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Autore: MeiyoMakoto    08/09/2011    0 recensioni
Hermione è 'una tosta', come dice suo padre: si è sempre impegnata nello studio, ed a scuola ha sempre la risposta pronta. O almeno quasi sempre: perchè una semplice interrogazione in Letteratura può mandare nel panico perfino lei.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Per Lisa_Pan, secondo me una  delle migliori di efp.


C'era una sola cosa di sua figlia che il signor Granger detestasse con tutto il cuore: il pesantissimo baule che ora si ritrovava a portare. Questa volta, però, quel simpatico Arthur Weasley non era potuto andare a prendere la nidiata, quindi non non c'era nessuno ad aiutare il povero Mr Granger, che dovette arrancare da solo fino alla macchina con quel coso sul groppone, per di più sentendosi un tantinello osservato.
'Mi dispiace, papà, ti aiuterei volentieri, ma sai che non posso usare la magia fuori dalla scuola...', stava dicendo Hermione. Suo padre neanche la sentiva.
Finalmente, il pover'uomo si potè spalmare sul sedile dell'auto, mentre sua moglie li conduceva via da King's Cross Station. Hermione continuava a parlottare allegramente di cose che i suoi genitori avevano rinunciato a capire.
'Hermione.',la interruppe ad un certo punto la madre.
'Un secondo, mamma, questa è davvero carina...'
Mrs Granger decise di ignorarla;
'Hermione'-ricominciò- 'Quest'anno hai seguito moltissime materie...'
Sua figlia sorrise compiaciuta: per un periodo le aveva seguite tutte.
'....fra cui Babbanologia. Ma che... Cosa vuol dire Babbano? Non è così che voi chiamate la gente...Beh...Comune?'
Hermione fece spalluccie.
'Sì, ma quella materia l'ho mollata dopo il primo quadrimestre: non aveva senso seguirla, sono già praticamente Babbana.'
'Praticamente.'
C'era una nota malinconica nella voce della madre che a Hermione non piaceva.
'Beh... Sì. E' come se fossi Babbana, sono nata e cresciuta tra di voi. Solo che, quando è buio, invece di una torcia accendo la mia bacchetta.'
Aveva cercato di buttarla a ridere: aveva già abbastanza problemi a scuola per il fatto di essere una Mezzosangue; ci mancava solo che glielo rinfacciassero anche a casa.
'Tu stai benissimo a Hogwarts, no?', continuò Mrs Granger, prendendola alla sprovvista.
'Certo!'- si affrettò a rispondere- 'Ron, Harry e gli altri sono dei miti, e poi imparo tante di quelle cose...'
'Sì, ma non hai mai pensato anche solo per un momento a come potrebbe essere se vivessi qui?'
'In che senso, scusa?'
'Come sarebbe se non avessi un migliore amico che ha sgominato una dittatura a un anno e un altro i cui fratelli allevano draghi o costruiscono esplosivi.'
'Hmmm.'
Hermione ci aveva pensato, eccome, e più ci pensava più si rendeva conto di quanto volesse bene ai suoi amici: quando andava a scuola coi Babbani, la prendevano in giro perchè aveva i denti grandi, studiava molto e una volta per sbaglio aveva fatto diventare verde il cane di una sua compagna (che da quel momento la aveva evitata come la peste).
'E le materie?'- instette Mrs Granger- 'Non ti piacerebbe imparare un po' di Letteratura, Matematica...?'
La ragazza drizzò le orecchie: quello sì che era un argomento interessante!
'Beh... Naturalmente.'
I suoi genitori tirarono un sospiro di sollievo.
'Allora?', chiese timidamente Hermione, 'Che devo fare?'
I signori Granger tentennarono.
'Te la sentiresti di frequentare dei corsi estivi?', azzardò Mr Granger dopo un po'.
'Naturalmente, se i compiti delle vacanze...'
Non fece in tempo a finire la frase, perchè Hermione si liberò della cintura di sicurezza e gli gettò le braccia al collo grata: aveva sempre rimpianto di non poter continuare le materie che aveva seguito alle elementari.
'Frana un po' il tuo entusiasmo, piccola!', esclamò ridendo suo padre, 'Devi scegliere solo un paio di materie, questi corsi non sono affatto semplici.'
Hermione sorrise spavalda.
'Non hai idea di cosa ho fatto per seguire le materie che mi interessavano, a Hogwarts!'
'Sì, sappiamo che sei sempre stata una tosta, quando vuoi una cosa non c'è verso di fermarti.', ammise suo padre orgoglioso.
'Tuttavia', intervenne la luce della ragione nella persona di Mrs Granger, 'Lì sei nel tuo ambiente, amore, e certamente non eri affatto indietro quando sei entrata, con tutti i libri che ti sei divorata. Qui sarà tutto diverso: come puoi pretendere di seguire più di due corsi con ragazzi della tua età, quando loro sono avanti di tre anni scolastici?'
'Vorrà dire che starò un anno indietro e farò quattro corsi.'
Dopo tutto non sarebbe stato un gran danno capitare con ragazzi di un anno più piccoli: era la stessa età della sua amica Ginny Weasley.
'Mi sembra una buona idea, ma comunque non potrai frequentare più di due, forse un paio di corsi.'- riflettè sua madre.
'Tre.'
'Sei sicura?'
'Sicurissima! Dai, mamma, lo sai che ce la posso fare.'
Mrs Granger la squadrò per un po'.
'Uhm... Ok.', si arrese alla fine, 'Ma a tuo rischio e pericolo.


