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Autore: miyu90    06/05/2006    5 recensioni
La romantica storia d'amore di James e Lily Potter. Dal loro burrascoso inizio alla loro tragica fine. Buona Lettura^^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Salve a tutti!!!!!Cavoli… questa è veramente l’ultima volta che posso parlarvi tramite ff… sono veramente triste!!!!Sono commossa e comincio già a ringraziarvi per il vostro sostegno.. grazie a tutti i recensori.. che mi hanno resa veramente felice!!!Grazie anche a coloro che hanno letto e non hanno recensito!!!Lo so sono monotona… ma non mi sembra mai abbastanza!!!! Ora devo farvi un annuncio.. mi dispiace per i fan Lily/ James.. ma questo capitolo non è dedicato a questa mitica coppia ma è dedicato a Sirius!!!Ai suoi problemi.. alla sua terribile famiglia e alle sue cotte!!!Il narratore è Sirius!!!!Eh già.. questa volta ho scritto interamente dal suo punto di vista… vabbè…vi assicuro che  è degno di essere letto!!! Un bacione ..

Miyu90

 

 

 

 

CAPITOLO EXTRA

 

 

 

Conobbi Margaret in un afosa giornata di giugno. Era la fine del sesto anno ed erano appena finiti gli esami. Ricordo ancora oggi con chiarezza i particolari di quella giornata; bella, soleggiata e ventilata. Metà della popolazione di Hogwarts al termine degli esami orali era uscita dal castello ed aveva occupato gli angoli più freschi dell’immenso parco che circonda il castello. Allora, James aveva già la fissa per la Evans e cercava di essere nei suoi stessi luoghi. A pranzo si sedeva il più possibile vicino al lei, anche a lezione e anche oggi, al termine degli esami, aveva deciso di sedersi sotto l’albero più vicino al lago, dove stranamente c’erano la Evans e le sue amiche. In quel periodo non mi faceva né caldo né freddo. Vivevo perché vivevo , tutto quello che facevo era senza una motivazione valida ma lo facevo. Ero caduto in un baratro nero, ero triste e infelice. Ma sorridevo, facevo il galletto con i miei amici, ero quello di sempre e nessuno si era accorto della bestia infelice che stavo covando in me. Ora che ci ripenso a mente fredda penso sia più che altro colpa della mia famiglia. Dopo anni di sofferte ingiustizie e pianti ero giunto ad un punto di rottura. La fine imminente della scuola peggiorava la situazione e sapere che sarei stato per due mesi in quella che molti chiamano casa, mi faceva star male. Volevo piangere ma in realtà già il mio cuore lo faceva. Silenzioso, triste e malinconico senza dirmi cosa ne pensavo.

Come dicevo, io e i malandrini ci eravamo appostati all’ombra del faggio più vicino al lago e James giocava con quello stupido boccino passandosi una mano tra i capelli sperando che la Evans lo notasse. Remus teneva il naso appiccicato al libro e Peter, come al solito, era in uno stato di profonda ammirazione per James. Mi annoiavo. Erano i momenti peggiori per me, quelli. I momenti in cui pensavo, soffrivo, piangevo. Poco più in là c’erano un gruppo di ragazze di corvonero che ridevano come una banda di occhette. Quel loro modo di fare mi stava irritando moltissimo e stavo per proporre a James di cambiare posto, quando vidi il mio amico porre il boccino in tasca e dedicare la sua attenzione a due ragazze che venivano nella nostra direzione. Facevano parte delle occhette e man mano che si avvicinarono presero forma e identità. Erano Carlisia e Margaret due corvonero molto belle ma altrettanto civettuole. La prima aveva lunghi capelli castani lisci ma di un liscio forzato, stirati dalla forza di qualche incantesimo. Gli occhi azzurri e po’ di ghiaccio erano un po’ freddi ma nel complesso affascinanti e come fisico… niente da dire. Tutte le curve al posto giusto e non un filo di grasso si intravedeva tra quelle gambe snelle. Stessa cosa per Margaret, solo che lei aveva i capelli lisci e neri naturali e due splendidi occhi verdi.

