Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: I n o r i    15/09/2011    10 recensioni
Lucy Heartphilia si trasferisce a Magnolia nell'inverno dei suoi sedici anni. Ormai abituata a cambiare città o perfino paese da quando ha ricordo, s'impone di rispettare la sua personale ed anche più importante regola: non affezionarsi a nessuno.
Questo, ovviamente, finché non inizia a frequentare la Fairy Tail High School! Amori, amicizie e momenti colmi di gioia l'aspettano...ma la sua nuova e divertente vita potrà durare per sempre?
Enjoy it! :)
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Levy McGarden, Lucy Heartphilia, Natsu
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Era già passato poco più di un mese da quando Lucy aveva iniziato la scuola. In quell'arco di tempo, si era resa conto di quanto strana fosse effettivamente la gente che frequentava la Fairy Tail High School.

Aveva ormai conosciuto ogni suo compagno di classe. A parte Natsu e Gray, considerati i due casinisti della 2°B, e Levi-Chan, che ormai era diventata sua amica a tutti gli effetti, anche altre persone erano riuscite a colpirla: c'era Cana, una ragazza con dei lunghi capelli mori e ricci. Aveva un certo fascino, se non fosse stato per il suo carattere per niente femminile. Molte volte, Lucy l'aveva beccata a bere di nascosto durante le lezioni, e non beveva acqua o succhi di frutta, quelli che lei mandava giù erano veri e propri alcolici. Ma nonostante tutto, era divertente passare il tempo con lei. Poi c'era Juvia. Su di lei, ci sarebbero state da dire una marea di cose. Nonostante Lucy non le avesse fatto niente, ed anzi, fosse stata sempre gentile e premurosa con lei, Juvia riteneva Lucy una rivale in amore. Beh, Juvia riteneva chiunque parlasse con il suo Gray-sama, una rivale in amore. Eh si, perché quella ragazza, per un motivo illogico, era completamente ed incondizionatamente ossessionata da Gray. Il suo, era un amore che superava ogni limite, anche se non ricambiato. Perché vista l'ottusità del ragazzo, forse non si era neanche mai accorto di quanto Juvia stravedesse per lui. A Lucy dispiaceva vedere come la ragazza si sforzasse per piacere a Gray, e come lui non la degnasse mai della minima attenzione. Per questo cercava di esserle amica, nonostante Juvia fosse parecchio ostile nei suoi confronti.

Infine, non poteva non ricordarsi di Elfman. Quel ragazzo le faceva fare sempre delle grandi risate. Si definiva un uomo a tutti gli effetti. Qualunque cosa facesse, era una cosa “da veri uomini”, come diceva lui. La biondina aveva scoperto molto recentemente che in realtà Elfman era il fratello minore di Mirajane, la ragazza albina che lavorava come segretaria nell'atrio, e con cui aveva parlato altre volte dopo il primo giorno di scuola. Mira, vista la sua dolcezza e la sua disponibilità, era considerata da tutte le ragazze una specie di confidente, a cui andavano a chiedere consigli ogni volta che avevano un problema d'amore, o roba di questo genere.

E poi, un altra persona che l'aveva colpita, che però non faceva parte della sua classe, era Erza Scarlet, vicepresidentessa del consiglio studentesco. La prima volta che Lucy l'aveva vista, aveva pensato che fosse una ragazza davvero affascinante. Lo era, infatti, quando non mostrava quel suo lato che incuteva timore a chiunque, persino nei tipi più duri e sbruffoni come Gazille. Quando Erza era di malumore, le persone faticavano a starle intorno, per paura di subire danni fisici, soprattutto. Giravano voci che parlavano di una presunta relazione tra la rossa e il presidente del consiglio studentesco, Gerard.

Lucy passava le sue giornate tra i litigi di Natsu e Gray, i corteggiamenti di Loki, le chiaccherate con la piccola Levi, e le risse quotidiane da cui cercava di tenersi alla larga. La vita in quella scuola, nonostante fosse così strana, era davvero divertente.

E la biondina si sentiva serena, finalmente, dopo tanto tempo.

 

 

 

 

 

 

Quando Lucy quella mattina aprì gli occhi, a malincuore, vide che la sveglia sul suo comodino segnava le 7.40.

