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Autore: Miss_Slytherin    14/09/2011    13 recensioni
"Lilian Luna Potter, diversa dagli altri Potter. Fredda, crudele, insensibile, apparentemente senza cuore. Questa è la sua storia, la storia di un Giglio che non è un Giglio, non è puro, non è innocente". Dal primo capitolo: "...vedo ambizione, desiderio di gloria…intelligenza anche…poi…uno spiccato senso di autoconservazione…e se non mi sbaglio quella dovrebbe essere una punta di cattiveria mista ad astuzia…".
Genere: Generale, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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                                                 CAPITOLO 52

                                                      In the memories of Scorpius


-Non ho le tette-

Lily Potter fece questa apocalittica e stranamente realistica affermazione una fredda mattina di dicembre, di fronte allo specchio.

-Lily tesoro, tu non hai mai avuto le tette- osservò Cassiopea, neanche troppo gentilmente, alzando per un attimo gli occhi dal suo libro di Storia della Magia, dal quale stava cominciando ad essere leggermente ossessionata.

-Lo so! Ma adesso mi sembra una tragedia!- ribattè lei, tagliente, osservandosi da diverse angolazioni. Mmmh, forse di fianco il seno sembra più grosso, pensò poi.

Glorya era stupita.

-Perchè adesso è una tragedia, mentre sino a cinque minuti fa non lo era?- chiese, cercando di dare un senso al discorso.

Era sabato mattina, e le tre ragazze erano salite in stanza dopo colazione per studiare un po'. In realtà dovevano cambiarsi per i rispettivi appuntamenti, ma le simulazioni d'esame sarebbero cominciate lunedì, e per questo motivo avevano dovuto ridurre i tempi di preparazione.

-Perchè oggi esco con Malfoy!- disse, seccata per il fatto che non se lo fossero ricordato, soprattutto perchè avevano passato una settimana intera a prenderla in giro. Cassiopea, in particolare, aveva scoperto il proverbio Babbano “chi disprezza compra” e da allora aveva continuato a ripeterlo nell'orecchio di Lily a tradimento.

-Giusto. E questo cosa c'entra con le tue tette...?- chiese Cassiopea, perplessa. Certe volte era davvero difficile seguire i discorsi di Lily.

-Beh...c'entra- disse la rossa evasiva. Glorya e Cassiopea si scambiarono un'occhiata, poi la Zabini domandò, cauta:

-Lily, non sarai per caso nervosa?-

-Nervosa? Io? Ma stai scherzando? Tzè, nervosa!- ribattè Lily, con voce troppo acuta per essere credibile.

-È nervosa- concluse la Mafoy, alzando le spalle.

-Parecchio- concordò Glorya, fissando una camicia azzura, indecisa se indossarla o meno per uscire con Liam.

-Non siete d'aiuto- le rimbeccò Lily.

-Beh, le possibilità sono due: o ti faccio una Fattura Pungente alle tette per farle crescere, così la smetti di lamentarti, oppure accetti il fatto che probabilmente a mio fratello non importa se hai il seno grosse o meno- disse pratica Cassiopea, abbandonando definitivamente gli studi per dedicarsi al suo baule stracolmo di abiti.

Lily ci pensò su un attimo.

-Fattura Pungente?- chiese infine.

Le altre due scoppiarono a ridere, e la tensione che serrava lo stomaco di Lily si allentò un po'.

-No, niente Fattura Pungente. Sono perfetta così- replicò poi, tirando fuori la scarsa modestia che l'aveva sempre caratterizzata.

-Sì, perfetta e modesta- concordò Glorya, optando alla fine per un caldo maglione di cachemire blu marine.

Lily le fece una brutta smorfia, per poi tornare a specchiarsi.

