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Autore: Nuke    06/09/2011    2 recensioni
Crossover Naruto-Killzone.
Molti anni fa, delle grandi navi sono salpate da Helghan.
Sul pianeta è cominciata a scarseggiare la Petrusite, minerale altamente prezioso per la comunità militare Helghast.
I soldati imbarcati sulle navi hanno una missione, recuperare quel minerale.
La nave del Generale Geist ha rilevato un grande giacimento in un deserto, al cui centro sorge Suna, il villaggio della sabbia.
Per impedire a Suna di ricevere rinforzi e quindi di dover combattere su due fronti, gli Helghast decidono di attaccare Konoha, e la battaglia inizia...
Genere: Azione, Guerra, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Dopo la serie
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-Uao, bello schifo…-
I due soldati di pattuglia erano andati a controllare cosa fosse successo sulla torre della piazza.
-Da quanto pensi che sia qui?- disse uno dei due, il Pyro.
-Non so, ma sta già cominciando a puzzare…-
Il cadavere era disteso per terra, la faccia rivolta verso l’alto.
Le lenti dell’elmo erano spente e metà di esso era in frantumi, rivelando il volto di un ragazzo con i capelli neri, e delle grandi sopracciglia.
Aveva un grosso buco in mezzo alla fronte, da cui usciva un rigagnolo di sangue lungo il naso.
-Avverto la base?-
-Sì, digli che il soldato…- l’altro guardò il volto è riconobbe l’amico, -Ma è Rockel, digli che Rockel è morto!-
Il soldato si mise in comunicazione con la base, -Pattuglia Echo a rapporto, mi ricevete?-
-Riferisca Echo…-
-Il tiratore scelto Rockel è deceduto in seguito di un colpo di arma da fuoco alla testa-
-Aspettate, ci stanno riferendo qualcosa dal comando…-
Passarono alcuni secondi, poi l’operatore radio ricominciò a parlare.
-Ci è arrivata notizia che Rockel era un ribelle sotto copertura-
-E ora che dobbiamo fare? La piazza è scoperta!-
-Stiamo inviando un rimpiazzo-
-Che ne facciamo del corpo?-
-Recuperate la scheda di memoria dell’elmetto, la tela mimetica, il fucile, le munizioni e ogni cosa utile, poi bruciate il resto-
-Ricevuto-
-Buon lavoro, passo e chiudo-
I due soldati rimasero per alcuni secondi a osservare il corpo.
-Chi pensi che l’abbia ammazzato?- chiese uno dei due.
-Magari un ribelle-
-Colpirebbero un compagno?-
-Si vede che sono disorganizzati…-
-Non so, chiederemo al comando-
-Ok, ora diamoci da fare-
Cominciarono a raccogliere tutto ciò che poteva essere ancora utilizzabile, poi il fuciliere raccolse il fucile di precisione.
-Eh, eh, questo lo tengo io-
-Sei pazzo? Cosa diciamo alla base?-
-Dai, che vuoi che succeda? Diciamo che si è rotto quando è caduto il corpo-
-Ok, adesso bruciamo tutto-
Il Pyro alzò il lanciafiamme e premette il grilletto, mentre un fiume di fuoco si riversò sul corpo di Rock Lee, incenerendolo.
-Ok tutto a posto, continuiamo la ricognizione-.
-Stasera però andiamo a farci una bella birra ok?-
-Certo! Saranno tre giorni che non tocco l’alcool-.
 
