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Autore: ChibyLilla    15/09/2011    5 recensioni
Finalmente, il tanto atteso continuo di "DN ACCADEMY"!
Matt, Mello e Near, Light ed Elle ancora nella stessa scuola, pronti (???) ad affrontare le loro "questioni in sospeso" e a vivere nuove ed imbarazzanti situazioni!
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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BORN AGAIN

POV ELLE

Rivedere Light è stato… strano! Non so spiegare, ma dopo essere stato praticamente agli arresti domiciliari per così tanto tempo, quasi non ci credevo. Non ci ho creduto in effetti fino a quando non lo ho visto davvero. Se c’è una cosa che ho imparato è che non ci sono garanzie!

Ha i capelli leggermente più lunghi di come ricordavo, ad essere sincero trovo che gli stiano meglio, gli danno un’aria quasi da intellettuale: o forse è solo l’effetto della camicia!

-Ehi…- fisso gli occhi nei suoi senza sapere cosa dire, colto da un imbarazzo abbastanza strano: era un momento al quale non avevo pensato, troppo preso dal desiderio di vederlo, di tornare alla solita routine… e adesso quasi ho paura che nulla possa tornare come prima.

Me la prendo con me stesso per la fragilità che sto mostrando e che non dovrebbe appartenermi.

-Mi sei mancato amore mio… mi sei mancato…- Light mi si avvicina, poggiando le sue labbra calde sulle mie, senza fare pressione per farmele aprire, ma semplicemente assaporando quel gusto che deve essere mancato a lui quanto a me.

-Abbiamo tutto il tempo di recuperare- gli rispondo, a fior di labbra, abbracciandolo e spingendolo verso di me.

-Siamo in ospedale, Elle… non credi di esagerare?-

L’imbarazzo che mi aveva colto sparisce, inibito dal profumo che adesso mi travolge, dalla naturalezza che mi spinge a volerlo accanto a me.

Quando forzo un po’ la presa su di lui, mi si accascia addosso, salendo in ginocchio sul lettino ed accarezzando con una mano la mia pelle, al di sotto della maglietta.

 

POV NEAR

Quando entriamo in classe ci aspetta la fantastica sorpresa che Light non è venuto e quindi non faremo il compito per il quale ho sprecato un pomeriggio a ripetere.

Purtroppo ero rimasto indietro di un bel po’ di argomenti e mi sono dovuto mettere sotto, anche perché Mello si è rifiutato di farmi vedere i suoi appunti dicendo che li volevo per copiarlo.

Alla fine, rassegnato, ho passato la notte in biblioteca, tra caffè e testi… e adesso crollo dal sonno, per cosa? Per sentirmi dire che abbiamo un’ora libera.

Sbuffo impercettibilmente per niente intenzionato a far notare a Mello quanto la cosa mi abbia irritato e mi avvio al corridoio.

-Beh? Non vieni Mel?-

Il biondo si è fermato con un libro tra le mani e fissa di fronte a sé, come se stesse riflettendo su qualcosa con una certa insistenza; al suono della mia voce, solleva impercettibilmente lo sguardo e sorride con uno sbrigativo –ti raggiungo subito, avviati-

Gli mostro il mio disappunto soltanto con uno sguardo, poi decido di andare, pronto già a fargliela pagare… e stavolta la cosa va ben oltre la settimana in bianco.

Quando arrivo in camera, cerco tra i suoi appunti quelli riguardanti l’argomento del test e decido di approfittarne. D’altra parte, ha detto che mi avrebbe raggiunto subito: ogni rigo che leggo è una punizione per il suo ritardo.

 

POV MELLO

Lascio che Near se ne vada ed aspetto che tutti lascino l’aula in modo da poter parlare con Matt, il quale, esattamente come ci sarebbe da aspettarsi da uno come lui, non ha capito nulla e sta per uscire.

-Ma dove credi di andare?-

-Mello, io… hai detto che raggiungevi Near. Vado in cortile-

Lo prendo per un braccio, avvicinandolo a me e gli bacio la guancia, sfiorando appena un angolino della bocca.

-Sei un credulone, Matty-

Si imbroncia, stringendo con più forza il libro che ha in mano ed oltrepassandomi, per poi sparire in corridoio.

-Che diavolo ti prende, dannato rossino!- lo raggiungo di fronte alla porta della classe di fianco e lo spingo dentro.

-Matt, non te ne venire di nuovo con i tuoi stupidi sensi di colpa. Me ne occupo io. Problema mio, non tuo. E ora sai cosa voglio…- nell’ultima parte, il mio tono si fa più mieloso. Lo spingo a terra, lasciando cadere sia il mio che il suo di libro e mi siedo sulla sua pancia.

-Mi fai male- borbotta arrossendo –e, ti sembrerà strano, ma non ho sensi di colpa. La puttanella qui la stai facendo tu-

Ancora. Lo ha detto ancora.

Afferro con forza le sue mani, costringendolo a stare fermo –Datti una calmata, stavolta non sto dicendo nulla-

Non mi lascia il tempo di dirgli quanto è diventato importante per me nell’ultimo periodo, poiché divincolandosi dalla mia presa, cerca di prendermi a pugni e finisce per colpirmi.

