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Autore: Oximoron    08/09/2011    1 recensioni
Questa storia, narra le vicende di tre amiche ignare del loro meraviglioso passato. Grazie ad un viaggio studio nella città da loro tanto amata, Londra, scopriranno la loro discendenza e un passato assai ricco di colpi di scena e tradimenti. Molti interrogativi saranno presto svelati dalle azioni di personaggi assai significativi; un preside freddo e composto, una famiglia apparentemente triste e piena di tanti pensieri. Questi, sono pochi dei tanti ingredienti che arricchiranno il viaggio delle ragazze.
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno! Ecco qui il capitolo 16,ormai siamo vicinissimi alla fine ci farebbe piacere qualche commento siccome ne arrivano così pochi ç.ç Grazie ancora per le visite e buona lettura!

 
 
CAPITOLO 16 – The Lord and the Lady. - Elisabetta


 
Non è mai facile superare un trauma,l’ho sempre detto. Non per forza intendo i traumi quelli seri,quelli letali e fisici….ma quelli magari dove ti fidavi ciecamente di qualcuno,credevi che fosse speciale,credevi di avere qualcosa in comune. E poi,ti compare per la persona che è realmente e ti rendi conto di quanto ti abbia presa in giro,di quanto tempo hai sprecato,di quanta fiducia hai donato. Alla fine,è quello che sta succedendo ora…mi sarei immaginata tutto,ma non questo. Una nube bianca,uguale identica a quella che invase Alexsandra,Harrison,Lara e Drew il giorno che sin sono rivelati sta coprendo Armand…e non si preannuncia niente di buono. Ci siamo tutti allontanati e Harrison sta davanti a noi,quasi per proteggerci….lui aveva già intuito tutto da un po’,me lo sento. Dopo pochi secondi la calma è tornata e tutto ciò che volava in aria ricade per terra,come se nulla fosse. Siamo tutti terrorizzati tranne Mina che sta lì,tranquilla a pugnalarci con il suo sguardo di ghiaccio. Davanti a noi,in questo momento,non c’è più Armand. Bensì un ragazzo vicino alla ventina d’anni,lunghi capelli neri e sguardo magnetico….sembra una versione giovane di Armand,forse anche più attraente di quella a cui siamo abituati a vedere. Harrison sembra ghignare,i suoi occhi esplodono dalla rabbia,lo sta fucilando con lo sguardo.
“JOSEPH,LO SAPEVO!” urla indicandolo mentre noi cerchiamo di trattenerlo.
Mina ridacchia mentre Armand,o per meglio dire Joseph,si avvicina. Più che lo guardo e più che mi sento presa in giro,in queste settimane non ho fatto altro che cercare di capirlo,di scoprire perché mi cercava e sapeva tanto di me….oh,come scordarsi quella sera ad Oxford quando era entrato in camera ed ero rimasta lì,impassibile e quel suo abbraccio. Ora mi sento così stupida,io che ho sempre una risposta a tutto,io che mi sento sempre così sicura e anche sopra agli altri….forse sbaglio,non dovrei mai sentirmi superiore perché poi in questi casi cado così tanto e poi,chi riesce a rialzarsi? Il ragazzo dai capelli neri si avvicina sempre di più è,automaticamente,Harrison ci sposta.
“Non ti avvicinare bastardo.” Dice senza un minimo di emozione Harrison mentre Ilaria si stringe a lui come non mai….insomma,se ne sta approfittando.
“Io non voglio fare male a nessuno” dice con una voce meno adulta ma sempre così bella e profonda.
“Ah,no,certo. Parla quello che ha mandato a fuoco tutto!” dice Ilaria ma Harrison le chiude immediatamente la bocca e uguale noi,ma perché deve fare queste entrate nei momenti meno inopportuni?
“Forse ci devi dare delle spiegazioni” aggiunge poi Giulia che sembra piena di rancore.
“Sono qui apposta,siccome ormai è passato fin troppo tempo e il momento è arrivato.” Ci dice per poi avvicinarsi al tavolino dove sopra c’era il candelabro che Giulia immaginò alla cena. Con nonchalance lo butta per terra e noto che Giulia è quasi sul limite del pianto,non riesco a capire….dopo averlo buttato si mette a sedere sopra e ci guarda divertito.
“Vi spiego tutto. Dopo aver appiccato il fuoco la mia anima o per meglio dire io,mi sono ritrovato quasi alle porte dell’inferno per l’enorme peccato che avevo compiuto. Non so poi bene cosa sia successo,so solo che mi era stato proposto un patto. Un patto che mi ha permesso di rimanere in uno stato di vita morte sulla terra per avere ciò che ho desiderato in tutta la mia vita,finché non avrò ciò non potrò oltrepassare. Il mio patto però prevedeva di mantenere un corpo umano,così ho deciso di utilizzare un ipotetico me più vecchio,ma non di moltissimi anni. Ho viaggiato moltissimo in tutti questi anni,come potete immaginare sono più di due secoli che mi trovo a giro e non potevo stare in un posto per troppo tempo o le persone avrebbero cominciato a sospettare….tre anni fa,poi,ho avuto la fortuna di poter tornare a Londra e grazie a Mina,che è una sensitiva oltre ad essere vicepreside,sono riuscito a diventare preside. Solo lei e Gary,il segretario,sanno del mio conto essendo entrambi dei medium e mi hanno sempre aiutato.”
“Si ma ci sono dei fatti che non tornano…perché non avete agito prima? Elenoire e noi  abbiamo sempre vissuto qui,solo che negli ultimi anni abbiamo avuto il permesso di avere un corpo umano…perché non avete agito tre anni fa quando siete arrivati?” chiede Harrison confuso