Aveva pensato a lungo a cosa indossare quel giorno, nonostante avesse spesso il pensiero fisso sugli esami. Si era immaginata vari abbinamenti, cercando di trovare quello che l'avrebbe fatta apparire ancora più bella di quanto già non fosse agli occhi di Scorpius. Ma poi, in un orribile flashback, si era rivista in un letto d'infermeria, appena uscita dal coma, con lui là di fronte. Con gli occhi così pieni di...non sapeva neanche come definire quello che aveva visto nello sguardo di Scorpius. E aveva capito che non gli sarebbe importato, che non avrebbe neanche fatto caso a cosa indossava.

Così, mezz'ora prima, aveva afferrato un paio di jeans scuri a sigaretta, vi aveva abbinato un dolcevita di lana color amaranto e aveva infilato ai piedi gli stivali rasoterra scamosciati porpora scuro.

Si era messa un filo di matita nera sotto gli occhi, e, all'ultimo, aveva anche passato un rossetto rosso ciliegia sulle labbra.

-Vado- annunciò a una Glorya in reggiseno e ad una Cassiopea in slip grigi che stavano finendo di vestirsi.

-Auguri!- le disse la Malfoy con un ghigno, mentre Glorya più seria, le suggerì:

-Cosa ne pensi di prendere cappotto e sciarpa? Siamo a dicembre, sai-.

Riconoscente, Lily afferrò un caldo cappotto grigio e la sciarpa coordinata.

In corridoio, si fermò un attimo. Per un istante, provò l'istinto di voltarsi e scappare via. Stava davvero uscendo con Scorpius? Stava davvero dandogli la possibilità di conquistarla, di tenere il proprio cuore fra le mani? E se lui l'avesse gettato a terra, calpestato, per puro divertimento? Se avesse solo immaginato di vedere nei suoi occhi solamente ciò che desiderava scorgervi? Se si fosse inventata tutto, se per lui fosse stata ancora e solo una tacca da aggiungere, un trofeo da allineare accanto agli altri?

Presa dal panico, fece per tornare indietro. Ma nell'istante in cui appoggiò la mano sulla maniglia della porta, capì che era troppo tardi. Che c'era già dentro. Che l'unica cosa da fare era mettere un piede davanti all'altro e andare incontro a qualsiasi cosa sarebbe accaduta.


                                                            ******

Scorpius era nervoso. Erano quasi le tre, e da mezz'ora stava aspettando Lily appoggiato alla porta del Refettorio. Aveva visto passare centinaia di ragazzi e ragazze, pronti a godersi la prima vera giornata di svago, liberi dal ricordo del terremoto, liberi dalle più normali preoccupazioni degli esami, ma di lei non c'era ancora traccia. Stava per andarsene, arrabbiato con il mondo, quando la vide arrivare da lontano. La riconobbe per la chioma rosso scuro, che spiccava chiaramente in mezzo alla folla. Amava quei capelli, nonostante in passato avesse odiato il fatto di saperli riconoscere in mezzo a tanti altri. La osservò farsi largo fra gli studenti, infastidita dalla massa, come lo era sempre stata. Notò che ad un certo punto spinse via senza tanti complimenti due ragazzine del primo anno, per farsi spazio. Ed infine, eccola.

-Ciao- gli disse, senza ovviamente accennare delle scuse per il ritardo.

-Cos'è successo al tuo orologio?- le chiese, pignolo come sempre.

-Nulla, perchè?- ribattè lei, stupita.

-Perchè sei in ritardo come al solito, nel caso in cui non te ne fossi accorta- le fece notare, infastidito. Ma Lily scoppiò a ridere:

-Oh insomma Malfoy! Credevo che te lo fossi aspettato e che anche tu saresti arrivato alle tre!-

-Ma perchè dovrei darti appuntamento ad un orario e poi aspettarmi che tu compaia in un altro?! Non è logico- sbottò, irritato.

-Se è per questo non è logico neppure che io stia uscendo con te, eppure eccomi qui. Hai intenzione di portarmi da qualche parte o pensi di restare qui a farmi la predica sull'orario come un vecchio bisbetico?- chiese Lily, sfoderando un sorriso malandrino.

