CAP 10
Sirius non poteva
crederci! Lui non era un Animagus per nascita, lo era diventato per sua
scelta,
per stare vicino a Remus durante la luna piena, e adesso per
sopravvivere aveva
dovuto rinunciare a questa dote.
La natura era stata
malvagia, le sue trasformazioni erano sempre state effettuate a fin di
bene,
erano l’arma in più da giocare. Quando il
professore di pozioni fece il
resoconto dell’accaduto a Silente, e il vecchio preside era
incredulo quanto
lui ma più ottimista.
“Se sono maghi e
streghe e non vere blatte, forse abbiamo un punto a nostro
vantaggio”.
“Lo avremmo di
più
se sapessimo di che maghi si tratta”, fece notare Sirius.
Silente annuì.
“Su
questo non ci piove. Bisognerebbe scoprire prima di tutto come fanno a
entrare
nella Foresta proibita, che è pur sempre territorio di
Hogwarts”.
“Dopo la morte di
Tom Riddle abbiamo pensato di abbassare le protezioni poste
all’esterno del
perimetro della scuola”, continuò il preside.
“ Ma evidentemente è stato un
errore”.
“Vuoi dire che
adesso chiunque può entrare a Hogwarts?”, chiese
incredulo Sirius.
“No, non sono stato
così ingenuo. Nessun mago può entrare senza far
suonare gli allarmi. Ma questi
non suonano se nella Foresta entra un insetto, un coniglio o una
blatta”.
“Perciò i
maghi si
trasformano prima di varcare il confine e restano trasformati tutto il
tempo”.
La conversazione fu
interrotta da Severus, che voleva proporre al preside un nuovo
approccio alla
sua materia d’insegnamento: Difesa contro le arti oscure.
Naturalmente anche
lui fu reso partecipe delle novità; ma lui non si
agitò per niente. “Se sono persone,
sarà molto più facile. Per quanto riguarda te,
Black, sei riuscito a diventare
un Animagus una volta, dovresti riuscirci anche una seconda
volta”.
Silente spostò lo
sguardo da Severus a Sirius. Quest’ultimo era sempre
più stupito dal modo
sbrigativo di Piton; come se, diventare un cane, fosse stato semplice a
suo
tempo. Era stato un procedimento lungo e doloroso, e al suo fianco
aveva avuto
non un amico ma tre.
“Non so se sia
nuovamente possibile. E poi la natura è stata chiara. Mi
ucciderebbe all’istante”.
Severus lo provocò:
“Ti stai tirando indietro?”.
Silente alzò una
mano in direzione di Sirius, per dirgli di restare calmo, mentre questo
prendeva fuoco in viso.
“Per favore, non
è
il caso di agitarsi per niente”. E rivolgendosi a Piton
aggiunse: “Né di provocare”.
“Sirius, ti chiedo di riflettere
sull’eventualità di divenire ancora una volta
un’Animagus. E a te, Severus, chiedo di impegnarti nella
fabbricazione di una
pozione che permetta di svelare se un mago si presenta sotto forma di
Animagus”.
Entrambi i maghi
erano disorientati, quello che Silente chiedeva sembrava essere
impossibile da
realizzare.
“Per diventare
nuovamente un Animagus avrei bisogno di qualcuno che mi stesse accanto,
non è
un procedimento facile”.
“E io dovrei avere
qualcuno su cui testare la mia pozione” disse con
semplicità Severus.
Silente sorrise, aveva sul viso uno dei suoi ghigni migliori quando, massaggiandosi la barba, affermò: “Allora naturalmente dovrete lavorare assieme”.
Eccomi qua.Lo so anch'io: non è un capitolo intero. E' soltanto una scena. Ma ho pensato che era meglio di niente, e poi siccome avevo promesso l'aggiornamento mi sono sentita in dovere di postare.
A mia discolpa posso dire che sono stati dei giorni pieni di lavoro e davvero caldissimi. Tutto ciò mi ha tolto energia.
Spero comunque che apprezziate.
Prossimo aggiornamento mercoledì 7.
A presto. Alida