“Benvenuto
nella mia umile dimora” disse Clelia teatralmente accennando anche un leggero
inchino mentre Spencer oltrepassava la soglia della porta.
“Bella!”
disse educatamente il ragazzo iniziando a muovere i primi passi nel appartamento
continuando a guardarsi intorno tentando di carpire più informazioni possibili
sulla vita della ragazza.
“Bè si, si
trova leggermente in periferia ma è sicuramente migliore della mia vecchia casa”
commentò la rossa poggiando la borsa e le chiavi sul mobile dell’ingresso e
iniziando a sfilarsi le scarpe.
“Vivevi in
un loft prima vero?” le domandò Reid poggiando la valigia a terra. “Oh si
adesso lo chiamano così, Loft!” iniziò Clelia calcando sulla parola “loft” “Ma
per me era solo un monolocale o meglio un garage nel quale avevo piazzato un
letto e un fornello con un frigorifero. E che aveva un affitto troppo alto”
aggiunse sprezzante ricordando gli anni vissuti nel suo angusto appartamento. “Ma
non restare qua impalato, seguimi ti faccio vedere le
altre stanze.” Disse iniziando a girare per casa seguita dal imbarazzato dottor
Reid. “Allora questa è la cucina!” dice affacciandosi in una piccola stanzetta dai
muri bianchi e i mobili verdi al cui centro troneggiava un piccolo tavolo da
quattro posti coperto da una tovaglia a quadri sempre bianchi e verdi. “Poi
questo è il salotto!” aggiunse attraversando la piccola cucina e entrando in un’altra
stanza leggermente più grande dove capeggiava un divano di pelle rosso,un
tappeto bianco e una libreria semivuota che il giovane genio non potè fare a meno di notare tra la cornice delle pareti
dipinte degli stessi colori,. “Si lo so che non è piena come la tua ma non ho
molto tempo per leggere!” disse Clelia notando il suo sguardo. Troppo impegnato
a vedere la libreria, Spencer non aveva ancora fatto caso all’inquietante
figura seduta su un bracciolo del divano, mentre percorreva con gli occhi la
stanza il suo sguardo incontrò quello di una gatto grasso, dalla pelliccia nera
macchiata da ciuffi di pelo rosso fuoco e temibili occhi verdi che lo fissavano
con noncuranza.
“Oh vedo che
hai già il piacere di conoscere Mifistofele!” disse
ridacchiando la rossa notando Spencer leggermente intimorito dal gatto.
“Adesso
capisco perché l’hai chiamato così!” aggiunse Reid indietreggiando lentamente
continuando il giro della casa.
“Quello lì è
il bagno” disse la rosse passando davanti ad una stanza con la porta semichiusa
ma dalla quale nella penombra si riusciva a vedere il colore blu delle pareti. “Poi
c’è la mia camera…” Disse mostrandogli la sua stanza
dalle pareti rigorosamente viola. “E questa è la tua!” disse aprendo la porta di una piccola stanza
con un letto singolo e con le pareti di un giallo canarino. “Lascia pure qui la
tua roba…” inizia la rossa aprendo il piccolo armadio
nella stanza, “Ho cambiato le lenzuola questa mattina” aggiunse indicando il
letto.
“Oh si
grazie!” bofonchiò il giovane di nuovo velato dall’imbarazzo. “Davvero carina
la casa è … molto colorata!” aggiunse ridacchiando riferendosi ai colori delle
stanza. “Oh si, all’inizio non ne ero entusiasta ma poi ci ho fatto l’abitudine.
Tutti questi colori mi mettono di buon umore!” rispose anche lei ridacchiando. “Bene
adesso ti lascio da solo così puoi sistemarti, se hai bisogno di qualcosa io
sono di là!” disse prima di uscire dalla stanza.
Mentre
Spencer era indaffarato a disfare i suoi bagagli, Clelia si era appena seduta
sul divano per riposarsi dopo la stancante mattinata quando sente suonare il
campanello. Sbuffando aprì la porta e si ritrovò davanti le sue vicine, che
erano diventate sue amiche, la prime vere amiche che avesse mai avuto.
“Allora è
arrivato?” si precipitò a domandare Agnese, entrando quasi euforica in casa,
seguita dall’altra,Noemi.
“Si è appena
arrivato, e nella sua stanza a disfare la valigia” rispose Clelia mostrandosi
sinceramente infastidita dalla loro visita.
“Su dai non
tenerci sulle spine, vogliamo conoscerlo!” disse la bruna Noemi
a bassa voce. Aveva raccontato della sua avventura Americana alle sue amiche, e
da quando aveva annunciato loro l’arrivo di Spencer non avevano fatto altro che
insistere per conoscerlo.
