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Autore: Love sucks    07/09/2011    5 recensioni
Dal nono capitolo:
-Ci rivediamo..- dice con una punta di stupore, avvicinandosi pericolosamente passo dopo passo.
Mi schiocca un leggero bacio sulla guancia mentre con una mano mi accarezza la schiena coperta dal telo bagnato.
-Sarà che è il mio giorno fortunato- gli soffio azzardatamente in viso, per poi allontanarlo dal mio corpo ed evitare il contatto.
Ogni volta le sue iridi mi stupiscono, sono capaci di cambiare tonalità, da un celeste terso come il cielo ad un profondo blu mare.
Oggi i suoi occhi sono cristallini, quasi hanno il colore del ghiaccio, ma non sembrano affatto freddi, anzi..
-Non credi che dovremmo parlare di stanotte?- mormora tra sue labbra piene.
-Di cosa dovreste parlare?- chiede Candice che spunta dal salottino, guardando un po' frastornata la vicinanza dei nostri corpi.
Genere: Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ed eccomi quì a rovistare nella cabina armadio di mia sorella cercando un vestito adatto per il famoso Night Live, io personalmente non ci sono mai stata ma 
per mia sorella è come una seconda casa, conosce tutti lì, una cosa impressionante.
-Nina sei ancora in vestaglia?-
-Scusa tanto, ma non c'è niente di carino quì dentro, sai dovresti rifarti il guardaroba!-
-Stupida, che ne vuoi sapere tu di moda che vai in giro conciata in quel modo.. Sai che se diventerai famosa e continuerai a vestirti così verrai derisa da tutti, ti criticheranno e..-
-Si si basta, ho capito-
Un po' offesa per le sue parole, poso svogliatamente i suoi vestiti sulle grucce, mentre lei mi guarda e con aria indispettita entra nella cabina e comincia a 
cercare qualcosa..
-So io cosa ci vuole per te-
Dopo aver svuotato, di nuovo l'armadio intero, mi lancia un mini abito foderato in seta, rivestito in nylon con la sovrapposizione di pizzo nero.
Un qualcosa di straordinario.
-E questo da dove salta fuori?-
-Se ricordi, abbiamo un padre a Parigi con un fidanzato stilista, questo è solo uno dei suo regalini-
Riesce a parlare di papà senza scomporsi a volte sembra che non le importi più di tanto, invece ha semplicemente capito che se si mostra debole il mondo le 
può crollare addosso da un momento all'altro, senza preavviso.
Sofija ha a creato un muro attorno a se con appeso un cartello: "Dangerous", si perché lei è diventata pericolosa, se cerchi di capirla o di attraversare quel suo 
muro è capace di staccarti la testa a morsi, ma la verità è che ha solo il cuore in mille pezzi ed è sempre più debole a forza di risanarlo.
Adesso ha imparato a soffocare le sue emozioni e a dominare i suoi sentimenti, non apre più il suo cuore alla prima persona che le capita, no, lei prima le 
seleziona, le sceglie, nota tutti i movimenti e poi decide se vale la pena fidarsi, anche se di base pensa sia meglio non contare su nessuno, neanche sulla 
famiglia ma solo sulle proprie forze, perchè si sa, prima o poi tutti deludono.
Se è diventata così scrupolosa la colpa non è sua, da quando papà se n'è andato Sofija vuole avere sempre tutto sotto controllo, è diventata manicale e quando 
le cose le sfuggono di mano va nel panico.
Era assai legata a papà e il suo abbandono l'ha cambiata radicalmente e credo per sempre.
Le ha creato una voragine nel petto, colma di delusione e là dove prima era presente l'amore che provava per lui, la rabbia ha preso il suo posto, non lo 
odia,suvvia rimane sempre suo padre ma si mostra con una facciata del tutto indifferente per poi soffrire in silenzio.
Infondo i papà sono un po' come dei pilastri, mantengono su la famiglia, ti senti al sicuro solo con la loro presenza e quando cadono ogni tua certezza viene 
distrutta.
                                                                                      ****
'Ricordo ancora con dolore quel giorno di quattro anni fa.
Io e mia sorella rientrammo da una lunga passeggiata; la casa ci sembrò vuota, quando all'improvviso dal piano superiore cominciammo a sentire le urla e il 
pianto di mia madre, ci precipitammo su, preoccupate all'idea di qualche disgrazia e invece la trovammo in un mare di lacrime, con un foglio tra le mani e 
l'armadio di papà vuoto. 
Mia sorella cercò inutilmente un modo per porre fine a quel pianto mentre io confusa le strappai da mano la lettera e la lessi tutto d'un fiato.. in quel 
momento il mio cuore si spezzò, letteralmente forse addirittura si bloccò per un istante.  
