Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: museti    14/09/2011    8 recensioni
Seguito in due parti di "Eye Sex e Puppy Eyes" di liebeliebe nonchè seguito della mia "Panna e Fragola" ;)
Ho voluto intrecciare le due storie creandone il continuo.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione, Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
         

Parte 2



          Gabriel si sistemò sulla sedia,infilo una mano nella tasca della giacca e tirò fuori un lecca-lecca,lo scartò e se lo infilò in bocca.

         -Mmmm… mi mancava - commentò deliziato - ne vuoi uno?

          -No grazie, sono a posto così.

          -Preferisci qualcos’altro? - chiese l’arcangelo.

          -Co..come qualcos’altro - balbettò Sam

         -Non so..una caramella, un cioccolatino, un Mars - rispose Gabriel - hai solo l’imbarazzo della scelta, io ho sempre di tutto nelle tasche…

         Si interruppe improvvisamente, guardò il ragazzo che stringeva convulsamente a sé il cuscino come un’arma di difesa e si mise a ridere.

         -Sam!! Cosa vai a pensare in quella tua bella testolina? La mia era una richiesta innocente e priva di malizia,però se vuoi posso anche…

         -NO!-non si accorse nemmeno di averlo quasi gridato quel no- Non voglio niente di niente meno che mai ...quello. Vorrei solo sentire la spiegazione che stavi per darmi.

         -Peccato - sospirò l’arcangelo-Oh si la spiegazione del casino che hai sentito vuoi dire?

          -Si,proprio quella-“Devo fare più attenzione a quello che dico, questo è una mina vagante,basta un niente per farla scoppiare”pensò.

         -Devi sapere mon amour,anzi sai,che l’essenza di un angelo quando si trasferisce in un tramite umano viene compressa oltre ogni immaginazione,quindi ogni altra stimolazione esterna piuttosto forte non fa altro che aumentare ulteriormente la pressione che il malcapitato  suo malgrado già deve sopportare.E cosa succede allora?O hai una valvola di scarico come le pentole a pressione,e non è il nostro caso,o cerchi di diminuire questa pressione scaricandola all’esterno in qualche modo

         -Ma il sesso di per sé è già una valvola di scarico-obbiettò Sam.

         -Per voi umani certamente,ma per degli esseri immensamente grandi come noi la cosa è più complicata. Hai presente come si forma uno tsunami vero?

         -Certamente.

         -Vedi,quando ci capita di fare sesso,le sensazioni iniziali creano la prima piccola onda,man mano che si procede queste sensazioni diventano sempre più intense: io e te ne sappiamo qualcosa direi-disse Gabriel guardandolo in un modo che lo fece arrossire- Cucciolo..quando arrossisci ti trovo terribilmente eccitante e mi viene una voglia matta di….

         -Gabriel,piantala di pensare solo e sempre a quello e vai avanti-lo seccò Sam stupendosi della propria audacia.

         -Ok ok ma non è colpa mia se mi fai questo effetto!-rimbeccò l’arcangelo imbronciandosi-Dove ero rimasto…ah si,lo tsunami. Queste onde man mano che si avvicinano alla riva che nel nostro caso è l’orgasmo diventano sempre più grandi e difficili da fermare, per questo quando si arriva al dunque un po’ di questa energia deve essere scaricata all’esterno cercando di fare meno danni possibili. Ecco spiegato quella specie di terremoto che hai sentito.
 
         -Mi stai dicendo che a tutte voi creature celesti quando fate sesso succede quello?
 
         -Esattamente,e la cosa è direttamente proporzionale alla grandezza della creatura come la chiami tu.
 
         -Anche a te quindi succede quello?-chiese  Sam arrossendo di nuovo.
 
         -Certo, a me come a tutti gli altri angeli, perché me lo chiedi? Oh.. ci sono, ti stai domandando perché quella famosa ed indimenticabile sera non hai sentito nessun tipo di casino a parte quello che facevamo noi.
 
