Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn
Ricorda la storia  |       
Autore: Rebychan    08/09/2011    7 recensioni
Un bacio può avere diversi significati.
A causa del rituale del bacio mafioso Gokudera scoprirà qualcosa su se stesso che lo porterà a capire la verità sui suoi sentimenti.
Atemporale - Pairing: YamamotoxGokudera (8059)
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hayato Gokudera, Takeshi Yamamoto
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
1 Ecco qui il primo capitolo di questa mia nuova storia. Oggi avrei dovuto postare quello nuovo di Futuri incerti (Grigio) – Ritrovarsi ma non piacendomi come era uscito, ho deciso di prendermi un po’ di più tempo per rileggerlo e vedere se era migliorabile.
Mi sono resa conto inoltre che avevo bisogno di scrivere qualcosa di più leggero per staccare la spina e quindi è nata questa storia. Una fic semplice, senza grosse pretese e che sulla carta dovrebbe essere composta da pochi capitoli. D’ora in poi questa fic fino a quando non si concluderà si alternerà al giovedì con Futuri incerti, e spero che vi possa piacere un pochino.
Per maggiori delucidazioni vi aspetto sull’angolo di Rebychan.
Come al solito, i personaggi non sono miei e scusate se ci saranno degli errori. Io leggo e rileggo ma qualcosa mi sfugge sempre.
Ringrazio in anticipo chi metterà la storia tra le preferite, ricordate e seguite (se ce ne saranno) e soprattutto chi commenterà il capitolo. Grazie di cuore.
Ringrazio anche le persone che hanno messo la sottoscritta tra gli autori preferiti, e quelli che mi hanno selezionato sulla pagina di Facebook. Grazie!
Vi lascio alla lettura.
Rebychan

 CAPITOLO 1

Finalmente Gokudera stava ottenendo tutto quello che aveva sempre desiderato.

Mancava pochissimo alla conclusione del rituale, ancora quei sei baci di cui uno tanto atteso e bramato e gli altri cinque una fastidiosa costrizione ed il ruolo di braccio destro dell’ultimo boss della famiglia Vongola sarebbe stato ufficialmente suo.

Lui era lì, fremente, in ginocchio sul freddo pavimento di quella sontuosa stanza, a dimostrazione della sua totale sottomissione al volere del suo Capo e unico signore. Aveva il viso rivolto verso l’alto e gli occhi spalancati in attesa di ricevere quell’agognato contatto di labbra. Ed ad un tratto la bocca impacciata del Decimo seppure fosse titubante e rosso  fino in cima ai capelli fu sulla sua. Gli alitò il suo fiato in bocca segno della sua anima che sarebbe rifluita in lui e ci sarebbe rimasta per sempre creando un legame vincolante e perpetuo tra loro e lui ricambiò.

Poi le labbra si separarono e mentre il Decimo tornava a sedersi nel suo scranno d’onore sinonimo del suo potere, Gokudera si rialzò in piedi.

Era confuso, anche se non lo voleva dare a vedere.

Per diversi anni aveva agognato quel bacio con il suo boss, perché sebbene sapesse di non essere ricambiato per lui il Decimo non era mai stato solo il suo capo ed un amico.

A Gokudera era sempre stato chiaro di essere gay. Le donne non gli erano mai interessate.

E così quando aveva conosciuto il Decimo e lo aveva accettato come capo, giorno per giorno si era fatto affascinare da lui, finendo con l’infatuarsene.

Se diventare braccio destro del Decimo boss dei Vongola era sempre stato il suo sogno, per lui il ragazzo che ricopriva quella carica era tutto il suo mondo.

Aveva combattuto con i denti per raggiungere la sua posizione, per potergli stare accanto per sempre, per poterlo proteggere, consigliare, per diventare speciale per lui se non come innamorato almeno come il suo uomo più indispensabile.

Aveva studiato come un dannato, si era allenato superando i suoi limiti, aveva sputato sangue per raggiungere quello scopo. Ed infatti ora era il suo braccio destro. C’era riuscito! Ed era felice come mai nella vita.

Tuttavia con quel bacio, sebbene fosse sulla carta solo un rituale mafioso con cui si affidava  la propria anima all’altro, facendoli diventare fratelli, essendosi convinto di essere innamorato del Decimo pensava avrebbe provato qualcosa in più.

Aveva pensato che avrebbe sentito il cuore battergli nel petto più in fretta, mentre le sue gote si sarebbero colorate di porpora. Aveva creduto che avrebbe sentito il mondo intorno a lui scomparire, ed avrebbe dovuto farsi violenza per non chiudere gli occhi, visto che l’etichetta costringeva a tenere le palpebre bene aperte. Aveva creduto che avrebbe sentito le farfalle ballargli nello stomaco mentre le sue gambe si sarebbero fatte molli e per fortuna che era inginocchiato perché se no, avrebbe corso il rischio di cadere.

