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Autore: AcheleBellamy    14/09/2011    1 recensioni
Immaginatevi una ragazza timida, con pochi amici ma affezionata alla sua città. Ora immaginate che la vita, le abitudini di questa ragazza vengano bruscamente capovolte. E immaginate che in tutto questo trambusto la ragazza cambi completamente, scoprendo una nuova se stessa.
Questa è la storia di Emmeline, un po' inventata, un po' tratta dalla mia vita.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rose aveva battuto tutti i record, era riuscita a preparare le valigie in meno di venti minuti.
Non si può dire lo stesso di Emmeline, che nell’ansia di aver scordato qualcosa aveva disfatto le valigie almeno sei volte.
Solo dopo che Rose le promise che se anche avesse dimenticato qualcosa  l’avrebbero ricomprata a Parigi, Emmeline si convinse a scendere sotto casa, dove le aspettavano Camille e il padre Paolo, che aveva promesso loro un passaggio.


26 Luglio, Aeroporto di Londra, Ore 8:10

Ora si trovavano tutti e quattro ad Eathrow, l’aeroporto di Londra, in attesa che venisse il loro turno per il Check-In.
-Speriamo si sbrighino! Non vorrei che perdessimo l’aereo!- disse un’agitata Rose.
-Mamma, tranquillizzati, il nostro volo parte alle 10:00! Ne abbiamo di tempo ancora!- rispose Em.
-Sarà… -


Quando la fila si dissolse e venne il loro turno, Em lasciò che la madre si occupasse di tutto, ed uscì dalla fila andando incontro a Camille.
-Mi mancherai da morire Cam!-
-Anche tu Em, lo sai! Ti manderò Email ogni giorno, magari anche più di una al giorno, giusto per stare tranquille- disse con un sorriso.
Emmeline le sorrise di rimando e l’abbracciò stretta, come non potesse vivere senza di lei, ed in parte era vero.  Ancora abbracciate, Camille sfoderò una delle sue solite battute.
-Sai, volevo farti una festa d’addio, ma l’unico che sarebbe venuto è Gatto. E lo sai che non andiamo molto d’accordo!- Emmeline rise, e la abbracciò ancora più forte.
-Ti voglio bene Camille- sussurrò Emmeline.
-Sei la mia migliore amica Emmeline- sussurrò Camille.


Un’ ora dopo il volo di Rose ed Emmeline Davies fu finalmente chiamato, perciò si avviarono al banco per il controllo dei passaporti. Non appena riuscirono a trovare i loro posti in prima classe gentilmente pagati dall’ambasciata, Emmeline cominciò a entrare nel panico. Come vi ho già detto, odiava gli aerei.
L’ultimo aereo che aveva preso era stato l’anno prima, il primo anno di liceo, per andare in campo scuola ad Amsterdam, e non aveva bei ricordi di quel viaggio.
Dopo un mix di pillole calmanti e molti the che si era fatta portare dalla hostess, aveva passato gli ultimi quarantacinque minuti di viaggio a vomitare nel bagno dell’aereo, che oltretutto le faceva impressione con quello scarico a risucchio.
Non aveva assolutamente intenzione di ripetere lo stesso errore, perciò aveva deciso di portarsi il suo fedele IPod con la musica al massimo volume, ormai si era abituata a questa tecnica, per non pensare.
Mise l’IPod in riproduzione casuale e chiuse gli occhi. Nel frattempo sentiva il motore dell’aereo che si accendeva.
 
 

When I was younger
I saw my daddy cry
And curse at the wind
He broke his own heart
And I watched
As he tried to reassemble it

And my momma swore that
She would never let herself forget
And that was the day that I promised
I'd never sing of love
If it does not exist

 
 
The Only Exception dei Paramore. Adorava quella canzone, perchè le ricordava la situazione dei propri genitori, ma nello stesso tempo le ricordava che l’amore esisteva. Bastava trovarlo.
 

But darling,
You, are, the only exception

 
E quest’eccezione di cui parlava Hailey, la cantante, quando l’avrebbe trovata? Da tempo si era convinta , e aveva convinto gli altri, che non si era ancora innamorata perché era troppo piccola, ma in cuor suo sapeva che era una bugia. E’ vero che ognuno ha i suoi tempi, ma lei aveva quindici anni!
 

Maybe I know, somewhere
Deep in my soul
That love never lasts
And we've got to find other ways
To make it alone
Keep a straight face


 
“E se TUTTO QUANTO fosse una bugia? Tutte le favole sui principi azzurri, tutti i testi delle canzoni d’amore… Se fosse tutto falso? Se non mi fossi ancora innamorata solo perché l’Amore vero, quello con la A maiuscola, non esiste?”


