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Autore: Back To Vegas Skies    03/09/2011    4 recensioni
Si addormentò quasi subito, tra le sue braccia, pensando a come si sarebbe dovuto comportare la mattina dopo, trovandoselo a letto.
Ma questo problema non ci fu, perchè, quando Ryan si svegliò il mattino seguente, al suo fianco trovò solo le lenzuola spiegazzate e un profumo che non era il suo. Brendon era andato via.
[Ryden]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Brendon Urie , Quasi tutti, Ryan Ross
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 6:
No, no, you know it will always just be me.


Ryan era ancora sveglio quando qualcuno, alle 2 e mezza di notte, bussò alla porta di camera sua. Sperò con tutto il suo cuore che fosse Jon che gli chiedeva un paio di calzini o qualunque altra cosa stupida, non aveva voglia di vedere Spence. Era stanco, e la stanchezza non lo aiutava a fingere in modo decente.
Ma non era Spence, e nemmeno Jon.
 Brendon lo fissava nella semioscurità della camera, il volto illuminato dalla luce arancione di un lampione che attraversava le persiane socchiuse.  Si avvicinò al letto e, senza dire una parola, si stese su Ryan, che era rimasto immobile, sbigottito, con il cuore che batteva all’impazzata.
Il petto di Brendon premeva leggermente contro il suo, le loro gambe erano intrecciate, separate solo dal sottile strato di lenzuola, le loro labbra pericolosamente vicine.
- Fermami se sto facendo qualcosa che non ti va - sussurrò poi. Proprio come la prima volta.
Se Ryan fosse stato più lucido probabilmente lo avrebbe allontanato. Sapeva che per lui Brendon significava solo guai e dolore e lacrime. Se fosse stato più lucido avrebbe pensato a Spencer, al fatto che lo avrebbe deluso e tradito. Se fosse stato più lucido (e più intelligente) probabilmente in quel momento sarebbe stato con lui e non con Brendon. Ma era stanco, e la stanchezza non lo aiutava a fingere in modo decente.
Brendon cominciò a baciarlo sulle labbra, mettendoci sempre più energia. La sua lingua si muoveva con forza all’interno della bocca di Ryan, le mani intrecciate saldamente tra i suoi capelli. Ryan non riusciva più a formulare pensieri coerenti. La sua attenzione slittava dalla lingua di Brendon alle loro gambe, dalle sue mani al cavallo dei pantaloni dell’altro che premeva contro il suo con sempre più insistenza.  Gli sfilò la maglia e fece lo stesso con la sua. Ryan rimase senza fiato: era la prima volta che Brendon si svestiva, e anche se lo aveva visto milioni di volte senza la maglietta, questa volta era diverso. Gli piaceva illudersi che lo stava facendo per lui, era bello immaginare che quello che vedeva, in un certo senso,  gli apparteneva. La sua pelle chiara e perfetta, le sue braccia, le sue spalle, il suo petto. Nessuno poteva impedirgli di credere che Brendon non fosse suo, anche se solo per qualche ora, per qualche minuto, per un attimo. Ma crederci non gli bastava. Lui lo voleva davvero. E non solo il suo corpo.
Ma Brendon non sembrava dello stesso parere. C’era rabbia nei suoi movimenti, c’era violenza, e non la dolcezza che Ryan avrebbe tanto desiderato.
Lo baciava lasciandolo senza fiato, spingendolo con forza con il bacino contro il materasso, scostando le lenzuola con movimenti bruschi. E così fu, per tutti i 30 minuti che seguirono.
Niente dolcezza, niente tenerezza, nessun riguardo. Solo gemiti soffocati e versi strozzati, sudore e fiatone, nemmeno una parola, per tutto il tempo.
- B-Brendon, ti prego - aveva detto Ryan, mentre l’altro si alzava e cominciava a rivestirsi velocemente.
Ma non ci fu nessuna risposta.
Ryan si accasciò pesantemente sul letto, chiudendo gli occhi. Tutto quello che sentì fu solo la porta che si chiudeva. Brendon era di nuovo andato via.
 
* * *
 
Forse doveva aprire la finestra. Avrebbe dovuto far cambiare aria, lasciare uscire via quell’odore che gli ricordava così tanto quello che era successo. Lo nauseava quasi, ma non voleva liberarsene. Era l’odore di Brendon, dopotutto.
Dio, si sentiva un idiota. Ci era cascato di nuovo!
Voleva Brendon, lo voleva con tutte le sue forze, ma davvero, quella situazione lo stava letteralmente distruggendo, anima e corpo.
Era curioso di vedere come si sarebbe comportato con lui, quella mattina. Questa volta non era stato un semplice bacio o una sega. Stavolta era davvero successo.
Ma come poteva una cosa così intima essere stata trasformata in qualcosa di così impersonale e distaccato? Cosa voleva davvero Brendon da lui?
Si alzò e decise di farsi una doccia. Il getto d’acqua calda sembrò rilassarlo momentaneamente, ma quando si accorse di non riuscire ancora a camminare in modo normale, la rabbia e l’umiliazione presero di nuovo il sopravvento.
 
- Tesoro, cosa c’è che non va? - gli chiese Spence premuroso, accarezzandogli i capelli. Lo aveva raggiunto in camera con la colazione, raccontandogli di quanto Brendon fosse strano ultimamente. Ryan scosse la testa e si sporse per baciarlo delicatamente sulle labbra. C’era davvero parecchia differenza con i baci che aveva dato poche ore prima… Ma con Spence era facile mentire: un sorriso, una carezza e tutto tornava a posto.
Ma per quanto tempo sarebbe potuto continuare questo gioco? E se Brendon avesse parlato? Non poteva continuare a mentire a lungo… Ma se Brendon quella sera fosse tornato?
Spencer lo spinse contro il letto, approfondendo il bacio, con le ginocchia strette ai fianchi di Ryan e le mani sotto la maglietta.
- N-non adesso , Spence... Scusa, non mi sento molto bene - bisbigliò, senza guardarlo.
- Oh, okay - rispose l’altro, deluso, rialzandosi dal letto.
 
 





 
Note:
Scusate per l’attesa, ma mi ero bloccata ç_ç
Sono conscia del fatto di essere una persona moooolto cattiva, povero Spence D:
Tra l’altro ieri era anche il suo compleanno(auguri <3).
 
Spero di riuscire ad aggiornare presto, l’inizio della scuola si avvicina inesorabile e vorrei completare questa storia prima di dover rientrare D:
 
Grazie a chi ha letto e recensito :3
 
Baci,
Ros.
 
P.S. So che è squallido farsi pubblicità, ma sarei felice se leggeste anche questa. Grazie in anticipo *-*
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=803777&i=1
   
 
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