Nella lettera c'era scritto che andava via per un po' e che al momento giusto si sarebbe fatto vivo lui, si scusava per lo scompiglio creato, per il fallimento 
della nostra famiglia e dava a noi il tempo per metabolizzare la notizia.
E' scappato dalle sue responsabilità, per stare con un uomo'
                                                                                     ****
Sofija mi riporta alla realtà, guardandomi in malo modo. 
Ha capito che pensavo a lui.
-Nina, allora?-
-Mmh.. Cosa?-
-Il vestito-
-Ah è perfetto, anche se credo sia troppo elegante per il Night Live-
-Nina si addice alla tua faccia depressa, su muoviti-
"Ma che bastarda"
Non mi da il tempo di replicare, che mi spinge fuori dalla sua stanza e mi chiude la porta in faccia.
-NON SONO DEPRESSA, STRONZA- 
Non sento spiccicare parola da dietro la porta, quindi vado dritta dritta in camera mia, per cominciare a prepararmi.
Ho deciso di farmi i capelli più mossi quindi metto a riscaldare la piastra per i boccoli e nel frattempo invece di stare con le mani in mano, inizio a mettere 
un po' di fondotinta non troppo scuro, una matita e dell'eyeliner nero e per finire un bel rossetto per dare più volume alle mie labbra sottili.
Sento bussare alla porta.
-Avanti!-
E' mia madre.
-Nina, Sofija mi ha raccontato del tuo provino, sono così fiera di te-
Vedo le lacrime rigarle il volto, così l'abbraccio e la stringo così forte da toglierle il respiro.
-Ti voglio bene anch'io tesoro, adesso basta piangere è arrivato il tuo momento, divertitevi stasera e state attente!-
-Si mamma non preoccuparti, dormi tranquilla-
Mi da un ultimo saluto ed esce dalla stanza.
Prendo la piastra e comincio a raccogliere piccole ciocche di capelli, posizionandole attorno al paletto per poi arrotolarle e tenerle ferme per qualche secondo.
Il risultato è una serie di morbidi boccoli che mi ricadono sul viso.
Faccio così per le ciocche restanti e in venti minuti, ecco la Nina mossa.
Con questa testa sembro più sexy, diversa dalla Nina acqua e sapone di tutti i giorni, forse è per questo che non li faccio mai, evito di stare al centro 
dell'attenzione e passo inosservata.
E' il momento di indossare il vestito che con mio stupore scende perfetto sui miei fianchi, fasciandomi solo la metà delle cosce, il "fidanzato di papà" sa 
scegliere bene i vestiti per Sofija.
Sento il picchiettio delle scarpe di Sofija sul parquet, avvicinarsi alla mia porta e la apre senza bussare.
-Nina io sono pron.. Ma guardate un po' la mia sorellona, adesso sei quasi carina e il merito è tutto del mio vestito-
-Lo prendo come un complimento-
Le sorrido, lei è bellissima, in un mini-abito semplice di seta, ad una manica e vari drappeggi delicati.
-Sei bella, stasera-
-Lo so!-
Prendiamo le rispettive borse e scendiamo di sotto, aspettando che arrivi Ash.
                                                                           ****
Sono già tre quarti d'ora che siamo in moto per il Night Live a New York e dopo aver spiegato i dettagli del provino a Ash, Sofija ci spiega che il locale è un 
posto "tranquillo", niente droga, buona musica e persone "invitanti".
-Ho incontrato anche personaggi famosi al Night, tipo Jensen Ackles e Milo Ventimiglia, ragazzi davvero "invitati" ma ahimè andavano di fretta.. Sapete, gli 
uomini, il loro pisello e la loro esigenza di chiudersi nei privè in buona compagnia-
-Che squallore-
-Dai Nina che quando sarai famosa, ti rinchiuderai anche tu nei privè in compagnia di omini allegri-
Infastidita dal loro continuo parlare dell'audizione sbotto una delle mia frasi da premio nobel, direi..
-Ma perché date per scontato che mi prenderanno nel cast, non è che portate sfiga?-
-Ma Nina si scherza, che pallosa-
-Basta così ragazze siamo arrivati e non voglio una rissa nella mia auto-
Lasciamo perdere il discorso, non vogliamo rovinare la serata ma ci scambiamo lo stesso un'occhiata assassina.
Capitanati da Sofija entriamo subito, senza pagare e senza fare la fila, come previsto.
Ci ritroviamo in un grande locale, dai mille colori e zeppo di gente. 
All'entrata ho intravisto tre buttafuori e subito ho pensato che sono troppo pochi per sorvegliare un locale grande come quello, infatti all'interno altri sei 
camminano con le torce tra le mani, controllando se qualcuno sta facendo uso di sostanze illegali, Sofija aveva ragione, niente droga.
Arriviamo al bancone per prendere da bere e alcuni ragazzi ci sorridono, conoscenti di Sofija, infatti si allontana da noi e li raggiunge.