-Credo che opterò per la seconda opzione, ma solo per questa volta. Non abituartici- rispose, scorbutico. Tuttavia il malumore gli passò quando lei infilò delicatamente il braccio sotto il suo. Non disse nulla, ed insieme a qualche altro ritardatario si avviarono verso l'uscita. Mentre respirava l'aria fredda dell'inverno, Lily vide poco lontano Albus e...sbagliava o quella era Marìkaa? Suo fratello era riuscito finalmente ad ottenere un appuntamento? Toccando la bacchetta che portava nella tasca interna del cappotto, Lily si ripromise di scoprire come fosse andata la loro uscita. Con la mente già proiettata su propositi di vendetta, si accorse solo all'ultimo istante che Scorpius non la stava guidando verso la città.

-Ma dove stiamo andando? Non facciamo un giro a San Francisco?- chiese, perplessa.

Scorpius sorrise in un inquietante modo che non le piacque.

-No- replicò, guidandola verso il parco della scuola, praticamente deserto dato che la maggior parte degli studenti aveva scelto la città, e i restanti il caldo del castello.

-Mi stai spaventando. Vuoi portarmi in un luogo appartato per occultare il mio cadavere indisturbato?- domandò ancora, sospettosa. Scorpius scoppiò a ridere.

-Donna di poca fede, aspetta e vedrai- disse poi, enigmatico.

Camminarono ancora un po' fra gli alberi maestosi, fino a giungere in una piccola radura. Con stupore, Lily notò che al centro vi era un piccolo gazebo, con un tavolo e alcune panchine bianche.

-Ma cosa....?- stava iniziando a dire, quando qualcosa attirò la sua attenzione. Sul tavolo era posato un grosso bacile di pietra, finemente intagliato, con eleganti scritte lungo l'orlo; Lily lo riconobbe dopo qualche istante, perchè anche suo padre ne possedeva uno.

-Ma che posto è questo? E cosa...cosa ci fa un Pensatoio qui fuori?- chiese infine, completamente spiazzata. Si sarebbe aspettata di tutto, ma non quello.

Scorpius sembrava molto compiaciuto per il suo stupore e mentre le afferrava una mano per condurla verso le panchine rispose:

-Ho scoperto questo posto grazie a Edward. Aveva passato qui una serata con Diana e mentre me ne parlava mi è sembrato perfetto per...per venirci oggi. Diana gli ha spiegato che questo gazebo è stato costruito per la moglie di uno dei fondatori della scuola. Non chiedermi date o nomi, so solo che la donna amava molto la natura e che il marito le costruì questo posto per permetterle di leggere in mezzo al verde. Comunque, ora gli studenti possono venirci, ma gli americani lo conoscono talmente bene che se ne sono stufati-

-E perchè non fa freddo?- chiese Lily, notando che pur essendo all'aria aperta all'interno del gazebo vi era un piacevola calore.

-È stregato. C'è un incantesimo che lo riscalda...quella poveretta sarebbe molta congelata se avesse deciso di venire qui fuori d'inverno, e così il marito vi ha imposto una magia- replicò Scorpius. Una volta scelto quel luogo per l'appuntamento si era documentato, per non fare brutta figura.

Lily sembrava impressionata, e questo non poteva che fargli piacere...

-Non mi hai ancora detto cosa ci fa un Pensatoio qui, però- osservò, dopo qualche attimo di silenzio.

Scorpius sorrise, e si prese un attimo prima di risponderle.

