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Autore: miky black    04/09/2011    4 recensioni
Per il suo sesto anno sarebbe stata ad Hogwarts con la sua gemella come aveva promesso al padre, l’aveva promesso e doveva farlo.
Una volta lì le avrebbe confessato il segreto?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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CAPITOLO 3 : Meetings and wands

 

Hermione tornò in camera prima di andare a pranzo e si accorse di aver ricevuto un messaggio.

“Leo ha detto che non c’è problema!!! Anzi ha chiesto se possiamo passare oggi dopo pranzo per invitare i Weasley stasera al ristorante. Non so cosa abbiamo in mente Leo o.o”

La ragazza scese ripensando al messaggio dell’amica, arrivata in cucina vide sfrecciare un mini gufetto sovraeccitato le ricordava molto Leo.

“Mongolila!!!! Fermati immediatamente” urlò ferma Hermione, nello stesso momento il gufetto si fermo e attirò lo sguardo dei presenti.

La ragazza prese la lettera legata alla zampetta del gufo provocando in lei un moto di felicità così da farla riprendere a svolazzare qua e là. La incenerì con lo sguardo e la felicità del gufetto si fermò all’istante.

La ragazza si mise a tavola mentre tutti la fissavano alzò lo sguardo e disse “Cosa c’è di strano che mi fissate tutti??”

“Quel gufetto sembra la gemella separata dalla nascita di Leo” sorrise all’affermazione del rosso anche perché il gufetto era molto amica di Leo anche se lui non lo sapeva “e poi perché la chiami Mongolila??”

“Perché è il suo nome non credi?” rispese la riccia scocciata aprendo la lettera.

“Si ma non è un nome normale…” continuò insistente lui mentre Molly servì il pranzo a tavola.

“Be a dir la verità neanche la padrona lo è molto…” e se la sentisse in quel momento l’avrebbe sicuramente cruciata “comunque in realtà il suo nome era Lila ma era troppo stupida e così l’abbiamo ribattezzata Mongolila e a quanto pare a LEI piace”

Aperta la lettera ne lesse il contenuto.

“So che ti ho scritto un messaggio ma a Mongolila mancavi. Veramente aveva voglia di farsi un giro e io di averla lontana da me almeno per un po’. A volte è davvero troppo “svolazzante”. Spero che arrivi l’ho usata solo per scrivere a Sirius… Comunque dovrebbe arrivare il gufo di Dan lui è molto più affidabile. Spero di aver presto una tua risposta. Se vuoi tienitela tu Mongolila magari vuole giocare con suo amico!!!

M”
 

Un altro gufo planò nella cucina lentamente e con molta grazia, fece cadere la lettera nel piatto ancora vuoto della signora Weasley e volò verso Hermione beccandogli leggermente la mano in cerca di “carezze”.

“Winnifred” disse la ragazza mentre accarezzava il gufo.

Al nome del secondo gufo Ron intento a bere dell’acqua finì per sputarla tutta.

“Winnifred?? Ma trovare dei nomi più normali per questi poveri gufi…”

“Ronald questi gufi hanno dei nomi bellissimi” anche se lo disse più per auto convincere se stessa che lui “comunque Winnifred è il gufo di un mio caro amico e il suo nome l’abbiamo deciso io e la sua ragazza eravamo molto piccole” lo disse quasi a mo di scusa.

“Si piccole e stupide”

“Perché Leotordo non è un nome stupido?” lo punzecchiò alla fine era molto affezionata a quei nomi.

“Il nome l’ha scelto Ginny è colpa sua”

“Si trova un’altra scusa”

“Ragazzi basta” intimò Molly, stava leggendo la lettera mandata da Leo “Gli amici di Hermione verranno qui dopo pranzo cercate di essere presentabili. Artur tu e Bill riuscite a prendervi un permesso per oggi pomeriggio”

“Si vado subito a contattare il ministero” rispose il maritò e si avviò al camino.

“Ora mangiate senza storie. Hermione puoi contattarli e dire che va bene”

“Ok” disse mentre digitava velocemente un messaggio sul cellulare.

 

*
 

Dopo pranzo Harry, Hermione, Ginny e Ron salirono in camera di quest ultimo con i due gufi.

