09/09/2011
10 recensioniNote alla lettura
Shikamaru sta con Temari, che però vede raramente, a causa della lontananza tra i due paesi.
Ennesimo sclero, ennesimo sfogo, ennesimo tutto. Povera me. E poveri loro.
Fine della storia. Buona lettura.
Ah, questa è per la Gin.
Dita
La schiena di Ino era quasi interamente nascosta dai suoi lunghi capelli biondi, appiccicati ovunque a causa del velo di sudore che copriva ogni lembo della sua pelle chiara.La ragazza cercava inutilmente di guardare oltre il finestrino, ma il vetro appannato dai loro respiri - ansiti, gemiti, sospiri - le impediva ogni visuale. Aprì la bocca per parlare, prima che il cellulare vibrasse nella tasca dei jeans di Shikamaru.
Non lo udì rispondere, ma percepì le sue dita magre che tracciavano profili invisibili sulla sua schiena, scostando i capelli che ostacolavano quel cammino caldo. Ino chiuse gli occhi quando le accarezzò la colonna vertebrale, accompagnando le dita con la punta del naso e le labbra umide, trattenendo un sospiro di piacere.
Sotto di loro, ai piedi, il cellulare vibrava insistentemente, ancora una volta. Quando la mano di Shikamaru si chiuse intorno ad un suo seno, attirandola completamente a sé e baciandole il collo, Ino si dimenò come un serpente tra le sue braccia.
«Forse sarebbe meglio che tu rispondessi,» disse quando la bocca di Shikamaru cozzò contro la sua, le dita che cadevano tra le sue gambe, bagnandosi dei suoi umori.
La penetrò con durezza, mordendole la base del collo e disegnando un segno violaceo, macchiando la sua pelle. Ino gli afferrò i capelli, singhiozzando di piacere contro la sua bocca sottile.
Permise che le mani di Shikamaru le afferrassero le cosce, issandola a cavalcioni sopra di sé, i respiri già affannosi, eccitati per quello che sarebbe potuto succedere - ancora, e ancora, e ancora.
Quella era la sesta volta, e Temari pensava che con Shikamaru ci fosse Naruto, probabilmente impegnato a fare l’amore con Sakura nella loro casa in campagna.
Non le importava davvero, se Shikamaru si trovava tra le sue gambe; gli occhi accusatori di Temari venivano irrimediabilmente dimenticati, mentre il suo sguardo chiaro diveniva sfuocato a causa di quel piacere dilaniante.
«Questa è l‘ultima volta,» dice prima di gemere ancora, e Shikamaru annuisce contro il suo mento. Spinge, ed è in lei.
Quante volte da quando avevano deciso di provare ad essere amici era successo tutto quello? Innumerevoli. Lo teneva stretto a sé, soffocandolo con i suoi abiti corti e i suoi sorrisi di falsa felicità, mentre Shikamaru guardava la curva delle sue labbra e desiderava solamente che lo baciasse, per poterlo fare a sua volta.
Quante volte Temari aveva sentito bugie su bugie uscire dalla sua bocca, durante i loro rari incontri?
Quante volte si erano ritrovati con - ancora - il desiderio di un “ti amo” contro le bocche, prima di fare del sesso fasullo?
Troppe.
«Questa è l‘ultima, Ino.»
Sarebbe stato troppo seccante continuare a mentire, in fondo. Eppure l’aveva appena fatto - di nuovo.