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Autore: Kiasan    09/09/2011    2 recensioni
Mi sembrava passata un’eternità da quando avevo salutato i miei genitori, commossi nel vedermi andare via per un intero anno: mia madre Lessy, dai capelli neri e lunghi come i miei e dagli occhi marroni e gonfi di pianto, mi sorrideva davanti all’uscio; mentre mio padre James mi salutava premuroso, con i capelli marrone scuro che ondeggiavano al leggero vento del pomeriggio. Uno dei vampiri adulti sorrise a me e a un ragazzo biondo-rossiccio dagli occhi azzurri; anche lui come me doveva affrontare l’anno della Trasformazione. << Bene, sapete già perché siete qui. Alisa, Sam ed io (Rick) >>, disse un ragazzo moro e muscoloso, indicando ad ogni nome la persona a cui si riferiva. << Vi aiuteremo a sconfiggere questo primo anno da Novelli, saturo di tentazioni e difficoltà >>.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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10. Affinità Sanguinea

<< Vedete di non fare cadute teatrali e venirmi addosso perché ho appena comprato questo vestito e non voglio sporcarmelo in quella palude >>, vociò Penelope, una volta che anche lei fu in cerchio attorno ad Alisa per la Materializzazione.
<< Non è una palude, Penny, è una bellissima foresta che i progressi e la meccanica stanno facendo estinguere >>, la rimbeccò Lily. E’si, poteva essere vanitosa come Penelope anche lei, ma quando si parlava della natura era irremovibile: abbastanza contraddittorio ma vero.
<< Bando alle ciance, abbiamo una missione omicida da intraprendere >>, saltò su Alisa… sembrava a me o era molto più allegra e bella quella mattina? Rian era vicino a me, mentre Sam era due posti più lontano: avrei dovuto chiarire con lui, perché gli volevo bene e non potevo perderlo; tuttavia avevo un piccolo problema con un faraone omicida, così decisi di concentrarmi sul viso bellissimo di Alisa, che mostrava due occhi chiusi e concentrati e poi… fui catapultata come la volta precedente in un vortice color dello smeraldo.
Il “viaggio” fu più lungo della prima volta, ma meno traumatizzante: << Ne avete di pratica da fare ancora >>, scherzò Lily, rivolgendo lo sguardo verso Rian e me appena rovinati a terra, una volta sopraggiunti nella foresta. Mi rialzai pulendo i jeans scuri, sporchi di terra e pieni di foglie; eravamo veramente nella Foresta Equatoriale: attorno a noi vi era una sottospecie di radura, attorniata da una quantità elevata di vegetazione verdeggiante che emanava un profumo di corteccia buonissimo.
Rick sorrise ad Alisa, poi si concentrò su di me: << Devi riuscire a Canalizzare Kangal Rae, così potremo scoprire dov’è e, mi rammarica dirlo, lo dovremo uccidere. Shara non sarà mai sconfitta se non con l’amore, ma questo faraone va ucciso poiché non è solo una tua minaccia, ma una avvisaglia per l’intero pianeta >>.
<< Rick >>, cominciai. << Nella precedente canalizzazione Shara ha dato uno schiaffo a Rae perché si imponeva al suo volere ed io ho sentito la sua mano picchiarmi, come se fosse li accanto a me >>, dissi.
Lui mi guardò attonito: << Quella non era una canalizzazione, Daila, quella era un’Affinita Sanguinea… >>.
<< Merda >>, fu il commento di Sam.
<< Potrei sapere? >>, Rian era evidentemente preoccupato e si era fatto avanti, affiancandomi.
<< L’Affinità Sanguinea si ha molto raramente, di solito viene provocata quando un Aspirante viene Prosciugato… direi che questo è uno di quei rari casi >>, spiegò Rick.
<< Che cul… >>, ma Penelope fu interrotta da Alisa, che le diede uno schiaffetto sulla nuca: << Modera il linguaggio >>, la rimproverò.
<< I problemi sono due: il primo è che quindi non puoi canalizzare un bel niente… il secondo >>, ma interruppi Rick che aveva ricominciato a parlare, ignorando i commetti delle ragazze: << No… invece posso farlo >>, dissi, spinta dall’istinto.
<< Ma la seconda parte è quella più importante… ci sono delle conseguenze >>, stava dicendo Rick, nel tentativo di farmi ragionare, ma ero ormai lontana: stavo pensando a Kangal Rae, al suo viso, al luogo dove potesse essere in quel momento e, come per magia, la mia mente mi ascoltò e mi ritrovai ad avere un’immagine nitida di una casa di mattoni. Cercai di allargare gli orizzonti, vidi della neve e poi Shara, che se ne andava: << Vado a Welley, è una cittadina qui vicino…ho bisogno di cibo e mi piace cacciare… >>, la vidi ammiccare a Rae che ora aveva i capelli ben pettinati sulla testa e un viso bellissimo ma allo stesso tempo malvagio.
<< Non fare stupidaggini >>, detto ciò si congedò. Tornai alla realtà con un respiro profondo: << So dov’è… ma non posso stare più di tanto in canalizzazione… mi manca il respiro >>, dissi, cercando di riprendere fiato e facendo lunghe pause tra una frase e l’altra.
<< Si, è normale >>, disse Sam. Lo guardai, ma vidi semplicemente preoccupazione.
<< Ma perché allora… >>, Rick non riusciva a capire, come del resto tutti noi, il perché di quello che stava accadendo.
<< Dobbiamo andare: Shara è uscita per… >>, cercai la parola. << Cacciare, così ha detto >>, Alisa annuì: << E’ così che si chiama il rincorrere fino allo sfinimento una persona e poi dissanguarla lentamente e… >>, ma fu interrotta da un: << Risparmiaci i dettagli >>, di Penelope.
<< Alisa sai dov’è Welley? Dovrebbe essere al nord >>, chiesi.
<< Si, si… ne ho una vaga idea; perché? >>, rispose lei.
<< E’ li che stava andando… ed è vicino al luogo dove si trova il faraone… concentrati su una casa di mattoni, al nord, con della neve attorno, che si trova vicino a Welley >>, ma prima che potessi dare altre informazioni un vortice verde si formò in mezzo a noi.
<< No, non farlo… se lui muore, anche tu muori, siete collegati >>, l’urlo di Sam mi sembrò così lontano. Rian quasi smise di respirare, ma il vortice era sempre più grande.
<< Non riesco a fermarlo! Una volta aperto, è impossibile richiuderlo!!>>, urlò disperata Alisa.
<< E non farlo! Ho preso la mia decisione, se questo servirà a salvare tutti voi, ebbene sia >>, mormorai.
<< Alisa >>, la ammonì, quando vidi il vortice restringersi.
Lentamente divenne più grande, quasi pronto perché io ne fossi attratta dentro.
<< No, ti prego >>, Rian mi prese la mano: << Troveremo un altro modo >>, mi supplicò. Ma era troppo tardi e il vortice ci risucchiò entrambi al suo interno.

