Uno, due, tre… conto lentamente le stanghette. Ne traccio un'altra sul muro sporco e incrostato di muffa. Saranno dodici anni fra due settimane.
Dio solo sa come ho fatto a resistere a quest’inferno per dodici lunghi anni. Non so cosa è stato peggio: l’essere condotto in questo luogo sperduto, sentirsi continuamente il sangue gelare dai Dissenatori, Remus che mi guarda con disgusto, Peter ancora in libertà…
Nella cella accanto sento dei gemiti e delle unghie che raschiano la parete. Probabilmente qualche povero diavolo se lasciato morire di fame. Anche se, probabilmente, l’unico povero diavolo qua dentro sono io. Ma io sono innocente e questo il pensiero che ha tenuto viva la mia mente. Non ci sono certezze in questo posto. La mia mente è continuamente stordita, forse non ho neanche dei ricordi, non felici almeno.
 So che quella squilibrata di mia cugina Bellatrix è stata catturata poco dopo di me.
Non so quanto potrò resistere ancora, ma i tempi stano mutando di nuovo.
Riuscirò a vederlo un giorno. Perché l’unica cosa che non sono riusciti a portami via i dissenatori è la mia unica ragione di vita, il mio scopo alla libertà. Perché lui è vivo ed è a Hogwarts.
 
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