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Autore: MonkeyD_Robin    11/09/2011    4 recensioni
I Mugiwara e i loro compagni alle prese con il nuovo anno di scuola. Una storia che parla d'amore, sesso, azione, amicizia e divertimento ma anche piena di guai e complicazioni, con pairing principale RufyxRobin, seguiti da Nami/Zoro, Ace/Nojiko e Usop/Kaya con una piccola sorpresa per Sanji verso gli ultimi capitoli della storia: un esperimento su una nuova e strana coppia in pratica :)
Come se la caveranno i protagonisti nell'affrontare ogni giorno i problemi e le situazioni bizzarre che li attendono..?
Buona lettura!^^
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Barba bianca, Mugiwara, RufyxRobin, Un po' tutti, Usop/Kaya | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 29 - Bolle di sapone
 
Appena entrati nella villa i ragazzi corsero verso il divano e accesero la televisione. Intanto le ragazze si accordavano per come passare quella notte.
-Preferite delle camicie da notte o un pigiama per dormire?Oppure restate in intimo?- chiese alle amiche Kaya.
-Camicia da notte!- risposero.
-D'accordo, seguitemi. Se avete bisogno di qualcos'altro, ditemelo pure.- aggiunse in seguito la biondina.
-Sei veramente gentile Kaya.- si complimentò Robin.
-Sì, grazie di tutto!- seguì Nami.
-Di nulla, ecco i vestiti per la notte.-
-Kaya, mi mostri l'intera casa?Questo posto è enorme!- si meravigliava la rossa spostando lo sguardo a destra e sinistra stupefatta dell'immensità di quell'edificio.
-Oh, va bene. Vieni con noi Robin?-
-Kaya, avrei un favore da chiederti. Potrei farmi una doccia prima di andare a letto?- le chiese la mora.
-Certo!Andiamo, ti accompagno.- esclamò felice la propietaria di casa. Le tre compagne si diressero verso il bagno, il più grande e lussuoso dell'abitazione per essere precisi.
-Eccoci. Robin, fai come se fossi a casa tua. Shampoo e altri prodotti sono lì, dentro l'armadietto. Se desideri usarla, là c'è la vasca con l'idromassaggio mentre gli asciugamani sono riposti sopra quella mensola. Nel frattempo io e Nami andremo a dare un'occhiata alle altre stanze, tu fai con comodo e mi raccomando per qualsiasi cosa chiedi pure aiuto ad Usop.- spiegò la dottoressa una volta arrivate.
-Grazie infinite!- sorrise l'archeologa.
-Oi, se non ci trovi ti aspettiamo al piano superiore, accanto alla veranda, ho detto bene Kaya?- volle conferma la navigatrice.
-Sì, a dopo Robin!- la salutarono le altre due.
-Ehm..io e te dobbiamo parlare.- disse una volta allontanatasi dal bagno Nami.
-Dimmi...che cosa ti frulla per la mente ora?- le chiese la dottoressa avendo già capito a cosa alludeva la compagna.
-Dobbiamo organizzare un piano per far mettere insieme una volta per tutte quei due, sai a chi mi riferisco no?-
-Sicuro!Secondo me però non dovremmo immischiarci. Dopotutto sono affari loro e...cosa ci fai con quei soldi in mano?Non vorrai mica corrompermi??-
-Chissà...forse sì, forse no..-
-Non funziona con me!-
-E che cazzo!...Comunque non era una buona idea, tanto tu sei già ricca perciò..-
-Nami non mi piace quando fai questi paragoni. Se non fosse per tutti voi, vivere in un posto così grande non avrebbe alcun senso per me!Avanti, esponi il piano, ti aiuterò basta che non mi metti troppo in mezzo, ok?-
-Yatta!Bene cominciamo. Io avrei pensato che potevamo invitare i ragazzi a dormire con noi, dato che tu e Usop siete fidanzati e i nostri amici impazziscono l'uno per l'altra, può andar bene!-
-D'accordo e poi che si fa?-
-Un attimo...Ho un'idea grandiosa!Ci metteremo tutti in cerchio e giocheremo ad Obbligo o Verità!-
-Carina come proposta ma non è un gioco un po' troppo da piccoli?E poi conoscendoli, loro si adatteranno sicuramente a qualsiasi tipo di obbligo piuttosto che rivelare i propri sentimenti di fronte a noi!-
-E' questo il bello!Se scieglieranno l'obbligo li costringeremo a baciarsi e se non vorranno resta loro solo la verità!Sono un vero genio!!- concluse col vantarsi la rossa.