         Sam avrebbe preferito di gran lunga aver dovuto cacciare un fantasma piuttosto che impelagarsi in quel pericoloso argomento,ma ormai era in ballo e…
 
         -Il nostro piccolo Castiel è ancora troppo nuovo a queste esperienze e non riesce ancora a tenere a freno l’energia che sprigiona,io invece essendo più attempato in termini di millenni e infinitamente più navigato in fatto di esperienza sessuale, riesco a tenerla controllata dentro di me pur lasciandomi completamente andare dal punto di vista fisico ed emozionale,ma vedrai che col tempo e con l’esperienza,e tuo fratello presumo  gliene farà fare quanta più possibile, imparerà anche lui a controllarsi e a non fare più danni. Pensa se io non fossi stato in grado di assorbire  questa onda d’urto!Come minimo quella sera,visto il modo in cui tu con la tua dannata reticenza di verginella mi avevi mandato su di giri, come minimo ripeto, ti avrei incenerito e con te avrei ridotto in cenere ogni cosa nel raggio di dieci miglia, terrificante vero?
 
         -Già, davvero spaventoso - ammise Sam  rabbrividendo “Dieci miglia di distruzione assoluta solo per una scopata,chissà quando si incazza veramente!”.
 
         -Spero di aver fugato tutti i tuoi dubbi ,comunque se ne avessi ancora non hai che da chiamarmi ed io volerò da te sulle ali dell’amore. Carina vero questa frase? L’ho trovata in un cioccolatino. Tu però mi devi promettere che metterai tutta la tua buona volontà nell’accettare Castiel come boyfriend di Dean.
 
         -Ci proverò Gabriel,giuro che ci proverò anche se questa cosa è più difficile da digerire delle porcherie di cui si ingozza Dean.
 
         -Allora arrivederci alla prossima volta e spero davvero che l’argomento di cui tratteremo sia decisamente più piacevole e movimentato-gli disse facendogli l’occhiolino.
 
         Alzò la mano per schioccare le dita ma si fermò.
 
         Guardò Sam che non si era mai mosso dal letto e gli si avvicinò, prese il cuscino e lo lanciò dall’altra parte della stanza esclamando:
 
         -Al diavolo la diplomazia, almeno il bacio della buona notte devi concedermelo.
 
         Sam non cercò in alcun modo di sottrarsi quando Gabriel gli prese il viso tra le mani e premette le labbra sulle sue baciandolo con un’irruenza da togliendogli il respiro . Quando lo baciava quel pennuto riusciva ad azzerare in un milionesimo di secondo tutto il suo raziocinio  e la percezione del mondo esterno,fu per questo motivo che non si accorse che l’arcangelo aveva staccato una mano dal suo viso,ma sentì chiaramente quando gliela piazzò fra le gambe mentre gli sussurrava a fior di labbra:
 
         -Tienimelo in caldo per la prossima volta baby,mi raccomando.

         Ah un’ ultima considerazione,se ti può consolare pensa che li abbiamo battuti sul tempo.
 
         Gli gettò ancora un bacio in punta di dita e sparì.

------------------------

         Rimasto solo Sam si lasciò cadere all’indietro sul letto cercando di fare ordine nel caos di pensieri che gli affollavano la mente.
         
         Gabriel faceva tutto troppo facile.

         “Promettimi di accettare Castiel” gli aveva detto.

         Il difficile non era accettare l’angelo, era complesso accettare che Dean se lo fosse scopato.

         Cosa era passato per quella testa matta!?Non bastava guardarsi un porno o farsi una bella doccia fredda?

         No,doveva assolutamente recuperare quella scopata persa e l’angelo nella sua ingenuità lo aveva preso in parola.

          E se invece la smania fosse stata reciproca? – pensò - Magari il nostro Cas non è poi imbranato come pensiamo, Gabriel ha detto che sentiva qualcosa di molto vicino al desiderio fisico e Dean gli ha portato l’occasione  di accertarsene su di un piatto d’argento

         Adesso a coronare questa notte folle gli stava pure venendo il mal di testa,doveva cercare di dormire almeno un po’,altrimenti fra poche ore doversi alzare sarebbe stata una tragedia.

