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Autore: ranyare    08/09/2011    2 recensioni
Questa è una piccola raccolta di one-shots, autoconclusive, legate ai personaggi della mia fanfiction "Narnia's Rebirth", e rappresentano momenti del passato di alcuni di loro oppure altri, non trattati nella storyline principale.
Vi presento Narnia's Memories: ricordi di vite passate, frammenti di realtà vissute e oramai dimenticate, dolci ricordi serbati nell'animo e paure mai davvero dimenticate.
1. "I loved you first." - Peter & Shaylee
2. "I know you'll never leave me alone." - Gwaine & Siria
3. "At the end of a closing day." - Siria
4. "Silence has filled my voice." - Aysell [COMING SOON]
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Caspian, Peter Pevensie, Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Narnia's ~R~'
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Memories in 4 parti ragazze

I know you'll never leave me alone

 .

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-Non è stato il mio primo bacio, quindi non montarti la testa.-

Il dolce orgoglio di una ragazzina dai capelli rossi, dalle guance accese e dallo sguardo terribilmente fiero: ecco qualcosa che penso non dimenticherò mai, nemmeno dovessi vivere cent’anni.

-Certamente, perché tu hai un’intensa vita sociale di cui io non sono a conoscenza.- ridacchiai, scostando i ciuffi ribelli dalla mia fronte, soppesandola con uno sguardo di sottecchi che la fece arrossire ancor di più – era bella, Siryn, era bella nella sua acerba innocenza e nel suo sapore frizzante, vivo.

Aveva due anni in meno di me e di suo fratello: dodici anni compressi in una lunga chioma di capelli rossi ed in due occhi del colore del cielo, col volto tondo ancora di bambina ma due labbra carnose invece già da donna, che mi facevano venir voglia di possedere il potere di mandare avanti il tempo pur di vedere come sarebbe diventato quel corpo acerbo una volta cresciuto.

Alla sua età, suo padre e sua madre erano convinti che avrebbe dovuto cominciare a comportarsi come una brava signorina: avrebbe dovuto mantenersi sempre composta e mansueta per far sì che un qualche buon partito s’interessasse a lei e chiedesse la sua mano – incastrandola in un matrimonio che, per lei, sarebbe stata soltanto una gabbia.

A me, invece, piaceva così: con un paio di calzoni rubati dai vestiti diventati piccoli a suo fratello e una casacca sdrucita, i capelli raccolti e le ginocchia scorticate dalle cortecce degli alberi.

Selvaggia.

Se ne stava lì, a braccia conserte, appoggiata ad un immenso ontano con la treccia posata sulla spalla e i piedi che si sfregavano l’un l’altro, segno del suo evidente imbarazzo.

-Ho solo perso una scommessa, Gwaine. Non credere di essere chissà cosa.- replicò, troppo orgogliosa per rinunciare e ammettere che quel bacio l’aveva scossa più di quanto desse a vedere.

Ridacchiai ancora, prendendo quella mano ancora stretta a pugno e tirando Siryn contro di me mentre un lieve vento scuoteva le fronde degli alberi che, maestosi, s’innalzavano intorno a noi, racchiudendoci in una radura di poco discosta dal villaggio dove vivevano le nostre famiglia.

Conoscevo quella ragazza dalla sua nascita, sin da quando Aaron aveva urlato – correndo per tutto il villaggio, entusiasta – di aver ricevuto, finalmente, la sorellina che tanto aveva pregato per avere al suo fianco; lo avevo considerato strambo sino a quando Siryn non aveva cominciato a parlare, conquistandosi all’istante il mio affetto e la mia amicizia.

Penso non scorderò mai il suo aspetto di neonata, quello sparuto pennacchio di lanugine rossastra sulla pelle glabra della testa, la pelle soffice come panna montata, gli occhioni blu ed enormi – occhi che non sono mai cambiati, occhi che ricordo ancora nitidamente come se fossero dinanzi a me in questo preciso istante.

Crescendo, diventò alla svelta la compagnia indispensabile delle mie giornate, il colore e la musica che riempivano quelle ore altrimenti vuote, l’allegria e l’irruenza di un fuoco che riscaldava la mia pelle altrimenti gelida.

Siryn è stata il mio primo bacio, ed il mio primo – ed unico – amore.

Tentò di ribellarsi alla mia stretta quando me la caricai senza troppi problemi sulla spalla, sentendola strillare come un’aquila tutti gli improperi che conosceva la sua giovane ma scaltra mente.

-Mettimi subito giù, Gwaine! Sottospecie d’imbecille effeminato, lasciami andare subito! Ti avverto, mi metto a strillare!- si agitò, riempiendo di pugni poco efficaci la mia schiena e sgambettando come una matta; decisi di accontentarla e la lasciai pesantemente cadere a terra, facendola atterrare direttamente sul fondoschiena.

-Ahia!- sbottò, guardandomi male attraverso la cortina di capelli rossi, tutti arruffati, che erano sfuggiti dalla treccia ed ora velavano quello sguardo intenso ed arrabbiato che tanto adoravo.

-“Effeminato” a chi?- replicai, piccato; e, in meno di un istante, mi fiondai addosso a lei e la bloccai per terra, impedendole di tirarmi un calcio dove gli uomini sono del tutto vulnerabili.

-A te, razza di buzzurro che non sei altro!- ringhiò, divincolandosi e tirandomi un cazzotto in piena faccia, colpendomi – non molto gentilmente – sul mento.

