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Autore: _Giuls17_    02/09/2011    4 recensioni
La mia storia inizia dalla puntata 17-18 del telefilm (un cavaliere all'orizzonte e confusione di mezza estate) allora vi presento una Strawberry, che non sarà innamorata di Mark, ma che avrà come unico scopo la sua missione, ma qualcosa dopo l'attacco subito cambia, qualcosa che lei non si sarebbe mai aspettato. Qualcosa che la porterà a fare cose folli, ma nonostante tutto, si può dare una seconda possibilità a tutti, anche a chi non è come te...
Capitolo 6: -Sei preoccupata per me?.- chiese e sentii la sua mano sul mio viso, mi stava asciugando le lacrime.
-Si...- dissi in un sussurro.
Aprii gli occhi, ma non mi girai, non avevo la forza di vederlo.
Lui automaticamente mi strinse fra le sue braccia e il mio cuore iniziò a battere forte.
-Ed io che mi preoccupavo per te, non sapevo che i ruoli si fossero invertiti.- disse ridendo.
La storia ha subito una piccola rivisitazione per renderla più scorrevole e il più presentabile possibile.
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 26: la fine di un’era.
 
 
-Lo vedi Ghish, lo vedi? Non ci posso credere questa è Naegea!- disse Pei felice come un bambino.
Gli alieni erano tornati da un paio di giorni e il loro pianeta era tornato allo splendore di un tempo, l'acqua Mew aveva fatto il miracolo che nessuno si aspettava e i tre alieni furono accolti come degli eroi.
Solo che uno di loro non si sentiva per niente così, da quando era tornato aveva visto solo una volta i suoi genitori, gli erano mancati ma qualcosa si era impossessato di lui, come un vuoto opprimente, non aveva più un cuore perché se l'era preso la sua Mew Mew.
-Non è più tornata.- disse a se stesso un giorno, lo sapeva perché se fosse tornata l'americano l'avrebbe avvertito, gli avrebbe mandato un messaggio sulla sua astronave.
Si ritrovò a piangere ancora una volta, aveva creduto di non poterla avere, che era troppo anche per lui ma le cose erano cambiate, lei gli aveva dato il suo cuore e lui aveva fatto lo stesso, l'aveva amata e l'amava ancora più della sua stessa vita, solo che mai una volta era riuscito a proteggerla.
La prima volta l'aveva trovata morta dissanguata da un colpo di spada di quel Dio in cui aveva creduto per troppo tempo, e si era ritrovato lui stesso morto, ma era tornato in vita grazie a un suo bacio, il suo ultimo bacio, pensò amaramente.
Perché dopo il risveglio tutto era andato a rotoli, le Mew Mew avevano unito i loro poteri ma lui non era riuscito a parlare con lei e alla fine non le aveva impedito di entrare nel limbo.
Si era odiato e si odiava tutt'ora, era stato incosciente nel lasciare tutto nelle sue mani nonostante tutto Profondo Blu era un loro problema ma lui l'aveva coinvolta, forse se non l'avesse mai amata lei sarebbe stata ancora viva, e ancora una volta si diede la colpa della sua scomparsa.
-Figliolo?- chiese una voce limpida e dolce.
-Dimmi mamma.- disse senza nemmeno alzare lo sguardo da terra.
-E' da giorni che sei rinchiuso in quest’astronave.- disse sedendosi accanto a lui.
-Già.-
-Perché non esci?- gli mise una mano sulla spalla ma lui quasi non la sentì.
-No, sto aspettando un messaggio.
-Sei convinto che lei torni?-
-Sì, sembra stupido ma ancora non mi sono arreso.-
-Parlami di lei, so cosi poco della ragazza che ti ha rubato il cuore.-
-Avresti dovuto vederla, lei è bellissima, nel vero senso della parola, è intelligente quando vuole, scherzosa e imbranata, forse è quello il suo tratto preferito, è dolce ma anche molto decisa, è un leader ma anche una ragazza qualunque anche se ultimamente non l'ha potuto dimostrare molto.-
-Peccato che non hai nemmeno una foto.- disse sua madre sorridendo.
Lui si toccò le tasche e senza rendersene conto estrasse una foto un pò stropicciata e un bigliettino, aprì la foto e la trovò ancora una volta.
Delle lacrime iniziarono a scendergli lungo il viso, -E' lei.- disse porgendogliela.
Sua madre la prese e rimase contenta nel constatare che era davvero una bella ragazza.
Ghish nel frattempo aveva aperto il bigliettino e si era messo le mani ai capelli per il dolore.
 