         Cercò di sgombrare la mente il più possibile e a poco a poco il sonno e la stanchezza ebbero il sopravvento e si addormentò.

         Un raggio di sole che cadeva direttamente sul suo viso lo svegliò, guardò l’orologio da polso e constatò che aveva dormito soltanto tre ore,troppo poche per i suoi standard.

         Improvvisamente la sensazione di non essere  solo nella camera allertò i suoi sensi.

         -Ciao Sam -

         La voce di Castiel fugò istantaneamente le ultime tracce di sonno.

         -Cas! Cosa fai qui? E’ successo qualcosa a Dean?

         -No, Dean sta ancora dormendo. Penso che si sveglierà con un bel mal di testa.

          Ma con il ricordo di una scopata celestiale - non poté fare a meno di pensare Sam.

         -Senti - disse l’angelo - so che tuo fratello la prenderebbe male se sapesse che sono venuto da te,però credo  sia doveroso darti una spiegazione.

         -Cas, non mi devi nessuna spiegazione, quello che è successo riguarda voi e nessun altro.

         Sam si sentì un po’colpevole dicendo questo,lui per primo si era sentito tirato in causa anche se non ne aveva alcun diritto.

         -Voglio che tu sappia una cosa - continuò Castiel senza guardarlo in viso, segno questo del profondo disagio che provava - tempo fa avevo detto che il legame che mi univa a  Dean era dovuto a qualcosa di più profondo, ma non avrei mai immaginato che….

         -Che ti saresti innamorato? - finì per lui Sam.

         Castiel alzò lo sguardo su di lui.

         Sam si sentì stringere il cuore davanti a ciò che vide in quelle iridi blu come il cielo.

         Confusione, sconcerto, dolore.

         Dentro di sé Castiel stava combattendo l’ennesima battaglia pur sapendo che da questa ne sarebbe uscito sconfitto.

         -Si… Avrei dovuto tirarmi indietro quando ero ancora in tempo, adesso è troppo tardi - rispose l’angelo con un sospiro, le spalle stranamente curve e le braccia abbandonate lungo i fianchi - Non pensavo che avrebbe fatto così male.

         -E… pensi di dirglielo? - chiese timidamente Sam sentendosi tanto un guardone che spia dal buco della serratura.

         -No, assolutamente! Lui non dovrà… mai saperlo - replicò Castiel con voce rotta - abbiamo una missione troppo importante da compiere e niente deve interferire con essa: preferisco che lui creda sia successo tutto per… come dite voi umani, attrazione sessuale unita all’effetto dell’alcool.

         Sam avrebbe voluto dirgli che forse anche suo fratello sentiva qualcosa per lui , almeno per alleviare un po’ il dolore che Castiel certamente provava, ma non sapendo le ripercussioni che la cosa potesse avere preferì tacere.

         Dean nei confronti dei sentimenti personali era irremovibile: nessuno mai avrebbe dovuto metterci il naso.La cosa riguardava lui e lui soltanto.

         -Cas… lo sa qualcun altro oltre a me?

         -Si, mi sono confidato con mio fratello, lui è sempre pronto ad ascoltarmi.

         -Quale fratello? - domandò Sam temendo già la risposta.

         -Gabriel. Abbiamo parlato molto e mi ha detto che anche lui si trova nella mia stessa situazione. Chissà, forse  sarà più fortunato - rispose l’angelo con un’ingenuità disarmante stirando le labbra in una parvenza di sorriso.

         Sam ebbe davvero la sensazione che il soffitto gli fosse crollato sulla testa.

          Oh Signore onnipotente,fa che non sia quello che penso ti supplico

         -In che senso si trova nella tua stessa situazione? Anche lui si è innamorato di mio fratello? - chiese, consapevole di fare una domanda tanto assurda quanto stupida, ma nel contempo terrorizzato da quella che sapeva sarebbe stata la risposta.
        
