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Autore: Lilyanne Gautier    07/09/2011    17 recensioni
Questa è la storia di un Edward che ha vissuto un'esistenza all'insegna del sangue, un'esistenza senza regole se non le sue, si ciba di umani e la sua regola è: Sto bene io stanno bene tutti. Almeno questo fino al giorno in cui incontra una bambina impertinente che non ci pensa due volte a dire ciò che pensa:
-Tu come ti chiami?- disse assottigliando gli occhi, era una bimba molto sveglia e soprattutto molto sospettosa, sembrava stesse interrogando un assassino, oddio non è che poi si sbagliava ahahaha.
-Cullen, Edward Cullen-
-Bong, Jeims, Bong- disse con un sorrisetto provocatorio. Piccola peste.
-Divertente, molto divertente- dissi assottigliando gli occhi su quella piccola birbante.
- Ma lo tai che tei ploplio bello?-
-Ehm grazie! Anche tu sei bella- dissi sorridendo sghembo, la bambina invece che rimanerne affascinata o arrossire alzò gli occhi al cielo.
- Lo to, io tono Bella e tu Edwad, uffa tei tonto pelò- Edward calmati, è solo una bambina, non puoi berla. Oh al diavolo sì che potevo berla, un piccolo sorsetto.
Riuscirà Edward a trattenersi dal berla? u.u" ma soprattutto cosa succederà in futuro?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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A naughty love - Un amore di birbante

A naughty love - Un amore di birbante











Sei tu la parte migliore di me stesso, il limpido specchio dei miei occhi, il profondo del cuore, il nutrimento, la fortuna, l’oggetto di ogni mia speranza, il solo cielo della mia terra, il paradiso cui aspiro.
{William Shakespeare}




Capitolo uno:




Me ne stavo tranquillamente seduto in pieno relax contro un albero, il più grande del parco e anche quello con più foglie. Mi trovavo a Phoenix-Arizona, ero lì di passaggio, un'affare non molto distante, mi aveva portato in quella zona. Oggi era una giornata come tante, mancava il sole splendente che era solito da queste parti. Il cielo era abbastanza nuvoloso, avevo appena cacciato e mi sentivo in pace con me stesso. Mi fermai in un parco molto grande, era proprio carino seppur gremito di marmocchi che urlavano e piangevano. Decisi così di rilassarmi, tenendo fuori per pochi istanti il mondo dalla mia mente.
- Bella, Bella non correre, dove ti sei cacciata? Te ne prego! Oh piccola peste, non hai proprio pietà per i miei poveri nervi. -
Alzai lo sguardo verso quella voce dal tono stanco ma anche preoccupato. Davanti a me una donna dai lunghi capelli argentei, arrancava nell'immenso parco che mi si parava davanti. I suoi pensieri erano alquanto piccati, ma con una piccola nota di preoccupazione e rammarico. Il motivo di cotanta agitazione era dovuto ad una persona, una bambina forse. Ma non me ne importava particolarmente, così richiusi gli occhi abbandonandomi contro l'albero, fingendo di essere come un qualunque essere umano.