-Complimenti!Tra intelletto e perfidia non so quale delle due sia meglio!- scherzò anche Kaya.
Così mentre le due donne confabulavano e perlustravano la villa, pure Cappello di Paglia e il nasone avevano trovato il modo di intrattenersi. Rufy e Usop si stavano sfogando con una partita di tennis sulla wii e Chopper seguiva attento ogni istante del match. La partita finì quando il giovane di gomma per oscillare troppo il braccio, scagliò il telecomando della console in pieno volto dell'amico che si lamentò subito dopo aver incassato il colpo -Accidenti Rufy, stai attento!Quell'affare fa male!-
-Usop!Tranquillo, con un po' di ghiaccio passerà.- lo informò la renna.
-Mi spiace amico, non l'ho fatto di proposito!- si scusò il moro.
-Va bene, accetto le tue scuse..tanto ho vinto io!- gridò il cecchino.
-Non è vero!-
-Sì che lo è!!-
-NO!!-
-Sì ti dico!!-
-Usop...-
-Che c'è adesso!?-
-Sto' morendo di fame..!-
-Ma quanto t'ingozzi di cibo ogni giorno, eh?!Non mi va di prepararti lo spuntino e poi sai dov'è la cucina. Cerca nel frigo o nella dispensa però vedi di non svuotarli definitivamente!-
-Fidati di me!-
-Ci provo!Io vado in camera, ho sonno!Quando hai finito sai dove mi trovo!- gli comunicò Usop.
-Aspettami, vengo a mettermi il pigiama!Ti aspettiamo in stanza Rufy!- lo salutò l'animaletto dal naso blu mentre se ne andava via, seguendo il compagno dal lungo naso.
-Yosh!Tra pochissimo arrivo!- ribattè Cappello di Paglia aprendo gli sportelli della credenza per prendere delle merendine che si trovavano al suo interno. Il ragazzo riempì il vuoto nel suo stomaco con 6 pasticcini al cioccolato e due bei bicchieri colmi di succo d'arancia.
-Ah..com'è fresco!Cavolo, devo devo andare al bagno al più presto!- urlò correndo qua e là -Questa villa è grandissima e io devo fare pipì!! Usop mi ha detto che ci sono ben quattro bagni, possibile che non riesca a trovarne nemmeno uno!?-
Alla fine, aprendo ogni porta che gli si parava di fronte, il giovane arrivò a destinazione così potè rilassarsi e fare i suoi bisogni. Ora però aveva un altro problema.
"Chissà qual'è la stanza da letto dove sono Usop e Chopper?Qui ci vorrebbe un cercapersone per rintracciare qualcuno in breve tempo!" pensò mentre esplorava tutti gli angoli dell'abitazione per poter stare con i suoi due migliori amici. Entrò in una stanza ma niente e poi un'altra ma di loro nessuna traccia. Poco dopo aprì una porta sentendo dei rumori provenire dall'interno. Cappello di Paglia tentò di accendere la luce ma invano, probabilmente la lampadina si era fulminata.
"Sono certo, non sto' sbagliando. Prima ho sentito dei suoni qui...sicuramente ci saranno quei due idioti che credono di spaventarmi solamente perchè è buio ma io non ci casco!" riflettè mentre avanzava a tastoni senza vedere nulla. Mise un piede in avanti per tendere l'orecchio però in quell'istante successe una catastrofe: essendosi esposto troppo, inciampò su dei morbidi panni, forse erano degli asciugamani, e con un sonoro splash capì di trovarsi immerso nell'acqua.
-Prima cercavo disperatamente il bagno e adesso che non ne ho più bisogno ne ho trovato un altro!Scommetto che questo è opera di quegli stupidi...avranno fatto apposta a farmi scivolare quà dentro!- sbuffò.
-Rufy??- si sentì una voce preoccupata e allo stesso tempo stupita.
-Robin!?Che ci fai qui?- le domandò non rendendosi conto della situazione imbarazzante.
-Dovrei chiedertelo io casomai!...Ecco, stavo facendo un bagno.- rispose lei non per niente tranquilla.
-Ah ok. Perchè la luce è spenta?-
-Non appena sono entrata nella vasca è saltata. Credo sia a causa di un corto circuito.-
Dopo le sue parole, Rufy rimase in silenzio a giocare con l'acqua. Non aveva capito nella confusione generale cos'era accaduto mentre Robin al contrario lo sapeva eccome!