Una settimana dopo, Hermione sorrideva beata, guardando i progetti di Arte appesi alle pareti della sua aula: quanto erano belli! Ed erano stati creati faticosamente, organizzandosi per vedersi e dividendosi il lavoro. Certo, anche i suoi di compiti non  erano particolarmente facili, ma...
'Insomma, Granger!'
Hermione si era distratta mentre la professoressa di Letteratura faceva l'appello.
'Sì... Mi scusi... Presente...', farfugliò.
'L'altra le fece un sorriso che sembrava più una smorfia.
'Come si pronuncia il tuo nome di battesimo, cara?'
'Her-ma-io-ni.', scandì Hermione.
'E' un bellissimo nome.'
Già... Adatto ad una strega.
La professoressa passò ad altri nomi più insignificanti, e Hermione tornò al suo torpore. Fu una voce alla sua destra a svegliarla;
'Presente!'- annunciò un ragazzino che evidentemente non aveva ancora cambiato voce.
Hermione si voltò e lui le sorrise imbarazzato.
'Bene, ora è arrivato il momento che sappiate chi sono io.', disse la professoressa teatralmente quando ebbe finito l'appello. Scrisse "Mrs Cordelia Hack" con una grafia tutta fronzoli. Si fermò un attimo a contemplare la propria opera prima di commentare: 'Ma preferirei che mi chiamaste Cordelia.'
Hermione la squadrò: quel nome gli stava a pennello.
Cordelia era vecchia, ma cercava di nasconderlo indossando vestiti ampi e colorati e usando un rossetto troppo forte. Parlava molto e senza interrompersi quasi mai; di quello che diceva si capiva poco, ma quando nominava gli autori e i personaggi che preferiva gli occhi le brillavano di felicità e ammirazione. D'un tratto, Hermione si ricordò che doveva prendere appunti.
'...La principessa che porta il mio nome, come forse saprete,'- disse Mrs Hack scoccando un'occhiata dubbiosa alla classe- 'è la protagonista di una tragedia del grande William Shakespeare, il Re Lear.  Qualcuno sa dirmi il nome di un'altra opera del Bardo?'
Parecchie braccia vennero alzate timidamente, ma la professoressa le ignorò.
'Hermione,' chiamò, estasiata di pronunciare un nome così particolare, 'Tu che mi dici?'
Fu allora che Hermione venne presa dal panico.


Ciao a tutti, grazie per aver letto la storia, spero che continuerete a seguirmi... Penso che gli altri capitoli mi siano venuti meglio ;)
  
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