Sapevo già da tempo che loro due facevano parte del fanclub mio e di James ma mi ero solo limitato a salutarle nei corridoi e a scambiare qualche chiacchiera con loro, perché, come ho già detto, le consideravo molto oche.

“Ciao ragazzi!” la voce di Carlisia devasta la mia stabilità mentale, già piuttosto precaria, per non parlare della risposta di James.

“Ciao ragazze!Che fate di bello?” ecco fatto. Finito. Ci staranno attaccate al culo per tutto il giorno. Porc.. ma perché James è così stupido?

“Ma niente.. eravamo di passaggio… vi abbiamo visto e abbiamo pensato di salutarvi.”

Ipocrite. Maledette oche ipocrite, nate per abbindolare noi poveri maschi. È un caso!… ma quale caso?!se ci hanno seguito dal termine degli esami?

E James ci casca. È troppo facile da prevedere. Bello, intelligente.. ma stupido. In fatto  di donne non capisce niente. Del resto.. solo a lui può piacere tanto una come la Evans..e nonostante tutto gli piace essere corteggiato. Povero James. Si vede che non ha mai sofferto in vita sua.

“Avete fatto bene, gli esami come sono andati?”

E ora attacca anche Margaret a parlare. Lo fa con disinvoltura, si siede vicino a me e si appoggia alle mie ginocchia (Ehi!? Ma chi ti ha chiesto il permesso?) e la lascio fare. Del resto sono uomo anch’io. Forse anche più farlocco di James. Carlisia si siede vicino a James, invece. Cavoli. Siamo fottuti. Mi giro implorando aiuto a Remus ma quello mi ignora e non si stacca dal libro e Peter, visto l’andazzo, si è dileguato.

“Sirius io vado in biblioteca.” Remus si alza e se ne va. Sirius guarda la sua unica salvezza chiamata Remus sparire con una scusa banale. Ma gliela farà pagare. Prima regola dei malandrini. Non lasciare mai un amico da solo con una donna oca.

La voce di Margaret lo distoglie dalla riflessioni.

“Ma come sei serio! C’è qualcosa che non va?”

ride scioccamente. La mia stabilità mentale è in pericolo. Allarme rosso.

“Va tutto bene, invece.”

La mia voce acida spezza l’aria e ammutolisce.

“Non ci badare, Margaret. È di cattivo umore….”

I nervi affiorano. Ci si mette anche James adesso. Lui e le sue donne. Mi alzo.

“Scusatemi, ma devo andare da Remus, mi sta aspettando.”

“Cosa? Ma Sirius!”

cammino veloce ignorando la voce di quella occhetta ma soprattutto la voce di James che vuole spiegazioni. Deve essere furibondo, ha paura che la Evans si arrabbi se lo vede con certe ragazze soprattutto da solo. Cazzi suoi. James e le sue donne. Aumento il passo ed entro nella sala d’ingresso. Di nuovo solo. Sto pensando.

 

….Mamma!

Cosa vuoi, piccolo ingrato? Non sei  degno di essere un Black!

Sei la vergogna della famiglia….

Bada solo di entrare a serpeverde a Hogwarts… l’unico orgoglio che potresti portarci…

A me non piace serpeverde.. io voglio essere un grifondoro…

Cosa? Piccolo sudicio traditore del tuo sangue……

 

Colpi, urla, grida, pianti. E freddo, tanto freddo.

E poi una botta, improvvisa violenta. Cado per terra e anche colui/ colei che mi è venuto/a addosso. Ero di nuovo soprapensiero. E non ho guardato dove sono andato. Mi alzo e vedo una buffa testolina bionda riccia scrutarmi inviperita. I suoi occhi blu mare mi rivolgono uno sguardo irritato.

“Ryan…”

“Black…”

Io mi alzo, mi aggiusto la veste e continuo per la mia strada. Non mi metto certo a fare conversazione.

“Si può sapere dove stai andando?” la bella voce di Marietta si leva scocciata.

“Che cosa?non credo siano affari tuoi”

“Non me ne frega niente di quello che fai o di dove vai….però sei tu che mi sei venuto addosso e mi hai fatto cadere con tutti questi libri!”dice Marietta indicando i libri sparsi.

