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Autore: Fiamma Erin Gaunt    08/09/2011    2 recensioni
"Ero decisamente e incomprensibilmente innamorata di quello stupido,arrogante e orgoglioso Grifondoro." La storia è ambientata ad Hogwarts all' epoca dei Malandrini ed è vista interamente dal punto di vista dei Serpeverde.Si preannuncia un anno veramente impegnativo per i ragazzi di entrambe le case; tra sfide,litigi e nuovi insospettabili amori.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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The mission is launched
 



 

- Fammi capire bene, tu vorresti organizzare una festa solo perché Rabastan possa farsi una Gryffindor? – domandò incredulo Malfoy. Uffa, ma per quale diavolo di motivo quello stava sempre in mezzo?

 

- Non mi pare di averti chiesto nulla Lucilla, tantomeno il permesso, quindi vedi di chiudere quella fogna – risposi lanciandogli un’ occhiataccia.

- Giuro che se non la finite di discutere come due vecchie comari schianto tutti e due – minacciò Rico lanciandoci un’ occhiata che non prometteva niente di buono.

- Quindi niente, volevo sapere se tu ed Elios potevate darci una mano con gli alcolici – dissi guardandolo con la mia migliore espressione da dolce fanciulla in difficoltà.

- Ok, per quando ti servono? – domandò riprendendo a sorseggiare il bicchiere di Wisky incendiario che aveva in mano

- Per domani sera – replicai come se non gli stessi chiedendo nulla di eccezionale.

- Domani? E tu me lo vieni a dire solo oggi pomeriggio? –

- Certo, l’ abbiamo deciso solo un’ ora fa – replicai

- Ok, ok. Avrai i tuoi alcolici – assicurò

- Perfetto – gli scoccai un bacio e mi diressi verso la mia camera dove ero sicura che avrei trovato tutte le ragazze.

- Anche gli alcolici sono sistemati – annunciai con espressione soddisfatta

- Gli inviti sono quasi pronti, ne ho fatti appena 150, se vuoi controllare la lista – mormorò Carolynne passandomi un lungo foglio di pergamena compilato con nomi, cognomi,casa e anno. Gli diedi un’ occhiata e annuì soddisfatta.

- Ottimo lavoro Caro –

La ragazza mi rivolse un sorriso grato.

- Dovremmo occuparci dei vestiti che indosseremo – mi fece notare Narcissa

- Giusto. Domani dopo pranzo abbiamo un’ ora libera, la sfrutteremo per andare ad Hogsmeade a fare un po’ di shopping –

- Approvato in pieno – concordò Cassy. Ero sicura che nella sua testolina platinata stavano già affiorando centinaia di immagini di vestiti stupendi.

- Ma domani non abbiamo gli allenamenti di Quidditch? -  intervenne Bella guardandomi perplessa. Dannazione, me ne ero dimenticata.

- Hai ragione – confermai con aria lugubre

- Possiamo andarci appena avete finito – propose Darcy pratica

- Ok, speriamo solo di riuscire a fare in tempo prima di cena o non ci resterà tempo sufficiente per prepararci – sospirò Cissy.

Sapevo che per la più giovane delle Black quella del look era la priorità assoluta.

- Tranquilla Cissy, faremo in tempo – assicurai

- Ok, visto che gli inviti sono pronti, che ne dici di andare a consegnarli Carolynne? Puoi farti aiutare dalla Jones se vuoi – dissi lanciando un’ occhiata alla Corvonero che si affrettò ad annuire

- Sì Fiamma, provvedo subito – disse prima di uscire a passo svelto dal dormitorio. Adoravo quando la gente mi prendeva alla lettera e, da quando avevo fatto il mio ingresso ad Hogwarts, era sempre così; le persone avevano paura di disattendere le mie aspettative e questa cosa era decisamente vantaggiosa.

- Ho bisogno di stendermi – dissi mettendo a tacere le chiacchiere delle mie amiche.

- Ok, vorrà dire che io, Bella e le altre scenderemo giù; quando vuoi ci trovi in Sala comune – disse Cissy alzandosi dal letto e rassettandosi elegantemente la gonna. Le ragazze uscirono lasciandomi finalmente ad un meritato riposo. Regolai la bacchetta affinchè vibrasse per le sette, in questo modo avrei avuto tutto il tempo di prepararmi e scendere a cena.