-Piccola vipera!- esclamai, più sorpreso che arrabbiato, tentando di bloccarle il polso prima che mi picchiasse ancora; finimmo a rotolare nel sottobosco, tentando di liberarci a vicenda l’uno dell’altra, le foglie secche che si mischiavano ai capelli rossi di Siryn.

-Carogna!-

-Insolente!-

-Stupido idio__-

Esisteva solo un modo per zittirla; un modo che si rivelò oltremodo efficace, visti i risultati.

Bloccandola sotto di me, agganciando le sue gambe con le mie e stringendole i polsi in entrambe le mani, premetti di slancio le labbra sulle sue, strappando in un brusco respiro gli insulti che ancora avrebbe voluto affibbiarmi, assaporando appieno la morbidezza delle sue labbra soffici.

S’irrigidì all’istante, allibita dal gesto, senza reagire  sorpresa, paura, curiosità, attrazione… sentii passare miriadi di sensazioni nella sua carne illibata, sulla pelle candida che avvertii surriscaldarsi all’istante, la magia che pulsava forte e indomabile nel suo sangue. 

Il fuoco che languiva dentro di lei mi chiamava, alto e bollente come lava, attirando a sé quell’energia uguale e contraria che invece irruppe dentro di me, soffocando i miei pensieri in un turbinio di emozioni troppo complicate – o troppo semplici – per essere chiarificate.

Ghiaccio e fuoco si sfiorarono quando le labbra di Siryn si schiusero e permisero ai nostri respiri di mischiarsi, alle lingue timide ed inesperte d'incontrarsi e conoscersi a vicenda in un tocco che – lo sapevamo entrambi – non avrebbe dovuto esistere, che ci avevano proibito, che ci avrebbe messo nei guai.

Lasciai andare i suoi polsi, immergendo invece le dita in quel mare scarlatto e scompigliato  sapeva di foresta, Siryn, di Sole e della corteccia degli alberi che tanto amava scalare.

Le mani calde di Siryn toccarono sulle mie palpebre, delineando la forma dei miei occhi per poi scendere a costeggiare i tratti affilati del mio viso.

La sua lingua impertinente saggiò la mia, delicata come un petalo di rosa sul pelo dell’acqua di uno stagno; inspirai a fondo, inebriandomi del suo odore conosciuto e familiare, prolungando quel bacio sino a che entrambi non necessitammo di respirare, di vivere, di recuperare noi stessi e la magia lasciata a briglia sciolta da entrambi.

Siryn aveva combinato tanti guai, appiccando incendi quando avrebbe dovuto trattenersi; io stesso avevo faticato, nel corso degli anni, per imparare a controllare le mie energie... ma in quell'istante, vicini com'eravamo, l'incanto di ciò che realmente eravamo pulsava fra di noi, ammantandoci in un bozzolo caldo ed intenso che recludeva qualunque cosa al di fuori di quell'abbraccio.

Quando la guardai, vidi il fuoco ardere nelle sue iridi blu e sapevo, sapevo benissimo, che nei miei occhi color nocciola invece brillava il ghiaccio, quella magia che ci divideva e ci accomunava come nessun altro avrebbe mai potuto capire.

Amavo quella ragazzina; e, penso, l’amerò per sempre.

-Questo… questo rimarrà un segreto.- sussurrò, la voce ridotta ad un refolo di vento, la pelle che scottava al contatto col freddo della mia.

Le accarezzai una guancia, sorridendo appena, cedendo all’infantile desiderio di stringerla a me; rotolai sull’erba tirandola contro il mio petto, abbracciandola con la dolcezza dei bambini, con l’innocenza di creature ancora prive di qualsivoglia malizia, immergendo il viso nei suoi capelli spettinati.

-Ti proteggerò, se lo scopriranno. Non lascerò che ti facciano del male.- mormorai, sentendola appallottolarsi contro il mio petto – non mi avrebbe sorpreso sentirla miagolare, come un cucciolo di gatto.

Se esiste qualcosa che non dimenticherò mai, quella cosa è quel pomeriggio d’estate passato nel bosco dietro il villaggio, abbracciato alla mia Siryn, lontano dal mondo che avrebbe condannato entrambi per qualcosa di cui non eravamo assolutamente responsabili: la nostra magia.

Solo dopo molto tempo, quando il cielo ebbe assunto le tinte scarlatte del tramonto, sentii la voce di Siryn mormorare due semplici parole, dense di un affetto sincero e profondo che rimarrà sempre nel mio cuore.

-Lo so.-

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My Space:

….okay, lo so, magari vi ho un po' sconvolti. Gwaine è un personaggio che verrà fuori fra poco, e che a me piace taaaanto tanto *_*

Non credete che Siria non abbia mai avuto altre storie: ha avuto uomini, storie, avventure, ma non ha mai avuto un rapporto tanto intenso come quello che ha con il principe di Telmar. Questo però non vuol dire che non abbia amato, prima di Caspian.

In questa shot appare la sua magia, la magia di Gwaine, il diverso rapporto che ha Siria con se stessa e con la sua stessa diversità. È una ragazzina acerba ma conscia di se stessa, che si accetta così com'è e che vede il mondo per come può senbrare ad una bambina spensierata: bellissimo ed emozionante.

È Siryn.

Hope you like it!

B.

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Per chi fosse curioso qua sotto può trovare Gwaine, preso direttamente in prestito dalla serie TV “Merlin” xD(sì, Ben è stato clonato. U_U)

http://4.bp.blogspot.com/_YDsBSyVGdmk/TPjoYkQTMzI/AAAAAAAAAcY/uQ3ylA9Wt80/s1600/tumblr_l96qxaJ1ue1qbukmro1_500.png.jpeg

   
 
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