L'idea di usare un Pensatoio gli era venuta solo tre giorni prima. Era nel panico più nero, perchè non sapeva dove portare Lily e cosa fare insieme. L'idea di loro due che si fissavano in silenzio senza sapere cosa dirsi, seduti ad un tavolo di un'anonima caffetteria lo spaventava, ed era alla disperata ricerca di qualcosa di originale da proporle. Si era chiesto cos'avesse fatto suo padre a suo tempo, cosa avesse organizzato per il primo appuntamento con sua madre...e ta-daah! Gli era venuta l'idea. Gli aveva scritto, chiedendogli se poteva spedirgli il Pensatoio, e suo padre, benchè decisamente perplesso e sotto sotto anche curioso, aveva acconsentito ad una condizione: che Scorpius gli raccontasse a cosa sarebbe servito. Il Pensatoio era arrivato con un gufo prioritario proprio quella mattina, e Scorpius aveva avuto quattro ore per selezionare i pensieri da riporvi. Era una fortuna che la formula necessaria per quell'incantesimo venisse insegnata proprio al settimo anno, e Scorpius se ne era servito non senza qualche difficoltà. Ma ne sarebbe valsa la pena, ne era certo.

-Se vieni con me, non ci sarà bisogno di parole- le disse infine, porgendole una mano. Lily, sempre più perplessa e poco tranquilla, la accettò, non senza rivolgergli uno sguardo sospettoso.

Lily non era mai stata nei ricordi di qualcuno, e trovò davvero curiosa quella sensazione di cadere nel vuoto che precedette il loro arrivo nel primo ricordo di Scorpius.

Riconobbe la Sala Grande di Hogwarts, e a giudicare dal Cappello Parlante che la professoressa McGranitt stava portando via, doveva trattarsi del primo settembre di chissà quale anno.

-In che anno siamo?- chiese a Scorpius, che ancora le stringeva la mano. Lui non rispose, e le fece cenno di guardare verso la tavola dei Serpeverde.

Curiosa, vide se stessa undicenne seduta fra Cassiopea Malfoy e Glorya Zabini; mangiava tranquilla senza calcolare nessuno. Con un tuffo al cuore, la Lily reale notò come la stava osservando Scorpius, probabilmente prima di rivolgerle la prima parola della loro storia. Sembrava interessato, curioso, e di certo il suo viso non mostrava ancora il disprezzo che da lì in avanti le avrebbe riservato. Poi, lo udì parlare:

-Passami il succo di zucca- disse con una voce molto diversa da quella che aveva ora. Lily sorrise: sapeva che cosa gli avrebbe risposto.

-Eri proprio arrogante- disse allo Scorpius in carne ed ossa accanto a lei.

-E tu eri davvero odiosa- la rimbeccò lui, ma le strinse forte la mano.

La scena cambiò: erano nel dormitorio femminile di Slytherin, e Lily si vide sdraiata a letto, sotto una montagna di coperte. Accanto a lei c'erano fazzoletti, pozioni e antibiotici babbani e così Lily capì che Scorpius le voleva mostrare il pomeriggio in cui lei aveva avuto la febbre alta, e lui era venuto a trovarla. Infatti poco dopo lo vide entrare, prima sedersi e poi sdraiarsi accanto a lei.

Vedere loro due così vicini con un occhio esterno le fece capire per quanto tempo fossero stati ciechi: era cosi evidente quanto fossero legati, quanto bramassero la vicinanza l'uno dell'altra...eppure si ostinavano a negare.

La scena sfumò, e si riformò ancora sotto gli occhi sempre più attoniti di Lily. Fino a quel momento lei aveva potuto conoscere a pieno solo i propri sentimenti, mai quelli di Scorpius. Ma ora lui, con quel viaggio nei suoi ricordi, le stava dando modo di capire.

-Dove siamo?- chiese Lily, che questa volta non riusciva proprio ad identificare lo scenario. Era buio, si vedeva una strada deserta e poco illuminata, ma di lei o di Scorpius non c'era traccia.

-Aspetta, tra poco si vede...- le disse lui, ed infatti poco dopo Lily si scorse in lontananza. Indossava un abito nero corto e tacchi alti, sui quali però sembrava instabile.