Solamente qualche attimo dopo, quando l'illuminazione tornò il moro comprese tutto. Sgranò gli occhi e di colpo gli venne come un nodo alla gola: era nella vasca e a pochi cm di distanza dal suo viso c'era l'archeologa completamente nuda, ricoperta solo da un leggero manto di schiuma e con i capelli bagnati. Lui, a quello spettacolo, provò ad uscire immediatamente per non creare ulteriore disagio alla donna ma senza ottenere risultati. Entrambi avevano mangiato i frutti del diavolo ed è risaputo che con quantità d'acqua presente come quella nella vasca, le forze diminuivano pian piano. 
-Rufy sta buono. Se ti agiti non riusciremo mai ad uscire. La vasca è scivolosa così e prima di poter saltare fuori ci toccherà svuotare buona parte dell'acqua.- consigliò lei.
Che fare quindi??
Il ragazzo non lo sapeva proprio. Non è che quel momento non fosse di suo gradimento ma provava una vergogna!
-Robin..m-ma tu quanto ci metti?A finire dico..- le domandò a bruciapelo.
-Non lo so.- rispose un po' ansiosa.
Cappello di Paglia sospirò. -Scusa. Io...è successo per caso, credimi.- disse in seguito.
La studiosa rimase zitta, abbassò lo sguardo e cominciò ad insaponarsi.
-..Che cos'hai?- chiese al giovane più tardi.
-Niente. E' che mi sono bagnato tutto, vestiti inclusi...Oh no, adesso cosa racconto ad Usop e Chopper?Mi tappezzeranno di domande vedendomi in questo stato. L'unico che se l'ha scampata è il mio cappello!- si preoccupò Rufy e lanciò il suo copricapo vicino al lavandino per impedire ad altre goccioline d'acqua di bagnarlo.
-Toglieteli. Sicuramente per quando uscirai saranno asciutti e i ragazzi non ti chiederanno niente.- 
-Va bene. E' talmente caldo in questa stanza, spero che facciano in fretta!- notò e se li levò in un secondo.
Intanto che la ragazza continuava a massaggiarsi il bagnoschiuma sul corpo, il moro era attratto da un lucente pulsante d'acciaio e senza star troppo a pensarci lo premette facendo partire l'idromassaggio.
-Ecco a che serviva!Come si ferma?Non riesco a farlo smettere. Robin vuoi che lo tenga acceso?-
Robin annuì -Sì, è rilassante.-
Nessuno dei due da quando si trovavano in quella situazione aveva trovato il coraggio per guardarsi in volto e come se non bastasse, ora anche Cappello di Paglia era rimasto senza alcun indumento.
L'archeologa si godeva il flusso di bolle che le scorrevano lungo la schiena mentre fissava la sua immagine riflessa in quello specchio d'acqua limpida. Pure il ragazzo di gomma imitava gli atteggiamenti della mora, solamente che invece di osservare la propria di faccia, i suoi occhi erano puntati su quella della compagna. Come sempre, niente passava inosservato all'attento scrutare dell'universitaria così alzò lo sguardo incuriosita e subito dopo Rufy si girò verso il muro e iniziò a formare dei piccoli mulinelli nell'acqua roteando velocemente il dito indice perchè era piuttosto nervoso. La donna non fece a meno di sorridere: si divertiva vedendolo giocare a quel modo. Non stava un attimo fermo, allora decise di chiamarlo e finalmente i loro visi si incontrarono. Il giovane teneva le braccia incrocate e la testa storta. Era come se avesse un punto interrogativo immaginario sulla fronte, segno che il suo cervello stava per andare in tilt e ciò che accadde poco dopo lo confuse altrettanto. Robin aveva pronunciato il suo nome e poi aveva cominciato a tirargli degli schizzetti d'acqua. Cappello di Paglia si coprì la faccia ma la seconda volta gli spruzzi e le bollicine riuscirono ad arrivargli a dosso. Si chiedeva come mai la ragazza si comportasse a quel modo ma poco importava. A lui bastava vederla felice e visto che lei lo era perchè non esserlo entrambi?
Pure il moro iniziò a scherzare con la donna, infatti non passò che qualche secondo e già li si poteva vedere tirarsi piccole onde d'acqua a vicenda. Una volta che ebbero terminato si scambiarono uno sguardo pieno di dolcezza e scoppiarono a ridere. Poi Rufy allungò una mano verso gli occhi azzurri dell'universitaria e con delicatezza le tolse della schiuma da sopra le palpebre.
-Avevi un po' di sapone. Se ti andava negli occhi poteva pizzicarti.- le spiegò.
