Giochi di Ruolo > Vampiri: la masquerade
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Autore: Luxen    15/09/2011    0 recensioni
Cosa succederebbe se non esistessero più le maledizione date dal primo? Cosa succederebbe ai Fratelli e ai loro Doni?
A Leonard, un tremere potente ma giovane, gli toccherà presto scoprirlo.
Perché Lui ha deciso di chiedere perdono e salvare i suoi figli.
Genere: Dark, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La sua storia è la più complicata tra tutte...

 

La storia di un amore fraterno e di un padre troppo assente.

Probabilmente qualsiasi psicologo moderno la definirebbe così.

 

Lui era il primo di noi. Ho vagato per anni alla ricerca di indizi che

fosse reale e non solo una leggenda.

 

Quando la mia padrona morì poco dopo avermi dato i poteri e reso quello che sono rimasi solo.

Senza nessuno a guidarmi in quella che era la mia nuova condizione.

 

L'unica cosa che mi lasciò in "eredità" la mia signora, o sire come

scoprì diverso tempo dopo che si chiamava, furono i suoi libri.

 

Tra questi campeggiava una copia incompleta di quello che viene

riconosciuto come il Libro di NOD, alcuni la definiscono la Bibbia dei

vampiri..

E come ogni testo religioso scritto da qualcuno, sicuramente contiene

più fantasia che realtà, ma almeno imparai la sua storia

 

La Storia del primo di noi: CAINO.

 

Riprendendo i passi della bibbia così il libro di NOD inizia, narrando

di un'era lontana in cui lui e suo fratello Abele vivevano in armonia

uno coltivando la terra e l'altro allevando bestiame.

 

Erano più vicino a Dio di quanto noi possiamo immaginare.

Lo consideravano il loro padre.

Un padre quanto mai severo che richiedeva sacrifici per lui.

Abele portava sempre la sua bestia migliore e Caino i suoi frutti migliori.

Ma quel padre sembrava avere il suo preferito e nonostante Caino si

impegnasse i sacrifici animali di Abele erano sempre apprezzati di più

dei suoi.

Un giorno rivolgendosi ad un angelo Caino chiese il perché di questa preferenza.

 

«Caino imparerai che nostro signore apprezza i sacrifici di Abele

perché lui sacrifica sempre la sua bestia più preziosa, cresce quella

bestia sapendo di doverla donare a dio e ciò lo rende felice»

 

«anche ciò che coltivo con la fatica e il sudore è per il nostro signore»

 

«Il signore lo sa ma vuole che ti impegni di più, che dimostri meglio

la sua devozione per lui. Devi sacrificare ciò che hai di più

importante la prossima volta»

 

L'angelo se ne andò con queste parole.

 

Fu così che Caino alla nuova richiesta del Signore estrasse il pugnale

e piangendo per quello che stava per fare sacrificò la cosa più

importante per lui.. suo fratello.

 

Grande fu il dolore per quel suo gesto e ancora più grande fu vedere

il signore infuriarsi con lui per quello che aveva fatto.

 

Caino non capiva, aveva sacrificato ciò che aveva di più importante

eppure il Signore era infuriato con lui.

 

Fu cacciato e rimase solo con il suo dolore e i suoi pensieri.

 

La prima delle maledizioni gli fu scagliata dal signore stesso, non

sarai più vivo, camminerai da morto tra i vivi, con il sangue con cui

ti sei macchiato ti nutrirai.

 

Ma dopo alcuni giorni il Signore capì il gesto di Caino e mandò tre

angeli da lui.

 

Se Caino avesse chiesto perdono sarebbe tornato a fianco del signore.

 

Ma Caino non chiese perdono, quei pochi giorni l'avevano trasformato.

avevano instaurato in lui il male.

 

Per tre volte rifiutò e tre maledizioni furono lanciate su di lui, il

sole lo avrebbe ucciso, il fuoco lo avrebbe distrutto e il legno lo

avrebbe fermato.

 

Solo e maledetto Caino cominciò a viaggiare per le terre desolate fino

a conoscere la prima donna... Lilith

 

Lei che aveva molto potere insegnò a Caino i suoi Doni e come avere

una progenie con il sangue.

 

Da quel momento Caino divenne il primo.

 

I ricordi di quei tempi sono così lontani che trovare tracce o altro

che lo confermino era quasi impossibile.

 

Ma quel libro, unica compagnia nelle sere solitarie divenne per me

quasi un amico.

