretta a deviare il proprio desiderio di aiutare i propri cari.

In quel momento, vedendo i quattro cavalieri assieme alla loro Dea, ho capito. Non ci sarebbe stata una vittoria per me, io non ho nessuno pronto a combattere e a morire per me, nella mia totale arroganza divina non ho considerato cosa il potere dei sentimenti è in grado di fare. E si che mi sono servito di questi, assieme a Fantaso, per tentare di distruggere questi traditori: Camus, Shura, Shion, Saga, Aphrodite e Death Mask. Dovevano morire tutti quanti per avere beffato Hades e contribuito alla sua sconfitta, non potevano rimanere impuniti.
Camus era il primo e se non fossi stato tanto stupido ci saremmo riusciti. Avrei dovuto impedire a Fantaso di fare di testa sua e recidere la seconda vita del cavaliere dell'Aquario quando era ancora psicologicamente debole, attaccato all'illusione in cui vedeva in Bloem qualcuno da amare e proteggere. Una follia che non ho potuto fermare. Se avessimo fatto a modo mio, neppure Atena avrebbe potuto proteggerlo.. invece quella ragazzina alle mie spalle, a cui sto rapidamente succhiando il cosmo, si è messa in mezzo e ha mandato tutto all'aria. Anche lei merita la morte, specialmente dopo aver beneficiato di una protezione in Ade quando era ancora una bambina; il suo cosmo avrebbe alimentato il mio, rendendomi così praticamente invulnerabile a onta delle ferite già subite.
E tuttavia le parole di Atena mi hanno colpito. " Il suo cosmo ti distruggerà " questo è ciò che ha detto quella ragazzina dai capelli viola. Pensavo che stesse bluffando, in fondo mi sentivo più potente che mai e lei sempre più vicina alla morte, ma solo adesso ho veramente capito. Non posso accogliere dentro di me un cosmo tanto benevolo, non io che bramo morte e vendetta: e così come saranno incompatibili questi due cosmi, così sarà anche per lei che privata della propria energia perirà nonostante tutta la fatica e il sangue versato per lei. Non mi importa, se lo è meritato, e anche loro resteranno intrappolati per sempre in questa dimensione: ho percepito il cosmo di Hades liberarsi definitivamente dal cofanetto che stupidamente hanno lasciato incustodito su una collina di Atene. Dunque posso dire di avere vinto io: il nostro Signore potrà ancora ricavare vendetta, forse troverà anche il modo di riportarci tutti indietro.
Eccola la freccia d'oro, la sento trafiggermi il cuore mentre il gelo mi avvolge inesorabilmente e la terra trema. Ho perso anche la vista ma non importa: alla fine ho comunque vinto io.


" E' finita. " La voce di Atena risuonò ovattata, Camus non sentiva altro che il corpo inerme della ragazza tra le sue braccia prima che tutto diventasse nero.
 

♀♂♀♂♀♂♀♂
  
Il libro venne chiuso e gli occhioni cobalto del bambino sotto le coperte vennero puntati verso di lei. “ Il nonnino ha fatto davvero tutto questo? “ La voce d'infante fu seguita da un leggero movimento della testa che annuiva, riportando poi le iridi azzurre sul libro appena chiuso. Era passata una vita intera, momenti raccolti dalla sua stessa mano affinchè fossero tramandati e mai dimenticati; la grafia era chiara e abbastanza regolare ed era scritto a mano. Niente macchine da scrivere, computer o cose moderne; dov'era la poesia con quelle modernità? Avrebbero potuto apparire tanto epiche, quelle gesta, scritte banalmente da una tastiera che non da una mano che ne trascriveva perfettamente le sensazioni?
“ Ma certo, Camus, questo e molto altro. “ Sorrise, Iris, al piccolo che portava il nome del nonnino. Un'eredità, un segno del destino forse? Gli scompigliò i capelli con dolcezza accorgendosi che era ormai prossimo al sonno e spense con un soffio la candela; si mosse in silenzio, per non turbare il sonno del bambino che l'aveva appena avvolto. La camminata di Iris si fermò di fronte all'enorme specchio che le rimandava l'immagine di quella figura leggermente ingobbita e che camminava appoggiata ad un bastone; il bindi sulla fronte era sempre lo stesso ma il volto era tempestato di rughe al punto da sembrare una ragnatela e i capelli candidi erano raccolti in una crocchia sulla testa. Un abito elegante avvolgeva il suo corpo, nero. La donna sospirò nel vedere quella cicatrice che non aveva mai lasciato il suo volto, il simbolo di un'epoca ormai lontana ma mai dimenticata. Si spostò di alcuni metri, osservando un uomo ritratto in una fotografia ingiallita dal tempo. “ Sai, sembra di rivedere te.. “ Sapeva che Camus sarebbe stato felice di vedere il nipotino ma non era più lì, era andato in un luogo in cui presto sarebbe giunta anche lei.
Enfin.