Aveva pensato che quel bacio lo avrebbe così sconvolto da legarlo al Decimo non solo come fedele e perpetuo braccio destro com’era stato, ma anche come innamorato fino a quando morte non li avrebbe separati.

Un innamorato che non pretendeva di essere corrisposto, ma solo di poter amare e stargli accanto anche solo come amico e confidente.

Ed invece non era successo.

Il suo cuore non aveva accelerato i battiti, le sue gote erano rimaste pallide, il mondo intorno a loro non era scomparso, le palpebre era stato facile tenerle aperte, le farfalle non avevano ballato a festa nello stomaco, e le sue gambe erano ancora ferme come non mai.

Era felice perché il suo sogno si era realizzato. Era soddisfatto per aver raggiunto la posizione che aveva sempre voluto e sapeva che avrebbe dato la vita per il Decimo se fosse stato necessario, ma quel bacio non aveva assolutamente scatenato il suo sentimento d’amore, palesandolo del tutto ai suoi occhi interiori. C’era stato solo affetto e nient’altro. Non amore!

Perché?

Si voltò verso le cinque persone che avrebbe dovuto baciare per consolidare la sua posizione.

Gli altri guardiani del Decimo erano lì in piedi e stavano aspettando il loro turno per farla finita con quello stupido rituale che tutti avevano accolto con un cipiglio.

Nessuno voleva ricevere quel bacio eppure Reborn era stato categorico. La tradizione mafiosa doveva essere rispettata.

Mentre si avvicinava al primo dei suoi compagni per affidargli la sua anima unita a quella del boss e ricevere quella dell’altro in segno di rispetto, che vincolavano quest’ultimo ad accettarlo come braccio destro, e quindi come vice capo, non faceva che chiedersi perché non avesse provato nulla nel baciare il Decimo.

Meccanicamente costrinse le sua labbra ad unirsi a quelle imbronciate del ragazzo che aveva davanti, che lo guardava furente con i suoi occhi grigi.

Il tocco fu leggero e veloce.

Ed entrambi appena ebbero finito anche se tentarono di non darlo a vedere, tirarono fuori la lingua schifati.

Nel constatare quello Gokudera se non altro si consolò dicendosi che per lo meno il bacio del Decimo non lo aveva disgustato, come quello con Hibari.

E per fortuna che quest’ultimo aveva accettato di partecipare al rituale, anche se all’inizio aveva detto di no. Era stato Reborn ad organizzare il tutto, e chissà cosa gli aveva detto per costringerlo.

Senza infatti una giusta arma di ricatto, dubitava che Hibari sarebbe stato presente. Non era nel suo carattere. E la sua defezione avrebbe di sicuro rovinato la cerimonia.
 

Sinceramente Gokudera non ci teneva poi più di tanto a sapere con cosa Reborn lo avesse ricattato. In quel momento per lui infatti l’importante era concludere quel rituale quanto prima.

Era la sua festa. Era diventato braccio destro e tutto doveva andare per il meglio, seguendo il protocollo e la tradizione in modo che nessuno potesse avere a che ridere in futuro sulla sua nomina.

Si avvicinò al secondo ragazzo. Mukuro lo guardava ironico. Gokudera avrebbe preferito che ci fosse stata Chrome al suo posto, ma l’altro non aveva voluto sapere ragioni. Le labbra della sua piccola Chrome dovevano rimanere immacolate. Si sarebbe sottoposto lui anche se a malincuore a quel fastidioso rituale.

Sì, se non ci fosse stata in ballo Chrome che aveva accettato di presenziare alla cerimonia, di sicuro Mukuro non si sarebbe mai presentato.

Era lì solo per sostituire lei.

Il bacio fu veloce quanto quello con Hibari, se non che Mukuro scherzosamente provò ad infilargli la lingua in bocca e lui si staccò di scatto, guardandolo furente, mentre l’altro ridacchiava divertito.

Come aveva osato?, fu il suo pensiero.

Stavolta nonostante il rituale non riuscì a resistere e si pulì la bocca con le mani.

Anche quel bacio lo aveva schifato. Pensò. Ancora tre persone e sarebbe tutto finito. Si disse per farsi forza.

Il suo pensiero ritornò al Decimo mentre faceva i pochi passi che lo separavano dal terzo guardiano.

Forse il non fastidio era sinonimo d’amore?, si chiese incerto.

