Sono un mostro.

Un vero mostro.

Non riesco a credere di aver fatto tutto ciò. Alle volte guardandomi allo specchio, guardando i miei occhi, mi chiedo perché lo abbia fatto.

“Per il bene di tutti!”, questo è quello che continuo a ripetermi.

Per il bene di tutti.

Il prezzo da pagare sarà alto, molto alto, ma questo non importa.

A me non importa, ma agli altri? Gli altri accetteranno le mie decisioni? Non lo so. A volte ho paura.

Sacrificare se stessi. Questo è ciò che chiedo loro.

Ne ho persi molti. Ne perderò altri. Sarà sempre così. Ma tutti si fidano di me e credono che li tirerò fuori dai guai, che io farò finire tutto questo. Io non posso. Non ne sono in grado. Loro pensano di sì, ma io non ne sono sicuro.

Potrei fallire.

No, non è così improbabile. Potrebbe succedere. Potrei sbagliare. Io continuo a ripeterlo per metterli in guardia.

Loro mi sorridono.

Sempre.

Come se stessi scherzando.

Sono un uomo come gli altri infondo. Sarò anche intelligente, ma posso commettere anche io degli errori.

La mia coscienza è sporca.

Ultimamente è molto pesante, terribilmente pesante. Vorrei alleggerirla in qualche modo, ma non è possibile. Per sconfiggere il Male ho posto sull’altare sacrificale degli agnelli. Innocenti agnelli che in religioso silenzio compiono il mio volere, solo perché sono io a chiederglielo.

Questa mattina non riesco a staccare gli occhi dalla mia immagine.

Forse è l’ultima volta che mi guardo allo specchio.

Ciao, Albus? Come va?

Bene! Sai oggi potrei anche morire!

Sul serio?!

Oh, sì! Diciamo la verità, prima o poi dovrà succedere. Forse accadrà prima del previsto!

Perché?

Semplice: mi uccideranno!

Davvero?

Ah-ah! Davvero! E sai che avrà questo onore?

Chi?

Severus!

Snape?!

Certo! Anche perché se non mi uccide, morirà. Sai, ha stretto un Voto Infrangibile. Sai bene come vanno queste cose: o mantiene la promessa o muore. Non possiamo permetterci sprechi, affatto. Quindi non ha scelta.

Ma così…?

Riprenderà le vecchie abitudini? Non so. Forse no. Forse continuerà il suo compito. È un uomo di parola. Non lo ama nessuno, ma è un uomo di parola! Certo tornare ad essere un assassino non gli piace. Si è ribellato, sai? Ha detto che preferisce morire. Ma lui non può. Sono io che decido. Io e nessun altro.

Ma se te ne vai…?

Ho già pensato anche a questo: ormai sono alla fine, non avranno la possibilità di fare molti errori.

E il ragazzo?

Harry? Se la caverà, credo. Ce la farà!

Caro vecchio Albus, sei arrivato al capolinea.

Ci sono momenti in cui ho pensato seriamente di tornare indietro nel tempo e uccidere quel ragazzino avido di sapere, avido di magia che un giorno avrebbe varcato i confini del Male. Ucciderlo prima che combini qualcosa. È pur sempre una soluzione. Poi, però, sono tornato sui miei passi. Non è una soluzione, in fondo.

Allora era innocente come qualsiasi altro bambino.

Il sipario calerà.

Calerà sulla mia lunga vita.

Signore e signori, ringrazio vivamente chi ha avuto la pazienza di ascoltare questo dramma.

Un lungo dramma.

Anche le stelle hanno perso il loro fulgore.

 Anche la Luna ha cambiato colore.

Ora è rossa come il sangue.

Dello stesso sangue che scorre nelle mie vene.

Dello stesso sangue che scorre nelle sue vene.

 Bene e Male.

Mai sono stati così identici.

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Lady Snape è tornata. Questa è una confessione di un uomo solo, ma potente. Non amo Albus, anche se trovo che sia un uomo estremamente abile, intelligente e un grande capo.

Detto ciò lascio a voi l'ardua sentenza. Commentate!

Lady Snape