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Autore: Saturn Hota    06/09/2011    2 recensioni
Lo specchio riflette la mia immagine.Capelli castani lunghi sul davanti e corti dietro, occhi color ambra scuro, un fisico nella norma, anche se una dieta non mi farebbe male. Ho un carattere abbastanza complesso, a volte non mi capisco nemmeno io. A volte sono dolce e tenera, ma a volte sono terribilmente stronza. Lo specchio riflette il mio corpo, ma niente potrebbe mai riuscire a riflettere ciò che ho dentro. Lo specchio riflette Luna Arkada, una ragazza di diciannove anni.Lo specchio non può aiutarmi a capire cosa mi sta succedendo, ma forse conosco qualcuno che può farlo.
Questa è una storia inventata interamente da me, personaggi e luoghi non esistono nella realtà, ma derivano dalle mie emozioni.Buona lettura.
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-"Luna si sta svegliando Vanessa"-. Ero sul mio letto e Marie mi stringeva la mano. Vanessa entrò nella mia stanza con il grembiule da cucina legato intorno alla vita.
-" Come stai cucciola?"-
Le mie amiche erano preoccupate per me, nei loro occhi leggevo la tensione e la paura.
-" Tranquille ragazze sto bene, era solo un pò di malditesta"- sorrisi e mi alzai dal letto per far vedere loro che stavo bene.
Si tranquillizzarono e andammo a pranzo. Ero rimasta svenuta per un'ora e mezza. Almeno in quell'arco di tempo avevo dormito e non avevo sognato nulla.
-" Comunque Vanessa sei un'ottima cuoca, queste omelette prociutto e formaggio sono buonissime"-
-" Concordo con Luna, sei proprio brava!"-
-" Ma finitela ragazze sono solo uova, non è niente di speciale"-
Ridemmo tutte e tre, quando sentimmo suonare alla porta. Era mezzogiorno passato chi poteva essere a quest'ora?
Andai ad aprire,ma fuori dalla porta non c'era nessuno, c'era solo una scatola da torta. La portai in casa e quando la aprii scoprii che al suo interno c'era la mia torta preferita: la chantilly alla frutta. Una bella torta ci proprio voleva in quel momento.
-" Chi te la manda?"-
-" Sinceramente non lo so Vane,non c'è il bigliettino."-
A parte loro solo un altra persona sapeva qual'era la mia torta preferita. Presi il telefono e chiamai Dante. Dante era il mio migliore amico, non mi ricordo da quanto tempo lo conoscevo, ma io e lui siamo sempre andati d'accordo e gli voglio un gran bene. Secondo Marie e Vanessa lui è innamorato di me,ma secondo me non è vero, siamo solo amici
-" Ciao dolcezza come stai?"-
-" Tutto bene Dante te? Ah comunque grazie per la torta!"- 
.-"Torta? Che torta?"-
-" La chantilly alla frutta che mi hai messo davanti alla porta Dante"- impossibile. Doveva essere stato per forza lui.
-" Luna tesoro, io mi sono svegliato dieci minuti fa e ti assicuro che in questo momento sono a casa e non ho comprato nessuna torta. Non potrebbero essere state le tue amiche?"-
-" Impossibile, loro sono qui con me. Non sono state loro"-. Chi era stato? I miei genitori erano a lavoro e non avrebbero potuto fare una cosa simile.
-" Non mangiare assolutamente quella torta e non ti muovere da casa. Dammi massimo mezz'ora e sono da te!"- detto questo il mio migliore amico attacco e io rimasi con il telefono in mano e lo sconforto nel cuore.
Ma cosa succede porca miseria!
-" Allora che ha detto Dante?"-
-" Che sta venendo qui e di non mangiare quella torta perchè non l ha mandata lui"-
Le mie due amiche si fissarono stupefatte, ma non dissero nulla.
In silenzio sparcchiai e lavai i piatti, mentre le mie amiche erano in sala a parlare tra di loro.