No. Significava solo che i suoi sentimenti per il Decimo erano più forti di quelli che lo univano a Hibari e Mukuro.

I baci d’amore dovevano essere più coinvolgenti altrimenti non si sarebbe spiegato il perché agli innamorati piacesse così tanto soffermarsi in effusioni.

Si piazzò di fronte al terzo ragazzo. Lui era stato facile convincerlo. Era bastato dirgli che quel gesto era sinonimo di fratellanza perenne e subito si era dimostrato sì imbarazzato, ma anche entusiasta.

In quel momento per dimostrare la sua buona volontà, infatti, invece di aspettare che Gokudera appoggiasse lui la bocca sulla sua come prevedeva il rituale, lo afferrò per le spalle e gli stampò due baci con lo schiocco sulle labbra. Poi, lo lasciò e ridacchiò urlando: “Sono stato estremamente bravo, vero?”

Quell’imbecille aveva rovinato la cerimonia, pensò Gokudera, mentre finalmente arrossiva sì, ma di sicuro non per il piacere, ma bensì per il disgusto.

Si ripulì la bocca, mentre Reborn dichiarava che andava bene così, che il protocollo era stato rispettato lo stesso.

Gokudera lanciò un’occhiataccia a Ryohei che rideva ancora come se non avesse capito cosa aveva combinato, e lo superò per andare dal quarto guardiano.

E quello che fu costretto a fare con lui per il povero nuovo braccio destro fu ancora più traumatico.

Fu costretto infatti ad afferrare Lambo per la collottola e sollevarlo di peso visto che tentava di divincolarsi con tutto se stesso, urlando a squarciagola che lui Goku-scemo non lo voleva baciare.

Era lì solo perché gli era stato promesso una buna cenetta e nuovi giocattoli, non di sicuro per quelle sconcezze.

Ci vollero dieci minuti buoni a Gokudera per immobilizzarlo e finalmente dargli il bacio del rito.

Tuttavia il bambino non si era ancora arreso, perché mentre univano le labbra invece di dargli il suo fiato, Lambo gli sputò in bocca.

Gokudera subito mollò il bambino, mentre sputava a terra la saliva dell’altro unita alla propria, e si ripuliva la bocca nel tentativo di cancellare quel brutto sapore.

Ancora una volta Reborn stabilì che il rituale tutto sommato era stato rispettato per cui si poteva andare avanti.

Fu allora che Gokudera capì che il famoso killer appartenente agli Arcobaleno si stava divertendo un mondo in quella cerimonia, mentre lui invece affrontava quel supplizio con stoicismo.
Già era confuso per via della faccenda del bacio con il Decimo, in quanto dentro di sé una vocina che tentava di scacciare continuava a ripetergli insistentemente che probabilmente in tutti quegli anni lui aveva semplicemente confuso l’amore con l’ammirazione ed il rispetto ed era per quello che quel bacio non gli aveva procurato nessun piacere.

Ed ora anche quegli idioti dei suoi compagni sembrava facessero di tutto per rovinargli la giornata.

Anche a lui l’idea di baciarli lo disgustava, ma visto che avevano tutti accettato di fare quel rituale, ognuno per i suoi motivi, almeno potevano dimostrarsi più rispettosi.

Per fortuna che gliene mancava ancora solo uno. Tirò un profondo respiro di sollievo.

Quando però si piazzò di fronte all’ultimo guardiano rimasto, si rese conto che per lui era proprio questi il più difficile da baciare.

Era in fin dei conti la persona con cui aveva legato di più dopo il Decimo, nonostante il loro rapporto fosse sempre stato conflittuale e pieno di rivalità.

L’altro non aveva mai combattuto contro di lui per ottenere il posto di braccio destro, eppure visto il legame che aveva con il Decimo sapeva che l’unico altro candidato possibile per quel ruolo sarebbe stato proprio lui.

Se l’altro avesse fatto sul serio per aggiudicarsi quella posizione sarebbe mai riuscito a sconfiggerlo?

Gokudera aveva sempre avuto quel dubbio.

Se Yamamoto  avesse deciso di lottare, nonostante in intelligenza lo battesse come niente, ora forse sarebbe stato l’altro al suo posto, sarebbe spettato a lui svolgere quel rituale.

Yamamoto era infatti più intuitivo di lui, e sapeva trattare con gli altri meglio di come faceva lui. E quelli erano doti eccezionali per un buon braccio destro.

Tuttavia così non era stato.

Yamamoto non aveva combattuto, e lui era diventato braccio destro.

Ed ora doveva svolgere fino in fondo  il suo dovere.