Sento la rabbia ribollire e non riesco a controllare le mie azioni, rendendomi conto troppo tardi di aver reagito con un colpo forte al punto tale da fargli battere la testa sul pavimento.

Confuso, Matt cerca di scrollarmi di dosso, ma è scontato dire che è inutile: ormai non credo proprio di potermi fermare.

Con un altro pugno gli faccio colare un rivolo di sangue dal labbro.

-M…- il rosso prova a parlare, forse spaventato dal mio comportamento, ma gli chiudo la bocca con le mani, costringendolo dopo un po’ ad ingoiare il suo stesso sangue.

Quando gli lascio la possibilità di muoversi di nuovo, mi accorgo che ha assunto un colorito cadaverico –Sei un pazzo Mello- mugola, prima di sputare sul pavimento la saliva che gli era rimasta in bocca –è la cosa più disgustosa che tu abbia mai fatto- mi dice, con le lacrime agli occhi.

-Scusa Matt… ma a volte io proprio non ti capisco. Posso sapere cosa ti prende? Ti rendi conto vero che fai cose senza senso?-

Non mi lascia il tempo di finire di parlare e si allontana.

Stavolta decido di non seguirlo.

 

POV LIGHT

Halle per poco non ci ha colti in flagrante, entrando in camera senza preavviso e con delle scartoffie tra le mani.

-Lieta di vedervi così allegri!- ha esordito con un sorriso a trentadue denti, sicuramente sincero. Ho la sensazione a volte sgradevole che sia molto affezionata ad Elle.

-Vuoi firmare?- il moro si alza un po’ a fatica, accettando raggiante la penna che Halle gli porge e disegnando dei simpatici ghirigori sul foglio.

-Ci vediamo tra una settimana! E mi raccomando…-

Elle non le lascia il tempo di parlare, alzando le mani in segno di resa

-So già tutto… cosa devo fare, a cosa devo stare attento, quando tornare…-

-e…-

-…e ho il tuo numero!-

-Chiamami per qualsiasi cosa- dice la bionda, rivolgendosi a me questa volta e porgendomi un foglio con un numero di cellulare. –Fate attenzione-

La sua è una preoccupazione quasi materna, che tuttavia non infastidisce Elle, anzi, sembra che questo tipo di attenzioni gli piacciano… nonostante da me abbia rifiutato tutto.

 

-Elle,dove vai?-

Qualche volta dopo la chemio, Halle mi ha permesso di vederlo, anche se per poco, promettendo che tra di noi non ci sarebbero stati “scambi  intimi”, per usare parole sue.

Quanto male gli faccia probabilmente non riesco neppure ad immaginarlo, ma si vede dal suo sguardo che soffre. E che se cerca di non mostrarlo è solo perché ha paura che io possa stare male e non capisce che così è peggio.

Il moro si alza barcollante, premendosi le mani contro la bocca, ma quando provo ad entrare in bagno, lui spinge la porta con un braccio, invitandomi silenziosamente ad aspettare fuori.

-Elle fammi en…-

-T-tutto bene- risponde con voce affannata, poco prima che un altro conato gli impedisca di parlare.

Mi accascio con le spalle contro la porta, ormai rassegnato ai gemiti che provengono dall’altra parte.

Quanto sento la porta spingere e mi accorgo di bloccarla col mio peso, mi sposto: di fronte a me c’è un ragazzo magro, davvero troppo e di un colorito troppo pallido forse perfino per Near. Resto fermo di fronte a lui, stringendo i pugni fino a conficcarmi le unghie nei palmi.

-è tutto ok!-

-Non è tutto ok, Elle… stai male. Di nuovo-

-Sono le cellule che il mio organismo rigetta, è normale Light…- parla con un tono quasi assente, come se si trattasse di una lezione da tenere ai suoi alunni. Come se fosse normale.

 

Non voglio che tutto questo succeda ancora. Queste immagini mi hanno ossessionato durante tutti questi mesi, ripetendosi nella mia mente come un disco rotto e più cercavo di scacciarle, più quelle tornavano a galla prepotenti.

Osservo il volto sorridente di Elle, contento come un bambino all’idea di poter tornare a casa, di tornare a fare quello che davvero gli piace…

-Permetti?- gli sfilo di mano la valigia contenente tutte le sue cose, impedendogli con una mano di riacquistarne il controllo, poi gli stringo un braccio intorno alla vita, mentre ci avviamo all’uscita.


CIAOOOOOOOOOOO

Un grazie di cuore a tutte :) siete dolcissime!!!
Spero davvero che questo capitolo vi piaccia anche perchè è stato piuttosto impegnativo buttarlo giù!!!

Una precisazione: non so se qualcuno ha visto il film "Il messaggero: the hunting in Connecticut" (se non lo conoscete le ve lo consiglio!!!) il flashback di Light non so perchè me lo sono immaginato come la scena iniziale del film ^^

A presto, Kisses

ChibyLilla

  
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