"Ghish sono io Strawberry, sembra stupido iniziare un biglietto cosi ma sono un pò di fretta, sento che le cose si stanno per mettere male e tu lo sai, i tuoi fratelli non ci ascoltino e l'Acqua Mew non si trova.
Morirei pur di aiutarti a salvare il tuo popolo e spero che Ryan la trovi il prima possibile, ti lascio una mia foto, non so il perché del mio gesto ma so che se le cose si metteranno male entrambi saremo a rischio, sto prevenendo una cosa assurda ma mi sembra la cosa più giusta da fare.
A presto amore mio, ti amo"
 
-Come facevi a saperlo!- sussurrò nella disperazione.
-Ma di che parli?- chiese sua madre alzandosi di colpo.
-Lei sapeva tutto, sapeva a cosa stava andando in contro ma non mi ha detto niente. Perché?- iniziando a dare pugni al pavimento.
-Cosa succede qua?- chiese Pei che era appena entrato.
Trovò suo fratello a terra e sua madre sconvolta.
-Ghish?- chiese facendolo alzare, gli parve di prendere in braccio un corpo senza vita, era cosi magro che non sapeva neanche se fosse vivo.
-Lei sapeva che sarebbe morta ma non mi ha detto niente.- rispose Ghish delirando.
In quel momento un suono odioso si propagò per tutta l'astronave e gli occhi di Pei si illuminarono, posò a terra il fratello e corse al quadro di controllo.
Il rumore cessò ma una voce si diffuse in quel luogo che gli sembrava stretto per la prima volta.
-Pei? Pei ci sei?- chiese Ryan.
-Sono qua che succede?-
-Ho una notizia da darvi.-
Ghish si alzò e si accostò al fratello, con tutto se stesso stava sperando che l'americano gli dicesse le uniche parole che voleva sentirsi dire.
-Lei è tornata, Strawberry è viva! Ghish.-
Lui non rispose subito ma si mise a ridere, una risata forte ma solare, lei era viva continuava a ripetersi mentalmente.
-Quando è tornata?-
-Poco fa, si è appena addormentata, è ridotta un pò male ma ce la farà, voi quando tornate?-
-Adesso.- disse Ghish che si stava sistemando per la partenza, la sua micetta era viva e lui sarebbe corso da lei il prima possibile, guardò suo fratello ma lo vide annuire felice.
 