-Oh Scorps! Che bello, ci sei anche tu!- si sentì dire, con voce acuta e poco umana.

-Che sta succedendo? Non mi ricordo questa scena!- chiese la Lily in carne ed ossa, confusa. Perchè non rammentava nulla di quello che stava accadendo davanti ai suoi occhi?-

-Ci credo, eri ubriaca persa- sghignazzò Scorpius, e lo Scorpius del ricordo chiese:

-Lilian, sei in grado di camminare?-

Perplessa, Lily si vide barcollare, inciampare in un tombino e rischiare di cadere a terra. Ma Scorpius la prese al volo, e lei non cadde. Poi -la vera Lily quasi svenne in quel momento- si vide dormire beata tra le braccia di Scorpius, che la fissava incantato, prima di...baciarla.

-Mi hai baciato?!?! Mi hai baciato mentre dormivo, preda di una sbornia?! Sei spregevole!- disse, cominciando a prenderlo a pugni. Scorpius rise, cercando di ripararsi, mentre i due nel ricordo entravano silenziosamente a Hogwarts. Lily smise di colpirlo, troppo curiosa di vedere cosa sarebbe accaduto in quel momento.

Scorpius entrò nel dormitorio, la appoggiò sul letto, poi iniziò a spogliarla.

-Non ci posso credere!!! Mi hai anche spogliata! Questa non te la perdono, Malfoy!- strepitò, indignata, mentre ricominciava a picchiarlo.

-Ahi! Smettila, ti stavo solo mettendo il pigiama!!! Però, non eri niente male...- rise lui, riparandosi la testa con le mani.

La scena mutò nuovamente, e Lily smise di cercare di mutilarlo per guardare bene.

Si trovavano di nuovo in un ambiente buio, che Lily stentò a riconscere sino a che si accese una bacchetta. Era una carrozza rotonda, e lei si vide sdraiata, con Scorpius accanto.

-Stavamo volando verso l'America, giusto?- chiese, per conferma, e Scorpius annuì.

-Avevo un aspetto orribile- disse, notando quanto fosse pallida e sudaticcia.

-È vero- confermò Scorpius, e Lily si voltò a fissarlo con occhi di fuoco, mentre i due nella scena stavano parlando.

-Dovevi dire che io sono bella sempre e comunque!- esclamò, indignata.

-Taci, e guarda...- le disse Scorpius, e Lily vide come i protagonisti del ricordo si stringessero, come se da quell'abbraccio dipendessero le loro stesse vite. Ancora una volta, Lily si chiese come avesse fatto ad essere così cieca, come avesse potuto non vedere la verità, sin da subito. La Lily del ricordo sembrava così in pace, lì, fra le braccia di Scorpius, che la Lily reale si sentì quasi in imbarazzo.

E ancora un altro ricordo: Scorpius in una sala piena di gente, probabilmente ad una festa. Era vestito di nero e, appoggiato ad una parete, sembrava aspettare qualcuno.

-Perchè eri da solo ad una festa?- domandò Lily ironica, ma ancora una volta Scorpius le indicò di guardare senza rispondere.

E poi Lily si vide entrare al braccio di Ethan Sheldon, splendida nel vestito verde. Si vide ballare con quell'essere spregevole e poi- e Lily sentì il cuore scoppiarle, quando capì cosa stava per succedere- Ethan la lasciò sola, e Scorpius colse l'occasione per avvicinarsi. Incantata, quasi stregata, Lily si vide danzare insieme a lui, così vicini e stretti da sembrare una cosa sola. Vide Scorpius chinarsi verso di lei, e poi baciarla. Questa volta la Lily in carne ed ossa non protestò indignata, ma strinse forte la mano del suo accompagnatore, sentendo il cuore battere furioso.

-Siamo belli, però- osservò Scorpius, mentre i loro del ricordo lasciavano la festa.

-Io di più, indubbiamente- lo corresse Lily, ma era distratta. Sentiva di essere ad un passo dallo scoprire la verità sulla propria verginità.

