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Autore: xgiuls    08/09/2011    16 recensioni
«Sveglia bella addormentata nel bosco.» urlò Harry bussando continuamente alla porta della mia camera tenendo un certo ritmo.
«Vai via!» mugugnai ad alta voce scandendo bene ogni parola per poi premermi il cuscino sulla faccia cercando di soffocare le urla di Harry.
«Siamo di buon umore oggi.» disse ironicamente continuando a picchiare sulla porta.
Ormai era così che mi svegliavo da un anno a questa parte, non avevo bisogno di nessuna sveglia, ce l'avevo sotto forma umana.
«Harry Edward Styles.» strillai il suo nome alzandomi dal letto a forza portandomi il cuscino sotto braccio «Se non la finisci immediatamente giuro che ti casto!» dissi aprendo la porta ritrovandomelo davanti che mi sorrideva divertito.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Non appena entrai in camera, sistemai il casino che si era creato per colpa di Harry. La mia camera diciamo che era un po' la puttana di tutti dato che i ragazzi ci entravano e uscivano con una certa nonchalance. Era snervante dover ricordare ogni giorno, ad ognuno di loro, che quella era la mia camera e che volevo una certa privacy dato che ero l'unica ragazza della casa.

La cosa bella è che ero la sola ad avere un bagno tutto per se mentre i ragazzi ne avevano soltanto uno e dovevano condividerlo in cinque.

Vivevamo in quell'appartamento da quasi due anni, da quando a Louis venne in mente la folle idea di andare a vivere tutti quanti insieme. Successe tutto così velocemente. Louis comprò immediatamente la casa e in meno di due settimane traslocammo. Era una pazzia bella e buona ma alla fine ce la cavammo alla grande, anche meglio di quanto pensavamo.

Eravamo molto uniti tra di noi, lo eravamo sempre stati. Ci conoscevamo tutti dai tempi delle elementari, fatta eccezione per me, Harry e Louis che ci conoscevamo già dall'asilo. Noi tre siamo sempre stati inseparabili, eravamo una forza della natura insieme considerando che eravamo uno più pazzo dell'altra. Loro erano tutto quello che avevo, loro erano veramente tutto per me. Non mi sarei mai immaginata la mia vita senza quei cinque, ero cresciuta con loro e oltre ad essere i miei migliori amici erano anche la mia famiglia.

Mi aiutavano in ogni modo possibile e da quando li conoscevo, non smisero un attimo di starmi vicino. Soprattutto dalla morte di mio padre. Da quando successe io e mia madre non facevamo che litigare, Louis decise di andare a vivere insieme anche per questo motivo. Non sopportava più vedermi star male ogni giorno per colpa sua, così non ci pensai due volte prima di trasferirmi.

Dovevo tanto ad ognuno di loro, non sarei mai riuscita ad andare avanti senza il loro aiuto.

Dopo aver sistemato il letto e tutto ciò che era in disordine, mi vestii. Presi un paio di jeans stretti con qualche strappo qua e là e me li infilai, mi guardai allo specchio indecisa se tenere o meno la felpa di Zayn addosso. Inclinai un po' la testa e optai per tenerla, quel grigio scuro mi stava bene addosso, risaltava i miei occhi verdi. Sciolsi i capelli frizionandoli con le mani, il bello di avere i capelli mossi-ondulati era che si sistemavano con poco. Mi truccai quel poco che bastava, dopo di che mi infilai degli stivali a laccio neri che arrivavano fino a sopra la caviglia. Presi la borsa e poi scesi in cucina.

«Vai a prendere Sarah?» chiese Harry notando che mi ero preparata per uscire.

Annuii facendo una smorfia «Sì, oggi esce alle 11.45 dalla materna.» dissi guardando l'orologio che avevo al polso.

Per poter contribuire alle spese della casa facevo la baby sitter per una famiglia che abitava in centro, mi pagavano bene e riuscivo anche a mettere da parte qualche soldo per il college. Non lo facevo solo per i soldi, mi affezionai quasi subito a Sarah e lei fece lo stesso. Anche i ragazzi ormai si erano attaccati alla bambina visto che spesso la portavo a casa con noi.

