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Autore: whiteskin    05/09/2011    9 recensioni
"Ma non vale! lui mi ha fatto cadere" sbuffò la piccola Elizabeth indicando il ricciolino accanto a lei,
"scusa!" ripetè. La bimba si tolse l'accessorio dalla testa e lo indossò al bimbo che si era scusato
"bleah! E' rosa!" se lo tolse immediatamente, tutti e tre scoppiarono a ridere.
"se vuoi che ti scuso devi tenere questo!" disse sorridendo. Il riccio lo strinse nelle sue manine.
"va bene" disse guardando l'oggetto.
"Io sono Harry" il suo sguardò si spostò sulla bimba dagli occhi chiari
"io Elizabeth e lui è mio fratello Zayn" rispose al suo nuovo amico
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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I never needed you to be strong

I never needed you for pointing out my wrongs

I never needed pain, 

I never needed strain 

My love for you is strong enough you should have known 

I never needed you for judgment 

I never needed you to question what i spend 

I never ask for help 

I take care of myself I dont why you think you got a hold on me

 

Il suo corpo si muoveva lentamente sulle strofe di quella canzone delle Pussycat Dolls, il palco nero era abbastanza grande, perfetto per svolgere il suo numero, per esibirsi nella cosa in cui era più brava, il ballo.

Le grida, le urla, gli applausi di una centinaia se non più persone la facevano sentire qualcuno. E questo era gratificante.

 

 

And its a little late for conversations 

There isnt anything for you to say 

And my eyes hurt, hands shiver 

So look at me and listen to me because

 

Un piccolo sospiro e via, un numero infinito di passi differenti l'accompagnarono per tutto il resto della canzone. Emozioni, adrenalina ed il buio più totale. Sentiva il suo nome scoppiare tra la folla, sentiva il calore dentro i suoi passi. 

 

I dont want to stay another minute

I dont want you to say a single word

Hush hush

Hush hush

There is no other way, I get the final say

Because

I dont want to, do this any longer

I dont want you, theres nothing left to say

Hush hush

Hush hush

Ive already spoken, our love is broken

Baby hush hush

 

"Sono fiero di te sorellina, sono fiero di te" Zayn l'abbracciò

"Così mi soffochi" disse con voce strozzata Beth scherzando

"Spettacolare, Harry ha tenuto la bocca aperta tutto il tempo" disse Liam ridendo

"Styles!" Beth e Zayn urlarono contemporaneamente il cognome del ragazzo, i ragazzi risero

"Niall?"

"Sono qui" disse sbucando da dietro Liam, i due si abbracciarono 

"Fantastica, sei stata fantastica" le sussurò il ragazzo. Beth lo strinse.

Il loro abbraccio durò un eternità, anche se per entrambi sembrò poco. Zayn finse una tosse e i due sciolsero l'abbraccio. 

Sahvanna lo fulminò con lo sguardo. Il locale era troppo affollato, così decisero di uscire anche se Liam rimase insieme a Louis.

La strada verso casa la fecero a piedi, infondo non era lontana. Abitavano tutti non molto distanti fra loro. Il primo ad aprire il portone fu Harry, la casa seguente sarebbe stata quella di Sahvanna, ma nessuno si fermò. E poi quella di Zayn ed Elizabeth. 

"Ci vediamo domani" salutò velocemente Zayn per poi sgattaiolare in camera sua con Sahvanna.

"Dormirò sul divano" disse Elizabeth arresa, ancora fuori la porta di casa. Il ragazzo ridacchio.

"Allora io vado" le diede un bacio sulla guancia

"Aspetta! Non, non puoi farmi compagnia, almeno per un po'? " domandò

"Certo che posso" sorrise entrando dentro casa.

 

2000

La piccola correva verso i blocchi della lego, con il suo vestitino arancione chiaro, le sue scarpette bianche e il suo giacchetto dello stesso colore. Era giugno e la temperatura era perfetta.

"Ciao" aveva le mani dietro la schiena

Il bambino che giocava con i pezzi di plastica costruiva un grande aeroplano, alzò lo sguardo "Ciao"

Elizabeth si voltò indietro e vide la madre che da lontano annuiva e le sue labbra si muovevano così da far uscire un "sì" dalla sua bocca. 

"Cosa costruisci?" chiese curiosa

"Un aeroplano" rispose fiero mettendo l'ennesimo pezzo costruendo un ala. 

"Ehm, domani è il mio compleanno, mia mamma ha organizzato una festa a casa, vuoi venire?" disse tutto d'un fiato. Il bimbo aggiustò l'ultimo pezzo del suo giocattolo e guardo Elizabeth, sorrise e annuì. Anche la piccola dai capelli ricci sorrise.

"A domani allora" scappò via, come l'ultima volta. Presa dalla timidezza corse dalla mamma

"Gliel'hai chiesto vero? vero? vero?" disse tirandole la maglia bianca.

"Certo piccola, ha detto che va bene" la bambina l'abbracciò.

  
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