Mi guardo un po' intorno e non posso notare che su uno dei tavolini due ragazze si muovono a ritmo di musica e attorno una marea di ragazzi eccitati che le 
guardano, sperando di ricevere qualcosa in più di un semplice balletto.
Ash mi porge un cocktail e mi trascina in pista. 
Balliamo, siamo accaldati e il vestito comincia a darmi fastidio.
Ormai ho perso il conto di quanti bicchieri ho bevuto e la vista mi si annebbia un po', ma non mi demoralizzo e rubo un'altro cocktail da un vicino di ballo, 
troppo impegnato a limonare con una ragazza per accorgersene.
La vista comincia a peggiorare perdendo definitivamente il mio migliore amico e inizio a ballare con un altro ragazzo, non vedendolo neanche bene in viso 
ma mi pare sia rasato.
-Ciao bella-
Non rispondo, voglio solo ballare, muovere il mio corpo con il suo, senza interrompere quella magia, inizio a strusciarmi addosso a lui suscitando così tutta 
la sua attenzione.
Non riesco a capire cosa succede è come se non avessi la piena padronanza del mio corpo, l'alcol fa questi effetti.
Sembra sia passato un'infinita di tempo.
Ho i piedi praticamente a pezzi, così mi libero dai tacchi e comincio a sentirmi decisamente meglio.
Sento delle mani tirarmi fuori dalla pista.
-Nina, stai bene? Ma dove sono i tuoi tacchi?-
-Sofija.. Non lo so, credo di averli tolti in pista-
-Aspettami quì vado a cercare Ash, non muoverti!-
Deve essersi accorta che ho bevuto un po' troppo.
La musica è diventata assordante e voglio uscire di lì, comincio ad indietreggiare sbattendo contro qualcosa o qualcuno..?
-Ehi ragazzina, guarda a dove metti i piedi!-
Mi volto e incontro due occhi che hanno il colore del cielo d'estate e nonostante la mia scarsa vista riesco a vederli bene.
I suoi occhi sono così belli che non posso non guardare il resto, sembra essere un uomo sulla trentina, capelli corvini, naso perfetto e barba leggera 
tende a coprire la sua mascella.
Ha un viso serio che non accenna ad aprirsi in un sorriso, credo di non piacergli molto e per confermare la mia tesi, mi lancia un'occhiata carica di disprezzo.
-Scusa, ero di spalle e..-
-Si si, faresti di tutto per farti notare e adesso vuoi dirmi che è stato un caso?-
-Guarda che hai frainteso, io veramente non t'ho vist..-
-Fuori dai piedi, ragazzina-
"Ma che razza di presuntuoso!"
-Non credo sia tu il proprietario del locale e quindi sto dove mi pare-
Lui infastidito, azzarda un mezzo passo per andarsene ma è talmente ubriaco da non reggersi nemmeno in piedi e per evitare di cascare a terra mi si 
aggrappa addosso, rischiamo di cadere entrambi ma fortunatamente riesco ad appoggiarmi al muro e sorretto dalle mie braccia, trascino anche lui.
-Cazzo, sono proprio messo male-
-Anch'io, ma tu sei proprio a pezzi-
Per la prima volta lo vedo sorridere e un guizzo illumina i suoi occhi celesti.
-Va bene ragazzina, troviamo un posto per sederci così posso scusarmi per prima, non è stata una bella giornata e..-
-Mi piacerebbe una conversazione tra ubriachi davvero, ma devo proprio andare adesso-
Si scosta da me appoggiandosi da solo al muro e mi simula un ciao con le labbra.
-Ciao ubriacone e mi raccomando non guidare!-
Con la vista ancora un po' annebbiata cerco l'uscita, ho bisogno di un po' d'aria fresca sul viso accaldato.
Trovo Sofija e Ash vicino al cancello del parcheggio e appena mi vedono mi raggiungono di corsa.
-Si può sapere dove sei finita? Avevo detto di non muoverti!-
-Ehi Sofija tranquilla sto bene-
-Su ragazze è l'ora di tornare a casa-
Raggiungiamo l'auto di Ash, ma tre ragazzi palesemente ubriachi ci fermano.
Tra di loro c'è anche quello rasato, ricordo di averci ballato per un po'.
-Bellissima, ti andrebbe di fare un giro con me?-
-Guarda devo andare, sarà per la prossima volta-
Faccio per aprire la portiera dell'auto ma il ragazzo mi prende per un polso.
-Non ancora-
Mi guarda dall'alto verso il basso e mi sorride.
-Hai dimenticato questi-
Con l'altra mano mi porge i miei tacchi.
-Oh grazie mille, pensavo di averli persi lì dentro-
Cerco di prenderli, ma li lancia all'amico dai capelli rossi dietro di lui.
-E la mia ricompensa?-
Ash interviene vedendo che il ragazzo non intende lasciar perdere la presa.
-Non fate gli stronzi-
Un ragazzo grande e grosso lo prende da dietro, tenendolo fermo e Ash anche se senza successo cerca di divincolarsi.
-E tu fatti i cazzi tuoi-
Il ragazzo dai capelli rossi lancia a Sofija i tacchi e raggiunge Ash, sferrandogli una serie di pugni potenti allo stomaco.
  
