Dopo
tutto quello che avete letto avete avuto il coraggio di tornare? Beh,
complimenti per il vostro stomaco. Come sempre vi avverto che quello che
leggerete di seguito non vi piacerà, soprattutto se amate le Dramioni, le Drarry e i Cliché!
Perciò,
buona lettura!
Ah,
dimenticavo! Legenda: Io e Cervellino.
Questo capitolo
è dedicato alle ragazze del gruppo:
“Gemellaggio POTTERMORE/EFP - I Prescelti della
Rowling, i suoi fanwriter!”
Grazie a tutte per la mia
bellissima Mary Sue!
E
fu così che Draco rispose:
“Non
lo so, ma io faccio sempre la figura del più figo!”
Finalmente
il treno arrivò ad Hogsmade.
Non
mi spingerò oltre nella descrizione degli eventi che porteranno i nostri eroi
fino alla Scuola, e più precisamente nella Sala Grande.
[E
perché mai?]
[Perché
fa poco Dramione u.u]
Come
sempre, la grande Sala era piena di candele sospese a mezz’aria che
illuminavano i volti eccitati di tutti gli studenti. E i nostri eroi? Beh, c’erano
anche loro.
Ron
era alle prese con la sua solita fame cronica.
“Oh,
Ronald! Vuoi aspettare?” gli disse Hermione lanciandogli uno sguardo schifato.
“Cosa?”
bofonchiò Ron in risposta, la bocca impegnata nel tentare di masticare il
tovagliolo.
Harry
invece?
Oh,
Harry era impegnato a fissare un punto imprecisato del tavolo di Serpeverde,
dove un Draco in camicia slacciata fino all’ombelico sedeva tranquillo a
guardare il vuoto.
[Ma
come?!]
[Draco
non fa assolutamente nulla se non c’è Hermy…]
Poi
venne il momento degli studenti del primo anno.
Piccoli,
mingherlini, eppure nelle ragazze si comincia già a vedere quell’accenno di
tette che, per la fine dell’anno, le avrebbe trasformate nelle famose “bestie
da festa nella Stanza delle Necessità”.
[Hey… ma quella chi è?]
[Chi?]
[Quella
là! Quella senza divisa!]
[Ah, giusto… non l’ho ancora presentata…]
La
professoressa McGranitt, ormai relegata al solo ruolo di lettrice nello
Smistamento e nell’assegnare punizioni che vedono Serpeverde e Grifondoro
costretti a condividere una stanza di un metro per un metro con un enorme letto
a baldacchino dalle lenzuola di seta, afferrò la pergamena. Lo Smistamento stava
per iniziare.
Poi,
le porte della Sala Grande si aprirono e lei
entrò.
Lei, in tutto il
suo splendore.
Un
vestitino bianco come la neve sotto un sereno cielo invernale svolazzava
attorno al suo corpo perfetto. Gambe lunghe e affusolate, sedere alto, seno
magnifico messo appena in mostra dalla scollatura profonda e irriverente.
Capelli neri come l’ebano, come un corvo che si innalza tra le stelle. Occhi
cangianti che passano da un azzurro incredibilmente chiaro, al violetto, al
nero, al verde alga, al rosso Grattastinchi.
E
tutti rimasero a bocca aperta, incuranti del resto del mondo.
Incuranti
del fatto che, se avesse potuto, la McGranitt avrebbe immediatamente Cruciato la nuova arrivata per non aver indossato la
divisa, che a Hogwarts è obbligatoria.
Incuranti
del fatto che non si sa come abbia fatto quella ragazza ad arrivare in ritardo,
visto che era sul treno con loro.
[Dove?]
[Nello
scorso capitolo]
[Ah
sì?]
[Già.
Chi l’ha letto con attenzione se ne ricorderà…]
La
ragazza, come se nulla fosse, superò i ragazzini spaventati del primo anno e si
piazzò davanti alla McGranitt. La professoressa aveva negli occhi uno sguardo
omicida, ma si limitò ad alzare il sopracciglio, sul volto, un’educata e
perplessa curiosità.
“Mi
scusi, ma lei chi sarebbe?” chiese la professoressa.
La
nuova arrivata si sistemò i capelli nerissimi e lanciò un sorriso radioso.
“Sono
Isabelle Violet Alexis Grace Alice Crystal Charlie
Merope Arthemisia Lilith
Black Riddle De Nostradamus” rispose poi, senza apparente motivo per riprendere
fiato.
Hermione
cadde dalla sedia, imprecando.
Ron
lasciò cadere il tovagliolo ormai inutilizzabile e cominciò a sbavare dall’angolo
destro della bocca.
Harry
continuava a fissare Draco.
Draco
continuava a fissare il nulla.
[Complimenti
per il nome!]
[Grazie,
mi hanno aiutata le migliori autrici di EFP!]
La
McGranitt, che per tutta la durata del nome era rimasta immobile a fissare la
nuova ragazza, che, per comodità chiameremo Isabelle, si strinse nelle spalle,
scoraggiata.