“Embè?”

Provo a fare il finto tonto. Magari riesco a levarmi di torno questa scocciatrice.

“Embè, cosa? Ora mi aiuti a raccoglierli tutti…”

Si è alzata e mi guarda seria e determinata, con quei suoi bellissimi occhi blu, belli e profondi come il mare.

“No…..”

Che scocciatrice.. ma devono capitarmi tutte a me?

“Si…..”

“No….”

“Si….”

Silenzio. È testarda. Per forza è amica della Evans. Mi chino e lo fa anche lei e l’aiuto a raccogliere ‘sti dannati libri. Almeno non fa commenti. Dopo qualche minuto dice:

“Posso farti una domanda?”

La guardo. Mi sembra sincera, bella e dolce.

“Dimmi…”

“Sei triste, vero? Si vede lontano un miglio hai qualcosa che non va.”

Alzo lo sguardo stupito e ammirato. Non riesco a crederci. Se ne è accorta. È l’unica che c’è riuscita. Raccoglie gli ultimi libri e poi alza lo sguardo attendendo un mia risposta. Mi alzo di scatto e cercando di non sembrar scortese dico:
”Non c’è niente che non va..”

Marietta non mi risponde, raccatta le ultime cose e mi dice sorridendo:
”Allora mi sono sbagliata….”

Cavoli che bel sorriso. Arrossisco e imbarazzato me ne vado. È la prima donna che riesce a mettermi in imbarazzo. È la prima persona ad essersi accorta di come sto veramente. Sorrido pensando ai suoi occhi blu e ai suoi boccoli d’oro…

 

La giornata trascorse in fretta. Verso sera, a cena, James teneva il muso come un bambino piccolo perché l’avevo abbandonato con quelle due e perché aveva litigato di nuovo con la Evans. Remus era gentile e cercava di confortarlo al posto mio; ho fin troppi problemi senza che comincio a preoccuparmi dei capricci di James. La sala grande è affollata e rumorosa. Ma c’è sempre questo casino infernale o lo sento di più perché ho un mal si testa micidiale?

Appena ho finito di mangiare mi alzo e me ne vado dicendo che ho bisogno di riflettere per conto mio prendendo un po’ d’aria. I miei amici  mi guardano preoccupati uscire dalla sala grande. Si stanno rendendo conto che ho qualcosa che non va. Ma per quanto siano preoccupati, cosa ne possono sapere loro? Cosa possono capire di me? Non hanno avuto una famiglia come la mia, non hanno sofferto per mancanza di affetto come ho sofferto io. Non sono cresciuti da soli, come sono cresciuto io.

Le stelle mi guardano da lassù, bellissime, luccicanti, senza paura di mostrarsi. Non fa per niente freddo l’aria è tiepida e si sta benissimo. Un silenzio tranquillo invade il parco e il lago riposa tranquillo riflettendo quello spicchio dorato di luna. Tra gli alberi scuri intravedo qualcosa o probabilmente qualcuno. Mi strofino gli occhi. Niente. Devo essermi sbagliato. Eppure il mio istinto canino mi porta verso quella direzione… non riesco a lasciar stare. Mi incammino verso gli alberi e poco più in là seduto ai piedi di un albero, c’è qualcuno.

Non mi sono sbagliato. Sono incuriosito. Mi avvicino e dico:
”Chi sei?”

Questa persona si alza di colpo e tenendomi la schiena si allontana correndo. In quell’istante ho capito che era una ragazza. Eppure… quei capelli… quell’odore.. quel fisico.. li conosco. Non ce la faccio e curioso più che mai la inseguo e urlo:

“Aspetta!”

la raggiungo e afferro il suo piccolo polso. Lei si gira scocciata e dice:

“Che vuoi?”

Sta piangendo. Un odore di lacrime amare si diffonde nell’aria, tristi, malinconiche: come quelle che vorrei versare anch’io. È Margaret. Si stupisce di vedermi e aumenta così il suo desiderio di scappare. Si divincola e con un potente strattone si libera dalla mia presa.

“Ehi!”