-L’avamposto è stato distrutto Generale-
-Bene, dite ai soldati di riunirsi nella piazza, armati e pronti per marciare-
-Signore, sì, signore!- il soldato uscì a passare l’ordine, e il Generale eliminò l’avamposto dalla mappa tattica.
-La strada è libera, non ci resta che marciare sulla base dei ribelli-
Geist uscì dalla tenda e, a lenti passi, si diresse verso il veicolo che l’avrebbe trasportato alla grande piazza principale.
-Partiamo!- disse salendo sul mezzo, che sfrecciò alla sua destinazione.
Il generale osservava i soldati correre a prendere il loro equipaggiamento, era da mesi che aspettavano quel giorno e tutti fervevano per combattere.
Grandi squadroni di fucilieri si riunivano e cominciavano a salire sui trasporti, diretti al luogo designato.
I tiratori scelti andavano a gruppi di cinque e le loro squadre erano assegnate alle varie divisioni.
Una marea nera di soldati si stava ammassando nella piazza e si divideva in plotoni davanti alla zona rialzata, aspettando il discorso del Generale Geist.
Circa duecento soldati erano rimasti alla base, per difenderla e per essere impiegati come rinforzi.
Ma il loro compito ora era una altro.
Nei mesi di campagna, molti ribelli erano stati catturati e ammassati in dei capannoni, a riparare equipaggiamenti fallati.
Molti, infatti, erano stati i casi di armi sabotate e consegnate come funzionanti, ma dopo che il generale aveva assegnato delle squadre di controllo ai capannoni, gli “incidenti” erano finiti.
Ora alcuni gruppi di soldati si era posizionati davanti alle porte dei capannoni, mitragliatrici spianate contro di essi e pronte a fare fuoco.
-Quando le porte si aprono, corriamo tutti fuori e prendiamo il controllo delle armi-
I prigionieri sapevano che quel giorno sarebbe arrivato e sentendo il movimento fuori si erano preparati.
-Ma Tsukuba, ci faranno fuori tutti…- disse un amico del ragazzo.
-Lo so, ma moriremo combattendo-
-Almeno avvertili-
Tsukuba si alzò in piedi e si rivolse ai suoi compagni.
-Il giorno della rivalsa è arrivato!-
Un urlo si alzò nel capannone.
-Molti di noi moriranno, ma sarà un sacrificio per salvare il villaggio!-
Un altro urlo.
-Quando quelle porte si apriranno… L’inferno si abbatterà su di noi! Ma noi non cederemo!-
I prigionieri alzarono le mani e chi poteva prendeva delle spranghe o delle chiavi inglesi.
-I ribelli stanno facendo qualcosa là dentro, signore…- disse un soldato al sergente.
-Non c’è tempo da perdere. Aprite le porte!-
Le porte si spalancarono.
-Carica!- urlò Tsukuba e una massa di ribelli si riversò sugli Helghast, che aprirono il fuoco.
Il mare di prigionieri venne falciato dalle mitragliatrici, mentre alcuni soldati vennero sopraffatti.
-Prendete le armi e combattete!- incitò il capo dei prigionieri raccogliendo un fucile e abbattendo due soldati davanti a lui.
-Non fatene rimanere vivo neanche uno!- ordinò il sergente sparando a due ribelli con la pistola.
I soldati Helghast stavano avendo la meglio, erano molto meglio addestrati in corpo a corpo e i ribelli non potevano contare sui ninja, dato che venivano fucilati perché giudicati troppo pericolosi.
Solo una trentina di ribelli era riuscita a prendere le armi e a mettersi in copertura.
-Tsukuba! Aiuto!- urlò l’amico del ragazzo prima di venire crivellato da un Helghast.
-Lameru!- Tsukuba fece dietro front e fece segno a due amici di seguirlo.
Poi si gettò sull’Helghast, mentre i suoi due compagni venivano abbattuti da delle mitragliatrici.
-Bastardo! Muori!- disse sparando in faccia al soldato.
-Folle di un ribelle… cosa credi di fare?- Tsukuba alzò gli occhi e si ritrovò davanti il sergente Locust.
-Tu!- disse il prigioniero alzandosi e puntando il fucile verso il nemico.
-Ahahah, punti un’arma contro di me?- il sergente estrasse velocemente la pistola e sparò in un braccio al Tsukuba, obbligandolo a lasciare l’arma.
-Molti prima di te hanno provato ad uccidermi, ma nessuno ce l’ha mai fatta…-
-Cosa volete da Suna?-
-Non ti deve più importare ormai- sentenziò Locust puntando la pistola alla fronte del ribelle, ma mentre premeva il grilletto una Katana la tagliò in due.
-Che diavolo?- disse il sergente arretrando.
Davanti a lui c’era una ragazza dai lunghi capelli neri, vestita con un kimono bianco con la cintura blu, che gli puntava una Katana alla gola.
-Zetsura! Sorellina!- disse felice Tsukuba.
-Fratellone, vai via da qui, ci penso io-
-Una spadaccina eh? Interessante…- mormorò per nulla turbato Locust, estraendo due lunghi coltelli Karambit.
-Morirai per mano mia!- urlò la ragazza alzando la spada.
Il sergente rise e si spostò per evitare la Katana, poi alzò il coltelli e con uno abbassò la lama e con l’altro menò un fendente a Zetsura, lacerandole un fianco.
La ragazza gemette e saltò indietro, parando un altro fendente di Locust.
-Oh… ti fa male il fianco? Che peccato!- il militare bloccò un affondo di Zetsura e le tirò un calcio dietro al ginocchio, facendola rovinare per terra.
-Voi ribelli mi fate pena, voglio solo rendervi la vita più semplice!- Locust pestò la mano alla spadaccina, che mollò la spada.
-Ora mi divertirò a pestarti, poi avrai la dolce fine che ti meriti- disse il sergente, poi le mollò un calcio sulla schiena.
-Uccidimi ora, cane Helghast!-
-E dove sta il mio premio per averti battuta?- rise Locust tirando un pugno nello stomaco di Zetsura che sputò del sangue, piegandosi in due.
-Però è un peccato sprecare una bellezza come te… ma gli ordini sono ordini…-
Il sergente alzò un coltello.
Zetsura chiuse gli occhi.
-Muori!- Locust calò il coltello sul collo della ragazza.
Tutto ciò che sentì la spadaccina fu un orripilante rumore tra lo spezzarsi e lo spappolarsi.
Poi aprì gli occhi, Tsukuba si era messo in mezzo, nel suo collo era piantato un coltello del sergente e il ragazzo non dava segni di vita.
Locust e Zetsura rimasero in silenzio per alcuni secondi, poi il militare diede un calcio al cadavere del ribelle ed estrasse il coltello.
La spadaccina riuscì a raccogliere la Katana in tempo e la impugnò a due mani tenendola dritta verso il sergente, poi corse in avanti.
Locust non fece in tempo a bloccare il colpo e la lama gli si piantò nel petto.
-Mi hai battuto… brava, ragazza…- disse lui accarezzando la testa di Zetsura.
-Diventerai un ottimo soldato…- mormorò infine, poi spirò.
La ragazza si fermò in piedi, poi si chinò sul cadavere di Locust, chiudendogli le palpebre.
-Sei stato un degno avversario, sergente Locust, non sarai dimenticato- disse lei chinando il capo, poi prese una targhetta di riconoscimento e se la legò al collo.
-Provi rispetto per un Helghast? Ragazza?- chiese uno degli ultimi ribelli mentre si ritiravano verso le rovine, la battaglia per la libertà era persa, ma i superstiti stavano scappando.
-Era un ottimo guerriero, merita rispetto- rispose lei, ma il suo interlocutore venne colpito da un proiettile alla testa.
-Merda!- Zetsura corse verso le rovine, era corsa lì per salvare i prigionieri, e ora era l’unica sopravvissuta.
-Nessun prigioniero è sopravvissuto, il sergente Locust è deceduto, ordini?- disse un soldato al Tenente Alan.
-Ripulite dai cadavere e bruciateli, abbiamo eseguito gli ordini, tutti i prigionieri sono morti, ora non resta che aspettare la marcia sulla base ribelle-
 