  
 


Note conclusive:

ebbene dopo molto tempo la storia termina qui, vi darò qualche spiegazione al fine di comprendere meglio quanto accaduto^^

- non ho descritto la battaglia nei dettagli, era venuta male, ma penso abbiate compreso ciò che è successo: c'è stata una singola battaglia per ogni gold in quella dimensione dei sogni che avete avuto modo di leggere nel capitolo scorso, e che ha ferito Morfeo. Alla fine si tratta di un colpo finale in contemporanea, il colpo migliore di ogni Gold scagliato contro di lui: la freccia per Aiolos, Aurora Execution per Camus, Tenbu Horin per Shaka e Excalibur per Shura.
E Atena? Beh non l'ho scritto, lo lascio alla vostra immaginazione l'uso dello scettro di Nike, mi sembrava troppo banale stare a dettagliare ogni cosa.
- il cosmo di iris non avrebbe reso invulnerabile morfeo, questo lo crede ovviamente lui pensando che accogliendo il cosmo di un saint, allora sarebbe stato più difficile da abbattere. crede anche che risucchiarglielo condanni a morte la giovane, e così sarebbe se non che Atena ha sicuramente agito in qualche maniera. Mi riferisco alla capacità della Dea di "rinnegare" un saint, come fa in un'opera del Kuru, in cui blocca il cosmo di modo da lasciarla come comune umana. Non mi piaceva da spiegare nel capitolo, era davvero venuto male. Quindi potrete immaginare che sia stato un colpo quasi suicida ciò che Morfeo voleva fare, dato che lei non muore
- il finale risale ad almeno 50-60 anni dopo, dove potete quindi scoprire che Iris è sopravvissuta ma non come, nè quando sia morto Camus(non ho detto che muoia nella battaglia, tutto è possibile) e anche gli altri. Spero non vi sembri troppo banale questo happy end anche se non è del tutto chiaro
la mia scelta di lasciare molto mistero dipende da due fattori:
- medito uno spin off successivo, ma non so se lo farò realmente;
- non mi piace risolvere ogni mistero nelle storie, preferisce lasciarci un velo sottile in cui chiedersi: che è successo, come ci è riuscito ecc ecc..
- il piccolo Camus non è detto che sia figlio di un eventuale figlio/figlia di Cam e Iris, potrebbe anche essere figlio di Aurore no?u.u

mi auguro che vi sia piaciuta. Ho fatto il possibile affinchè Iris non sembrasse una Mary Sue e spero di esserci riuscita, in fondo non prende neppure parte allla battaglia e per tutta la storia ne prende parecchie di batoste XDD ad ogni modo ringrazio tutti coloro che l'hanno seguita dall'inizio alla fine e accetterò volentieri critiche sulla trama ora conclusa ma vi prego, niente critiche negative: se la storia non vi è piaciuta per la trama, please evitate di dirmelo perchè non mi interessa. io non vengo a dire ad altre storie che hanno una trama orrenda, al massimo non le leggo^^ invece per domande.. ci sono^^
grazie davvero a tutti e mi scuso con Camus e Iris a cui ho fatto passare davvwero dei brutti momenti XDDDD l'atmosfera di Parigi comunque a me ancora non ha abbandonato**
alle prossime storie!










   
 
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