-Ehi tu, che ti fai nel mio albelo?-
Aggrottai le sopracciglia, credendo di aver udito qualcosa, ma ritornai a rilassarmi, almeno finchè non sentii qualcosa bagnarmi la fronte.
- Ma che diavolo... -   Mi alzai di scatto guardandomi attorno con circospezione, ma non c'era nulla e il cielo era limpido, seppur con nuvole che coprivano il sole. Scossi la testa, possibile me lo fossi immaginato? Forse i miei 321 anni cominciavano a pesare, andai a sedermi al punto di poco prima nella speranza, sarei riuscito a rilassarmi.
- Ah ma allola hai la tetta dula! -  Stavolta non l'avevo immaginata, una voce delicata e dolce ma con una nota arrabbiata aveva fatto breccia nelle mie  orecchie, procurandomi un insolito e inspiegabile sorriso. Mi guardai attorno e solo quando alzai lo sguardo, seduta su un rametto e le gambe a penzoloni, una bellissima bambina, la più bella che avessi mai visto in tutta la mia esistenza, che mi guardava come se volesse picchiarmi. 
- E tu chi saresti? E per la cronaca, al massimo avrò la "Testa" dura. -  Era meglio specificare, la bambina assottigliò lo sguardo.
- Io Tono Bella... -  Su questo non ci pioveva, era stupenda   - E al mattimo hai il tettone, blutto vecchiaccio -  finì facendomi la linguaccia.
Ok, ero allibito dell'irriverenza di quella piccola peste.
- Tu piccola... -
-Tei vecchio ma tei bello, non attomigli a nonno, lui la tera ti tollie i denti, anche tu tolli i denti? E ha le gambe tolte e tu... Mmm, pule tu hai le gambe tolte tei vecchio uffa -
Non sapevo se essere arrabbiato della sua irriverenza o divertito per il tono drammatico, con tanto di sbuffo finale che aveva fatto.
- Non ho le gambe storte! Gnoma! -  Non dovevo perdere tempo con una mocciosetta alla mia età, ma scoprii che provocare quella peste mi divertiva oltremodo,  difatti:
- Nonno dite temple che la botte...pliena ta nella botte che ti...uffa non la licoldo - il suo tono affranto fece scattare qualcosa nel mio cuore ormai avvizzito dal tempo, sapevo che non dovevo perdere altro tempo, ma le parole mi uscirono senza che io avessi il tempo di bloccarle.
- Nella botte piccola sta il vino buono...- Alzò la testolina mora e mi sorrise, non so come o perchè, ma ricambiai.
- Tu come ti chiami? - disse assottigliando gli occhi, era una bimba molto sveglia e soprattutto molto sospettosa, sembrava stesse interrogando un assassino, oddio non è che poi si sbagliava ahahaha.
- Cullen, Edward Cullen. -
- Bong, Jeims, Bong - disse con un sorrisetto provocatorio. Piccola peste.
- Divertente, molto divertente. - dissi fulminandola all'istante.
- Lo toooo ahahahahah -  Scossi la testa e andai a sedermi al posto di prima, cercai di rilassarmi chiudendo gli occhi e cercando di ignorare quel mostriciattolo sopra la mia testa, prima che la decisione di mangiarla avesse preso possesso della mia mente. Stranamente non sentii nessun rumore, bah forse se n'era andata. Aprii gli occhi lentamente e...
- Aaah! -  Dio! Se fossi stato umano avrei avuto un infarto in corso. Ad una spanna dal mio viso avevo la peste che mi esaminava come fossi un bignè alla crema.
- Oh misericordia! - dissi esasperato.
- Ma lo tai che tei ploplio bello? -
Assottigliai gli occhi io questa volta, dove voleva arrivare? Conoscendola se ne sarebbe uscita con una delle sue, cercai di leggerle la mente e con enorme stupore mi accorsi che ella era muta, come poteva essere possibile?
- Ehm grazie! Anche tu sei bella. - dissi sorridendo sghembo, la bambina invece che rimanerne affascinata o arrossire, alzò gli occhi al cielo.
