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Autore: Lully Cullen    05/09/2011    15 recensioni
Rilessi un’ultima volta quel foglio. Non poteva essere vero.
Si dichiara, che Isabella è stata affidata alla custodia adottiva dei coniugi Renèe e Charlie Swan, e che i genitori biologici Jenna e Aaron Hale hanno acconsentito ad affidare ai signori Swan la loro figlia biologica.
New York, 14 Settembre 1992
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Buongiorno ragazze! Scusate il ritardo, in questi due giorni non ho potuto aggiornare, per vari motivi;inoltre davvero, in questo momento la voglia di scrivere è pari a zero. Sono demoralizzata al massimo; non per la storia, figuratevi, ma per motivi personali.

Se penso alla mia vita sentimentale mi sembra di essere quasi in una soap opera, una di quelle con tanti colpi di scena.

Anche mentre scrivevo il capitolo sentivo le lacrime agli occhi, scrivevo e pensavo a me.

Non che questa parte del capitolo sia ispirata a una mia storia sentimentale, ma le sensazioni sono quelle...

Vi è capitato di incontrare a distanza di tempo, una persona importantissima per voi, che però ha giocato con i vostri sentimenti? O almeno, io penso che lo abbia fatto, perchè dopo un anno che ci frequentavamo arriva una mia amica e mi dice " Ma guarda che da  tre mesi manda messaggi anche a me ". L'ho eliminato dalla mia vita, e andava tutto bene, fino a due sere fa. L'ho visto e mi è crollato tutto addosso. Davvero, pensavo di non provare più nulla,e invece..

Io mi sto autocommiserando e lui se la spassa. Infame.

Va bene ragazze, scusate il mio sfogo. So che non ci azzecca nulla.

Vi lascio al capitolo, un bacione, Lully.

Capitolo 19.


Occhio ad occhio,

guancia a guancia,

fianco a fianco,

stavi dormendo accanto a me.

Braccio contro braccio, dal tramonto all'alba,

con le tende abbassate

e un'ultima notte sotto queste lenzuola.

( California King Bed- Rihanna)

 

 

 

 

 

 

 

Mi manchi scricciolo.

Erano passati 3 mesi da Natale, le cose si erano ormai stabilizzate tra me ed Edward, potevamo definirci una vera e propria coppia, anche se non vi era stato nessun ti amo.
Mi mancava terribilmente, ogni giorno di più.
Era bruttissimo pensarlo, e non potermi cullare tra le sue braccia, accarezzare i suoi capelli e perdermi tra le sue labbra.
Sorrisi davanti al display del cellulare, incurante della lezione di Trigonometria, e risposi velocemente al messaggio.

Mi manchi anche tu Russell.

Edward mi ricordava vagamente il mio criceto, dal pelo rossiccio che avevo chiamato Russell.
Tra tre giorni gli avrei fatto una sorpresa; sarei tornata a New York per stare un pò con lui, dato che a Phoenix c'era lo sciopero dei professori, che durava una settimana.
Finalmente lo avrei riabbracciato.

3 giorni dopo.

<< Edward sarà felicissimo di rivederti, non fa altro che parlare di te. >> Alice mi era venuta a prendere con  i miei cugini all'areoporto, e mi stava facendo un rapporto dettagliato su quello che aveva combinato Edward negli ultimi tre mesi.

Sorrisi ad Alice dallo specchietto retrovisore, ero agitatissima, avevo lo stomaco in subbuglio, ed era come se avessi le vertigini.
Avevo organizzato una cena a lume di candela, con l'aiuto di Rose  e Alice, nella casa al mare.
Stavamo andando proprio lì ora, mi sarei preparata, avrei cucinato, e avrei aspettato Edward che sarebbe venuto lì con una scusa: era tutto perfetto.

La sera, decisi di indossare uno dei completini che mi avevano regalato Alice e Rose a Natale, e che erano rimasti inutilizzati; con sopra un vestito blu.
<< Alice, cosa hai detto che devo prenderti?>> La voce di Edward arrivò dalla porta d'ingresso; accesi le candele e mi misi seduta al tavolo.
<< Al.. >> quando mi vide si bloccò. Mi alzai e lo andai ad abbracciare, gli presi il telefono dalle mani e lo chiusi, per poi lanciarmi su Edward e baciarlo.
<< Sorpresa >> mormorai. Lui mi afferrò e iniziò a ridere, per poi baciarmi di nuovo, mi trascinò sul divano, aumentando le sue carezze, e in poco tempo ci trovammo in camera da letto, smaniosi di appartenerci.

Il mattino dopo mi svegliai con qualcosa che mi solleticava la schiena, aprii gli occhi, e vidi Edward che fissava il soffitto, e contemporaneamente mi accarezzava la schiena.
<< Buongiorno. Tutto bene? >> Sorrise e si voltò verso di me.
<< Buongiorno.. sì, tutto benissimo. Tu? >> annuii e gli baciai il petto; per poi alzarmi e andarmi a fare una doccia. Quando uscii lo trovai assorto nei suoi pensieri, mi sedetti accanto a lui e gli accarezzai i capelli.
<< A cosa pensi? >> scrollò le spalle e si alzò sorridendomi, con un sorriso che non rispecchiava il suo stato d'animo però, glielo leggevo negli occhi. Si abbassò e  mi diede un bacio sulle labbra.
<< A Nulla, vado a farmi una doccia. >> Lo guardai sparire dietro la porta, e sospirando mi cambiai.
Quando rientrai in bagno per asciugare i capelli, sentii il campanello suonare. Edward andò ad aprire,e con il phon aperto mi affacciai alla porta.
<< Mi devi lasciare in pace ti ho detto >> disse a bassa voce Edward.
<< Sei stato con lei, nonostante tutto? >> Kirisha, faceva bella mostra di sè dal salotto. Restai nascosta dietro la parete che si affacciava al salotto.
<< Senti, è stato uno sbaglio okay? Ero ubriaco >> Edward si mise le mani nei capelli e se li tirò.
<< Venire a letto con me per ben 2 volte di seguito non è stato uno sbaglio Edward, tu non la ami! Ami me! Solo me! >> sentii gli occhi riempirsi di lacrime. Ci era riuscito; per la seconda volta consecutiva, Edward mi aveva spezzato il cuore.
<< Senti, vai via! >> Edward prese Kirisha per un braccio, e la scortò verso la porta. Presi la mia borsa e scesi dalle scale.
<< Non c'è bisogno. >> Dissi guardandoli entrambi. << Me ne vado io >> Afferrai le chiavi dell'auto dal mobiletto e li guardai.
<< Bella, aspetta non è come pensi. >> Edward mi fermò per un braccio. Mi strattonai dalla sua presa e lo guardai.
<< Dopo tutto quello che ho sentito, hai il coraggio di negare? Mi fai schifo, scordati di me Edward. Io per te sono morta. >> uscii da quella casa, mentre io facevo uscire Edward dalla mia vita, cercando di reprimere quell'amore che mi ha frantumato il cuore.

   
 
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