Con il cuore in gola, vide se stessa e Scorpius sparire in una camera, ed immediatamente Lily si affrettò a seguirli, senza neanche stupirsi per il fatto che riusciva ad attraversare i muri.

Si stavano ubriacando, Lily ricordava le bottiglie di tequila. Ma i suoi ricordi si fermavano lì, e lei non voleva perdersi neanche un attimo di quella scena. Scorpius, che sapeva già come sarebbe finita, si appoggiò beato ad una parete.

Si scolarono una, due bottiglie...finirono a terra a baciarsi...Scorpius fece per andare oltre, ma si fermò. Lily non ne capì il motivo, ma i due si rialzarono, per poi arrampicarsi sul letto e addormentarsi abbracciati.

-E così sono ancora vergine! Cosa ti costava dirmelo, infida creatura?!- chiese Lily, quando comprese appieno il significato di quel ricordo.

-Era troppo divertente tenerti sulle spine- ghignò Scorpius, meritandosi un'altra raffica di esili pugni.

Il loro viaggio nelle memorie di Scorpius continuò ancora, avanti e indietro nel tempo, e Lily era sempre più stupita, sempre più emozionata, sempre più desiderosa di andare avanti.

-Questo è l'ultimo ricordo- le annuciò infine Scorpius, e Lily osservò meglio l'ambiente in cui si trovavano. Non le fu difficile riconscerlo: era l'infermeria del Saint Patrick.

Lily si cercò fra le varie persone ferite, e si vide nell'ultimo letto infondo, priva di conoscenza. Era il coma.

Questa volta era ancora più interessata, perchè non poteva razionalmente ricordare nulla di quel periodo. Ebbe paura per se stessa, nonostante ora fosse fuori pericolo, nel vedersi lì sdraiata, immobile. Poi, e il suo cuore per l'ennesima volta fece una capriola, Scorpius si avvicinò al suo capezzale. Le prese una mano, guardandola con occhi tormentati. E fu in quel preciso momento, prima ancora di udirlo parlare, che Lily capì che Scorpius l'amava. Puro e semplice amore. Non bramosia, non desiderio di conquista, ma limpido amore. Le gambe le tremarono per il peso di quella consapevolezza, ma poi Scorpius parlò:

-Lily...non so se mi senti. In realtà non so neanche bene cosa dirti e mi sento davvero molto idiota a parlare da solo. Pensandoci, potrei dirti la verità. Non abbiamo mai fatto sesso, anche se non sai quanto vorrei averlo fatto. Probabilmente rideresti sentendomelo dire...io, Scorpius Malfoy, che mi dichiaro a Lily Potter! Eppure sta succedendo, perchè mi piaci davvero. Mi spaventa un po' questa cosa, e sino ad ora non l'avevo ammesso neanche con me stesso. Ma mi piaci, Lily Potter. Mi piaci da morire. E vorrei davvero che tu aprissi gli occhi, per potertelo dire sapendo che lo capirai. Perciò devi svegliarti-

E così com'era arrivata, Lily si sentì risucchiare verso l'alto, e un attimo dopo erano di nuovo seduti sulle panchine del gazebo.

Ci fu silenzio. Per la prima volta in vita sua, Lily era senza parole. Non sapeva cosa dire, era felicemente confusa e spaesata. Ora era tutto chiaro. O forse lo era sempre stato.

-Io...- iniziò, senza aver davvero trovato le parole. Scorpius sembrò capire, e le premette un dito sulle labbra per farla tacere.

Poi, lentamente si chinò su di lei, ma Lily non lo aspettò. Poggiò le labbra su quelle di lui, e sin da subito fu un bacio violento, passionale, quasi disperato. E in un certo senso fu il loro primo bacio, perchè era la prima volta che Lily lo baciava sapendo di amarlo. E sapendo di essere amata a sua volta. E non ci fu momento più bello di quello.