And I've always lived like this
Keeping a comfortable, distance
And up until now
I had sworn to myself that I'm
Content with loneliness
Because none of it was ever worth the risk

 

“Esatto Hayley, ho sempre vissuto a distanza da tutto questo, ma quando incontrerò l’uomo per cui varrà la pena rischiare e buttarsi in questa cosa nuova? Resterò per sempre sola?”
Scocciata da tutti questi ragionamenti, cambiò canzone, cercandone una che non avesse pensieri troppo profondi.
Completamente dimentica di essere in aereo, abbassò il volume e si addormentò.
 


Nel frattempo, Rose si divertiva a scattare foto attraverso il vetro del finestrino e, quando si accorse che la figlia si era addormentata con gli occhiali stori e la bocca aperta, le scattò una foto, pensando di metterla come copertina del loro album di fotografie di Parigi.
Infatti, ogni volta che succedeva qualcosa di importante nella loro vita, madre e figlia iniziavano un nuovo album di fotografie.
Il trasferimento a Parigi era sicuramente una svolta importantissima e, essendo Rose un’appassionata di fotografia, l’album si sarebbe sicuramente riempito subito.
Quando riguardò fuori dal finestrino si accorse che il panorama si stava allargando.
Quindi svegliò Emmeline giusto in tempo per sentire l’Hostess che avvisò i passeggeri di prepararsi all’atterraggio.




Aeroporto Charles de Gaulle, Parigi, Ora locale 12:45, Ora Inglese 11:45


Emmeline trascinò la sua valigia blu scuro e il piccolo trolley da viaggio(**)  per tutto l’aeroporto prima di riuscire a trovare l’uscita. La madre la seguiva più agitata di quanto sembrasse.

Superata la porta girevole, la madre si precipitò a chiedere informazioni sui costi ad un Taxi, mentre Emmeline cominciava a caricare le valigie nel portabagagli.
Date le indicazioni su dove dovessero andare al tassista, entrambe si sedettero sul sedile posteriore.
Mentre il taxi sfrecciava per le strade di Parigi, Emmeline guardava fuori dal finestrino cercando di catturare più dettagli possibili, ma non riuscì a notare niente di interessante, perché il taxi aveva fatto una strada che neanche sfiorava il centro.

Arrivate ad Avenue du Maine, l’indirizzo della loro nuova casa, scesero dal taxi.
Rose era iperattiva: scaricò le valigie dalla vettura, pagò il tassista, andò a chiedere informazioni a un chiosco lì vicino e, quando tornò da Emmeline, notò che la figlia era rimasta esattamente nella stessa posizione in cui l’aveva lasciata.
-Tesoro! Cos’hai? Ti sei imbambolata?-
Em non rispose, ma la madre capì benissimo cosa le era preso.
-Em, andrà tutto bene. -
-Siamo a Parigi. Ovviamente andrà tutto bene.- disse finalmente Emmeline.




Angolino :)
Alllora, in questo nuovo capitolo abbiamo visto la nostra protagonista partire per Parigi. Cosa le succederà? Riuscirà a trovare l’Amore(con la A maiuscola mi raccomando!) nella città più romantica del mondo? Lo scopriremo nei prossimi capitoli :) (cos'è, un telefilm? o.O )

Piccole noticelle ^^
(*) Ovviamente tutti i suoi vestiti non possono entrare in una sola valigia e un piccolo trolley, il resto dei vestiti è negli scatoloni del trasloco! Solo che non sapevo dove introdurlo (suonava male ), perciò ho deciso di non scriverlo :)
(**) TUTTI gli indirizzi, i nomi degli aeroporti e le vicinanze tra un luogo e un altro, non sono inventate, ma verificate da me personalmente (con un aiutino da parte di Google Maps ;D ). Ho fatto una faticaccia per organizzare il tutto, perciò meriterei un applauso u.u
*rotolano balle di fieno *

Un’ ultima cosa: volevo ringraziare tutte le persone che hanno letto questi primi tre capitoli e che , spero, continueranno a leggere.
Un ringraziamento speciale a tutti i ragazzi del GDR che mi hanno spinto a pubblicare questa storia e che la stanno leggendo (o almeno questo è quello che dicono loro…)

Ah, dimenticavo! Ho deciso che gli aggiornamenti saranno ogni tre-quattro giorni, ma potrei anche bucare di un paio di giorni causa studio (Il Classico mi farà impazzire -.- )

Un bacione, Achele !

  
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