Winnifred mangiò un paio di biscotti gufici e poi volò verso casa, invece Mongolila volò verso Leo e cominciarono a beccarsi affettuosamente.

“Mi sa che si piacciono” disse Ginny guardando i due gufettini.

“Ma che stai a dire non vedi che si stanno beccando?? Poi neanche si conoscono” disse il rosso.

“Veramente si… Mongolila era amica di Leo credo, l’ha mandata Sirius proprio quando ha mandato a te Leo. E comunque perché bisticciano non vuole dire che non si piacciono” disse Hermione arrossendo dopo l’ultima affermazione.

“Dai sono carini insieme Ron. Comunque Hermione chi sono questi tuoi amici? Non c’è ne avevi mai parlato” disse Harry con un tono quasi di rimprovero.

Hermione li guardò un po’ nervosa non pensava che le sue due “vite” si sarebbero mai incontrate.

“Loro sono miei amici prima di Hogwarts. Frequentavamo le scuole babbane insieme. Loro sono maghi come voi però non hanno frequentato per problemi ecco. Comunque quest anno verranno a Hogwarts con noi hanno la nostra età” spiegò Hermione un po’ preoccupata.

“Oh spero solo siano simpatici”

“Ron…” e in quel momento suonò il campanello della Tana.

E i quattro ragazzi scesero ad accogliere i nuovi arrivati.

“Salve io sono Leo Wayatt, lei è mia moglie Piper e lui è Daniele” indicando il ragazzo a fianco a lui “invece lei è la sua fidanzata e “figlioccia” di Remus, Michela”

La ragazza si portò avanti ad Harry, tutti la fissarono in modo strano come se si fosse avvicinato a lui perché era “famoso”.

Alzò la mano verso di lui prima di dire “ciao io sono…” ci pensò un attimo e si rivolse a Daniele che gli fece cenno di continuare. Prese in mano tutto il coraggio che aveva e pronunciò il suo nome “Michela Prudence Josephine…” cercò il suo sguardo quando vide spuntare il sorriso sul volto dell’amica continuò “Potter-Halliwell-Black” disse veloce quasi incomprensibile “e sono tua cugina”

La mano della ragazza era ancora tesa a mezz’aria davanti al ragazzo con lo sguardo shoccato.

Tese la mano alla ragazza per stringerla “Tu saresti mia cugina?? Scusa ma io non sapevo di avere altri parenti…” disse Harry un po’ imbarazzato.

“Mia mamma era la sorella di tuo padre. Erano inseparabili se non fossero stati terribilmente diversi in tutto potevano benissimo essere scambiati come gemelli e la sua migliore amica era Lily Evans” il tono della ragazza era lievemente triste se poteva evitava di parlare dei genitori.

“Io non ne sapevo nulla”

“Vogliamo accomodarci in cucina noi adulti mentre i ragazzi fanno amicizia” disse Molly cercando di allentare la tensione.

Lei e Arthur si avviarono in cucina seguiti dai coniugi Wayatt lasciando i ragazzi da soli.

Mentre in cucina i “grandi” parlottavano i ragazzi stavano ancora in silenzio.

“Ron e Ginny giusto?” indicando i due rossi “io sono Daniele e questa squilibrata di fianco a me è Michela” che ovviamente gli rifilò una gomitata nelle costole “ahi e tutti gli altri nomi che ha detto”

“Come mai non siete venuti prima a scuola? Sediamoci pure tanto credo che avranno un po’ da parlare” disse Ginny vedendo il clima che si era formato.
I ragazzi si posizionarono sul divano e sulle poltrone in salotto.

“Non so se hai notato l’ultimo cognome, anche se credo sia stato difficile l’ha detto talmente veloce… comuque lei è una Black esattamente la figlia di Sirius Black e come voi sapete bene lui era considerato un assassino” incominciò a spiegare Daniele.

“Non mi andava di stare al centro dell’attenzione a causa del… dei miei cognomi. Non mi andava di dare spiegazioni a nessuno e con un padrino come lupo mannaro non aiutava la cosa” continuò la ragazza “e lui è voluto rimanere con me”

“Che dolce” sospirò Ginny “state insieme da tanto, se posso?”

I due si guardarono e la ragazza rispose “Da sempre” sussurrandolo quasi.