Lo stesso Caino lo diventò.

 

Provavo pena per la sua anima e per quello che aveva creato.

 

Passai i primi anni della mia non-vita senza conoscere nessun'altro.

 

Passavo il tempo oltre che sul libro di NOD sui libri di stregoneria della mia signora.

Appresi che quella che praticava veniva chiamata Taumaturgia e presto imparai a usarla e perfezionarla.

Nonostante non avessi un sire, mentore o insegnante che dir si voglia appresi in fretta la maggior parte dei miei doni.

 

Dopo qualche anni decisi di presentarmi alla società vampirica.

Quasi non sapevano della mia esistenza.

Mi nutrivo quasi sempre di animali o esseri umani disagiati e così per anni evitai di presentarmi al principe.

Fù una sorpresa per lei sapere della mia esistenza.

Fui sottoposto al rito del calderone dagli anziani Tremere. in quel modo loro potevano controllarmi quando volevano.

 

Passai quasi 100 anni senza un obiettivo nella mia vita.

Poi decisi di seguire una strada che tutti definirebbero pazzia.

 

Mi misi alla ricerca di Caino.

 

Lui era ancora vivo, ne ero certo e partii alla sua ricerca.

 

Convinsi altri tre cainiti a seguire la mia strada.

 

Il primo che si unì a me era Robert, del clan dei Gangrel, il clan che viene definito della bestia, e per lui nessun'altra definizione era più giusta.

Nella sua non vita aveva ceduto in diverse occasioni alla rabbia e ciò lo aveva segnato.

Spesso i suoi silenzi erano accompagnati da veri e propri ruggiti, sotto i suoi scuri occhiali nascondeva occhi da felino e i più attenti potevano notare che i suoi capelli assomigliavano più a una criniera che a una folta capigliatura.

Divenni presto amico con lui. 

Gli salvai la vita durante un combattimento e da quel momento decidemmo di viaggiare insieme.

Non ho mai saputo se gli interessava la mia missione o più che altro era alla ricerca di avventure... ma era un amico fedele... e questo mi bastava

 

Il secondo che decise di seguirci era Carl, del clan dei Malkavian, venivano definiti i pazzi.

Non vidi mai questa grande pazzia in Carl, era quello che chiunque definirebbe come il tipico uomo con la sindrome di Peter Pan.

Era attirato da tutto ciò che era strano e nuovo per lui.

L'unica sua più grande pazzia erano le visioni.

Era tormentato da continue visioni. E spesso erano terribilmente esatte.

Lo aiutammo a controllare questo suo dono e dopo anni riuscii a salvarci la vita più di una volta vedendo in anticipo quello che ci poteva succedere.

Ci aveva seguito perché diceva che qualcuno gli aveva detto così. Che fosse vero o no non l'ho mai scoperto

 

L'ultima del gruppo fu Morgana, erano quasi 400 anni ormai che viaggiavo e la incontrai in America in piena guerra di indipendenza.

Mi affascinò per i suoi modi.

Nata donna ma con la voglia di combattere di un uomo.

Ma il suo spirito combattivo non nascondevano la sua bellezza.

Probabilmente il suo sire l'aveva scelta per quello.

I Toreador sono spesso dediti a cercare la bellezza e in lei c'è n'era molta.

Peccato che il suo spirito combattivo portò in poco tempo Morgana a uccidere il suo stesso sire e a partire da sola alla ricerca di qualcosa 

Quando ci trovò decise che voleva unirsi a noi.

Robert per primo si oppose ma a quanto pare Morgana sapeva come imporsi.

Credo avesse sviluppato un qualche tipo di potere che unisse la sua autorità al suo fascino.

Anni dopo scoprii che quello che cercava erano tracce di Lilith, si era unita a noi perché le nostre strade erano simili.

 

Insieme noi 4 cercammo per secoli nostro Padre.

Il primo di tutti.

 

E un giorno lo trovammo.

 

In quello che erano i resti di una città dimenticata trovammo il suo tempio.

 

E lui era lì.... Ad attenderci

 

Sorrise quando ci vide.

 

« e così siete voi quelli che assisteranno »

 

furono le sue ultime parole poi una luce immensa lo circondò

 

sorridendo disse la sua ultima parola

 

« PERDONO »

 

da quel momento si fece il buio per noi

 

e dopo quella che parve un'eternità la LUCE

 

  
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