* * *
 
Aprii lentamente gli occhi, dopo aver finito di raccontare mi ero addormentata cosi velocemente che neanche me n'ero resa conto e per la prima volta da quando era iniziata la guerra avevo riposato davvero bene.
Solo che la guerra era finita e lui non c'era.
Mi alzai lentamente, Ryan mi aveva prestato una delle sue camere per non farmi arrivare fino a casa mia ridotta in quelle condizioni.
E forse aveva avuto ragione, avevo il braccio di destra completamente rotto e solo il tempo lo avrebbe aggiustato, un tutore messo sul petto per le costole rotte e un sacco di cicatrici sparse per il corpo a causa dei graffi profondi che mi ero fatta.
Spuntare a casa in queste condizioni non sarebbe stata la scelta più giusta, feci una doccia fredda, anche se ero tornata non mi ero ancora abituata.
Il limbo mi aveva cambiato, mi aveva fatto vedere cose che credevo fossero finte, mi aveva dato una speranza di redenzione ma solo la Mew Mew che era in me aveva accettato quella proposta, per la me umana era un premio immeritato.
Uscii dalla doccia e indossai un jeans e una maglia larga per permettere al gesso di stare comodo e scesi al caffè.
Ma nonostante tutto, anche se non avevo accettato la felicità eterna, avevo accettato di vivere una vita completa, fatta di delusioni e di felicità, di amici e di nemici, avevo accettato di vivere la mia vita pienamente e forse un giorno lo avrei rivisto.
Sarei stata di nuovo tra le bracciali Ghish e avrei vissuto con lui la mia vita umana, ma per il momento lui aveva da fare a Naegea e sarebbe stato da egoisti chiedergli di tornare, anche lui aveva dei diritti che doveva assolvere.
-Strawberry ti vedo meglio.- disse Ryan venendomi incontro.
-La dormita mi è servita.- dissi sinceramente.
-Ne sono felice, ah c'è una sorpresa là fuori, vieni.- mi prese per mano, quella buona e mi portò fuori.
Il sole mi accecò per un attimo e mi parve di vedere la figura di Ghish a pochi passi da me, il cuore mi batté forte per un attimo sarebbe stato troppo bello se fosse stato reale, ma certe volte la mente riusciva ancora a giocarmi dei brutti scherzi.
-Ciao micetta.- disse una voce sensuale e proveniente proprio dall'immagine di quel Ghish.
-Non ci credo.- dissi reggendomi a Ryan per un attimo.
-Non ricordavo di farti questo effetto.- sogghignò come solo lui sapeva fare.
-Ghish!- urlai per poi corrergli incontro.
Lui fece lo stesso e io finii tra le sue braccia.
-Non ci posso credere.- dissi tra le lacrime.
-Tu? E io che dovrei dire, sei viva!- disse guardandomi negli occhi e baciandomi con passione.
Il cuore iniziò a battermi velocemente, lui era tornato e mi stava baciando, una parte di me non poteva crederci, ma l'altra parte di me era  felice perché lui era tornato solo per me.
-Ti amo.- dissi tra un bacio e l'altro.
-Anche io piccola, anche io.- delle lacrime iniziarono a scorrere lungo la mia faccia.
-Ma com'è possibile? Non dovevi essere su Naegea?- mi staccai un attimo da lui per riprendere fiato, mi asciugò le lacrime col pollice.
-Dovevo, ma Ryan ci ha avvertito che eri tornata e io non potevo stare lontano da te un altro minuto.-
-Ryan? Davvero?-
-Bè centra anche Pei.- disse l'americano che non accettava mai un ringraziamento.
Corsi e lo abbracciai forte, -Grazie di tutto Ryan.-
-Stai attenta a quel braccio così non dovrò aggiustarlo di nuovo, ora vai da lui.-
Gli sorrisi e corsi di nuovo da Ghish, -Ma i tuoi fratelli?-
-Arrivano dopo, Pei è occupato con il pianeta e bè non voleva essere disturbato, ma adesso raccontami tutto.-
-No, non ora Ghish ora sei qua ed è solo questo l'importante, sei tornato.- dissi abbracciandolo forte.
-Non me ne andrò mai più, te lo prometto Strawberry. Ma mi devi anche spiegare quella lettera.- disse con tono di rimproverò.
-Lo farò fidati ma adesso sei tu la mia priorità.-
Lo strinsi ancora di più.
Avevo abbandonato una parte di me nel limbo, forse una parte che non doveva essere lasciata ma avevo ritrovato lui, lui che univa tutte le mie me e mi rendeva la persona migliore di questo universo.
Solo con lui sarei stata veramente Strawberry e adesso mi aspettava una vita diversa, sorrisi perché da quel momento avrei iniziato a vivere veramente.
 
* * *
 
-Tutto si è risolto per il meglio.- disse Ryan sedendosi sulla sua poltrona.
-E' vero, Strawberry ha sconfitto il nemico, è tornato da una dimensionale parallela e Ghish è con lei, tutto è perfetto.-
-Solo che le Mew Mew non esistono più.- disse tristemente l'americano.
-Sapevi che non era un progetto a lungo termine e che prima o poi sarebbero finito, le ragazze non posso più effettuare la trasformazione e Strawberry non ha più la spilla, alla fine il destino ha giocato d'anticipo.-
-O no?- disse Ryan alzandosi di corsa per prendere una cosa luccicante su un mobiletto.
-Cos'è?- chiese Kyle avvicinandosi.
-La spilla di Strawberry.- rispose automaticamente.
-Ma non è possibile, lei l'ha lasciata nel limbo.-
La prese in mano ma si rese conto che era l'originaria, ne esisteva solo una così.
-Cosa succederà ora? Com'è tornata?-
-Kyle non lo so, ma Strawberry non lo saprà.- disse serio il biondino, la prese tra le mani e la nascose in un cassetto.
-Ryan se è tornata c'è un motivo.-
-Non importa, l'hai vista, è tornata quasi morta da quel limbo e solo ora può vivere una vita felice con Ghish, non posso privarla ancora di ciò che doveva essere suo di diritto.-
-Le nasconderai una parte di lei.-
-No, perché lei crede di averla abbandonata e sarà così.-
-E che farai se le Mew Mew dovranno tornare all'attacco? Le dirai che la spilla è apparsa dal nulla e che tu l'hai custodita?-
-Esatto. Lei ora non ne ha bisogno.-
-Stai facendo un errore.- disse Kyle lasciandolo solo.
Ryan scosse la testa e chiuse la luce del laboratorio, sapeva quello che faceva e lo stava facendo per lei, lo avrebbe capito ne era sicuro.
Risalì quelle scale per un’ultima volta, il progetto Mew Mew si era chiuso definitivamente o almeno cosi sperava una piccola parte di lui.
 
   
 
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