Riaprì gli occhi qualche minuto prima delle sette; allungai la mano per disattivare il meccanismo di sveglia e mi diressi verso il bagno, decisa a farmi una bella doccia. Dopo che l’ acqua calda ebbe cancellato ogni traccia di sonno dal mio viso mi dedicai alla scelta dell’ abbigliamento; un paio di jeans neri, una maglietta verde smeraldo e converse dello stesso verde. Adoravo quel colore, non solo era quello della mia casa, ma creava un contrasto delizioso con il rosso rubino dei miei capelli. Scesi lentamente l’ ampia scalinata e feci il mio ingresso nella sala comune; i divanetti erano tutti occupati ad eccezione delle due poltrone davanti al caminetto sulle quali erano drappeggiati due stendardi della casa di Serpeverde. Quelle due erano riservate a me e a mio cugino; era così dal nostro primo anno e non a caso, in fin dei conti eravamo gli eredi di Salazar Serpeverde; se è vero che la nostra casa è la prima in tutta la scuola, allora, è altrettanto vero che io e Rico siamo considerati gli studenti più in vista qui ad Hogwarts.

- Allora come procede la vostra piccola festicciola? – domandò Malfoy con il suo solito tono strafottente

.- Alla grande platinato delle mie costosissime scarpe – replicai occupando la mia poltrona.

- Ma davvero ed il tema qual’ è? Il ghiaccio della Siberia? – domandò ironico accennando ai toni gelidi che utilizzavo con lui.

- Magari, almeno potrei sperare in una tua morte per assideramento – commentai rivolgendogli un sorriso sarcastico

- Possibile che voi due dobbiate sempre discutere? – domandò Rico che aveva appena fatto la sua comparsa.

- Ha cominciato lui –

- No, ha cominciato lei –

- Complimenti, siete davvero molto maturi – commentò alzando lo sguardo al cielo.

- Dillo a questo tronfio idiota – replicai lanciando un’ occhiataccia al biondo che ricambiò allo stesso modo

- Sai credo che Black abbia ragione, devi avere sangue Banshee nelle vene – commentò malevolo Malfoy

- Prova a ripeterlo se ne hai il coraggio, razza di sciocco damerino – ringhiai mettendo mano alla bacchetta. Il ragazzo mi imitò all’ istante.

- Adesso mi avete davvero stancato – intervenne Rico disarmandoci entrambi

- Datevi una calmata o vi calmo io – minacciò scoccandoci un’ occhiataccia.

- Sono calmissima – assicurai facendo un respiro profondo e rilassando i muscoli.

- Anche io, mi sono calmato – assicurò Lucius allungando una mano come per riavere la sua bacchetta.

- No Lù, queste le tengo io. Ve le ridarò dopo cena se riuscirete a non discutere-

- Si papà – risposi sarcastica.

- Ma per favore, penso che mi sarei già suicidato se avessi due figli come voi – replicò tra il serio ed il divertito.

- Andiamo a cena, ho fame – annunciò subito dopo.

La cena proseguì senza avvenimenti degni di nota. 
Una volta tornata in dormitorio mi addormentai cullata dalla voce delle mie amiche che discutevano su quale fosse il cavaliere più adatto per la festa della sera seguente. Io dal canto mio non mi facevo tutti questi problemi; del resto non era mai stato difficile trovare un accompagnatore quindi non vedevo perché i problemi sarebbero dovuti sorgere proprio in quell’ occasione.

Ovviamente non avevo la minima idea di quanto mi stessi sbagliando....

 



Spazio autrice:
L’ aggiornamento di questa storia è avvenuto scandalosamente tardi ( imploro il vostro perdono) ma diciamo che in seguito alle poche recensioni ricevute, è venuto a mancare lo stimolo a scrivere. :( Comunque per il momento le idee sembrerebbero esserci, certo sono un po’ confuse, ma meglio di niente. Fatemi sapere che cosa ne pensate, perché credetemi continuare a scrivere senza sapere cosa ne pensano i lettori è alquanto demotivante. Baci baci,
                                                                                                                          Bella_92

  
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