7. Tensione
Sul tetto, la sera, ad aspettare che albeggiasse e che arrivi un nuovo giorno e una nuova luce splendente. Assieme ai gatti, Rei sorrise marpione, cercando di rilassare con un massaggio le spalle rigide del cugino.
-Penso che dovresti imparare a rilassarti...-
Shino non sbuffò, fece per sottrarsi al tocco, scrollandosi le spalle - ma non parlò di fisicità o di legamenti stanchi, quanto di una sensazione a morsa che non lo lasciava da parecchio tempo.
-Non posso permettermelo.-
L'altro sorrise, sistemandosi meglio gli occhiali sul naso e appoggiando le mani sulle tegole, all'indietro.
La Luna brillava di bianco.
-E perché no? Non stai facendo te l'esame! Al massimo potresti prendere dei pon pon e fare il tifo a bordo campo! Non credo che le tue sorelle siano tanto contente di vedere il tuo brutto muso quando guardano nella tua direzione!-
Non lo vide ma sentì tutto l'astio slittare dalla persona del giovane Aburame verso la propria - e Rei ne rise, anche se le parole dell'altro furono assai irritate e basse.
-Non posso permettermi di rilassarmi, Rei.-
-Che gentile, almeno hai evitato di paragonarti a me!-
-Siamo diversi, io e te...-
-Lo so, è per questo che mi piaci tanto!-
-Dovresti smetterla con queste scemenze e magari adattarti un poco di più alle regole del Clan!-
Pur nel sorriso, Rei si alzò e si fece vicino a Shino, parlandogli chiaro a pochissimi centimetri di distanza. E sorrideva, gentile, senza limitazioni addosso.
-Non mi pare che da qualche parte ci sia scritto che un Fuco non possa amare un altro Fuco... In realtà, tu non conservi la benché minima virtù da consacrare a qualche assurdo credo, per questo potresti fare qualsiasi cosa...-
Shino scosse la testa, quasi scocciato.
-Discorsi senza senso...-
Ancora, un sorriso.
-Non è vero, altrimenti non staresti così male...-
Shino lo affrontò, indurendo il tono con decisione, senza ammettere falsità.
-Non credere che ti sopporti perché sei per me una via di fuga da tutto quello che devo affrontare.-
Ancora, un sorriso - e un piccolo bacio.
-Non l'ho sinceramente mai creduto, cugino... -