-NO!-
Il bel viso di Ash si trasforma in una smorfia di dolore.
Cerco di liberarmi ma il bastardo è troppo forte per me.
-Smettetela figli di puttana!-
-La scelta è tua, dolcezza-
Spazio Autrice (si fa per dire u.u)
Saaaalve *.* allooora abbiamo conosciuto un po' com'è fatta Sofija, si nasconde mostrandosi un po' stronza e acida ma è solo ferita e devo dire che anch'io 
sono un po' così quindi mi ci ritrovo in lei..
Poooi che dire di questo strano incontro (?) tra Ian e Nina, lui è stato molto arrogante ma solo perchè pensava che voleva, con intento, attirare la sua 
attenzione ma in seguito alle sue risposte capisce che lei non lo conosce e quindi vuole scusarsi, però Nina deve andare dalla preoccupata Sofija (sembra che 
sia lei la sorella maggiore, sempre a preoccuparsi ma come ho scritto prima, è una maniaca del controllo) che non trovandola all'interno del Night, 
raggiunge il parcheggio con Ash, poi Nina arriva finalmente sana e salva e decidono di andare a casa.
Peccato che il rasato sia rimasto colpito da Nina e vuole giocarci un po' così li blocca nel parcheggio e prende Nina, Ash interviene vedendo che la situazione 
si fà critica e viene malmenato, porello T.T 
Se state pensando che sia Ian a salvarli, bèh vi sbagliate u.ù 
Mmh.. non ho ancora deciso il giorno preciso per pubblicare, ma il prossimo verrà quando meno ve l'aspettate *w*
Ovviamente fatemi sapere cosa ne pensate!
Taaaaanti baci *.*

