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Autore: _Giuls17_    03/09/2011    1 recensioni
Due ragazzi che si sono amati perdutamente, che hanno vissuto gioia e dolore assieme, che erono tutto l'uno per l'altro, questo fichè le loro strade non si sono divise e si sono lasciati.
Per qualcosa che nessuno capirà finchè le loro strade non si ritroveranno.
Lei crede ancora in lui, nel loro amore anche se ha capito che l'amore non è sempre bello, aspettare senza rendersene conto il suo ritorno e dopo anni di solitudine, di tristezza ritroverá quello che aveva perso
[Tutti i capitoli della storia sono stati soggetti a modifiche per renderla più discorsiva e fluida.]
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Capitolo 13: Un addio non è mai per sempre.
 
 
-Luce?- mi chiamò gentilmente, io mi voltai verso di lui.
E ancora una volta rimasi sconvolta dal suo cambiamento, il ragazzo che conoscevo era sparito, era stato sostituito da un uomo che non conoscevo più.
-Dimmi.- risposi senza molta convinzione.
-Tu stai con qualcuno?- chiese lentamente.
Crede veramente che con tutto lo schifo che mi passa per il cervello trovi il tempo per stare qualcuno?!
-No Diego, a quest'ora non sarei venuta a prendere un caffè con te, a quest'ora non sarei andata da uno psicologo e via dicendo, sono sola da quando mi hai lasciato.- risposi duramente.
Lui non parlò per un bel pò e neanche io lo feci, riuscivo quasi a vedere il movimento delle rotelle che stavano dentro la sua testa, voleva dire qualcosa di importante ne ero sicura solo che non trovava il coraggio di farlo.
-Se devi dirmi qualcosa fallo e basta, perchè mi sa che è il momento di andare a casa.-
Lo vidi diventare ancora più pensieroso e mi chiese solo altri due minuti.
-Senti Luce io sono stato un vero stronzo con te e me ne sono reso conto troppo tardi, ero spaventato e non sapevo cosa fare e quindi sono andato via.-
-Scappato.- dissi interrompendolo.
-Sì, scappato ma tu non sai come mi sono sentito fino a oggi: incompleto, vuoto. Non ero più me stesso perchè avevo lasciato la parte più importante di me qua, a farti compagnia e beh per tutto questo tempo mi sono dato la colpa della tua malattia, se fossi stato più presente forse oggi non saremo qui, in questo caffè a cercare di aggiustare la nostra storia.
Luce quando ti ho vista in preda al panico sotto la pioggia, non ho più visto la ragazza che eri un tempo, ho visto una donna, una vera donna e mi sono sentito perso di fronte a te, perchè io non ci sono stato nei momenti importanti della tua vita e perciò ti sto chiedendo un'altra occasione, potrai mai darmela?- disse prendendomi la mano e stringendola con la sua.
Stranamente le sue parole cambiarono il mio stato d'animo, rispecchiavano quelle che avevo detto sotto la pioggia il giorno del suo addio e mi fecero sentire bene, perchè forse non tutto era stato cosi sbagliato, forse abbattersi per poi tornare non era stato un gesto insulso, aveva visto la donna che c'era in me, aveva sentito la mia mancanza.
Guardai distrattamente le nostre mani, unite come una volta, ero rimasta nei suoi pensieri come lui nei miei.
Nella mia mente non avevo mai sperato nel suo ritorno, non avevo neanche osato chiedere una scena come questa, perchè mi ero sempre detta che era troppo, che la vita non mi avrebbe mai dato una seconda occasione.
Eppure...
-Sì.- dissi sorridendo.
-Sì cosa?- chiese turbato.
-Sì ti darò un'altra occasione Diego.-
-Dici sul serio?.- chiese stringendo ancora di più la mia mano.
-Dico sul serio.- mi asciugai una lacrima con la mano libera e sorrisi come mai in tutta la mia vita, finalmente qualcosa stava andando per il verso giusto e stranamente non mi sorprese il fatto che centrava Diego.
Si sedette nel posto accanto a me e mi abbracciò come solo lui sapeva fare, io ricambiai quell'abbraccio che mi era mancato per tutto questo tempo e ripresi a piangere ancora più forte.
Lo guardai dritto negli occhi e lui capendo che cosa voleva il mio cuore mi baciò.
Sentii il tempo rallentare, il mio cuore invece aveva deciso di uscirmi dal petto per quanto andava veloce, non riuscivo ancora a crederci.
Diego stava baciando me e solo me, un sogno.
-Non è un sogno.- disse al mio orecchio e solo in quel momento mi resi conto di averlo detto ad alta voce.
Risi per il mio imbarazzo e ripresi a baciarlo.
Solo in quel momento il mondo mi parve di nuovo fatto di colori, di nuovo luminoso, di nuovo abitabile e questo solo grazie a lui.
A lui che due anni fa aveva illuminato la mia vita e ora era tornato per lo stesso motivo, lui il mio più grande amore.
Uscimmo dal locale stretti l'uno all'altro e mi dissi che tutto il dolore che avevo subito in questi anni era calcolato, che il destino aveva sempre avuto per me un progetto, una strada da seguire e che solo ora si stava avverando.
-Mi aiuterai a stare bene?- chiesi guardandolo negli occhi.
-Certamente Luce.- disse sincero come solo lui sapeva fare.
Gli sorrisi e finalmente sentii il mio cuore sereno, come mai lo era stato.
Alla fine avevo trovato Diego in una scuola in cui non volevo stare e che odiavo ancora oggi, mi ero fidata di lui come mai in tutta la mia vita avevo fatto ed ero rimasta bruciata da quel contatto ma oltre il dolore c'era l'amore, perchè solo lui aveva trovato la forza di amarmi.
 
   
 
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