“Bene,
signorina… Black Riddle De Nostradamus…
giusto? Si sieda qui sullo sgabello!”
Isabelle,
con magica grazia prese posso sull’antico sgabello a tre gambe e il Cappello
venne appoggiato sui suoi morbidi e magici capelli.
[Secondo
me gli prende un infarto!]
[I
cappelli possono avere infarti?]
[Ad Hogwarts
tutto è possibile!]
Infatti
il Cappello sobbalzò impercettibilmente.
“Ma
che caz…” si lasciò sfuggire.
“Non
essere scurrile!” lo rimproverò la ragazza, scandalizzata.
“Ehm,
scusa… bene… ma… te da dove diavolo esci?”
“Io?”
chiese Isabelle educatamente.
“E
chi sennò?”
“Ma
scusa, sei te il Cappello Parlante! Dovresti saperlo!”
“Ah,
giusto…”
Il
Cappello si concentrò un attimo, frugando nella testa della nostra ragazza.
Un
orribile passato.
Orfana.
Lontani
gradi di parentela con Sirius Black, Tom Riddle, Morgana, Merlino, Giulio
Cesare e Bin Laden. Ah, e con Harry Potter naturalmente.
Il
suo destino è segnato. Starà a lei difendere Hogwarts da una nuova, grande
minaccia!
[La
coppia Draco/Hermione?]
[Eh?]
[La
minaccia intendo. La coppia Draco/Hermione no?]
[Sì,
lasciamo stare va…]
Il
Cappello tornò in sé con un altro sussulto.
“Bene… ora vediamo dove posso metterti…”
“Beh,
io ti chiederei Grifondoro sai, di solito mi mettono sempre là. Ma anche
Corvonero mi piace molto, anche se poi probabilmente mi scambieranno per una
Nerd e la cosa non mi va proprio. Volendo però c’è anche Serpeverde. E probabilmente
il mio lontano parente vorrebbe che io riportassi in auge la Casa e riaprissi
quella stramaledetta Camera dei Segreti e cominciassi a uccidere tutti i
Tassorosso Mezzosangue”
Aveva
detto tutto questo in pochi secondi e il Cappello era quasi collassato per il
terrore.
“E… se ti mettessi in Tassorosso?” chiese timidamente.
“Ti
riduco in tanti piccoli pezzettini”
“Perfetto… allora… GRIFONDORO!”
[Si
fa rispettare la piccola!]
[Già…]
Isabelle
si tolse il Cappello e volteggiò verso il tavolo in fondo alla Sala.
I
Grifondoro scoppiarono in grida di giubilo.
Gli
ormoni dei Grifondoro in grida di pura gioia arrapata.
Tranne
quelli di Harry, ovviamente.
La
McGranitt continuò lo Smistamento come al solito e alla fine della serata tutti
erano ben sazi e sonnolenti, anche se qualche Grifondoro tentava ancora un
piccolo approccio romantico verso la nostra Isabelle.
“Hermione?”
chiese Harry all’improvviso.
“Sì?”
“Non
credi che Draco sia cambiato parecchio ultimamente?”
Hermione
era tra il leggermente perplessa e il pericolosamente intuitiva.
“In
che senso?”
“Non
lo so… sembra… più muscoloso… e anche molto più bello”
Hermione
rimase qualche secondo a fissarlo.
“Harry… sei sicuro di stare bene?”
“Certo,
perché?”
“Hai
appena detto che Malfoy è bello!”
“Sì,
e allora? Guardalo! Oh Godric, che gran figo…”
Hermione
lanciò un’occhiata verso il tavolo dei Serpeverde.
In
effetti, dovette ammettere, Draco non era male. I suoi pettorali guizzavano
liberi dalla camicia ormai del tutto slacciata; i suoi occhi risplendevano come
il mare in tempesta; i suoi capelli avrebbe fatto impallidire quelli di una Veela purosangue.
“Beh… in effetti…”
E
fu allora che i loro sguardi si incontrarono ancora una volta e l’incantesimo
di Cupido finalmente si compì.
“Hermione…?”
La
voce di Harry riportò la ragazza alla realtà.
“Cosa?”
“Non
è che ti stai innamorando di Draco?”
“Chi?!
Io? Oh, io…”
“No,
perché ti avverto. Quello è territorio mio!”
[Maledette Drarryste!]
To be
continued…
Capitolo
numero due, concluso!
Sì,
c’era molta Mary Sue in questo capitolo, ma capitemi, non potevo non
aggiungerla no?
La
sua presenza da sola illumina tutta Hogwarts!
Un
grazie speciale va a: MyPassion, Roxanne
Potter, Cherolain e Moonril
per avermi aiutata a scegliere il nome perfetto per Isabelle. Grazie ragazze!
<3
Come
sempre ringrazio in anticipo tutti coloro che passeranno qualche minuto a
leggere questo parto della mia mente e a recensirlo!
A
presto!
SereILU