Ed eccomi quì a rovistare nella cabina armadio di mia sorella cercando un vestito adatto per il famoso Night Live, io personalmente non ci sono mai stata ma per mia sorella è come una seconda casa, conosce tutti lì, una cosa impressionante.

-Nina sei ancora in vestaglia?-

-Scusa tanto, ma non c'è niente di carino quì dentro, sai dovresti rifarti il guardaroba!-

-Stupida, che ne vuoi sapere tu di moda che vai in giro conciata in quel modo.. Sai che se diventerai famosa e continuerai a vestirti così verrai derisa da tutti, ti criticheranno e..-

-Si si basta, ho capito-

Un po' offesa per le sue parole, poso svogliatamente i suoi vestiti sulle grucce, mentre lei mi guarda e con aria indispettita entra nella cabina e comincia a 
cercare qualcosa..

-So io cosa ci vuole per te-

Dopo aver svuotato, di nuovo l'armadio intero, mi lancia un mini abito foderato in seta, rivestito in nylon con la sovrapposizione di pizzo nero.

Un qualcosa di straordinario.

-E questo da dove salta fuori?-

-Se ricordi, abbiamo un padre a Parigi con un fidanzato stilista, questo è solo uno dei suo regalini-

Riesce a parlare di papà senza scomporsi a volte sembra che non le importi più di tanto, invece ha semplicemente capito che se si mostra debole il mondo le può crollare addosso da un momento all'altro, senza preavviso.

Sofija ha a creato un muro attorno a se con appeso un cartello: "Dangerous", si perché lei è diventata pericolosa, se cerchi di capirla o di attraversare quel suo muro è capace di staccarti la testa a morsi, ma la verità è che ha solo il cuore in mille pezzi ed è sempre più debole a forza di risanarlo.

Adesso ha imparato a soffocare le sue emozioni e a dominare i suoi sentimenti, non apre più il suo cuore alla prima persona che le capita, no, lei prima le seleziona, le sceglie, nota tutti i movimenti e poi decide se vale la pena fidarsi, anche se di base pensa sia meglio non contare su nessuno, neanche sulla famiglia ma solo sulle proprie forze, perchè si sa, prima o poi tutti deludono.

Se è diventata così scrupolosa la colpa non è sua, da quando papà se n'è andato Sofija vuole avere sempre tutto sotto controllo, è diventata manicale e quando le cose le sfuggono di mano va nel panico.

Era assai legata a papà e il suo abbandono l'ha cambiata radicalmente e credo per sempre.

Le ha creato una voragine nel petto, colma di delusione e là dove prima era presente l'amore che provava per lui, la rabbia ha preso il suo posto, non lo 
odia,suvvia rimane sempre suo padre ma si mostra con una facciata del tutto indifferente per poi soffrire in silenzio.

Infondo i papà sono un pò come dei pilastri, mantengono su la famiglia, ti senti al sicuro solo con la loro presenza e quando cadono ogni tua certezza viene 
distrutta.

                                                                                                                               * * *
 

'Ricordo ancora con dolore quel giorno di quattro anni fa.Io e mia sorella rientrammo da una lunga passeggiata; la casa ci sembrò vuota, quando all'improvviso dal piano superiore cominciammo a sentire le urla e il pianto di mia madre, ci precipitammo su, preoccupate all'idea di qualche disgrazia e invece la trovammo in un mare di lacrime, con un foglio tra le mani e l'armadio di papà vuoto. 
Mia sorella cercò inutilmente un modo per porre fine a quel pianto mentre io confusa le strappai da mano la lettera e la lessi tutto d'un fiato.. in quel momento il mio cuore si spezzò, letteralmente forse addirittura si bloccò per un istante.