“Perché quando mi hanno donato il corpo mi hanno esplicitamente detto quando sarebbe stato il momento adatto. E il momento adatto prevedeva un estate degli anni 2000 con l’arrivo di tre ragazze proveniente dall’Italia….ma che sono più vicine a noi di quanto non possiate immaginare”
Sento come un tuffo al cuore e guardo le altre,anche loro mi guardano. Allora c’è un collegamento sul serio….ma da cosa siamo collegate noi? Cosa c’entriamo?
“Io…io non capisco. Cosa c’è di collegato? Cosa c’entriamo NOI con VOI?” chiedo alzando la voce e guardando dritta negli occhi Joseph che mi guarda.
“Elisabetta,non potete ancora saperlo,non è ancora il momento.”
“NON CHIAMARMI ELISABETTA!” urlo poi dalla rabbia,come si può permettere di chiamarmi per nome,questo essere che m i ha presa in giro per tutto il tempo e ora non ci può neanche dire cosa c’entriamo noi,io pretendo di saperlo.
“Fai come ti pare,quando lo verrai a sapere non so se ci rimarrai bene. Vi dico solo che dovevate capirlo che eravate collegate alle nostre faccende….eddai,si vedeva da lontano” dice Joseph scendendo dal tavolino e incrociando le braccia.
“Non vi sembrava strano il fatto che il preside Armand sapesse del diario,che fosse entrato nella camera di una studentessa così,perché voleva? Ci sarebbero tanto altre stranezze,ma credo che non sia il caso di spiegarvele ora....non è ancora il momento. Prima dovrei fare un incontro speciale….e so che tale persona che aspetto e qui,IN QUESTO CASTELLO.” Urla ridendo e guardandosi intorno.
“Lo so che sei qui. Esci fuori immediatamente” conclude poi con la solita voce profonda.
Sentiamo dei passi proveniente dalla porta,ci giriamo e vediamo arrivare Alexsandra a piedi nudi con la vestaglia candida e i capelli lunghi sciolti,il suo sguardo non è più dolce ma pieno di terrore e rabbia allo stesso tempo.
Mina dice qualcosa nell’orecchio di Joseph e poi ridono,quest’ultimo poi si avvicina verso di noi. Noi ci spostiamo verso sinistra e in mezzo alla sala rimangano solo Joseph e Alexsandra,si guardano negli occhi.
“Mostrati nella tua vera forma,o non potremo iniziare il processo di oltrepasso insieme. “dice Mina poco dietro ad Armand ad Alexs.
“Cosa…cosa vuol dire oltrepassare insieme?” chiede Ilaria al ragazzo stringendosi al suo braccio.
“Significa che vogliono farla finita. Il nostro piano è sempre stato quello di far oltrepassare lo spirito di Joseph come vendetta prima del nostro,mentre invece il piano di Elenoire era quello di ritrovare Nicholas….evidentemente il piano di Joseph invece era quello di oltrepassare insieme a Elenoire,così potranno stare per sempre insieme e,automaticamente,la vita di Elenoire sarà per sempre distrutta e dannata…ma se lui oltrepassa con Elenoire,noi saremo costretti a rimanere qui….per sempre….” Dice Harrison abbassando lo sguardo.
“Ma non potete,vivreste una vita tremenda!” dice Giulia con la voce tremolante. Harrison non risponde e alza lo sguardo.
“ELENOIRE NON LI ASCOLTARE,TI PREGO!” urla ma Joseph,spostandosi,con la forza cinematica fa volare via Harrison scaraventandolo verso il muro a destra.
“HARRISON!” urla Ilaria raggiungendolo,uguale noi.
“Io…io ormai ho perso. Ho sempre fatto di tutto per non poterti rivedere,tu hai rovinato la mia esistenza ma….basta,hai vinto. Hai avuto la meglio. “ dice Alexsandra piangendo per poi farsi invadere dalla scia bianca,pronta per tornare nella sua vera versione.
Ilaria e Giulia aiutano Harrison a rialzarsi mentre io sto quasi per piangere….già,chi l’avrebbe detto. Elisabetta che piange.
Elenoire si presenta davanti a noi e Joseph sembra sollevato che,non si sa come,fa nascere sul suo viso un sorriso sincero.
Lui fa un piccolo inchino verso la ragazza che,anche se è in versione fantasma,continua a versare silenziosamente lacrime.
“Lo so che mi odi,lo so che non hai mai accettato ciò che ho fatto per noi,mia lady” dice guardando sempre Elenoire che è impassibile.
“Tu non l’hai fatto per noi….l’hai fatto solo per il tuo stupido orgoglio,tu non hai mai saputo cos’era l’amore.” Aggiunge Elenoire tirando fuori una rabbia che non ci saremmo mai aspettate.
“Ah no? Non sarei qui allora se non ti amassi,sarei già oltrepassato nell’inferno.”
“Il tuo non è amore…è gelosia,ossessione. Eri così possessivo e appena io sono diventata libera e felice,tu ti sei sentito tradito e umiliato.”
Joseph inizia a ridere come non mai seguito da Mina.
“Vorrei anche vedere mia cara,hai avuto il coraggio di tradirmi con quel figlio di puttana di Nicholas.”
“NON RIVOLGERTI COSI’ VERSO DI LUI….e io non ti ho mai amato. Non è stato peccato,è stato solo amare veramente” urla Elenoire versando più lacrime di prima.
Nella sala rimane il silenzio.
“Signore è meglio andare,tra poco arriverà la notte e possiamo iniziare il processo” dice Mina  verso Joseph che annuisce con la testa per poi riguardare Elenoire.
“Tu da oggi in poi sarai per sempre mia. E nessuno,potrà cambiare ciò.”
   
 
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