Sono passati tre mesi da quando Kisame è entrato in coma. Da quel giorno non faccio altro che andare a trovarlo. Si potrebbe dire che ora vivo nella sua camera dell’ospedale.
 
Esco fuori casa. Il cielo è coperto da nuvolosi neri. Inizia a piovere. Apro l’ombrello e m’incammino silenziosamente verso l’ospedale. Non faccio altro che pensare a come sarebbe la mia vita senza di lui.
“Deve prendere in considerazione che potrebbe anche non farcela”, non fanno altro che ripetermi ogni giorno, ma io non demordo. Non posso lasciarlo andare così dalla mia vita. Gli starò vicino fino alla fine; incitandolo a svegliarsi, solo questo posso fare.
 
Arrivo e mi ferma il dottore, prima di entrare nella sua stanza.
-…-
-Le condizioni del suo amico sono peggiorate questa notte…-
-Mi sta dicendo che dovrei prendere in considerazione di staccare la presa? Di prepararmi ad una sua eventuale…-
-Sì... Mi spiace-
-Le dispiace? Non m’interessa se le dispiace! Non lo ucciderò io! Sarà lui a farlo se deve! E’ la sua vita! Non la mia!-
-Come vuole lei…-
Entro e mi siedo sulla sedia davanti al suo letto. Lo guardo e involontariamente incomincio a piangere. Gli accarezzo la guancia e poi gli stringo la mano.
-So che mi senti… So che mi hai sempre sentito per tutto questo tempo. Ti prego… Non lasciarmi. Ho bisogno di te. Abbiamo lottato tanto per poter stare assieme. Non ti ricordi a scuola? Ti avevo lasciato e tu avevi detto che avresti trovato qualsiasi modo pur di vedermi. Da quel giorno a scuola mi continuavi a sbattere sugli armadietti in modo cortese, per poi portarmi in bagno e baciarmi. Mi continuavi a ripetere che mi amavi e che un giorno saremo rimasti insieme per sempre… Ma se tu ora te ne vai… Non manterrai la promessa. Sei la mia vita… e ti amo. Ti amo pazzamente- nascondo il viso sul suo braccio. Continuo a piangere, lasciandomi scappare qualche singhiozzo.
Qualche minuto dopo sento la sua mano stringermi la mia. Guardo. Un piccolo sorriso si dipinge sul mio viso. Sposto lo sguardo sui suoi occhi.
-K-kisame!- muove appena le labbra. –Kisame, sono io! Itachi!- piango di gioia, mentre lo vedo aprire lentamente gli occhi.
Mi guarda e mi accenna un sorriso.
-Amore mio!- lo bacio e lo stringo. –Sapevo che… Sapevo che non mi avresti lasciato! Sapevo che saresti rimasto con me!-
-Non…potevo…lasciarti solo…- mi dice a fatica.
Lo bacio e lo guardo nei suoi occhi color neve. Sorrido; mi accarezza la guancia.
-Non mi lascerai mai, vero?-
-No, mai-

---

EVVAAAIII HO FINITO LA STORIAAAAA!!! Lo so questo capitolo è un po' corto, ma ho diviso il capitolo di prima in due per la suspance XD . Che dire...spero che vi sia piaciuta e spero di essere rientrata nelle vostre aspettative(se non lo è scusatemi).
Grazie a tutti coloro che hanno letto e anche a tutti coloro che hanno recensito ;)

A presto con nuove storie!!!

Ryuga