-Ieri, l’avamposto ribelle è caduto, molti di noi sono morti per permetterlo- disse Geist nel microfono, parlando ai soldati, schierati davanti a lui.
-Oggi i nostri caduti saranno vendicati!-
I soldati rimanevano in un silenzio solenne.
-Questo paese saprà di cosa sono capaci gli Helghast! Noi siamo qui per la nostra patria! Siamo qui per avere la petrusite che Suna custodisce!-
Geist scrutò le squadre di soldati.
-Ma prima, vi chiedo di eliminare questi ribelli, che ci bloccano la strada per il nostro obiettivo! Non fermatevi davanti a niente! Eliminate qualsiasi cosa che non stia sotto il nostro stendardo!-
Un grido si levò dalla immensa folla davanti al Generale.
-Vinciamo! Per Helghan!-
Un altro grido, più forte, risuonò nella piazza.
-Ora marciate fratelli! Marciate verso la vittoria!-
Ogni plotone di Helghast si mise in marcia, Geist sapeva che ogni soldato avrebbe combattuto fino alla morte per la patria.
Una grande marcia nera era iniziata, una marcia di morte.
 
FINE DEL QUARTO CAPITOLO
 
Grazie a tutti quelli che recensiscono! Vi chiedo di recensire! Per sapere che errori faccio, grazie! ^^
Che ne sarà dei ribelli?
Ce la farà Osetsu a raggiungere in tempo Suna?
Ce la farà Zetsura a vendicare suo fratello e ad uccidere Geist?
Tutte le risposte nel prossimo capitolo!
“Death Ocean”
 
Qui metto un immagine per farvi capire come sono vestite le varie classi di soldati Helghast.
Hans è un “Assault Infantry advanced”
Sig è un “Elite Shock Trooper”
Mark è un “Grenadier”
Lucas non è presente in questa lista, ma provate a cercare il medico da campo helghast.
Jerry è un “Support Trooper”
Hunk è uno “Sniper”
Il Pyro di questi episodio è un “Pyro infantry” e gli altri soldati helghast sono “Assault Infantry”
Ecco l’immagine:

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