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Autore: Ragazzacupa    05/09/2011    2 recensioni
Una raccolta tra vari pairing di Naruto. L'amore presenta varie sfacettature ed ogni storia d'amore è diversa dall'altra per la sua storia. (SOLO YAOI E ETERO)
Ogni richiesta per chi legge è ben accetta!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Right words

Una parola tagliente può far male, ma se ti accorgi che sei nel peccato quella può farti crescere.

 

Sakura era la ragazza più in gamba della scuola. E per 'in gamba' non si intendeva di certo quella più bella, affascinante o popolare dell'intero istituto Narasora; era semplicemente la più brava studentessa della regione di Shibuya.
A dire il vero era la cosidetta saputella rompiscatole della situazione, sempre pronta a correggere gli errori altrui, a criticare saccentemente le idiozie dei suoi compagni e a parlare di cose futili e noiose.
Sorrideva sempre e non mollava o perdeva di vista i suoi obiettivi scolastici e sportivi; inoltre era scioccamente fiera di ciò, nonostante doveva avere a che fare con la solitudine nera ma cocente ogni giorno della sua vita.
Per carità, aveva un sacco di amiche, ma buone e non di certo care.
Sapeva che veniva criticata per le sue forme da ragazzina degli anni '60 (così come diceva Amy, una bambolina tutta forme e poco cervello) e per il suo carattere all'apparenza difficile ed egoista che nessuno aveva mai osato vedere per come fosse realmente.
Era sempre così e lei piangeva ogni notte nelle calde coperte del suo futon, assomigliava molto a una sorta di diamante: bello, perfetto e fragile. E Sakura Haruno questo la sapeva da tempo.
Quel pomeriggio primaverile aveva come incarico impartito dal sensei Sarutobi di pulire la classe: dovere di rappresentante di classe e d'alunna.
Aveva chiuso la porta scorrevole della sua sezione e aperto le finestre della stanza, perchè a lei piaceva sentire il vento nei suoi corti capelli rosa: per altro per lei era sempre un piacere osservare i ciliegi in fiore, simbolo di amore e rinascita.
Già, per lei era dura ammettere che era innamorata di un ragazzo maleducato, dai modi sgarbati e freddo, al contrario della sua città di origine, Suna.
Perchè ne era innamorata? Per lei l'amore era come un'emozione che non si poteva spiegare, nemmeno con papiri di carta o con un singolo bacio perchè possedeva tante visioni e ogni emozione era diversa.
O semplicemente negli opposti si cerca qualcosa di nostro per sempre, a discapito di questa frase obrobiosa che, se fosse stata udita da qualcuno, sarebbe stata lo zimbello di tutti quanti.
'Pensi che con quel panno riuscirai a finire perfettamente tutto il lavoro? Mi deludi, Haruno.'
Fare superiore, voce inespressiva ma con tono ironico e canzonatorio: era lui.
'Akasuna, che vuoi? Non dovresti essere a zonzo sai? - disse la rosa con maniera atona nascondendo certo nervosismo.'
'Spiacente per te, ma stiamo finendo il saggio di marionette e quella vecchia inutile di Chiyo-san ci dava delle nozioni per lo spettacolo. L'ho sempre detto: voi donne siete inutili.'
E lì rise beatamente, in maniera cupa, da Sasori Akasuna insomma.
Sakura aveva i nervi a fior di pelle, odiava i suoi modi maschilisti, pungenti e per altro esteriormente non era il suo tipo.
Odiava sentir parlare della sua insegnante così, perchè era una donna forte e che commetteva i suoi errori, una sorta di Sakura senior.
Quasi con fare felino si avvinghiò verso il ragazzo e gli mollò un ceffone che sorprese mentalmente il rosso, cadendo a terra d'improvviso. Alla Haruno spuntò un ghigno beffardo che scomparve nel rimproverarlo aspramente.
'Non osare, bastardo. Cos'è... cos'è per te la vita e lo stare con gli altri, eh? - urlò la ragazzina, in preda all'ennesima crisi di nervi.'
Sasori si rialzò come se nulla fosse e la guardò profondamente negli occhi piccoli ma verdi senza rispondere alla domanda.
Sakura lo prese per il colletto nero della giacca perchè voleva sentire una risposta forse insensata per prenderlo a ceffoni volentieri.
'RISPONDI! - urlò in maniera provocatoria e diretta.'
Per tutta risposta, le sue labbra furono zittite da un contatto inizialmente casto, ma che poi si fece sempre più sensuale e romantico, scoprendo un valore inedito del suo compagno.
Staccandosi poi dalle delicate labbra non ancora sbocciate a pieno della ragazza, sorrise e disse, quasi suadente:
'Prima di parlarne, questa domanda deve trovare risposta nella tua testa: la mia è una lunga storia, inutile quasi quanto te adesso.'
Detto questo, la lasciò a terra con i suoi pensieri. Abbassò il capo, in attesa del suo ritorno e nel mentre capiva che di Sasori si era sbagliata, come la maggior parte delle persone, ma in un'ottica apparentemente negativa.
Aveva compreso quanto, sotto quegli occhi inespressivi, la sua visuale della sua persona era corretta.
Doveva ancora crescere e Sasori con quei modi seppur sfacciati e taglienti, gliel'aveva fatto capire. E lo avrebbe fatto a partire da domani, sicuro.

 

La dedico ad Hikari93, che non conosco ma è affezionata a recensire le mie one-shot penose!
Grazie, spero ti piaccia ^^

  
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