- Lo to! Io tono Bella e tu Edwad, uffa tei tonto pelò - Edward calmati, è solo una bambina, non puoi berla. Oh al diavolo sì che potevo! Un piccolo sorsetto non avrebbe fatto male a nessuno.
- Ma pecchè hai occhi lossi? -
- La curiosità uccise il gatto... - I suoi occhi si spalancarono. Eh finalmente una reazione normale.
- Oh gno! Patapumpa è moltooooo, ed è colpa mia e della mia culiosità - disse scoppiando in lacrime.
- Oh merda! - L'avevo fatta piangere, ma si poteva essere più coglioni?
- Melda? - ripetè piegando la testa di lato.
-Oh cazzo!- Dissi accorgendomi di averle insegnato un vocabolo, poco consono ad una bimba.
- Oh cat... - la bloccai prima di rovinarla del tutto.
- No! Non si dice. -
- E pecchè? -
- Pecchè... -  Oh cielo mi stavo rincoglionendo  - Perchè non si dice, è sbagliato e comunque tranquilla! Patapumpa non è morto, stavo scherzando ok?-
- Chi è Patapumpa? -
- Il tuo gatto? -
- Io non ho il gatto! - Ok me la bevo! Cercai di respirare ed espirare avevo 321 anni, ero maturo, avevo ucciso i più potenti e letali dei vampiri e umani messi assieme, questa bambina non era nulla a confronto.
- Tei davvelo bianco, la tua mamma ti fa il bagno col detelsivo? - No ok, forse mi stavo ricredendo, Jack lo squartatore era un agnellino a confronto. Ma chi era questa bambina psicopatica e soprattutto che diavolo voleva da me?
- Bimba se continui io ti bevo, ti avverto! -
- Ma tu... -
- Non la finire! -  Sbuffò mettendo il broncio, al chè  mi scappò un sorriso. Era proprio dolce e tenera quando non apriva quella graziosa boccuccia.
- Uffa pelò io volevo diventale tua amica, ma tu non mi vuoi. - Oddio no, i lacrimoni no. La presi in braccio e la misi sulle mie ginocchia, aveva un profumo stupendo, deglutii cercando di non pensare alla mia gola in fiamme.
- Ehi piccina non piangere, non ho mai detto che non ti voglio ok? - Alzò lo sguardo con ancora i lacrimoni.
- Davvelo davvelo? - sorrisi, il suo sguardo era così speranzoso che sfidavo chiunque a dirle no. Sorrisi di rimando.
- Davvero, davvero! - Sospirò appoggiando la sua testolina mora sul mio petto, indescrivibili le sensazioni che provai.
- Ola mi dici pecchè hai occhi lossi e tei bianco come l'omino michelin? -
- Ahahahaahah e questa dove l'hai sentita?-  sorrise dolce  - La nonna lo dite a nonno quando diventa bianco come te! -
Risi ancora, quella bambina mi faceva sentire così strano, una stranezza piacevole e mai sentita prima d'ora. Assurdo!
- É un segreto... - Mi scrutò attentamente per poi dire - Io li so... non to come ti dite uffa - sorrisi accarezzandole i capelli, così morbidi al contatto con le mie dita.
- Mantenere? -
-Ti quello, io to mantenele, plomesso -  Mi misi a riflettere, al massimo sarebbe scappata via urlando e in caso avesse detto qualcosa a qualcuno l'avrebbero presa per una bambina dalla fervida immaginazione.
- Mmm... Sono un vampiro! -
Silenzio.
Silenzio.
Silenzio.
Ok mi stavo preoccupando, abbassai il viso per vedere se si fosse spaventata e la vidi intenta a fissarmi le mani.
- Ehi tutto bene? - Alzò il viso guardandomi arrabbiata.
- Bugialdo non tei un vampilo, non hai l'anello - la guardai con un sopracciglio alzato e adesso che storia era questa?
- Scusami? -
- Damon ha l'anello ed è vampilo -
- Oh santissimi numi! -  Ma questa bambina, avrebbe mai fatto qualcosa di normale?
 - Pelò a me non piate Damon a me piate Tefan quello plincipe e dolce - sorrisi, ecco una cosa normale.
- Quello è un film, io sono un vampiro vero. - Sorrisi mettendo in bella mostra i miei canini.

