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Autore: Elthefirst    09/09/2011    2 recensioni
Affetta da Shipping compulsivo, partecipo all'iniziativa del forum « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest.
James non riesce a respirare.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Coppie: James Sirius/ Teddy
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Le valigie rimpicciolite sembravano macigni nella tasca della sua veste da mago.

Nella stanza piena di gente James sentiva le lacrime pizzicargli gli occhi mentre suo padre rideva di una qualche sciocchezza.

Teddy, seduto davanti a lui, sembrava l'unico a sentire il rumore di mille insetti che attraversavano la carta da parati che i suoi genitori avevano scelto molti anni prima insieme.

Albus stava abbracciando sua madre baciandole le guance e ricordandole quanto i suoi bambini la amassero.

Lily lo fissava dal lato opposto della stanza come tentando di capire.

Gli altri ospiti erano parte della carta da parati.

I bagagli sbatterono ancora contro la sua coscia mentre si avviava con gli altri al tavolo della cena.

Aveva preparato tutto: i vestiti erano nelle valigie insieme a pochi ricordi che fino a quel momento gli erano sembrati inutili, ma che improvvisamente gli erano indispensabili, la sveglia era puntata alle quattro del mattino ed un Silencio avrebbe impedito al resto della famiglia, riunita per l'occasione, di sentirlo.

Il tavolo della cena era il solito dove aveva mangiato con la sua famiglia negli ultimi ventiquattro anni, sfiorandolo il attraverso la tovaglia pregiata poteva ancora sentire i nomi che lui e i suoi fratelli avevano inciso nell'ebano anni prima.

Alla sua destra, come un re, suo padre guardava i suoi figli pieno di orgoglio e di tanto in tanto durante la cena chiedeva gli sviluppi dell'uno o l'altro progetto.

A James sembrava che l'aria lo stesse soffocando lentamente.

Il vino sparì dalle bottiglie ed i piatti si sporcarono i ripulirono in fretta, il té e gli scones al cioccolato gli ricordavano così tanto la sua infanzia che senti il bisogno di chiudere gli occhi ed immaginarsi sul tappeto a tirare i capelli a Lily coperto di macchie che sua madre avrebbe pulito con un Gratta e Netta prima di buttarlo nella vasca con i gli altri.

Ted, in vacanza per Natale, avrebbe coperto i piedi di James con la sciarpa di Hogwarts e gli avrebbe permesso di addormentarsi sulle sue cosce mentre finivano i compiti.

Quando riaprì gli occhi Ted aveva la sua stessa sciarpa a soffocarlo lentamente.

Poi il té finì, il fuoco si spense e la famiglia si diresse sbadigliando verso le camere da letto.

Dopo poche ore, sarebbe stato il grande giorno.

L'aria invernale lo ghiacciò fin da subito, le nuvolette di condensa non erano più divertenti sbuffi d'inverno ma vapore pieno di zolfo. Le valigie dalla sua posizione seduta gli bucavano sgradevolmente la pelle resa sensibile dal freddo.

Le luci della casa dove era cresciuto erano tutte spente ed il marcipiedo marciapiede contro il quale si era sbucciato tante volte le ginocchia era la sua panchina.

Era bellissima, erano belle le tegole spostate da riparare, era bellissimo il giardino dove un tempo erano stati fatti crescere tanti bei fiori ai quali sua madre si era arresa dopo che i denti di Albus avevano cominciato a venire fuori ed era bella la finestra della camera che per anni aveva diviso con Teddy: la persiana era rotta e sembrava voler cadere come le foglie ormai marce che imbrattavano il viale ed il legno che la componeva era completamente pieno pieno di fori.

James si alzò dal terreno ghiacciato e dando un ultima occhiata alla casa permise ad una lacrima di scaldare la sua guancia intorpidita dal freddo.


L'appartamento sapeva di Teddy, non solo per l'odore tipico dell'altro ragazzo che impregnava ogni angolo della casa, ma soprattutto per le pile di libri che tappezzavano i lati di ogni stanza.

Tolse quanti più libri possibili dal letto e si mise sotto la coperta mentre fuori il cielo si schiariva.

Realizzò che la sua famiglia doveva essersi già svegliata, si chiese se avessero già scoperto che lui non c'era.

Immaginò sua madre intenta a dare ordini a destra e a manca con le rughe accentuate dalla preoccupazione, poi vide suo padre chiudersi nello studio a chiedersi cosa avesse sbagliato.

Zia Hermione non ci avrebbe messo molto a capire, chissà se invece lo zio Ron avrebbe mai capito.

Permise alle lacrime di scendere mentre pensava a Teddy che soffocava come lui.

Si addormentò stringendo le coperte e sperando che il tremore si attenuasse.


Non sapeva cosa lo avesse svegliato, ma la luce stava già illuminando l'unica stanza di quell'appartamento che Teddy aveva comprato con i suoi primi guadagni.

La stanza era calda a dispetto della stagione e la polvere sembrava sparita dalle pile di libri ora ordinati che la sera prima gli avevano impedito il passaggio.

Seduto alla sua scrivania come un déjà-vu Teddy lo fissava sorridendo.

James aprì la bocca più volte per cercare qualcosa da dire, ma Teddy si limitò ad alzarsi per raggiungerlo.

Quando si sedette sul letto per abbracciarlo, James si accorse di tremare ancora.

Il bacio che ne seguì aveva al tempo stesso il sapore della consuetudine e quello della prima volta.

I vestiti scelti per la fuga caddero sul parquet insieme a qualche libro residuo e la veste da cerimonia di Teddy, le loro mani come impazzite carezzarono i rispettivi corpi e la sensazione di soffocare si fece così forte da farlo morire.

Mentre il ragazzo si muoveva dentro di lui guardandolo negli occhi, James comprese quanto stupida fosse stata la sua fuga, aveva realmente sperato di poter scappare e dimenticare, avrebbe sopportato il dolore per un po' e sarebbe ritornato una volta che fosse stato certo di non poter più fare nulla di male all'uomo che amava.

Teddy rallentò i suoi movimenti sopra di lui e lo baciò a pelo sulle labbra, sempre muovendosi lentamente baciò il suo mento, scivolò piano sulla guancia e sulla fronte.

James sapeva che Teddy stava piangendo e pianse con lui stringendolo più forte tra le sue braccia e strappando via l'orgasmo da entrambi in un miscuglio di lacrime e sorrisi.

"A quest'ora dovresti essere sposato." Disse James contro la sua clavicola.

"Come potevo sposarmi se la persona che amo scappa nel bel mezzo della notte?" ripose Teddy con un punta di rimprovero.

James sorrise e decise che il tempo dei chiarimenti sarebbe arrivato, per quel momento l'importante era che finalmente riuscisse a respirare.



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