Storie originali > Fantasy
Ricorda la storia  |       
Autore: Carmilla Lilith    13/09/2011    5 recensioni
Selene e Melissa sono due giovani devote alla dea Lilith e sono considerate delle streghe. Quando Melissa viene catturata e consegnata nelle mani dell'Inquisizione, Selene e giura vendetta... Ma cosa è accaduto a Melissa?
Genere: Dark, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Le sette spade di Efesto'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Melissa

banner

I’m kneeling in front of the altar/

(...)
Strange emptiness, a crystal ball/
Between two candles/
Sono inginocchiato davanti all’altare/
(…)
Strano vuoto, una sfera di cristallo/
Tra due candele/
 
Mi trovo nella radura, amore mio. Sono inginocchiata dinanzi al rudimentale altare che abbiamo innalzato alla nostra dea protettrice, Lilith. La tua sfera in cristallo, che utilizzavi per la divinazione, risplende tetramente alla luce delle due candele che l’affiancano.
Da quando sei scomparsa, mio angelo del peccato, non ho pace ed uno strano senso di vuoto si è impadronito del mio cuore.
 
Melissa, you were mine/
Melissa, you were the light/
 
Melissa, tu eri mia/
Melissa, tu eri la luce/
 
Tu eri mia, splendida Melissa. Mi sei appartenuta da quando i nostri sguardi si sono incontrati, per caso, quella sera alla locanda del villaggio: sapevo che non eri come le altre fanciulle, potevo percepire il tuo naturale talento divinatorio e la tua avversione nei confronti cristianesimo.
Ti ho avvicinata e tu, timida cameriera all’apparenza, non hai avuto alcun timore della misteriosa straniera che viaggiava da sola anzi, sei subito stata affascinata da me.
Nel bosco vicino al villaggio ti ho svelato le tue incredibili doti divinatorie, represse dalla rigida educazione che avevi ricevuto, e ti ho avvicinata al culto di Lilith, la venus aversa. Abbiamo costruito il nostro altare ed insieme abbiamo approfondito la conoscenza di ciò che per i bigotti superstiziosi è stregoneria.
Io, la grande conoscente delle erbe e dei fiori, avevo finalmente trovato una compagna indovina. Eri divenuta mia allieva, mia amica e mia diletta.
Tu eri la luce che illuminava la mia esistenza.
 
Oh, she was a witch/
Why did they take you away?/
 
Oh, lei era una strega/
Perché ti hanno portata via?/
 
Non avrei dovuto sottovalutare i bigotti del villaggio, non avrei mai dovuto lasciarti da sola! Sapevo che per tutti tu eri strega, così come lo ero io, ma non credevo tu fossi in pericolo.
Quando mi allontanai per ricercare alcune erbe particolarmente rare, non credevo che sarei stata lontana per più di un mese e mai avrei osato pensare che i tuoi compaesani avrebbero osato farti del male. Dovevo affrontare un lungo viaggio e pensavo che saresti stata più al sicuro nel bosco che conoscevi così bene. Dèi, quanto mi sbagliavo!
Perché? Perché ti hanno portata via, amore mio?
Perché le persone che ti hanno vista crescere si sono lasciate persuadere dalle parole del prete, che ti ha voluta consegnare nelle mani dell’Inquisizione?
Non riesco a trattenere i singhiozzi, mentre abbondanti lacrime solcano il mio viso: non so nemmeno se sei ancora viva, anima mia, e non so come soccorrerti!
Lilith, mia Dea! Ascolta il mio strazio!
 
Melissa, you were the queen of the night/
Melissa, you were my light/
 
Melissa, tu eri la regina della notte/
Melissa, tu eri la mia luce/
 
Sono tormentata dai ricordi dei giorni felici che abbiamo trascorso insieme, che ora sembrano così lontani!
Quando tra noi è sbocciato l’amore, mia regina della notte, ho assaporato la vera felicità: ricordo il primo bacio che posai sulle tue labbra voluttuose ma inesperte, i sospiri che ti sfuggivano mentre ti facevo scoprire l’amore carnale, i tuoi occhi color pece che rilucevano maliziosi ogni volta che ti facevo godere e le mie dita affondate nei tuoi capelli ricci e corvini.
Non sono mai riuscita a resisterti, ma anche tu hai sempre bramato il mio corpo, invaghita dei miei capelli biondo cenere e dei miei occhi azzurro cielo. Ancora ho i brividi se ripenso alle tue carezze sul mio seno florido e ai tuoi baci sulla mia pelle leggermente ambrata, che così amabilmente contrastava con il tuo incarnato pallido.
Eri la mia luce, la mia sola ed unica luce. Ed ora il mio animo sta affondando nelle tenebre.
 
I swear revenge on the priest/
For the priest must die/
 
Giuro di vendicarmi del prete/
Il prete dovrà morire/
 
Vendetta, oh mia Melissa! Giuro che mi vendicherò del prete, che ha aizzato contro di te chi ti conosceva da sempre.
Morirà, oh sì! Il prete morirà! Non so ancora come prenderò la sua vita, ma egli deve morire.
Sono disposta a fare qualsiasi cosa pur di fargli pagare il dolore che ti ha inflitto, Melissa. La sua vita sarà sacrificio ben gradito a Lilith!
 