Non sentì nemmeno la nausea della Materializzazione, semplicemente percepì l’attrito al terreno che mi avvisava di essere giunta a destinazione; tuttavia con orrendo stupore osservai che tutti erano venuti con me. Ma proprio TUTTI.
<< Non serviva l’armata cinese >>, sbottai. << Tu sei proprio andata >>, disse freddo Sam. << Se dovrai morire, non sarà questa mattina… te lo giuro >>, continuò, guardando più Rian che me.
Mi guardai attorno: << E’ questo il posto >>, dissi rialzandomi infreddolita e ignorando Sam.
Cominciai a tremare nel vero senso della parola: il freddo mi penetrava nelle ossa, cominciarono a battermi i denti… ci saranno stati quaranta centimetri di neve densa.
<< Se i vampiri sono morti, perché provano freddo? >>, osai chiedere rabbrividendo.
<< Non penso sia la cosa più appropriata da chiedere ora, ma è un dato di fatto: noi abbiamo freddo, possiamo piangere, svenire, amare, odiare… in effetti sotto alcuni punti di vista non siamo affatto morti, sotto altri si >>, anche Rick era furioso per la mia decisione infondata.
<< Troveremo un altro modo… Alisa riportaci indietro >>, Rian mi sfiorò la spalla con un braccio, con fare protettivo.
<< No >>, dissi. << Non mi importa cosa succederà! Il faraone deve sparire >>, ma non finì di pronunciare la frase che quest’ultimo uscì di casa e con fare minaccioso brontolò: << Tu >>, e con un dito mi indicò.
<< Sto diventando sempre più malvagio… quando mi hai ridato la forza con il tuo sangue ho pensato di lasciarti semplicemente vivere, senza donarti nulla in cambio come si fa quando si Prosciuga una persona: volevo solamente lasciarti esistere e così è stato. Ma poi Shara mi ha catturato e ora sono uno strumento, una carne che finirà al macello al più presto, dopo aver compiuto la sua azione malvagia >>, parlava e tutti noi lo ascoltavamo basiti.
<< So, inoltre, che tra noi c’è un’Affinità Sanguinea, ti sento spesso, ma non si può coordinare e non posso scegliere quando ascoltarti o vederti. E per chi non lo avesse ancora capito, il suo dono da vampiro è la Canalizzazione >>, finito di parlare si avvicinò aggressivo a noi.
<< E’ vero che sentirò male quando ti torturerò, tra pochi minuti, ma fa più male la tortura che Shara ha in serbo per me se non lo faccio >>. le sue parole mi colpirono come una pugnalata al cuore: se fino a prima mi ero offerta volontaria per un martirio, ora ne avevo paura.
Sam e Rick si misero in posizione d’attacco davanti a noi; Alisa restò dietro a quest’ultimo, cercando di cacciare le emozioni per Materializzarsi, con Penelope e Lily al suo fianco. Rian si mise davanti a me, come se io non fossi più forte di lui, e con una mano teneva stretto il mio polso. Era incredibile come tutti mi volessero proteggere.

Spazio Autrice: ecco il decimo capitolo! Vorrei ringraziare Akira per i suoi meravigliosi consigli e ovviamene coloro che seguono o aprono semplicemente la mia fic :) Alla prossima X)
  
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