BORN AGAIN
POV
ELLE
Rivedere
Light è stato… strano! Non so spiegare, ma dopo
essere stato praticamente agli arresti domiciliari per così
tanto tempo, quasi
non ci credevo. Non ci ho creduto in effetti fino a quando non lo ho
visto
davvero. Se c’è una cosa che ho imparato
è che non ci sono garanzie!
Ha
i capelli leggermente più lunghi di come ricordavo, ad
essere sincero trovo che gli stiano meglio, gli danno un’aria
quasi da
intellettuale: o forse è solo l’effetto della
camicia!
-Ehi…-
fisso gli occhi nei suoi senza sapere cosa dire,
colto da un imbarazzo abbastanza strano: era un momento al quale non
avevo
pensato, troppo preso dal desiderio di vederlo, di tornare alla solita
routine…
e adesso quasi ho paura che nulla possa tornare come prima.
Me
la prendo con me stesso per la fragilità che sto
mostrando e che non dovrebbe appartenermi.
-Mi
sei mancato amore mio… mi sei mancato…- Light mi
si
avvicina, poggiando le sue labbra calde sulle mie, senza fare pressione
per
farmele aprire, ma semplicemente assaporando quel gusto che deve essere
mancato
a lui quanto a me.
-Abbiamo
tutto il tempo di recuperare- gli rispondo, a fior
di labbra, abbracciandolo e spingendolo verso di me.
-Siamo
in ospedale, Elle… non credi di esagerare?-
L’imbarazzo
che mi aveva colto sparisce, inibito dal profumo
che adesso mi travolge, dalla naturalezza che mi spinge a volerlo
accanto a me.
Quando
forzo un po’ la presa su di lui, mi si accascia
addosso, salendo in ginocchio sul lettino ed accarezzando con una mano
la mia
pelle, al di sotto della maglietta.
POV
NEAR
Quando
entriamo in classe ci aspetta la fantastica sorpresa
che Light non è venuto e quindi non faremo il compito per il
quale ho sprecato
un pomeriggio a ripetere.
Purtroppo
ero rimasto indietro di un bel po’ di argomenti e
mi sono dovuto mettere sotto, anche perché Mello si
è rifiutato di farmi vedere
i suoi appunti dicendo che li volevo per copiarlo.
Alla
fine, rassegnato, ho passato la notte in biblioteca,
tra caffè e testi… e adesso crollo dal sonno, per
cosa? Per sentirmi dire che
abbiamo un’ora libera.
Sbuffo
impercettibilmente per niente intenzionato a far
notare a Mello quanto la cosa mi abbia irritato e mi avvio al corridoio.
-Beh?
Non vieni Mel?-
Il
biondo si è fermato con un libro tra le mani e fissa di
fronte a sé, come se stesse riflettendo su qualcosa con una
certa insistenza;
al suono della mia voce, solleva impercettibilmente lo sguardo e
sorride con
uno sbrigativo –ti raggiungo subito, avviati-
Gli
mostro il mio disappunto soltanto con uno sguardo, poi
decido di andare, pronto già a fargliela pagare…
e stavolta la cosa va ben
oltre la settimana in bianco.
Quando
arrivo in camera, cerco tra i suoi appunti quelli
riguardanti l’argomento del test e decido di approfittarne.
D’altra parte, ha
detto che mi avrebbe raggiunto subito: ogni rigo che leggo è
una punizione per
il suo ritardo.
POV
MELLO
Lascio
che Near se ne vada ed aspetto che tutti lascino
l’aula in modo da poter parlare con Matt, il quale,
esattamente come ci sarebbe
da aspettarsi da uno come lui, non ha capito nulla e sta per uscire.
-Ma
dove credi di andare?-
-Mello,
io… hai detto che raggiungevi Near. Vado in cortile-
Lo
prendo per un braccio, avvicinandolo a me e gli bacio la
guancia, sfiorando appena un angolino della bocca.
-Sei
un credulone, Matty-
Si
imbroncia, stringendo con più forza il libro che ha in
mano ed oltrepassandomi, per poi sparire in corridoio.
-Che
diavolo ti prende, dannato rossino!- lo raggiungo di
fronte alla porta della classe di fianco e lo spingo dentro.
-Matt,
non te ne venire di nuovo con i tuoi stupidi sensi di
colpa. Me ne occupo io. Problema mio, non tuo. E ora sai cosa
voglio…-
nell’ultima parte, il mio tono si fa più mieloso.
Lo spingo a terra, lasciando
cadere sia il mio che il suo di libro e mi siedo sulla sua pancia.
-Mi
fai male- borbotta arrossendo –e, ti sembrerà
strano, ma
non ho sensi di colpa. La puttanella qui la stai facendo tu-
Ancora.
Lo ha detto ancora.
Afferro
con forza le sue mani, costringendolo a stare fermo
–Datti una calmata, stavolta non sto dicendo nulla-
Non
mi lascia il tempo di dirgli quanto è diventato
importante per me nell’ultimo periodo, poiché
divincolandosi dalla mia presa,
cerca di prendermi a pugni e finisce per colpirmi.