In quel
momento videro sbucare dal corridoio un
imbarazzato Spencer, che avendo sentito il campanello suonare era andato a dare
un’occhiata. Rimase fermo ad osservare le tre donne senza riuscire a capire
molto dalle loro parole. “Oh ecco, ragazze lui è Spencer!” ancora una volta fuClelia a salvarlo dal imbarazzo. Senza capire, ma udendo
pronunciare il suo nome il ragazzo si avvicinò sorridendo alle ragazze. Noemi e Agnese restarono a fissarlo, analizzando proprio
come due attente profiler tutte le sue mosse, fu la bionda a parlare per prima:
“Spencer io
sono Agnese. È un piacere conoscerti Clelia ci ha raccontato tutto di te, sei
un eroe, hai salvato la nostra amica.” Iniziò a parlare velocemente la logorroica
ragazza ignorando la scarsa conoscenza della lingua italiana del ragazzo, che
resta a fissarla interdetto.
“Agnese è
inutile che gli parli, non capisce molto della nostra lingua. Per fortuna!” si
rivolse alla amica la rossa rivolgendole anche uno sguardo duro. “Spencer loro
sono le mia amiche, nonché mie vicine,di cui ti parlavo prima. Ti presento Noemi e Agnese” disse poi rivolgendosi e Spencer che con un
semplice gesto della mano saluta le due ragazze e restando per un attimo a
guardarle: Agnese era una finta bionda alta, dal fisico giunonico e dai
brillanti occhi verdi, mentre l’altra Agnese, era una mora dagli occhi neri
minuta e timida, erano insomma, due ragazze situate agli estremi opposti della
bellezza. “è un piacere conoscerti Spencer!” dice la mora in un inglese
maccheronico imitando il gesto di Spencer con la mano.
“Bene ora
che abbiamo fatto le presentazione che ne dite di andarvene?” si rivolse alle
due donne in tono duro Clelia, un tono che ormai le sue amiche avevano imparato
a conoscere e che non prendevano più come negativo. Salutando ancora le due
escono dall’appartamento lasciando di nuovi soli all’ingresso i due ragazzi.
“Le mie amiche
non vedevano l’ora di conoscerti!” cercò di giustificare il comportamento delle
due.
“Ha fatto
piacere anche a me conoscerle…” disse il ragazzo
sorridendo dolcemente.
“Allora, a
che punto sei con i bagagli?” domandò Clelia leggermente scossa dalla bellezza
del suo sorriso.
“Ho quasi finito… “disse il ragazzo fermandosi per la prima volta da
quando era arrivato ad osservare bene gli occhi della ragazza. Quegli occhi che
per mesi aveva sognato, e desiderato. Il silenzio divenne assordante,
continuarono a guardarsi per un tempo interminabile, lei persa nel calore dei
suoi occhi, lui perso nel oceano dei suoi, e entrambi smarriti in quei colori
sentirono il calore che avevano perso al momento del loro addio.
“Bene” disse
schiarendosi la voce la ragazza
ridestandosi dai suoi pensieri. “Quando hai finito vieni pure in salotto, io e
Mefistofele stiamo guardando la tv.” Aggiunse tenendo lo sguardo basso dirigendosi
verso il salotto. Contro la sua natura Spencer le afferrò prontamente il
braccio per fermarle e farla voltare, esitò un attimo di fronte ai suoi occhi
ma poi disse: “Clelia è davvero bello rivederti!” disse solo questo, ma usò il
tono caloroso di mille ti amo. “Anche per me è bello rivederti Reid!” disse
dolcemente la ragazza rabbrividendo al contatto della sua pelle nivea con
quella calda e morbida del ragazzo, e sentendosi morire quando la presa
cominciò a cedere e rivide tornare lo Spencer di sempre che senza parlare si
diresse nella sua camera.
Salve! Lo so come sempre sono in ritardo, ma questa volta la
causa del mio ritardo è stata una dolorosa infiammazione al tendine del
braccio, non ancora passata del tutto. Perciò scusatemi se questo capitolo è
piuttosto corto ma più di questo non
sono riuscita fare. Ma vi prometto che mi rifarò al prossimo! E vi prometto
anche che da adesso cercherò di aggiornare puntualmente ogni settimana! Ora
ringrazio davvero con il cuore tutte quelle persone che mettono la mia storia
tra le seguite-preferite-ricordate, e soprattutto quelle
che continua ad incoraggiarmi con le loro recensioni, grazie mille! Senza il
vostro supporto non sarei qui, ancora grazie! Se vi fa piacere lasciate anche
qui una recensione, vi aspetto al prossimo capitolo! Baci!!