«Se vuoi ti do un passaggio.» si offrì Louis «Accompagniamo Harry al lavoro e poi ti porto.» aggiunse vedendo lo sguardo fulminante dell'amico.

Ridacchiai osservando la scena e dopo qualche minuto uscimmo tutti e tre di casa. Oggi Louis aveva il giorno libero, lui ed Harry lavoravano da Starbucks facendo i turni e da quando erano stati assunti, la caffetteria era sempre piena di ragazzine. 

Lasciammo Harry davanti all'entrata posteriore ma prima che Louis potesse mettere in moto la macchina, sentii bussare dalla parte del mio finestrino. Lo abbassai guardando divertita la faccia di Harry. 

«Hey ragazzina!» esclamò riferendosi a me. Amavo quando mi chiamava in quel modo, lo faceva solo lui.

«Che c'è Hazza?» chiesi facendogli un sorriso.

«Sei pregata di venirmi a prendere dopo.».

«Lo faccio ogni santo giorno.».

«Per questo l'umanità te ne sarà grata.» disse divertito facendomi scoppiare a ridere.

Fece per entrare nella caffetteria ma si voltò di nuovo «Ah un'altra cosa…» si fermò a guardarmi «Ti voglio bene.».

Quando voleva, sapeva essere la persona più dolce e tenera del mondo.

«Anche io te ne voglio.» gli dissi sporgendo la testa dal finestrino.

«Bene, ora che vi siete dichiarati possiamo andare?» chiese Louis allungandosi a sua volta in direzione del finestrino.

Iniziai a ridacchiare e una volta salutato Harry, Louis mi portò a prendere Sarah. La scuola materna non era molto distante dalla caffetteria, a piedi era si e no una mezz'oretta di cammino ma quando poteva, Louis mi accompagnava sempre. Si fermò davanti all'enorme cancello di ferro della scuola.

«Grazie scemo.» gli dissi sorridendo prima di scendere dalla macchina.

«Prego idiota, a che ora torni?» chiese divertito.

Mi morsi il labbro inferiore facendo dei calcoli nella mia testa.

«Ora la porto al parco, le faccio mangiare qualcosa e poi vediamo se vuole fare merenda.» dissi tutto d'un fiato «Penso per le 17 circa.».

Si limitò a ridere scuotendo la testa, dopo di che girai in direzione dell'entrata ma prima che potessi muovermi di un passo, sentii la sua voce alle mie spalle. 

«Non dimentichi qualcosa?» domandò con un espressione da finto offeso.

Feci una smorfia e mi avvicinai al suo finestrino per poi stampargli un bacio sulla guancia.

«Molto meglio.» dichiarò facendomi un sorriso.

Alzai gli occhi al cielo, dopo di che lo salutai con un cenno della mano mentre faceva inversione sulla sua mini cooper blu. Solo quando non vidi più l'auto mi diressi verso la scuola. Salutai alcune ragazze che lavoravano lì e poi andai a prendere Sarah, la quale mi aspettava seduta su una piccola panchina.

La chiamai facendole un cenno con la mano. Non appena mi vide fece un sorriso da un orecchio all'altro venendo verso di me correndo.

«Ciao principessa.» la salutai piegandomi sulle ginocchia per poterla abbracciare. 

«Ciao Aly.» disse staccandosi dall'abbraccio.

Le sorrisi scompigliandole i lunghi e lisci capelli biondi facendola ridere.

«Pronta per il parco?» le chiesi facendola scoppiare di entusiasmo, amava andare al parco.

Durante tutto il tragitto mi raccontò della sua cotta per certo Simon, mi disse che si erano fidanzati proprio oggi e che si erano già detto "ti amo". Era bello vedere come fosse semplice a cinque anni, avrei dato qualsiasi cosa per tornare bambina. Il suo discorso mi fece pensare alla mia stupida cotta per Zayn, ero fissata con lui già da un paio di anni ma non dissi niente a nessuno a parte Louis. Decisi di non dire niente ad Harry perché sapevo benissimo come avrebbe reagito, quindi optai di non farne parola con lui.