Non riesco a lasciarla stare. Per quanto sia insopportabile e oca non riesco a lasciarla perdere. E quelle lacrime… mi hanno colpito, tristi, amare, sofferte e piene di rimorsi. Mi hanno colpito. Lei corre e io la inseguo, usciamo da quel piccolo boschetto e presso le rive del lago le afferro nuovamente il polso.

“Oh insomma Black! Ma si può sapere che vuoi? Perché non mi lasci stare?”

La luna illumina il suo volto pallido e rigato dalle lacrime. Bella, triste e malinconica. Ma soprattutto vera. Sincera e orgogliosa. Com’è veramente.

“No, se non mi dici perché piangi!”

Che cosa? Ma devo essere impazzito! Perché non mi faccio i fatti miei?

Lei mi guarda incuriosita ma con un velo di tristezza negli occhi.

“Sai Black.. sei strano. Oggi mi hai ignorata per tutto il giorno e adesso ti  preoccupi per me.”

La guardo. È furba la ragazza. Sta cercando di divagare.

All’improvviso abbassa lo sguardo, io mollo la presa e lei si siede  sull’erba umida.

Non so perché ma mi siedo vicino a lei. E così racconta la sua storia. Fatta di delusioni e lacrime amare. Tra un singhiozzo e l’altro compone il puzzle della sua vita, un pezzettino alla volta piano piano. La sua infanzia. I suoi genitori che non l’ hanno mai voluta. Sua madre famosa strega giornalista e sua padre ricco industriale babbano. E poi tanto freddo, vuoto, solitudine. E come me lei è cresciuta sola. Come me lei si sente sola. Persa, disperata. Le lacrime scendono amare insieme alla sua voce spenta e la luna ci guarda e insieme a me si commuove per il suo racconto. E pian piano al posto dell’occhetta Margaret si forma un’altra persona, sensibile, triste sola e priva di affetto. Ma soprattutto diversa. Diversa da come l’avevo giudicata, bella, vivace vera. Si gira e mi guarda. Il mio cuore batte forte… Porc.. ma cosa mi sta succedendo?

 E non so cosa mi sia preso. Non lo so perché, ma  mi avvicino e  la bacio. All’inizio è un po’ stupita ma poi sorride e si lascia andare. E mi ricambia e io la bacio, triste, malinconico ma soprattutto innamorato. Mentre la luna da lassù guardava imbarazzata l’inizio di un amore. Del mio di amore.

E così che ebbe inizio la nostra storia.

Di come mi sono innamorato dell’unica persona che il quel periodo della mia vita mi ha capita nel miglior modo possibile e insieme a lei ho condiviso quel dolore. Abbiamo trascorso un estate fantastica insieme. Ma lei non mi amava. Era felice con me ma sentivo che il peso dei miei sentimenti superava il suo. E nella mia mente ho cercato di scacciare più volte quell’orribile pensiero che probabilmente è l’unica risposta: lei stava con me perché ero Sirius Black. Famoso, bello e amico di James Potter. Che mi sia innamorato di una persona inesistente? Dubbi, dubbi e tanti dubbi. Ma mi ero affezionato a lei. Quando la vedevo fare l’occhetta pensavo: è solo una maschera. Lo sai che lei soffre esattamente come te. Ma se non fosse vero? Così il mio amore pian piano è morto, è andato alla deriva, si è perso.

E poi la luce. L’unica persona che con il suo sorriso è riuscita a tirarmi veramente fuori dal baratro. L’unica persona che mi abbia mai veramente amato. Una tenera biondina con i boccoli e gli occhi blu oceano. Bella, vera, innamorata. Ma soprattutto reale. Senza maschere, delusioni, ma felice di vivere. Mi ha contagiata. Il suo sorriso ha contagiato anche me. E sono felice. Come non lo ero da tanto. E ora vivo. Le mie giornate sono colorate e lo devo solo ad una persona. Marietta.

Ma con questo non critico Margaret. Anzi, la mia vuole essere solo una prova. Un esempio per tutti. Non bisogna lasciarsi ingannare. E nei momenti difficili sorridere. Perché il sorriso che mostriamo nei momenti tristi è un vero sorriso, simbolo di forza.

Perché non c’è cosa più bella di un sorriso quando si è tristi.