-Grazie Rufy, sei così protettivo. Guarda, siamo pieni di schiuma quasi ovunque, misà che prima abbiamo esagerato....Tu ne hai perfino sul naso e sui capelli.- notò la mora.
-Davvero?Allora bisogna che dia loro una una sciacquata. Dov'è che sono insaponati di preciso?Non riesco a vedere il punto.- 
-Aspetta, ti aiuto io.- si offrì l'archeologa mentre due mani comparvero sulle spalle dell'amico e andarono a bagnargli i capelli con la doccia per poi passare allo shampoo.
-Wow!Questo è anche meglio dell'idromassaggi!Hey Robin, potresti girarti per un attimo?Non ti faccio nessuno scherzo, promesso.-
-Perchè che intenzioni hai?-
-Tranquilla, ti fidi di me, vero?-
A quelle parole la donna si girò dalla parte opposta. Non occorreva dar risposta a quella domanda; lei si fidava ciecamente di Cappello di Paglia e sapeva che non le avrebbe mai causato nulla di cattivo. Più tempo trascorreva in sua compagnia e più si rendeva conto che gli piaceva sempre di più. Ormai non poteva più negarlo.
Il moro si avvicinò alla sua schiena, si mise del balsamo sulle mani e dopo lo massaggiò tra i capelli corvini della ragazza. Dato che i poteri della studiosa si occupavano di lui, Rufy ne aveva approfittato per ricambiare quel gesto. 
-Rufy hai visto che stiamo combinando?- gli volle far notare l'archeologa.
-Sì!Ci stiamo lavando i capelli!- esclamò deciso.
-Ok, però guarda dove siamo.-
-Caspita è vero!...Ma a te..dispiace??-
-..No. Non preoccuparti, continua se devi. Ecco, stavo solo pensando...è capitato tutto per caso e ciò mi fa ridere.-
-Meglio così perchè ridere ti fa bene!-
-Hai ragione. Ora ti lavo via la schiuma rimasta e poi ho finito. Tu a che punto sei?-
-Un attimo....Fatto!-
-D'accordo, usciamo fuori di qui.-
-Vado io per primo però sai dov'è l'accappatoio?-
-Non so dove li riponga Kaya ma mi sembra di vederne uno là dietro.-
-E' quello con le paperelle di Usop, che fortuna!- constatò Rufy e, dopo aver svuotato circa metà della vasca, uscì a razzo senza preoccuparsi di mostrare le sue nudità che poi coprì subito.
"Com'è sprovveduto!" riflettè Robin avendo assistito alla scena. Ora toccava a lei uscire.
-Come fai adesso?L'unico accappatoio l'ho preso io.- le domandò il giovane.
-Vedi quella mensola in alto?Potresti prendermi un asciugamano abbastanza lungo per piacere?- gli chiese lei di rimando.
-Mh..questo può andare?-
-Sì, grazie Rufy.-
Il ragazzo di gomma andò accanto alla vasca e tese le braccia aprendo interamente l'asciugamano ma prima si beccò l'espressione scettica e alquanto divertita di Robin che se ne stava raggomitolata su se stessa e aveva un sopracciglio inarcato. Lui la fissava dubbioso poi capì -Uh scusami!- continuò e chiuse gli occhi. Una volta all'esterno, l'archeologa si legò il morbido panno sottobraccio e scoprì gli occhi del moro -Finalmente siamo fuori, eh?-
Rufy le dedicò un sorriso a 32 denti -Oi, sai che ore sono?- 
-Controllo sul cellulare. Le 23 e 11 minuti.-
-E' già trascorsa più di un'ora?E' vero che il tempo vola quando si sta insieme!...Chissà se i miei vestiti sono asciutti?-
-No, sono ancora piuttosto bagnati. Possiamo sempre asciugarli con il phon.-
-Giusto!Però c'è un inconveniente....-
-Quale?-
-Mi spiace ma dovrai sopportarmi per qualche altro minuto!-
-Rufy la pianti?Credevo fosse qualcosa di serio. Mi hai fatto stare in pensiero.-
-Ih ih, scherzavo!Comunque ammettilo, ti ho fatto anche ridere!-
-E va bene, lo ammetto. He he, sei il solito!Eppure lo sai che non mi disturbi quando sei con me.-
-Davvero?Che bello!-
Così dato cha ad entrambi non dispiaceva affatto, sarebbero rimasti in compagnia per un altro po'.
Sempre se nessuno li avrebbe sorpresi!
   
 
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