Gli adulti entrarono nella stanza.

“Andiamo ci aspetta un pomeriggio di shopping a quanto pare, così andiamo a dare un occhiata anche al negozio di Fred e George” disse la signora Weasley.

“Shopping??” disse Ginny sorpresa.

“Si io ho un negozio di vestiti ci serve un vestito per stasera” disse Piper con un sorriso.

“Vestiti!!!” dissero all’unisono Michela e Hermione.

“Si ma i vostri sono già stati fatti, su misura ovviamente” disse la donna guardando le due ragazze.

 

*
 

Diagon Alley era un po’ “spopolata” a causa di ciò che era successo al ministero giorni prima.

“Io voglio la bacchetta!!!” disse Michela vedendo il negozio di Olivander.

“Non puoi aspettare?” disse Leo ma vedendo la faccia della ragazza continuò “voi andate a prenderla e noi vi aspettiamo al negozio intanto vediamo i vestiti per noi. Non metteteci troppo…”

Così il gruppo si divise, gli adulti si avviarono al negozio di Piper e i ragazzi entrarono da Olivander.

“Salveee” disse la ragazza ansiosa di avere la bacchetta.

L’artigiano sbucò da dietro ad un “armadio”.

“Ohh cosa ci fate voi qui… avete già le bacchette… ” poi si accorse di due facce nuove “ah siete voi che volete le bacchette?”

I due annuirono.

“Ma non siete grandi per cominciare la scuola… sisi vediamo” e si rifugiò tra le bacchette “ecco tu signorina sei??”

“Michela, Michela Black” rispose subito la ragazza.

“Black… Figlia di Sirius e Josephine giusto?? Molto bene… prova questa” e le porse la bacchetta.

Michela la prese in mano e la provò. Una sensazione di calore invase il suo corpo e una luce azzurrina comparve tutta intorno a lei.

Guardo il mago sorridere.

“Si ovviamente è lei ciliegio, piuma di fenice, 14 pollici molto flessibile. E per il ragazzo vediamo”

Mentre l’uomo ritornò negli scaffali per cercare la bacchetta a Daniele la ragazza osservò la sua, era molto bella e c’era una scia di piccoli fiori di ciliegio che girava tutta intorno alla bacchetta.

“Ecco prova questa” disse il mago di ritorno dal suo giro di ispezione.

Il ragazzo la provò ma nulla, fu così che provò altre due o tre bacchette ma ancora nulla.

“Come hai detto che ti chiami ragazzo??”

“Non l’ho detto… comunque Daniele Wayatt”

“Wayatt , Wayatt non conoscono nessuno con quel cognome”

“Si mio padre è un angelo bianco e mia madre una strega”

Alla parola angelo bianco tutti rivolsero il loro sguardo al ragazzo, tra le due amiche che invece ridacchiavano sotto i baffi.

“Angelo bianco… hmm non ho mai venduto una bacchetta ad un angelo bianco” e prese pensieroso una scatola “prova questa”

Prese la bacchetta e come per Michela sentì che quella era la sua e il negoziante sorrise compiaciuto di aver azzeccato anche questa volta.

“Salice, piuma di angelo bianco, 12 pollici elastica” disse compiaciuto.

“Piuma di cosa??” disse il ragazzo pensava di non aver davvero capito bene.

“Angelo bianco ragazzo, si gli angeli quando vengono aiutati dai maghi per caso a proteggere un protetto lasciano in cambio una piuma ed ha poteri molto forti”

Pagarono le bacchette ed uscirono, Daniele osservava ancora la sua bacchetta con curiosità non sapeva la storia delle “piume”, suo padre non gli aveva mai detto nulla di simile.
 

*
 

@ShadySunlight : Daniele sta molto simpatico pure a me *ç*. Visto si sono incontrate ma non è successo nulla?? chissà...
@jexjeps : continuato!!! per hogwarts ehhh mi sa che aspetterai :P comunque Hermione ha il cellulare perchè è babbana u.u e io lo vedo come hai tempi nostri XD 

Spero che chi è rimasto nell'ombra che legge (o magari capita per sbaglio XD) si faccia avanti per lasciare un commento negativo o positivo che sia serve sempre :)
Grazie alla prossima ^^

 

Miki Black

  
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