Sento
la rabbia ribollire e non riesco a controllare le mie
azioni, rendendomi conto troppo tardi di aver reagito con un colpo
forte al
punto tale da fargli battere la testa sul pavimento.
Confuso,
Matt cerca di scrollarmi di dosso, ma è scontato
dire che è inutile: ormai non credo proprio di potermi
fermare.
Con
un altro pugno gli faccio colare un rivolo di sangue dal
labbro.
-M…-
il rosso prova a parlare, forse spaventato dal mio
comportamento, ma gli chiudo la bocca con le mani, costringendolo dopo
un po’
ad ingoiare il suo stesso sangue.
Quando
gli lascio la possibilità di muoversi di nuovo, mi
accorgo che ha assunto un colorito cadaverico –Sei un pazzo
Mello- mugola,
prima di sputare sul pavimento la saliva che gli era rimasta in bocca
–è la
cosa più disgustosa che tu abbia mai fatto- mi dice, con le
lacrime agli occhi.
-Scusa
Matt… ma a volte io proprio non ti capisco. Posso
sapere cosa ti prende? Ti rendi conto vero che fai cose senza senso?-
Non
mi lascia il tempo di finire di parlare e si allontana.
Stavolta
decido di non seguirlo.
POV
LIGHT
Halle
per poco non ci ha colti in flagrante, entrando in
camera senza preavviso e con delle scartoffie tra le mani.
-Lieta
di vedervi così allegri!- ha esordito con un sorriso
a trentadue denti, sicuramente sincero. Ho la sensazione a volte
sgradevole che
sia molto affezionata ad Elle.
-Vuoi
firmare?- il moro si alza un po’ a fatica, accettando
raggiante la penna che Halle gli porge e disegnando dei simpatici
ghirigori sul
foglio.
-Ci
vediamo tra una settimana! E mi raccomando…-
Elle
non le lascia il tempo di parlare, alzando le mani in
segno di resa
-So
già tutto… cosa devo fare, a cosa devo stare
attento,
quando tornare…-
-e…-
-…e
ho il tuo numero!-
-Chiamami
per qualsiasi cosa- dice la bionda, rivolgendosi a
me questa volta e porgendomi un foglio con un numero di cellulare.
–Fate
attenzione-
La
sua è una preoccupazione quasi materna, che tuttavia non
infastidisce Elle, anzi, sembra che questo tipo di attenzioni gli
piacciano…
nonostante da me abbia rifiutato tutto.
-Elle,dove vai?-
Qualche volta dopo la
chemio, Halle mi ha permesso di vederlo, anche se per poco, promettendo
che tra
di noi non ci sarebbero stati “scambi intimi”,
per usare parole sue.
Quanto male gli faccia
probabilmente non riesco neppure ad immaginarlo, ma si vede dal suo
sguardo che
soffre. E che se cerca di non mostrarlo è solo
perché ha paura che io possa
stare male e non capisce che così è peggio.
Il moro si alza
barcollante, premendosi le mani contro la bocca, ma quando provo ad
entrare in
bagno, lui spinge la porta con un braccio, invitandomi silenziosamente
ad
aspettare fuori.
-Elle fammi en…-
-T-tutto bene-
risponde con voce affannata, poco prima che un altro conato gli
impedisca di
parlare.
Mi accascio con le
spalle contro la porta, ormai rassegnato ai gemiti che provengono
dall’altra
parte.
Quanto sento la porta
spingere e mi accorgo di bloccarla col mio peso, mi sposto: di fronte a
me c’è
un ragazzo magro, davvero troppo e di un colorito troppo pallido forse
perfino
per Near. Resto fermo di fronte a lui, stringendo i pugni fino a
conficcarmi le
unghie nei palmi.
-è tutto ok!-
-Non è tutto ok, Elle…
stai male. Di nuovo-
-Sono le cellule che
il mio organismo rigetta, è normale Light…- parla
con un tono quasi assente,
come se si trattasse di una lezione da tenere ai suoi alunni. Come se
fosse
normale.
Non
voglio che tutto questo succeda ancora. Queste immagini
mi hanno ossessionato durante tutti questi mesi, ripetendosi nella mia
mente
come un disco rotto e più cercavo di scacciarle,
più quelle tornavano a galla
prepotenti.
Osservo
il volto sorridente di Elle, contento come un
bambino all’idea di poter tornare a casa, di tornare a fare
quello che davvero
gli piace…
-Permetti?- gli sfilo di mano la valigia contenente tutte le sue cose, impedendogli con una mano di riacquistarne il controllo, poi gli stringo un braccio intorno alla vita, mentre ci avviamo all’uscita.
CIAOOOOOOOOOOO
Un grazie di cuore a tutte
:) siete dolcissime!!!
Spero davvero che questo capitolo vi piaccia anche perchè
è stato piuttosto impegnativo buttarlo giù!!!
Una precisazione: non so se qualcuno ha visto il film "Il messaggero: the hunting in Connecticut" (se non lo conoscete le ve lo consiglio!!!) il flashback di Light non so perchè me lo sono immaginato come la scena iniziale del film ^^
A presto, Kisses
ChibyLilla