Melissa, can you hear me?/
Melissa, are you there?/
 
Melissa, puoi sentirmi?/
Melissa, sei là?/
 
La sfera di cristallo inizia a brillare di luce propria, una luminescenza rossastra e sovrannaturale: mi stai ascoltando, Lilith? Mi aiuterai a salvare colei che amo?
Oppure sei tu, Melissa? Sei già divenuta uno spirito? Ti hanno uccisa, mia amata? Non riesco a trattenermi dall’urlare queste domande, tanto sono disperata.
Melissa, puoi sentirmi?
Melissa, sei qui?
Ti scongiuro, rispondimi!
Una sottile nebbiolina rossastra inizia a ricoprire la radura dove mi trovo e immediatamente taccio.
Sei tu?
Ma non è la tua figura che si staglia nell’inquietante foschia: sono due donne, entrambe alate.
 
Mi prostro a terra, riconoscendo Lilith: una donna stupenda, dai lunghi e ricci capelli rossi, gli occhi fiammeggianti e le ali candide, acquisite dopo aver osato pronunciare il nome segreto di Dio.
Colei che si rivela solo la notte e che il maschio brama ma teme.
La mia Dea avanza fiera, seguita a poca distanza dalla seconda donna: è certamente una Dea, vestita di una lunga tunica viola scuro, pallida, con occhi blu colmi di lacrime e lunghi capelli color cenere.
Le sue ali sono nere come la notte e tra le mani regge una spada.
“Selene, mia adepta! Ho udito il tuo lamento e sono giunta in tuo soccorso: tu e Melissa mi siete state fedeli ed è giunta l’ora di ricompensarvi per i vostri servigi.” Interviene Lilith, invitandomi, con un cenno, ad alzarmi.
“La mia accompagnatrice è Lype, incarnazione della tristezza. Ella custodisce una spada che Efesto forgiò ispirandosi a lei ed ha acconsentito a cedere quest’arma preziosa a te, finché ne avrai bisogno.” Prosegue la venus aversa, abbracciando la donna dalle ali corvine.
Lype si avvicina a me, porgendomi la sua arma: una spada di medie dimensioni, sulla cui lunghezza è incisa, in alfabeto greco, la parola “Lype”. Al centro dell’elaborata elsa, sulla quale sono raffigurati volti piangenti, risplende una gemma viola scuro.
“Questa spada è dotata di un’incredibile potere: più vi sarà assenza di luce, più tu potrai infondere tristezza nel cuore dei tuoi nemici. Loro saranno sopraffatti dallo sconforto e tu potrai finirli.” Mi spiega Lype, con voce funerea.
M’inginocchio e bacio la mano della dea, per poi ricevere la potentissima spada tra le mie mani.
“Selene, è notte e la luna non è ancora sorta. Quale momento migliore per appagare il tuo desiderio di vendetta?” Mi fa notare Lilith, sorridendo maliziosa.
Osservo per un istante la lama di Lype, poi sorrido. Già, quale momento migliore?
 
They’ve taken her away from me/
I think Melissa is still with us/
 
Loro ti hanno portata via da me/
Io penso che Melissa sia ancora con noi/
 
Mi accascio accanto all’altare, sfinita. Appoggio Lype, la cui lama è ora completamente insanguinata, sulla soffice erbetta della radura.
Ho ucciso il prete ed i suoi domestici: loro hanno portato Melissa lontano da me ed è giusto che abbiano pagato. Ma la loro morte non mi ha restituito la mia amata ed ormai ho perso ogni speranza di trovarla ancora in vita.
“Ti sbagli, adepta di Lilith.” Mormora una voce funerea vicino a me.
Mi volto di scatto e noto Lype, distesa a terra con le ali spiegate. In men che non si dica la quintessenza della tristezza è al mio fianco, per sussurrarmi nell’orecchio: “Io penso che Melissa sia ancora con noi”.
 
 
 
Note dell'autore: Lilith, in questo testo, viene interpretata nella sua veste di "Venus Aversa", ovvero di dea opposta Venere, in quanto quest'ultima rappresenta l'amore romantico, mentre Lilith rappresenta l'amore carnale e la lussuria. Lilith approva la relazione romantica delle sue adepte in quanto si tratta di un amore sconsacrato secondo i canoni del Cristianesimo. 
Lype è un personaggio di mia invenzione, ispirato alla parola greca ("lype", per l'appunto) che significa "tristezza". 
 
 
L’ANGOLO DELL’AUTRICE
 
Eccomi di ritorno tra voi! Giusto per complicare un po’ la vita a chi di voi sta seguendo la mia serie sulle sette spade di Efesto, introduco dei nuovi personaggi. Era una vita che volevo scrivere una song-fic su Melissa, una delle mie canzoni preferite degli immortali Mercyful Fate (uno dei miei sogni proibiti e sposare King Diamond ma sorvoliamo), ed il contest “A Song for Darkness” mi ha servito l’occasione per realizzare questo desiderio su un piatto d’argento. Mi sono classificata prima e anche questa è una grande soddisfazione. Un grazie di cuore alla giudice e bannerista LoLLy-DeAdGirL.
Vi lascio, sperando di ritrovarvi presto.
Carmilla Lilith
   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Carmilla Lilith