Storie originali > Storico
Ricorda la storia  |      
Autore: Norine    14/09/2011    3 recensioni
Preghiera scomposta di una principessa romana nella notte del 24 agosto del 410 d.C.
L'Impero Romano sta ormai collassando, l'Età di Mezzo avanza, e la piccola signora prega nella sua chiesa, per salvarsi dall'ignoto.
Il timore e l'angoscia per le sorti del mondo romano si riversano tutte in unica triste notte di fuoco e distruzione.
Storia scritta a causa della malinconia che mi provoca studiare questo periodo storico.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Antichità greco/romana
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Arrivano.
Li senti?
Fuori dalle mura con le loro grida barbare, con il rumore dei loro passi pesanti sul sacro suolo dell’Urbe.
Cosa ne sarà di voi?
Che cosa ne sarà di te? Dell’imperatore? Della Chiesa?
Cosa ne sarà della civiltà, se Roma brucia?
Ave Maria, gratia plena…
Preghi, piccola principessa?
Mi sembra giusto.
Prega nella chiesa antica, prega ai piedi dell’altare, prega fino alla fine del tuo mondo.
Nella semioscurità di quelle mura sacre saresti al sicuro da ogni male, ma il nemico è forte. Il nemico è arrabbiato. Il nemico non teme né Dio né gli uomini.
Dominus tecum, benedicta tu in mulieribus…
Dov’è tua madre, piccola principessa?
Dove sono i suoi boccoli corvini e le sue perle preziose? Dove il suo crocifisso dorato?
Sei così sola, tu e le tue parole, tu e qualche lacrima.
Non piangere, ti prego.
Resta nell’oscurità, forse ti risparmieranno.
Et benedictus fructus ventris tui, Iesus…
Dove pensi di fuggire, piccola principessa ?
Non c’è un posto in cui puoi andare.
Le strade sono l’inferno, i palazzi sono stati dati alle fiamme, la statua dell’imperatore è stata fatta a pezzi.
Non puoi fuggire.
Resta dove sei, in ginocchio sulla pietra, col crocifisso in mano e il capo velato.
Forse non violeranno la sacralità del tempio di Cristo, pensi.
Ma poi li senti urlare, forte e sempre più forte.
Sancta Maria, mater Dei, ora pro nobis peccatoribus…
Temi, piccola principessa?
La tua vita è stata troppo breve, vorresti che andasse avanti.
Sai che le tue sorti saranno diverse.
Chiedi perdono, come tutti i bravi Cristiani: per quella volta che hai fatto arrabbiare la tua buona balia, per quella volta che hai fatto i capricci.
E la Madonnina, con quel volto buono, dal mosaico dorato ti fissa commossa, mentre tu guardi lei.
Le tue ultime piccole confessioni, nessun ministro del culto ad ascoltarti.
Tu sola, tu.
Nunc et in hora mortis nostrae…
Quanto tempo ti resta prima della fine, piccola principessa?
Poche parole, l’ultimo poco incenso che bruciando s’alza in spire nell’aria buia. Si sta esaurendo.
Tutto va esaurendosi.
Loro sono lì fuori. Aprono le porte pesanti.
Ecco è la fine.
Scuoti il capo, non vuoi morire. Non vuoi morire!
I loro passi risuonano sul pavimento della chiesa e si confondono con il tuo cuore che batte forte e affannato. Non ti giri, non li vuoi vedere.
E poi… Poi: mani forti e aggressive sui tuoi abiti pregiati. L’oro strappato dal tuo collo giovane. Ti sollevano, ti portano via. Sei ancora viva e capisci che questa non sarà l’ultima notte della tua vita. Ti vogliono portare fuori dalla chiesa. Fai resistenza: è tutto inutile.
Fuori Roma arde, il fumo annebbia l’aria e sai che l’alba non ti sembrerà mai così lontana come ora, in questa calda notte d’agosto, ove la certezza crolla. Ove le grida coprono qualsiasi altro rumore.
Tranne un sussurro.
Amen.

 
 
 
 
 
 
 
 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Storico / Vai alla pagina dell'autore: Norine