         Quelle frasi :Magari un domani io e te ci metteremo insieme  e Sei bello Sam… mi piaci davvero…

         Quegli sguardi così diversi dal solito e poi la piuma trovata da Castiel, quella famosa sera con la sua frase che suonava come una sentenza:

         Gli angeli possono perdere le piume quando s’innamorano,

         Erano tutti campanelli d’allarme, ma lui non li aveva voluti prendere in considerazione.
        
         Castiel inclinò la testa e lo guardò in un modo che lo fece sentire molto stupido.

         -No Sam, mio fratello si è innamorato di te.

         Sbadabam!

         Che botta… così… senza nemmeno un po’ di anestesia.

         -Ma cosa stai dicendo? Avrai capito male sicuramente.

         -Ho capito benissimo. E’ il vostro linguaggio umano che a volte non mi è del tutto chiaro e mi confonde, non quello dei miei fratelli - rispose Castiel.

         -Oh cielo! - esclamò Sam alzando gli occhi verso il luogo appena nominato.

         -Mi pare di capire che questa cosa ti crei qualche problema o sbaglio!? Pensavo che dopo quello che… si… fra voi due... - l’angelo chinò la testa imbarazzato e Sam giurò di averlo visto arrossire.

           Lo sa!!! Quel disgraziato glielo ha detto! Mi pare di vederlo mentre glielo dice: “Sai fratellino, ho fatto una visita a Sam l’altra sera e dato che c’ero ho pensato che un colpetto non ci sarebbe stato male” E adesso Cas mi viene a dire che si sta innamorando!

           E di che ti lamenti?! Anche tu lo trovi carino mi pare - rincarò la sua coscienza
        
         -Cas… come dici tu tante volte: è complicato. E’ già complicato per due persone normali, figuriamoci poi se una delle due è un angelo.

         -Io sono un angelo, lui è un arcangelo, è diverso. - ci tenne a puntualizzare, strappando un sorriso a Sam per il modo in cui precisava sempre le sue argomentazioni - Da quello che posso comprendere però, mi pare che dal lato dei sentimenti la cosa sia… come dite voi umani? ...ah si, in un solo senso.

         -A senso unico Cas, si dice a senso unico - precisò a sua volta Sam - Vedi… questa notizia mi ha colto impreparato e io… beh, non so cosa dire. Dovrei pensarci un attimo… - E anche più di uno…

         -Allora devo dedurre che non lo trovi piacevole fisicamente?

         -Non ho detto nemmeno questo… anzi lo trovo… carino e gliel’ho pure detto accidenti a me!- brontolò

         -Ho capito. - la voce di Castiel si era fatta improvvisamente più dura - Hai paura di provare nuovamente dei sentimenti, di affrontare ciò che essi comportano. Pensi che se butterai il tuo cuore al di là dell’ostacolo poi non potrai più recuperarlo. E’ esatto?
        
           Bingo! Non avrei saputo dirlo meglio. Invece di cercare di sventare l’apocalisse dovresti metter su uno studio di psicanalista.
        
         -Perché non me lo ha detto lui personalmente? Non mi pare che la timidezza sia uno dei suoi punti deboli - ribatté Sam -
        
         -Forse per paura di un rifiuto chissà!? Mio fratello è pieno di difetti, impulsivo, dispettoso, a volte parla troppo ma nello stesso tempo sa essere altruista e generoso.
        
           Oltre che maledettamente ruffiano e convincente - concluse fra se e se Sam.
        
         Improvvisamente un velo di tristezza calò su quegli occhi meravigliosi  già normalmente malinconici.
        
         -Tu almeno sai quello che Gabriel prova per te… io invece non saprò mai se Dean sente qualcosa per me - la sua voce era poco più di un sussurro e recava in sé una  nota di amarezza e avvilimento così appassionata da toccare Sam nel profondo dell’anima - Adesso scusami ma devo andare, mi stanno chiamando.
        
          Di bene in meglio Sam Winchester, prima un demone e adesso un cuscino di piume. E che cuscino! Una persona normale no, vero?!
        
         Si diresse nel bagno, una bella doccia fredda forse lo avrebbe aiutato ad affrontare la situazione con più chiarezza.
         Aprì il rubinetto e si mise sotto il getto rabbrividendo.
 
