Capitolo 7
Buone - e cattive - intenzioni
Con Crystal e con me...chi potrebbe essere? si chiese Piton.
Dalla posizione in cui si trovava, accovacciato dietro il Gargoyle, purtroppo non riusciva ad avere la visuale dei due interlocutori.
Così, si limitò ad ascoltare.
«Ma figurati!» rispose una voce di ragazzo, la prima che aveva parlato.
Quelle voci mi suonano familiari...ma a chi appartengono di preciso?
«Sono il tuo migliore amico e mi sono semplicemente comportato da tale.»
«Davvero il migliore, per la cronaca. Comunque, prima hai accennato al fatto di dovermi chiedere qualcosa: eccomi qui, Sirius Black è a tua completa disposizione!»
Ok, fermi tutti. Aveva proprio sentito bene?
Per accertarsi che l'incontro con Lily di qualche minuto prima non lo avesse rimbambito del tutto, si sporse un pochino, giusto quel tanto da riuscire a vedere le facce dei due ragazzi.
La prima cosa che notò - e che gli fece automaticamente storcere il naso per il ribrezzo - furono i colletti della divisa colorati da un vivace rosso-oro. Poi, alzando lo sguardo sul viso di quello più vicino a lui, ebbe la prova di non essersi sbagliato: il suo peggior nemico era seduto a pochi centimetri da lui.
«Si, esatto. » disse James Potter annuendo. «Ora ti siedi qui e mi spieghi bene cosa ti ha raccontato nella Foresta quella Serpeverde che tanto adori. Quella sera ammetto di aver corretto il mio succo di zucca con un pochino di Whiskey Incendiario, ma davvero poco. Non credo di essermi immaginato tutte quelle cose, tutte quelle storie, tutti quei ricordi...»
Allungando il collo, Piton riuscì a vedere anche la faccia di Sirius Black, il quale aveva iniziato a innervosirsi.
«Io...James, Crystal mi ha fatto promettere di non raccontare nulla, è già la prima volta che si apre del tutto qualcuno, è un segreto! Perchè non aspetti un po', magari prima o poi diventerete amici e ne parlerà anche con te...» disse Black, cercando di dissuadere l'amico.
Potter, per tutta risposta, lo squadrò da capo a piedi come per dire sappi che non te ne andrai finchè non avrai parlato.
Quanto è insopportabile , fu la prima cosa che Severus riuscì a pensare.
Poi, non si sa come, il suo cervello decise finalmente di concentrarsi sulle cose importanti: da quando Black adora la sua amica? Era risaputo il fatto che quei due si odiassero ormai da anni...proprio per questo lui stesso era diventato amico della biondina, all'alba del secondo anno, dopo aver chiuso definitivamente con Lily.
E, cosa ancora più incredibile, Crystal ha raccontato la sua storia a Black, quando con nessuno lo aveva mai fatto? Per di più a Sirius, magari Regulus aveva il suo fascino da studente nobile del settimo anno che poteva averla conquistata, dopotutto era un buon partito...ma Sirius?!
Oh, e tanto per essere pignoli....di che diamine di storia stavano parlando?!
«Su, andiamo, Felpato! Sono o non sono il tuo migliore amico, il quale ti ha appena imperdonato l'imperdonabile dopo pochi minuti, nonché ragazzo più affidabile del mondo? Se poi aggiungiamo che sono bello, intelligente e affascinante...chi non si fiderebbe di questa faccia?» disse Potter indicandosi il viso con una dito e facendo il suo solito sorriso idiota.
Piton trattenne un conato di vomito.
«Lo sei, lo sei, ma...» iniziò Black titubante. Poi, dopo l'ennesima occhiata persuasiva di Potter, cedette.
«Oh, d'accordo! Mi va di culo che non abbia fatto il Voto Infrangibile...» iniziò, provando a metterla sul ridere. Poi, tornando serio improvvisamente, aggiunse: «Ma sappi che se dovesse scoprire che qualcuno oltre a me conosce questa storia, potrei anche perderla per sempre.» disse, in tono grave.
Potter annuì semplicemente, invitando l'amico a sedersi affianco a lui. Così, iniziò a raccontare.
Piton era senza parole. Mai avrebbe immaginato che Crystal, Crystal Kaine, la famosissima Cercatrice di Serpeverde, nota per la sua altezzosità e il suo riguardo, potesse avere un passato del genere.
E lei che va in giro a fingersi una Purosangue...
Ormai era da solo, seduto dietro quel Gargoyle, che cercava di dare un senso alle parole che aveva appena sentito.
Oltre all'incredibile passato di Crystal, c'era una frase che l'aveva colpito e fatto innervosire particolarmente: prima di chiudere il loro discorso, infatti, Potter era venuto fuori con una frase che l'aveva fatto uscire di senno dalla rabbia.
«Comunque, state benissimo insieme! Mi vergogno di me stesso a dirlo, ma sembrate davvero fatti l'uno per l'altra.»
Si, così aveva detto.
Che quella razza di traditore gli avesse portato via anche lei? No, non poteva permetterlo.
In qualche modo avrebbe dovuto interrompere quella relazione malata. Magari guadagnandoci anche qualcosa...odiava il fatto di essere stato preso in giro dalla ragazza, la considerava davvero sua amica...
Doveva sfruttare ciò che aveva sentito, riuscendo contemporaneamente a far allontanare quei due e ad avere la sua vendetta, magari prendendosi pure il merito di aver aperto gli occhi di quella povera e innocente ragazza che gli aveva mentito per tanti anni.
Ma come fare?