    Una graziosa O si formò sulla sua boccuccia.
    Mi aspettavo un urletto, che scoppiasse a piangere dalla paura, invece si accoccolò al mio petto sussurrando:
    - Plomesso, il segleto è al siculo Edwad. - Sorrisi appoggiando il mento su quella testolina buffa.
    - Oh santo cielo! Isabella Marie Swan, hai idea di cosa abbia passato? Ho camminato per un'ora intera e non riuscivo a trovarti,  ho urlato, ma tu non rispondevi e ora ti trovo qui, incollata ad uno sconosciuto, ma dico io, ma tu mi vuoi morta, ammettilo!-
 
   Osservavo la donna di prima, i suoi lineamenti erano più rilassati, un lampo di sospetto nei suoi occhi, i suoi pensieri erano sconclusionati ma senz'altro        sollevati di aver ritrovato la piccola.
   Isabella.
   Bella ... Ahahhaha ora capivo. Bella era il suo nomignolo, forse aveva ragione, ero proprio tonto.

- Malia ma io tono semple ttata qui, tu ulli semple, colli e poi ti viene quella cosa che nonno chiama schiccloflenia. -
Disse la piccolina tra le mie braccia, non riuscii a trattenere una risata.
- Ahahahahahha. -
-Oh piccola impudente, tuo nonno ti ha rovinata e ... E lei chi è scusi? - disse rivolgendosi a me, sospettosa.
-Malia lui è Edwad, il mio amico bello bello, Edwad lei è Malia la mia... Mmm... Non lo so mi lincolle semple e ulla: Bella non fale quetto, Bella attenta, Bella hai lotto il vaso, Edwad non l'ho lotto io è ttato il gatto -
-Hai detto di non avere un gatto - dissi inarcando un sopracciglio.
- Shi ma potlei avello pelò -
- Giusto! - la sua filippica aveva senso.
- Isabella! É ora di tornare a casa, ringrazia e saluta il signore, dobbiamo andare -
Non so perchè, ma alle parole della donna iniziai a stringere Bella, non volevo separarmene, era troppo presto e non sapevo nulla a parte la sua boccuccia spigliata. Volevo saperne ancora e ancora.
-Edwad ci livedlemo velo? Vieni a tlovalmi nella mia cameletta? - sussurrò al mio orecchio prima che la governante la prendesse dalle mie braccia, avrei voluto ucciderla seduta stante, un ringhio cercò di fuori uscire dalla mia gola, ma lo bloccai in tempo. Mi limitai ad annuire.
Le vidi scomparire. Aspettai calasse la notte, prima di andare a trovare la mia nuova piccola amica...






















°o¤øø¤

Salve a tutti/i come state? Avevo detto che avrei postato Giovedì, ma perchè farvi aspettare se il capitolo era già pronto?...Ok dal prologo non credo si sia capito granchè eh eh u.u" vabbè dai mi rifaccio col capitolo. Allora tengo a spiegare alcune cose: Edward non è vegetariano, e fin qui...Cambierà? Boh u.u aspettate il prossimo ù.ù. Bella verrà magiata? Boh anche qui ù.ù aspettate sempre l'altro ù.ù. Storia non ambientata a Forks. E ricordate in questa storia non è mai TUTTO come sembra u.u ebbene sì, oggi mi sento molto ORACOLO! Ma vabbè portate pazienza ù.ù, noto già dal prologo che è stata apprezzata quindi inizio col ringraziarvi, la mia è una storia senze troppe pretese quindi vi prego prendetela in modo simpatico u.u Finisco col ringraziare i : Seguiti, Preferiti, quelli che leggono e quelli che recensiscono GRAZIE!

Ringraziamo Marta ( Betrayed_89) per la stupenda cover GRAZIE TESO'  come al solito hai dato il meglio di te! Ti voglio bene!

Adesso vado, il secondo capitolo lo posterò Domenica!

Ah dimenticavo u.u" sorry il morbo di Alzhaimer u.u"" (arte del copia incolla ù.ù)

Lo sapete già,ma come al solito ve lo rimembro ù.ù

Io e la mia amica Marta abbiamo messo su un gruppo su fb,in cui si parla di libri,spoiler delle nostre storie,giochi,quiz,film,o semplicemente ci si conosce,ci si scherza e si fa amicizie! Siete le benvenute vi aspettiamo ;)  

Betrayed and Lilyanne's Stories


Per chi invece volesse aggiungermi  su fb io sono  

Lily Masen

Detto questo,mi esclisso ;) Ciao. Kiss!

   
 
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