Una volta arrivate al parco, le feci mangiare un panino e poi la lasciai andare a giocare mentre io mi godevo quei pochi raggi di sole ancora rimasti. Mi sedetti su una panchina e iniziai a pensare, ma i miei pensieri vennero spenti dalla vibrazione del mio blackberry. 

 «Ho paura a stare a casa da solo.» lo sentii dire non appena presi la chiamata «E mi annoio.» aggiunse facendo un verso strano.

«Louis, guardati un film!» esclamai scoppiando a ridere «O un porno, come preferisci.».

«Quando torni a casa portami un gelato.».

«Va bene, ma tu non masturbarti sul divano.».

«Vaffanculo.».

Non riuscii a trattenere una risata, amavo il nostro rapporto. Misi il telefono nella borsa e mi alzai di scatto dalla panchina aguzzando lo sguardo in cerca Sarah, ma non la vidi da nessuna parte. Iniziai a urlare il suo nome presa dal panico più assoluto ma non ricevetti nessuna risposta. Mi girai prendendo la borsa sulla panchina e mentre mi rigirai di fretta mi scontrai contro qualcuno.

«Merda che male!» gridai ad occhi chiusi mentre mi massaggiavo la spalla appena urtata.

«Sempre la solita camionista.» disse divertito una voce che avrei riconosciuto tra milioni.

Aprii gli occhi di scatto trovandomi davanti Zayn, anche lui intento a massaggiarsi con una mano il petto che si era scontrato con la mia spalla mentre con l'altra teneva al guinzaglio due cani abbastanza grandi.

«Cosa ci fai qua?» mi chiese curioso.

Feci dei versi ambigui guardandomi in giro «Sono qui con Sarah.».

«E dov'è?» domandò non vedendola.

«Bella domanda.» sussurrai io ancora impanicata.

Ad un tratto vidi la sua folta chioma bionda correre sul prato. Senza neanche pensarci mi indirizzai verso di lei ma uno dei cani che teneva Zayn iniziò a girarmi intorno, attorcigliandomi intorno alle gambe il guinzaglio.

«Aspetta, faccio io.» disse facendo un sorriso per poi cercare di liberarmi da quel groviglio.

Iniziai anche io a dargli una mano ma in quel momento l'altro cane cominciò a girare per il verso opposto, incastrando anche Zayn, facendolo quindi avvicinare sempre più a me. Sentii il mio battito cardiaco aumentare sempre di più, fino a diventare quasi irregolare. 

Potevo sentire il suo respiro caldo addosso mentre i nostri occhi si fissavano senza battere ciglio.

«Cosa fate?» domandò una voce dolce alle nostre spalle facendoci girare contemporaneamente.

Il viso di Sarah era immobile su noi due, con un sorriso a trentadue denti. Deglutii e poi ritornai a fissare Zayn, che fece esattamente lo stesso.

«Niente!» urlammo all'unisono per poi iniziare a slegare il groviglio.

Dopo qualche istante riuscimmo a liberarci e quando ci staccammo l'uno dall'altra, venni sommersa dall'imbarazzo. Non era la prima volta che stavamo così vicini, ma questa volta sentivo il suo sguardo perforarmi ovunque.

Mi passai una mano tra i capelli «Io devo andare.» dissi sorridendogli, spaccando il silenzio.

«Vado anche io, devo riconsegnare i cani.» spiegò ricambiandomi il sorriso.

Zayn faceva il dog sitter tre volte a settimana, nei giorni restanti lavorava in un negozio di scarpe sportive verso il centro.

«Ciao Sarah.» le disse pizzicandole una guancia.

La bambina lo salutò con un sorriso mentre io mi avvicinai alzandomi sulle punte per poi stampargli un bacio sulla guancia.

«A dopo Malik.» sussurrai in modo che potesse sentirmi solo lui.

Lo vidi farmi un occhiolino, dopo di che presi per mano Sarah e la portai a far merenda.

NOTE:
uaaao! non pensavo avesse così "successo" già al primo capitolo! cioè, 9 recensioni *w* #tantoamore ahah comunque, mi fa piacere che vi sia piaciuta.. mi ha fatto molto piacere leggere le vostre bellissime recensioni ♥ grazie di cuore! inoltre è già seguita da 11 persone ed è tra i preferiti di 4 persone :) 

  
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