          Che bella situazione-pensò - Due angeli per i cacciatori. Sembra il titolo di un film da cinema di terz’ordine.
        
         Mentre si strofina va per scacciare il freddo e la stanchezza si ritrovò a ripensare al suo pennuto innamorato.
         Innamorato…
 
         Come suonava strana quella parola riferita a Gabriel,eppure Castiel era stato chiaro in proposito.
 
           E io, cosa provo veramente io per lui? - si interrogò mentre con le braccia tese e le mani appoggiate alle pareti della doccia lasciava che l’acqua gelida gli scorresse sulla schiena -Cosa ricorderei se adesso lo pensassi?
 
         Guardò attentamente dentro di se e ciò che vide lo gettò nel panico.
 
         Come era possibile che ricordasse così bene il colore dei suoi occhi incupiti dal desiderio, certe particolari espressioni, il modo di muoversi, e poi… quelle mani nei capelli e sul suo corpo, il sapore dei suoi baci, il calore della pelle, le sensazioni che gli faceva provare…
 
         -Gabriel… - il nome uscì involontariamente dalle sue labbra accompagnato da un sospiro.
 
         Abbassò lo sguardo e l’ulteriore conferma ai suoi sospetti era lì, sotto i suoi occhi sbigottiti.
 
         FREGATO!!
 
           Bene bene, Sam, come la mettiamo adesso? - chiese la vocina nella sua testa - Ricordi un po’ troppi particolari non credi? Mi sa che senza accorgertene ti sei fatto prendere in trappola come un novellino.
 
         Uscì dalla doccia furioso imprecando contro se stesso e la sua dannata vocina interiore.
 
           Come ho potuto essere così stupido! Tutte quelle moine e io ci sono cascato come un cretino senza nemmeno accorgermene. Signore, perché proprio lui?! Perché fra tutti gli esseri viventi mi dovevo… - NO quella parola non l’avrebbe mai detta - di quella specie di ciclone con le ali. Ma nooo, io non sono… Potrà anche piacermi un pochino lo ammetto  ma  da lì a dire che ne sono… ce ne corre!
 
          Ma a chi vuoi darla a bere?! Sam rassegnati, puoi puntare i piedi finché vuoi, ma la situazione non cambierà di una virgola, sii coerente almeno con te stesso. E… quella reazione nella doccia come la spieghi?’
 
         -Oh al diavolo – sbottò - adesso come se non bastasse devo affrontare anche Dean e non so quale delle due cose sia quella che mi crea meno problemi.
 
         Non sapeva assolutamente che atteggiamento assumere. Di chiedere spiegazioni non se ne parlava nemmeno, forse la cosa migliore era comportarsi come se non fosse successo nulla, sicuramente non sarebbe stato lui ad affrontare per primo l’argomento e se Dean non ne avesse fatto parola gli sarebbe andata bene ugualmente.
 
         Si vestì in tutta fretta e s’incamminò verso la camera del fratello. Giunto davanti alla porta fece un respiro profondo e bussò.
 
         -E’ aperto - rispose  la voce di Dean.
 
         Entrò nello stesso istante in cui suo fratello si voltava verso la porta: i loro sguardi si incrociarono per un attimo e stranamente Dean abbassò per primo il suo.
         -Sei pronto per andare a far colazione? - chiese Sam - Se non ci sbrighiamo faranno fuori tutta la torta e ti lamenterai con me tutta la giornata per la tua sfortuna. Oltretutto è domenica e ci sarà un sacco di gente.
 
         -Uh… si  andiamo pure - approvò Dean avviandosi verso la porta.
 
         Mentre uscivano  Sam gettò un’occhiata al letto sfatto, ma nel momento in cui distoglieva imbarazzato lo sguardo si accorse che suo fratello lo stava guardando e che le sue guance si erano colorite.
 
         -Ti vedo stranamente colorito stamattina - osservò Sam mettendo nella voce una punta di malizia - non avrai per caso la febbre?
 
         -Si certo… la febbre del sabato sera! - replicò Dean spingendolo fuori dalla stanza.

   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: museti