«se dovesse scoprire che qualcuno oltre a me conosce questa storia, potrei anche perderla per sempre.»
Le parole di Black gli rimbombarono della testa, come un'illuminazione.
Oh, per Salazar, si! È perfetto! pensò, balzando in piedi, con un sorriso talmente fiero che quasi capì come si doveva sentire quel Potter dopo aver catturato il Boccino.
Poi, ritrovando il suo solito contegno, tornò ad avviarsi verso i sotterranei, con un ghigno di vittoria stampato sul volto.
*
«Buonasera, Crystal.» la salutò Thomas Nott non appena entrò in Sala Comune, subito dopo essere tornata dallo Stadio.
«Ciao, Tom! Come va il polso?» chiese, un po' troppo allegra.
Anche lui faceva parte della squadra di Quidditch, Portiere, e la settimana prima aveva messo male la mano durante una parata, fratturandosi il polso.
«Oh, molto meglio grazie. Come mai quest'allegria? Il tuo sorriso, seppur raro da vedere, è un vero splendore.»
Crystal arrossì un poco, ma riuscì benissimo a nascondere il suo lieve imbarazzo. Ormai quella storia andava avanti da anni, da quando Thomas era entrato a far parte della squadra le andava dietro in una maniera allucinante, spudoratamente. A lei non dispiacevano le sue attenzioni, anzi, lui era stato il suo primo amore, si erano messi insieme durante il suo secondo anno - e quarto del ragazzo - ed era durata due anni. Comunque, da un po' aveva chiuso con lui, per la felicità di molte sue compagne.
Thomas era alto, con un fisico davvero da urlo, delle braccia muscolose che facevano impazzire ogni ragazza che non fosse del partito Potter, gli occhi grigi e i capelli biondi, che gli ricadevano in maniera - doveva ammetterlo - super sexy sul viso squadrato.
In quel momento, guardandolo, si chiese con che coraggio avesse chiuso con lui: era davvero affascinante!
«Ho semplicemente avuto un bel pomeriggio.» rispose, con tranquillità, cercando di tenere a bada i suoi ormoni.
«Capisco...ah, Madama Chips mi ha assicurato che per la partita contro Grifondoro sarò di nuovo a posto. Stracceremo quella feccia!» disse, orgoglioso, guardandola con quel sorriso che una volta la faceva impazzire.
Eccolo, il motivo. pensò.
«Poi, dopo la vittoria, potremmo anche andare a festeggiare insieme...sai, nel bagno dei Prefetti non c'è nessuno a quell'ora...» aggiunse a bassa voce, ammiccando maliziosamente.
Esatto. Non era solo un diciottenne estremamente affascinante e sexy, era pure un Prefetto, essendo eccellente a scuola.
«Tom, non continuare. Tra noi è finita, quante volte te lo devo dire?» rispose Crystal, provando a nascondere quanto fosse lusingata dalle avance di quel ragazzo. Anche se, se proprio doveva ammetterlo, dopo un po' era anche leggermente scocciante.
Fino ad un attimo prima era così felice - come ogni volta che vedeva Sirius, d'altronde - e già stava iniziando ad innervosirsi. A volte si chiedeva se supplicare il Cappello Parlante di mandarla a Serpeverde fosse stata una decisione giusta.
«Oh, d'accordo, d'accordo» rispose allora il ragazzo, che, non essendoci abituato, odiava i rifiuti. «Tanto qui è pieno di ragazze che vorrebbero festeggiare con me, quella che se ne pentirà sei solo tu»
Non avendo più intenzione di ascoltare quelle cretinate, Crystal si voltò verso il dormitorio femminile.
«Crystal, aspetta!» qualcuno alle sue spalle la chiamò. Voltandosi scocciata, notò che Piton era appena entrato nella Sala Comune.
«Dimmi, Severus.»
«Oh, niente di importante. Solo...dormi bene, stanotte.» disse il ragazzo con un sorriso.
Quello è proprio strano...
Dopo avergli sorriso e augurato altrettanto, andò diritta in camera sua.
Era in stanza da sola, essendosi fidanzata al secondo anno con Thomas aveva attirato su di sé l'odio di praticamente ogni Serpeverde. E quelle a cui non importava del Portiere, non la sopportavano per il suo carattere troppo altezzoso.
Non che le fosse importato poi molto, solo che a volte non le sarebbe dispiaciuto parlare di Sirius, di come la faceva sentire, di quanto fosse felice per il fatto che Potter avesse accettato la cosa...
Così, ripensando agli avvenimenti della sera, si buttò sul letto a baldacchino sorridendo, consapevole del fatto che nemmeno quella pressa del suo ex era capace di far scomparire la felicità che il Grifondoro le lasciava dentro.
Con lui non dovrò più soffrire, si disse. Non mi dovrò più vergognare di chi sono veramente, non dovrò più fingere. Magari, tra un po' riusciremo anche a rendere pubblica la cosa e io riuscirò finalmente a parlare del mio passato.
Le si contorsero le viscere.
Ok, non sono pronta.
Cercando di deviare il pensiero altrove, si addormentò guardando la luna, trattenendo il più possibile dentro di sé la sensazione di protezione e sicurezza che Sirius le aveva trasmesso ancora una volta.
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Morgan Snape per le recensioni e i consigli che mi da sempre. Spero continuerai a farlo!
Un grazie anche a chi ha aggiunto la mia storia tra i preferiti /seguiti /ricordati e anche a tutti quelli che semplicemente la stanno leggendo.
Ogni tipo di consiglio è ben accetto! Al prossimo capitolo :)
C.