Sono alta, ma non troppo, ho dei capelli mori e sempre mossi e due occhioni azzurri. Non ho mai avuto problemi a trovare ragazzi, ma ho avuto problemi a tenermeli. Per questo sono sempre stata una ragazza abituata a non affezionarsi agli altri, anche perché non credo all’amore, lo reputo una cosa per folli. Sicuramente dico questo perché nella mia vita, non ho mai conosciuto l’amore, o non l’ho mai nemmeno visto, neanche di sfuggita.
Non ho mai conosciuto mio padre e mia madre è sempre stata troppo impegnata al lavoro per prendersi cura di me, quando ero piccola ho passato momenti difficili, nei quali mi sono ritrovata sola, ho avuto un’adolescenza alquanto trasgressiva e senza alcuna proibizione. Adesso invece, vivo a Los Angeles, nel mio appartamento, ho trovato un lavoro e anche se ho solo 18 anni riesco a cavarmela da sola. Dopo aver passato un po’ di tempo a letto a riflettere, guardai l’orologio, erano le 10:30, ed ero in ritardo per il lavoro. Mi infilai gli shorts e una cannottierina abbastanza scollata, misi le solite trainer, presi il casco la borsa e le chiavi della moto, scesi di corsa le scale arrivai alla moto e partii più veloce che potei.
Appena arrivai al lavoro trovai li la mia migliore amica, nonché collega Tiffany fuori da Starbucks, che mi corse in contro dicendomi che c’era un uomo che mi aspettava ad un tavolo. Entrai dentro, mi cambiai e andai da quell’uomo, appena arrivai da lui, mi fermai di colpo, lui si alzò e si avvicinò a me salutandomi, mi diede un bacio sulla guancia e si sedette di nuovo.
-sorpresa?- mi chiese divertito sedendosi
-no è solamente che non pensavo di rivederti così presto- risposi un po’ triste, lui se ne accorse e subito il suo viso cambiò espressione, diventò serio, facendomi cenno di sedermi accanto a lui.
-no scusa non posso devo lavorare- me ne andai quasi di corsa, lasciandolo lì. Dissi a Tiffany di andare da lui e parlarci un po’, sapevo che a lei piaceva, soprattutto dopo che mi disse che era famoso.
Dopo un po’ tornò, mi disse che le aveva chiesto di uscire stasera e che lei aveva accettato, a patto che fossi andata anche io, accettai non molto contenta. La sera stessa verso le 10:00 mi passarono a prendere Tiffany e Jared, saremmo andati in una discoteca del centro. Arrivammo e io dopo aver bevuto qualche cocktails, andai a ballare. Mi accorsi che Jared mi guardava, ma non volevo sapere il perché quindi continuai a ballare come fossi stata sola in quella sala. Erano le 2:00 quando uscii dal locale e incontrai un ragazzo, alto, bello, avevo i capelli biondi e gli occhi verdi, mi venne incontro e si presentò.
-ciao sono Stephan piacere- disse porgendomi la mano, che presi volentieri, ricambiando il gesto
-piacere Elis- risposi sorridendo
-vai già a casa?- mi chiese
-si è tardi e domani devo lavorare- risposi
-ti accompagno a casa- disse indicandomi una Range Rover all’angolo della strada
-grazie- risposi dirigendomi con lui alla macchina, in poco tempo arrivammo a casa e dopo averlo ringraziato lo salutai e scesi dalla macchina, ma qualche istante dopo me lo ritrovai davanti a me con le sue labbra appoggiate sulle mie, ci staccammo lentamente, lo risalutai e entrai in casa, sconvolta per quello che era successo poco prima.