Spazio Autrice:

*l'autrice è svenuta di fronte alle 20 -e ci terrebbe a sottolineare 20- recensioni. Rimane prova di sensi per lungo tempo, per fortuna qualcuno ha il buon cuore di farla rinvenire*

*la testolina dell'autrice si affaccia timidamente*

*l'autrice si aspetta pomodori e cetrioli marci in faccia*

*appurato che non c'è proprio nessuno -e consapevole di meritarselo- Miss_Slytherin sbuca fuori camminando sui ceci*

Lo so. L'ultimo aggiornamento risale al 27/06, e di conseguenza sono passati almeno due mesi. Ma questa volta ho un valido motivo per il mio ritardo: mi si è rotto il computer e credetemi, trovare un tecnico a Torino in pieno agosto è come andare di notte con gli occhiali da sole. Per di più, quando miracolosamente il mio catorcio è tornato a funzionare, ho scoperto che quel buon uomo mi aveva formattato tutto, e ho perso il capitolo. Mi sono messa a riscriverlo più in fretta che potevo, ed eccomi qui. Mi scuso con tutto il cuore, ma in questo caso non ho proprio potuto fare diversamente. In compenso, Babbo Natale a dicembre mi porterà un portatile, pena la morte :)

Sperando che possiate perdonarmi (ormai sarete stufi di sentirmelo dire, e vi capisco, credetemi) passo al capitolo.

Finalmente Lily e Scorpius sono usciti!!!! Dopo 50 e passa capitoli ce l'hanno fatta. Ve l'aspettavate così? Io ce l'ho messa tutta per rendere questo appuntamento il più originale possibile, per la prima uscita dei miei personaggi non potevo cadere nel banale facendoli andare a fare un giro in città. Spero davvero di non avervi deluso, ho spremuto a fondo il mio cervellino bacato per tirare fuori un'idea decente.

Inoltre, per non rendere il capitolo troppo lungo (e anche così mi ha occupato 10 pagine di word) ho deciso di dividere questo sabato pomeriggio ricco di uscite in due parti. Nel prossimo capitolo vedremo dunque Glorya e Liam, Cassiopea e Shane e Albus con Marìkaa. Mi sembrava corretto dare il giusto spazio a Lily e Scorpius, infondo anche se cerco di trattare tutti i personaggi allo stesso modo sono sempre loro i protagonisti.

Bene, detto questo lascio a voi ogni commento, sperando che ce ne siano, anche se sono pienamente consapevole che mi considerate più latitante di Gheddafi.


Voglio ringraziare dal più profondo del mio cuore le 20- ho già detto 20? No?? Allora lo ripeto: 20!!!!!!!- meravigliose persone che hanno recensito l'ultimo capitolo. Voi siete stupende, e io non vi merito, ma ogni volta che leggo una delle vostre stratosferiche recensioni mi commuovo, e sono sempre più felice di aver deciso, più di un anno fa, di aver iniziato a postare questa storia. Grazie. Non so più come dirvelo, e purtroppo per le singole risposte ci sarà da aspettare qualche giorno (maledetti esami universitari) ma potete stare sicure che risponderò, dovessi stare alzata la notte.

Un grazie va come sempre alle 150 persone che hanno questa ff fra le preferite, alle 23 che la ricordano e alle 149 che la seguono: ve l'avrò detto mille volte ormai, ma questi numeri mi rendono davvero felice! Grazie anche alle 44 persone che hanno questa immeritevole e spregevole autrice fra gli autori preferiti: sono e sarò sempre onorata di occupare questa posizione nelle vostre liste!


Credo di aver detto tutto, vado a cercarmi un'armatura che sia abbastanza spessa da ripararmi dai vostri sputi, pomodori, cetrioli e chi più ne ha più ne metta.


Con tanta vergogna e tantissimo affetto,


Vostra, Miss_Slytherin

  
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