Era però titubante, perché a dirla tutta non era mai riuscito a capire perfettamente quali erano i suoi sentimenti per l’altro.

Gli piaceva, non gli piaceva, lo guardava, non lo guardava, era preoccupato per lui, ma pretendeva con se stesso che non fosse così tentando di non darlo a vedere.

Il loro rapporto era complesso.

Yamamoto lo guardava senza nessuna ombra nello sguardo e sorridente. Al contrario di tutto gli altri guardiano era davvero felice per lui. E sapeva quanto importante fosse quel giorno per il guardiano della tempesta.

E Gokudera si fece ancora più incerto.

Sapeva che avrebbe dovuto darsi una mossa ma non riusciva a sollevare il capo e baciarlo.

Con gli altri era stato facile ma con lui le cose si complicavano sempre e non capiva il perché.

Yamamoto dovette accorgersi che c’era qualcosa di sbagliato. Sembrava sempre capirlo meglio di chiunque altro. E quando ne aveva bisogno c’era sempre. E per spronarlo non esitava a dirgli in faccia i suoi sbagli in modo franco e spiccio.

Era la persona più vicina ad un amico vero che avesse mai avuto.

Anche il Decimo era suo amico, ma la loro amicizia era macchiata dal rispetto per la posizione dell’altro. Con Yamamoto invece erano alla pari.

Yamamoto notando il suo turbamento decise come sempre di corrergli incontro, prendendo in mano la situazione, in modo da aiutarlo.

Se lui era titubante nel baciarlo, allora gli avrebbe dato una mano per rendergli le cose più facili.

Il solito sorriso dolce ma anche sfrontato che attraversava quasi sempre il volto del guardiano della pioggia svanì mentre gli appoggiava le mani sulle spalle, per poi chinarsi verso di lui.

Visto che lui non si dava una mossa, voleva baciarlo lui?, fu quello il pensiero di Gokudera.

Il ragazzo dai capelli argentati a quel punto si ritrovò istintivamente a porgergli  le labbra. Quelle di Yamamoto nel frattempo si avvicinavano sempre di più alle sue e…

FINE CAPITOLO 1

Yamamoto bacerà davvero Gokudera? Oppure no? Cosa succederà? Tutto quello lo scoprirete leggendo il prossimo capitolo.

L’ANGOLO DI REBYCHAN:
Come avevo annunciato nello scorso capitolo in un piccolo avviso, sentivo il bisogno di novità e quindi ho deciso di iniziare a scrivere una nuova storia su Reborn. Una storia semplice senza grosse pretese. D’ora in poi credo infatti che scriverò sempre due fic contemporaneamente su questo manga, che si alterneranno al giovedì, tempo permettendo. Avendo tante idee per la testa, sento il bisogno di sfogarle.
L’ispirazione della fic è un’immagine che ho visto di un bacio sulla bocca fra due camorristi mentre il giornale ne spiegava il principio. Ora sappiamo tutti che le vere organizzazioni mafiose non sono per nulla una bella cosa, ma il senso di quel bacio è davvero profondo ovvero lo scambio di anime e così è nato il rituale della storia, che è decisamente inventato.
L’ostentazione del bacio mafioso invece ha una valenza diversa, e più dispregiativa, ma quella sarà un’altra storia se mai deciderò di scriverla, per cui mi tengo la bocca cucita.
Ed ora passiamo all’altra decisione che ho preso per le fic nuove. Ho deciso infatti che d’ora in poi se una mia storia su EFP non dovesse avere un certo riscontro, la toglierò per proseguirla solo nel mio forum. Se infatti a nessuno dovesse interessare qui, per me ho intenzione di continuarla lo stesso ma almeno mi libero un po’ di tempo (preparazione del file, postaggio, controllo) che potrei impiegare in altro. Queste mie parole non vogliono spingere nessuno a commentare, uno perché fin’ora sono sempre stata molto contenta dei commenti ricevuti in questo fandom, e secondo perché chiunque volesse continuare a leggere la storia può sempre farlo nel mio forum che è accessibile a tutti. E’ solo una questione di tempo. Se sembra che a nessuno interessi, infatti, tanto vale guadagnarne un po’ e postarla una sola volta e la scelta non può che essere il mio archivio privato. Spero sia tutto chiaro, ma se qualcosa non è stata capita ditemelo pure, che tenterò di essere più precisa.  
Grazie per l’attenzione.
Con questo mi sembra di aver detto tutto.
Chi vuole contattarmi può farlo qui sui commenti EFP, per Email o sul mio forum.
Alla prossima.
Rebychan
   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn / Vai alla pagina dell'autore: Rebychan