 

 

 

 

 

E ora:

 

 

Lu: Eccoti il capitolo extra!!!!Ti è piaciuto? Mi scuso non solo con te ma anche con gli altri lettori.. appena ho letto la recensione mi sono precipitata a correggere l’errore!!!Deve essere stato davvero complicato leggere senza un “e” accentato!!!è uno dei miei tanti pasticci che faccio con l’HTML! Lo odio!Ma non potevano inventarsi qualcosa di meno complicato?? Vabbè.. grazie della recensione!Un baci8

 

 

Lilystar: mia carissima Lilystar.. grazie di cuore dei complimenti!!! Ti è piaciuto questo piccolo capitolo su Sirius?.. Ma certo che scriverò ancora!!!Non posso stare senza scrivere!!!Solo che per un po’ mi sa che mi vedrete solo commentare.. ho un sacco da studiare… e su Lily e James non ho in programma assolutamente nulla… probabilmente mi dedicherò alle storie originali adesso!!! Quindi tenete d’occhio quella sezione ma soprattutto il mio account!!! Grazie di aver commentato!!!Sei una delle mie lettrici più fedeli!!!Grazie di cuore.. un bacione

 

 

Lily Potter: Ciao Lily.. scusa, non sei tu a essere ritardata ma io a essere una pasticciona con l’HTML!Sorry.. ma ora ho corretto l’errore come mi avete fatto gentilmente notare!!!! Grazie del sostegno!Che ne pensi di questo capitolo si sul mitico Sir? Grazie per aver pazientemente commentato ogni capitolo di questa storia!!!Anche tu fai parte delle mie lettrici più fedeli!Ma quando ti deciderai a scrivere qualcosa?? Giuro che sarò la tua fan più accanita!!!Un bacione…

 

 

Kim Black: effettivamente il comportamento di James ha sconcertato un po’ anche me.. ma alla fine si è risolto tutto!!! Grazie del commento! Cosa ne pensi di questo capitolozzo su Sir?Un baci8

 

 

Rossanasmith:.. presentare arm!Attenti!!! Grazie della recensione signora!!!! Anche a me piacciono i pomodori con la ricotta signora!!!…

Ma dove la trovi tutta sta simpatia? Ti carburizzi? Anche le tue ff.. mi fanno morire!!!! Non importa se non hai potuto recensire tutti i capitoli!!! L’importante che tu sopravviva! Sennò chi continua a scrivere al tuo posto? Un baci8

 

 

Ally91: Oddio Ally.. ma è possibile che tutte le volte mi devi riempire di complimenti???? Tutte le volte rimango senza parole.. e nono so come ringraziarti!!!!!Non so anch’io come faccio!!!Scrivo e basta.. basta seguire il proprio cuore!!!Grazie delle recensioni.. dei complimenti.. ti adoro!!!!Cosa ne pensi di questo capitolo?Un bacione…

 

 

ProngsHarryJames: ma grazie!!!!! cosa ne pensi di questo capitolo? Un baci8

 

 

 

 

Allora.. non so da dove cominciare.. Ringrazio tutti ma proprio tutti.. recensori e non.. in particolare Ally91, Lilystar e Lily Potter!!!!Con i loro complimenti mi fanno felice!!!!Vi adoro ragazze!!!^___^.. per quanto riguarda la mia carriera..(eh, eh.. mi do titoli importanti..) nel mondo delle ff…ho in programma una ff originale/romantica!!!! Per adesso non scriverò più niente e mi metterò in standby.. ma appena finisce la scuola!!!(Forse anche prima… non so se resisto) vi sommergerò di ff!Quindi tenete d’occhio il mio account.. e soprattutto la sezione originale.. su Lily e James non ho in programma niente.. ma chissà.. magari mi viene in mente qualcosa!!!!.. vi chiedo un ultimo favore.. mi direste qual è il capitolo che vi è piaciuto di più? Giusto per capire i vostri gusti e capire qual è lo stile migliore.. non so se avete notato ma tra i primi capitoli e gli ultimi c’è un po’ di differenza.. quindi andate a RECENSIRE! Un bacione enorme e un abbraccio..

Miyu90

 

 

   
 
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