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Autore: _Luna_    14/09/2011    1 recensioni
Questa storia è ambientata dopo Il principe Caspian! Non riuscivo a sopportare l'idea che Susan lo abbandonasse per sempre, così ho voluto dare una seconda opportunità a questa coppia! Spero vi piaccia :3
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caspian, Edmund Pevensie, Susan Pevensie, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Lucy appoggiò la testa sul merlo della torre e tentò di riconoscere qualche figura familiare ma ci furono solo alberi. Sbuffò e continuò a guardare. I suoi fratelli erano usciti da più di un’ora e ancora nessuna notizia né loro né di Susan. Più volte avrebbe voluto prendere un cavallo e correre da loro ma il professor Cornelius l’aveva dissuasa « Torneranno presto, maestà. Attenda » Le previsioni dell’anziano si rivelarono presto esatte. Finalmente riconobbe la figura di sua sorella che correva veloce verso il cancello di Telmar. Scese subito le scale e andò ad abbracciarla. La maggiore, intanto, aveva già avvertito il generale che era partito velocemente con una quindicina di uomini per recuperare i feriti.
« Susan! » le mani della bambina erano sporche di un liquido rosso « Sei ferita! » la trascinò in infermeria dove, dopo averle tolto il vestito, videro un taglio corto ma profondo lungo la schiena « Ci penso io! »
« No. Risparmia il Fuoco per ferite più gravi, io sto bene » per distrarre la sorella dalla ferita, Susan le raccontò cosa fosse successo alla radura. Insieme, nella stanza del Sole Splendente, attesero pazientemente il ritorno dei loro cari. Susan era quella più preoccupata: la ferita di Ed era lunga e dolorosa, mentre Caspian era ancora svenuto. E se il generale non fosse arrivato in tempo e il suo re fosse morto? Si stavano per chiarire ma Peter li aveva interrotti. Aveva detto che con i suoi occhi stava meglio. Allora non era sposato. Era stato un sogno « Lucy. Quello che ho visto è stato solo un sogno, non si è sposato! » La sorella non ebbe il tempo di rispondere, poiché un messaggero entrò dopo aver bussato e comunicò alle due che i feriti erano nelle proprie stanze e i medici li stavano curando « Forse è meglio se andiamo da Ed…Peter sarà là » Lucy però la fermò e replicò che entrambe sapevano che non era da Edmund che Susan voleva andare « E’ vero… vi raggiungo subito » con passo svelto raggiunse la stanza di Caspian e vi trovò due servi che la fecero entrare.
Un medico gli stava curando la ferita alla testa e quella al braccio « Si rimetterà tra un paio di giorni, per adesso non deve fare sforzi…» così disse e se ne andò, lasciando Susan e il re da soli. Lei si avvicinò al letto, sotto lo sguardo attento e all’erta del ragazzo. L’unica medicina che poteva avere effetto immediato era il suo sorriso « Stai bene? Sei ferita? » Scosse la testa come risposta e si sedette sul letto accanto a lui mantenendo però il silenzio. « Susan…qual è il problema? Ho sognato mille volte questo momento…non doveva andare così…doveva essere un momento felice…quando ti ho vista avrei voluto stringerti forte, poi però sei stata così taciturna, così indifferente…non mi ami più? » gli occhi del giovane erano lucidi e aveva pensato di non farle quella domanda per non sapere la risposta. Aveva una paura tremenda della risposta « Puoi dirmelo se hai trovato qualcun altro nel tuo mondo e non mi vuoi più. Ritirerò quello che ho detto prima…non sarà successo niente…»
« Oh Caspian! Taci! » ora che aveva la certezza che lui non si era sposato, Susan si sentiva bene. Attenta a non fargli male si gettò al suo  collo e lo baciò teneramente sulle labbra. Il giovane re non se lo aspettava visto il suo comportamento, ma rispose prontamente al bacio e le accarezzò i capelli e la guancia, cercando ancora quel contatto con le sue labbra. Ma lei si fermò e non lo baciò più « Credo che baciarmi rientri negli sforzi menzionati dal medico » 
Alzò gli occhi al cielo « Susan, questi tre mesi sono stati terribili senza di te. E un medico sdentato non mi impedirà di baciarti » la fece stendere accanto e ripresero a baciarsi appassionatamente, recuperando tutti i giorni in cui non si erano visti. Quando smisero, una decina di minuti dopo, Caspian confessò che aveva mal di testa « Ma non andartene, ti prego. Rimani qui. » 
Gli accarezzò i capelli e lo guardò negli occhi « Non sarà un leone, non sarà un mostro, non saranno i miei fratelli a farmi andare via. Non ti lascerò mai più. E’ una promessa. Ma ora devo andare a vedere come sta Edmund e tu devi riposare » Caspian la lasciò andare solo dopo averle strappato la promessa che sarebbe ritornata tra un’ora. Tutta scompigliata e rossa in volto arrivò in camera di Ed che dormiva accerchiato dai suoi fratelli. Peter notò subito il cambiamento d’umore di Susan. Quasi non la riconobbe quando entrò: il passo fiero e sicuro, gli occhi più vispi e allegri, il vestito rosso che andava a pennello e infine il sorriso illuminava il viso. Sembrava che quel mondo l’avesse fatta rinascere. La salutò con un gesto della mano e si spostò per farle posto « Riprenderà a camminare tra qualche giorno e tra una settimana sarà come nuovo » Lucy, intanto, osservava la sorella e capì subito cos’era successo nella stanza di Caspian. Domandò « Non si è sposato, vero? » Un sorriso le diede la conferma e andò ad abbracciare Susan che però fece una smorfia di dolore quando venne abbracciata « Susan! » Tra Ed e il re si erano completamente dimenticate della sua ferita, che continuava a sanguinare « Vieni, andiamo in infermeria » Il medico fu abbastanza severo con Susan poiché non si era fatta medicare bene. Così la costrinse a stare a letto per un giorno almeno. La ragazza sbuffò perché mancavano una ventina all’incontro con Caspian e il medico non ne voleva sapere. Fu il professor Cornelius ad interrompere la discussione tra il medico e la regina « Vostre maestà. Abbiamo scoperto: il mostro che vi ha attaccato appartiene alla specie dei Kegar. E’ una razza che si è estinta moltissimi anni fa…una decina di uomini sta esplorando il regno per stanarla e ucciderla »
« Professor Cornelius, potete dire al re Caspian che…mia sorella non si è sentita bene e le terrò compagnia? Non potrò andare da lui per questo » 
« Come… »
« Si, non voglio farlo preoccupare » 
« Farò come avete detto » 
Quando se ne fu andato Lucy si voltò e chiese « Allora, com’è andata? » 
L’espressione di Susan si addolcì « E’ andata che ci amiamo…e ci ameremo per sempre… »
   
 
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