Prima i miei incubi, poi l'arrivo di quel ragazzo misterioso che sembra conoscerci e ora il mio dolce preferito! Ma che senzo aveva?
Suonarono alla porta e Marie andò ad aprire a Dante che dopo averle salutate venne subito in cucina ad abbracciarmi. Tremavo e piangevo. Tra le sue braccia mi sentivo protetta e al sicuro. Sciolsi l'abbraccio e radunai tutti in sala.
-" Devo dirvi una cosa! Forse mi prenderete per pazza, ma stanno succedendo trroppe cose e da sola non riesco a capirci granchè"-
Marie e Vanessa si guardarono e Dante fece segno di continuare.
-" Allora è da circa una settimana che faccio tutte le notti lo stesso sogno. Sogno di camminare da sola nel buio. Sono nel buio più totale eppure io non ho paura, anzi mi sento al sicuro. Comincio a spaventarmi quando compare una luce e da questa luce compare una figura di cui si vedono solo gli occhi e questi occhi mi scrutano e mi osservano come per valutarmi e io cerco di scappare e di tornare nel buio perchè ho paura di questa figura di luce, ma i miei occhi non vogliono distogliere lo sguardo da quelli grigi della figura. Lo so, nemmeno io riesco a capire perchè questo sogno mi mette paura. non dovrei avere paura della luce, dovrei aver paura delle tenebre, ma nel mio sogno e il contrario."-
-" Non è tutto oro quello che luccica Luna"- disse Dante, ma evitava il mio sguardo e guardava fuori dalla finestra con aria triste e lontana.
-" Tesoro noi non ti crediamo pazza" disse Vanessa guardandosi con Marie. -" Anche noi da circa una settimana facciamo il tuo stesso sogno, solo che la figura di luce che nel tuo sogno non ti fa niente, nel nostro sogno ti prende e ti porta via con se e noi proviamo a salvarti, ma non ci riusciamo"-
-" Scusa se non te lo abbiamo detto prima ma prima di oggi non abbiamo dato molto peso alla cosa. Poi quando è arrivato quel ragazzo e abbiamo cominciato a sentirci strane e poi te che sei svenuta..."- ma Marie non fini la frase perchè Dante si era voltato e l'aveva interrotta.
-" Cosa? Luna sei svenuta? Perchè che è successo?"-
Mi sembrava tutto cosi assurdo anche le mie amiche avevavo fatto un sogno strano e decisi di parlare.
-" Appena quel Marc è arrivato in classe io mi sono sentita strana. Il mio corpo si era irrigidito e i miei occhi si sono riempiti di lascrime e dentro di me provavo odio,paura e dolore e quando ho incrociato gli occhi grigi di Marc, cosi simili a quelli del mio incubo, ho sentito nella mia testa una voce che diceva "finalmente Luna ti ho trovato". Anche nel parcheggio dopo che lui se ne è andato ho sentito una risata nella mia testa e mi faceva tanto male ecco perche sono svenuta. Poi in classe più cercavo di non pensare a lui più i miei occhi volevano perdersi in quel grigio, a me sembra di conoscerlo."- mi sedetti sul divano sconsolata.
Dante sospirò,ma non disse nulla ma si mise le mani tra i capelli. Vanessa e Marie mi vennero vicino e ci abbracciammonei nostri soliti abbracci lunghi e teneri.
-" Domani a scuola parleremo con Marc e cerchiamo di capire perchè abbiamo queste sensazioni strane su di lui".- disse Marie.
-" No voi non fate proprio niente. Marc non vi dirà un bel niente!"- dante si era alzato dal divano e ci guardava. In mano aveva tre ciondoli : uno viola, uno rosso e uno verde.
Lo guardammo incuriosite e prima che potessimo parlare disse:
-" Vi dirò io cosa sta succedendo! Vi dirò io la verità."-
   
 
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