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Autore: angelikakiki    09/09/2011    1 recensioni
Breve colloquio tra Ron e Hermione dopo che lui è tornato da loro, nel settimo libro... Hermione ovviamente è furiosa, ci sarà qualche via per la riappacificazione?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Harry era andato a prendere le provviste. Forse era in cerca di funghi. Bene, ero da solo con Hermione. No, ok, ricapitoliamo: ero da solo nella tenda con una inviperita Hermione che leggeva il libro delle favole di Beda il Bardo con un’espressione sostenuta e fin troppo concentrata, anche per una come lei. Mi sedetti a una sedia accanto al letto in cui era sdraiata. Lei non mi guardò neppure. Aveva gli occhi incollati a quel libro. Bene. Allora… come iniziare a scusarsi? Dovevo ammettere quanto mi piacesse per farla addolcire? No, mi avrebbe ucciso. Sicuro come è vero che mi chiamo Ronald Weasley. Potevo auto commiserarmi, dicendole quanto ero stato stupido. No, questo già lo sapeva. Potevo accusare l’Horcrux del mio comportamento. No, sapevo fin troppo bene che era una mezza bugia. Optai per la scelta più facile.

“ Hermione…” sussurrai. Lei non si girò.

“ Hermione, dai… em… volevo…” niente, neanche il minimo accenno al fatto che mi avesse sentito.

“ Hermione Granger, voltati, ti prego” dissi. Lei si voltò di scatto. Sobbalzai sulla sedia. In effetti questo non me l’ero aspettato.

“ TU MI PREGHI?” domandò come una furia. Annuii spaventato. Lei rise sprezzante.

“ E per quale ragione ti dovrei dare ascolto? Perché dovrei voltarmi? Anche io ti ho pregato di voltarti e di starmi a sentire! Ma tu ti sei voltato? NO! TU SEI SPARITO PER SETTIMANE!” mi urlò contro. Sprofondai. Aveva ragione. Lei mi aveva implorato di rimanere.

“ Ti prego, Ron, fallo per me…” mi disse allora. “ Ti prego, ti supplico, non te ne andare…” chiedeva. Eppure avevo continuato a camminare imperterrito fino a Smaterializzarmi. Ma razza di deficiente che ero.

“ Io… mi dispiace, te l’ho già detto…

“ Ah, ti dispiace… bene. Convincente direi.

“ E che dovrei fare?” domandai alzandomi. “ Mettermi in ginocchio?” chiesi ironico. Lei anche si alzò. Bhè, almeno adesso mi stava a sentire. Era un notevole passo avanti. Lasciò cadere il libro sul letto violentemente. Non avevo mai visto un’Hermione così arrabbiata da maltrattare un libro. Era grave.

“ Ti ho mai chiesto una cosa del genere? Ti ho mai chiesto... sarei io adesso la presuntuosa? Dopo tutte le idiozie che hai sparato mentre mi accusavi di… di preferire Harry o…

“ No, non dico che tu sia presuntuosa, ma ti sto porgendo le mie scuse, alla fine potresti anche accettarle!

“ Non ci riesco, Ronald, non ce la faccio! Ti ho sempre perdonato, qualsiasi cosa tu facessi, ma in questo momento, quando si parla di vita e di morte… non siamo più a scuola e i tuoi errori è ovvio che li debba pagare in modo più salato!” esclamò. Ebbi dei flash. Una bambina che si nascondeva a piangere in bagno… per poi venir aggredita da un Troll… una ragazzina che si difendeva dicendo che il suo gatto non aveva mangiato il mio topo… una ragazza che mi diceva che avevo rovinato tutto ad un Ballo… e sempre la stessa ragazza che mi lanciava addosso dei canarini gialli in preda all’ira… Il mio sguardo s’incupì.

“ Hai ragione” mormorai. Lei parve afflosciarsi.

“ Faccio proprio schifo” dissi abbassando lo sguardo. Lei sospirò.

“ Adesso ti dico di sì, Ronald. Sono arrabbiata con te. Ma…” disse in un vano tentativo di sorridere. “ Lo sai che alla fine non è così, e… ed è mio dovere di amica dirti che mi passerà, Ronald. Non so quando ma mi passerà.

Il mio cuore sprofondò. AMICA? Avevo perso quel poco di vantaggio che avevo ottenuto durante il matrimonio di Bill e Fleur?

“ Bene. Ora sì che mi sento meglio. No, Hermione, faccio proprio schifo. Me ne sto convincendo sempre di più…

“ E per quale motivo, a parte il fatto recente?

“ Tutti i torti che ti ho fatto… ero… stupido… anzi, come dici tu, stronzo…” dissi sedendomi sul letto in preda a una crisi. Lei invece restò in piedi, con le braccia serrate.

“ Vorrei poterti dire che hai torto. Ma non è così. E lo sai. Ma certo… devo ammettere che in quest’ultimo periodo… ma poi ti sei contraddetto da solo con la sceneggiata di qualche settimana fa…” ammise.

“ Quindi vuol dire che prima…?” chiesi stupito. Forse si era accorta, forse aveva riconsiderato il nostro rapporto e…

“ Prima niente. Pensavo che tu ci tenessi di più a me” puntualizzò.

“ Ma è così! Io tengo molto a te!” dichiarai convinto.

“ Oh, bhè, non sembrerebbe! O meglio, sembrava prima, ma date alcune circostanze…” disse.

“ E c’è la possibilità di farti cambiare idea?” chiesi spavaldo. Lei mi scrutò. Vidi i suoi occhi marroni indecisi e esitanti.

“ Ho cambiato idea su tante cose ultimamente. Quindi può essere” annunciò prendendo il suo libro da terra. SI sdraiò e ricominciò a leggerlo. Forse avevo una speranza.

  
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