Nella lettera c'era scritto che andava via per un po' e che al momento giusto si sarebbe fatto vivo lui, si scusava per lo scompiglio creato, per il fallimento della nostra famiglia e dava a noi il tempo per metabolizzare la notizia.

E' scappato dalle sue responsabilità, per stare con un uomo'
 

                                                                                                                                     * * *
 

Sofija mi riporta alla realtà, guardandomi in malo modo. 

Ha capito che pensavo a lui.

-Nina, allora?-

-Mmh.. Cosa?-

-Il vestito-

-Ah è perfetto, anche se credo sia troppo elegante per il Night Live-

-Nina si addice alla tua faccia depressa, su muoviti-

Ma che bastarda.

Non mi da il tempo di replicare, che mi spinge fuori dalla sua stanza e mi chiude la porta in faccia.

-NON SONO DEPRESSA, STRONZA-

Non sento spiccicare parola da dietro la porta, quindi vado dritta dritta in camera mia, per cominciare a prepararmi.

Ho deciso di farmi i capelli più mossi quindi metto a riscaldare la piastra per i boccoli e nel frattempo invece di stare con le mani in mano, inizio a mettere un po' di fondotinta non troppo scuro, una matita e dell'eyeliner nero e per finire un bel rossetto per dare più volume alle mie labbra sottili.

Sento bussare alla porta.

-Avanti!-

E' mia madre.

-Nina, Sofija mi ha raccontato del tuo provino, sono così fiera di te-

Vedo le lacrime rigarle il volto, così l'abbraccio e la stringo così forte da toglierle il respiro.

-Ti voglio bene anch'io tesoro, adesso basta piangere è arrivato il tuo momento, divertitevi stasera e state attente!-

-Si mamma non preoccuparti, dormi tranquilla-

Mi da un ultimo saluto ed esce dalla stanza.

Prendo la piastra e comincio a raccogliere piccole ciocche di capelli, posizionandole attorno al paletto per poi arrotolarle e tenerle ferme per qualche secondo.

Il risultato è una serie di morbidi boccoli che mi ricadono sul viso.

Faccio così per le ciocche restanti e in venti minuti, ecco la Nina mossa.

Con questa testa sembro più sexy, diversa dalla Nina acqua e sapone di tutti i giorni, forse è per questo che non li faccio mai, evito di stare al centro dell'attenzione e passo inosservata.

E' il momento di indossare il vestito che con mio stupore scende perfetto sui miei fianchi, fasciandomi solo la metà delle cosce, il "fidanzato di papà" sa scegliere bene i vestiti per Sofija.

Sento il picchiettio delle scarpe di Sofija sul parquet, avvicinarsi alla mia porta e la apre senza bussare, ovviamente.

-Nina io sono pron.. Ma guardate un po' la mia sorellona, adesso sei quasi carina e il merito è tutto del mio vestito-

-Lo prendo come un complimento-

Le sorrido, lei è bellissima, in un mini-abito semplice di seta, ad una manica e vari drappeggi delicati.

-Sei bella, stasera-

-Lo so!-

Prendiamo le rispettive borse e scendiamo di sotto, aspettando che arrivi Ash.


                                                                                                                                     * * *


Sono già tre quarti d'ora che siamo in moto per il Night Live a New York e dopo aver spiegato i dettagli del provino a Ash, Sofija ci spiega che il locale è un posto "tranquillo", niente droga, buona musica e persone "invitanti".

-Ho incontrato anche personaggi famosi al Night, tipo Jensen Ackles e Milo Ventimiglia, ragazzi davvero "invitati" ma ahimè andavano di fretta.. Sapete, gli uomini, il loro pisello e la loro esigenza di chiudersi nei privè in buona compagnia-

-Che squallore-

-Dai Nina che quando sarai famosa, ti rinchiuderai anche tu nei privè in compagnia di omini allegri-

Infastidita dal loro continuo parlare dell'audizione sbotto una delle mia frasi da premio nobel, direi..

