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Autore: PassengerXX    13/09/2011    1 recensioni
Cosa accade subito dopo la "Grande Guerra"? Le reazioni, le deciosioni dei personaggi più amati di HP.
Una Ron/Hermione ma anche una Harry/Ginny da non perdere per chi come me, non si è rassegnata alla fine di Harry Potter.
< Che ci fai qui? > Chiese Ron non appena Hermione si sedette al suo fianco.
Lei non rispose subito in cerca delle parole adatte. Ma a un tratto fu stufa ci cercare sempre le parole, di pensare cosa dire,si lasciò finalmente andare.
< E dove posso stare se non qui, accanto a te? > Disse stringendo la mano del rosso fra le sue.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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CAPITOLO 2 Oltre L’amicizia

 

Poco dopo Harry si era allontanato dicendole che doveva parlare con tutti in quella sala, spiegare che i loro cari erano morti da eroi, per assicurare a tutti un mondo migliore.

Hermione invece cercava di rendersi utile, insieme a sui ex compagni di scuola, nell’aiutare le persone ferite.

Si guardò di nuovo intorno  e vide Luna che puliva le ferite di Neville, e non potette non notare il modo in cui lui la guardava.

Ciò la fece rinsavire e si girò nella direzione dove si trovavano i Weasley. La scena che aveva visto entrando nella Sala Grande era immutata, tranne per il piccolo particolare che mancava una delle tesse rosse. Ron …

Al suo posto Harry aveva finalmente raggiunto la famiglia addolorata dalla morte di Fred. Harry era stretto dalla signora Weasley e se è possibile piangeva ancora più di prima.

Ma la sua attenzione era sempre diretta all’assenza di Ron, così non appena finì di pulire la ferita di Calì Patil alla gamba uscì dalla sala e andò a cercarlo.

Dopo svariate ricerche lo trovò nel posto più improbabile del mondo.

Ron era in biblioteca, o meglio era in una stanza che una volta era stata la biblioteca. Lei aveva passato la stragrande maggioranza del tempo trascorso a Hogwarts in quell’aula ma adesso era inriconoscibile… Tutti i libri erano riversati per terra, anche se la maggior parte era ridotta in mucchi di carta stracciata.

Una visione del genere qualche tempo prima, molto probabilemente le avrebbe provocato uno schock irreversibile, ma ancora una volta la sua attenzione era rivolta a Ron, seduto in un angolo con le mani a coprirsi il viso.

Senza proferire parole si avvicinò a lui e si sedette al suo fianco.

< Che ci fai qui? > Le chiese il ragazzo non appena gli si fu seduta accanto.
Lei non rispose subito in cerca delle parole adatte. Ma a un tratto fu stufa ci cercare sempre le parole, di pensare cosa dire,si lasciò finalmente andare.
< E dove posso stare se non qui, accanto a te? > Disse prendendo la mano che il rosso non aveva tolto ancora dal viso, e stringendola fra le sue.

Non si dissero altre parole ma Ron la strinse forte a se si lasciò andare ad un pianto liberatorio.

 

**

Ginny era sconvolta per quello che era accaduto.

Era accaduto tutto talmente velocemente. Aveva visto suo fratello Fred accasciarsi e morire, talmente rapidamente da avere le vertigini.

Non poco tempo dopo aveva visto Hagrid, arrivare al castello, con Harry in braccio morto. Ma fortunatamente quella volta non era come aveva temuto.

Harry era lì, accanto a lei, e le teneva stretta la mano. Aveva appena ucciso Voldemort,  e non sembrava ancora aver realizzato ciò che era accaduto.

Ad un tratto la voce della McGranitt risuonò nella stanza. < Volevo informarvi che anche se distrutta, Hogwarts accoglierà tutti stanotte. Domani mattina si svolgeranno i funerali delle vittime cadute oggi > Disse guardandosi attorno con gli occhi pieni di lacrime. < E ovviamente, per chi accetterà, Hogwarts sarà pronta ad accoglierli, io e i miei colleghi, concordiamo pienamente nel seppellire le persone che hanno tanto difeso la nostra scuola, nella medesima stessa, accanto alla tomba di Albus Silente … > . Continuò con voce tremante.

 

**

Ron aveva smesso di piangere, ma continuava a stringere Hermione a sé.

< Mi dispiace … > Disse ad un tratto facendo sobbalzare la ragazza.

< Di cosa ? > Chiese lei stupita.

< Di essermi sfogato con te … > Disse lui sospirando, poggiando la testa al muro.

< Non essere sciocco, sono qui apposta … > Disse la ragazza guardando il rosso negli occhi.

Lui le sorrise, anche se fu un sorriso triste. < Grazie > Disse e gli si avvicinò inaspettatamente e le diede un lieve bacio sulle labbra.

La ragazza non se l’aspettava e rimase paralizzata  non distogliendo gli occhi da quelli azzurri del ragazzo.

< Scusa … Non volevo, cioè volevo è solo che … > Balbettò lui, incapace di trovare le parole adatte. Poi prese un respiro e nonostante il suo viso fosse completamente rosso, assunse un aria seria.

Disse Ron guardando gli occhi nocciola della ragazza. < Voglio, devo sapere se quello che è successo nella camera dei segreti è stato solamente perché stavamo per morire ... > Disse lui ma fu interrotto dalla labbra della ragazza che si posarono sulle sue e all’improvviso fu tutto più chiaro.

Anche lei provava quello che lui provava per lei e stavolta si stavano baciando non perché molto probabilmente sarebbero morti di lì a poco, ma si stavano baciando perché erano legati da un sentimento che andava oltre all’amicizia, finalmente ne era certo.

 


  
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