-Ma perché date per scontato che mi prenderanno nel cast, non è che portate sfiga?-

-Ma Nina si scherza, che pallosa-

-Basta così ragazze siamo arrivati e non voglio una rissa nella mia auto-

Lasciamo perdere il discorso, non vogliamo rovinare la serata ma ci scambiamo lo stesso un'occhiata assassina.

Capitanati da Sofija entriamo subito, senza pagare e senza fare la fila, come previsto.

Ci ritroviamo in un grande locale, dai mille colori e zeppo di gente. 

All'entrata ho intravisto tre buttafuori e subito ho pensato che sono troppo pochi per sorvegliare un locale grande come quello, infatti all'interno altri sei camminano con le torce tra le mani, controllando se qualcuno sta facendo uso di sostanze illegali, Sofija aveva ragione, niente droga.

Arriviamo al bancone per prendere da bere e alcuni ragazzi ci sorridono, conoscenti di Sofija, infatti si allontana da noi e li raggiunge.

Mi guardo un po' intorno e non posso notare che su uno dei tavolini due ragazze si muovono a ritmo di musica e attorno una marea di ragazzi eccitati che le guardano, sperando di ricevere qualcosa in più di un semplice balletto.

Ash mi porge un cocktail e mi trascina in pista. 

Balliamo, siamo accaldati e il vestito comincia a darmi fastidio.

Ormai ho perso il conto di quanti bicchieri ho bevuto e la vista mi si annebbia un po', ma non mi demoralizzo e rubo un'altro cocktail da un vicino di ballo, troppo impegnato a limonare con una ragazza per accorgersene.

La vista comincia a peggiorare perdendo definitivamente il mio migliore amico e inizio a ballare con un altro ragazzo, non vedendolo neanche bene in viso ma mi pare sia rasato.

-Ciao bella-

Non rispondo, voglio solo ballare, muovere il mio corpo con il suo, senza interrompere quella magia, inizio a strusciarmi addosso a lui suscitando così tutta la sua attenzione.

Non riesco a capire cosa succede è come se non avessi la piena padronanza del mio corpo, l'alcol fa questi effetti.

Sembra sia passato un'infinita di tempo.

Ho i piedi praticamente a pezzi, così mi libero dai tacchi e comincio a sentirmi decisamente meglio.

Sento delle mani tirarmi fuori dalla pista.

-Nina, stai bene? Ma dove sono i tuoi tacchi?-

-Sofija.. Non lo so, credo di averli tolti in pista-

-Aspettami quì vado a cercare Ash, non muoverti!-

Deve essersi accorta che ho bevuto un po' troppo.

La musica è diventata assordante e voglio uscire di lì, comincio ad indietreggiare sbattendo contro qualcosa o qualcuno..?

-Ehi ragazzina, guarda a dove metti i piedi!-

Mi volto e incontro due occhi che hanno il colore del cielo d'estate e nonostante la mia scarsa vista riesco a vederli bene.

I suoi occhi sono così belli che non posso non guardare il resto, sembra essere un uomo sulla trentina, capelli di un nero corvino, naso perfetto e barba leggera tende a coprire la sua mascella.

Ha un viso serio che non accenna ad aprirsi in un sorriso, credo di non piacergli molto e per confermare la mia tesi, mi lancia un'occhiata carica di disprezzo.

-Scusa, ero di spalle e..-

-Si si, faresti di tutto per farti notare e adesso vuoi dirmi che è stato un caso?-

-Guarda che hai frainteso, io veramente non t'ho vist..-

-Fuori dai piedi, ragazzina-

Ma che razza di presuntuoso!

-Non credo sia tu il proprietario del locale e quindi sto dove mi pare-

Lui infastidito, azzarda un mezzo passo per andarsene ma è talmente ubriaco da non reggersi nemmeno in piedi e per evitare di cascare a terra mi si aggrappa addosso, rischiamo di cadere entrambi ma fortunatamente riesco ad appoggiarmi al muro e sorretto dalle mie braccia, trascino anche lui.

-Cazzo, sono proprio messo male-

-Anch'io, ma tu sei proprio a pezzi-

Per la prima volta lo vedo sorridere e un guizzo illumina i suoi occhi celesti.

-Va bene ragazzina, troviamo un posto per sederci così posso scusarmi per prima, non è stata una bella giornata e..-

-Mi piacerebbe una conversazione tra ubriachi davvero, ma devo proprio andare adesso-

Si scosta da me appoggiandosi da solo al muro e mi simula un ciao con le labbra.

-Ciao ubriacone e mi raccomando non guidare!-

Con la vista ancora un po' annebbiata cerco l'uscita, ho bisogno di un po' d'aria fresca sul viso accaldato.

Trovo Sofija e Ash vicino al cancello del parcheggio e appena mi vedono mi raggiungono di corsa.

-Si può sapere dove sei finita? Avevo detto di non muoverti!-

-Ehi Sofija tranquilla sto bene-

-Su ragazze è l'ora di tornare a casa-

Raggiungiamo l'auto di Ash, ma tre ragazzi palesemente ubriachi ci fermano.

Tra di loro c'è anche quello rasato, ricordo di averci ballato per un po'.

-Bellissima, ti andrebbe di fare un giro con me?-

-Guarda devo andare, sarà per la prossima volta-

Faccio per aprire la portiera dell'auto ma il ragazzo mi prende per un polso.

-Non ancora-

Mi guarda dall'alto verso il basso e mi sorride.

-Hai dimenticato questi-

Con l'altra mano mi porge i miei tacchi.

-Oh grazie mille, pensavo di averli persi lì dentro-

Cerco di prenderli, ma li lancia all'amico dai capelli rossi dietro di lui.

-E la mia ricompensa?-

Ash interviene vedendo che il ragazzo non intende lasciar perdere la presa.

-Non fate gli stronzi-

Un ragazzo grande e grosso lo prende da dietro, tenendolo fermo e Ash anche se senza successo cerca di divincolarsi.

-E tu fatti i cazzi tuoi-

Il ragazzo dai capelli rossi lancia a Sofija i tacchi e raggiunge Ash, sferrandogli una serie di pugni potenti allo stomaco.  

-NO!-

Il bel viso di Ash si trasforma in una smorfia di dolore.

Cerco di liberarmi ma il bastardo è troppo forte per me.

-Smettetela figli di puttana!-

-La scelta è tua, dolcezza-
 

 

Abbigliamento Sofija

Abbigliamento Nina

 

 


Saaaalve *.*
allooora abbiamo conosciuto un po' com'è fatta Sofija, si nasconde mostrandosi un po' stronza e acida ma è solo ferita e devo dire che anch'io sono un po' così quindi mi ci ritrovo in lei..

Poooi che dire di questo strano incontro (?) tra Ian e Nina, lui è stato molto arrogante ma solo perchè pensava che voleva, con intento, attirare la sua attenzione ma in seguito alle sue risposte capisce che lei non lo conosce e quindi vuole scusarsi, però Nina deve andare dalla preoccupata Sofija (sembra che sia lei la sorella maggiore, sempre a preoccuparsi ma come ho scritto prima, è una maniaca del controllo) che non trovandola all'interno del Night, raggiunge il parcheggio con Ash, poi Nina arriva finalmente sana e salva e decidono di andare a casa.
Peccato che il rasato sia rimasto colpito da Nina e vuole giocarci un po' così li blocca nel parcheggio e prende Nina, Ash interviene vedendo che la situazione si fà critica e viene malmenato, porello T.T  Se state pensando che sia Ian a salvarli, bèh vi sbagliate u.ù 

Mmh.. non ho ancora deciso il giorno preciso per pubblicare, ma il prossimo verrà quando meno ve l'aspettate *w*
Ovviamente ringrazio tutte le persone che hanno letto e recensito il primo capitolo, mi farebbe piacere sapere sapere cosa ne pensate del secondo!

Taaaaanti baci *.*

  
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