<< Non è possibile! >> Disse saltando fuori dal letto e prendendo quell'aggeggio fra le mani. Forse aveva visto male.

7.41. No, aveva visto benissimo, quella stupida sveglia le aveva giocato un brutto scherzetto.

<< Perché non è suonata?! >> Disse la bionda scaraventandola sopra il letto. Sarebbe arrivata tardissimo, se non si fosse sbrigata. Per andare fino alla scuola a piedi ci voleva almeno un quarto d'ora, se non di più. E lei aveva solo 20 minuti a disposizione.

Il più velocemente possibile si preparò e si fece una coda ai capelli, per non doverli stare ad aggiustare più di tanto. Mise i libri dentro lo zaino e corse fuori di casa.

Quando aprì la porta davanti a sé, fu sorpresa di cosa, o meglio di chi ci fosse davanti a lei, e fu costretta ad interrompere la sua corsa.

Natsu, voltato di spalle, era intento ad aprire il lucchetto con cui una bicicletta stava legata ad un palo.

<< Merda! Apriti! >> Imprecò il ragazzo.

<< Natsu. >>

Al richiamo di Lucy, Natsu si girò sorpreso, come se fosse stato trovato a rubare un pacchetto di caramelle.

<< Lu! Cosa ci fai qui? >> Le chiese guardandola, stranito.

<< Sono appena uscita, stavo andando a scuola. Questa è casa mia. >> Lucy indicò la grande casa alle sue spalle.

<< Cosa?! Tu davvero abiti qui? >>

<< Si. >> Rispose semplicemente lei.

<< Piuttosto...tu invece cosa ci fai qua? >>

Natsu rise. << Anche io abito qui. >> Disse lui, indicando la costruzione alle sue spalle.

<< Che cosa?! >> Fece lei, sconvolta. Non l'aveva mai visto da quelle parti. Se abitavano l'uno difronte all'altra in quelle tre settimane si sarebbero dovuti incontrare almeno una volta, eppure non era mai successo. Facevano anche lo stesso percorso per arrivare a scuola, quindi era davvero strano.

<< Me lo potevi dire che abitavi qui, Lu. >> Disse guardandola indispettito.

<< Baka! Non potevo sapere che abitavi difronte a me, altrimenti te lo avrei detto. Comunque...siamo in ritardo, dovremmo sbrigarci ad andare a scuola. >>

<< Se solo riuscissi ad aprire questo maledetto lucchetto! Penso si sia rotto. >> Disse Natsu voltandosi verso la bici.

La biondina si avvicinò a lui per guardare meglio, e si sporse da dietro la sua schiena, mettendogli le mani sopra le spalle. Quando erano così vicini, riusciva a sentire il suo profumo. Lo vide infilare di nuovo la chiave in quella piccola serratura, e girarla nel senso opposto.

<< Dammi quella chiave. >> Disse Lucy sospirando.

Il ragazzo gliela porse, ma senza aspettarsi molto. Se non c'era riuscito lui, che era stato più di dieci minuti a provarci, Lucy non avrebbe ottenuto di meglio.

E invece, si sbagliò. La ragazza in due secondi aprì il lucchetto, lasciando Natsu a bocca aperta.

<< C-come diavolo hai fatto?! >> Le urlò lui, avvicinando ancora di più i loro visi.

La bionda indietreggiò, sentendosi a disagio. << Bastava girare la chiave nel senso opposto, Natsu. >>

Il ragazzo, ancora con la mascella per terra, si sedette sopra la bici, ma non si mosse.

Passò qualche secondo, prima che Natsu ricominciasse a parlare : << Che fai? Non sali? L'hai detto tu che siamo in ritardo, muoviamoci. >>

Lucy arrossì di colpo. Voleva davvero portarla a scuola in bici? Era una cosa davvero romantica, una di quelle situazioni che accadevano solo negli shojo manga. E se qualcuno li avessi visti arrivare insieme, sarebbero sicuramente cominciate a girare delle voci su di loro. Ma a Natsu sembrava non importare, visto che stava ancora aspettando che lei salisse dietro di lui.

<< S-sei sicuro? >> Gli chiese titubante.

<< Certo, Lu, se andiamo in bici forse ce la facciamo ad arrivare in tempo. >> Come aveva pensato Lucy, Natsu la trovava una cosa normalissima quella. Forse restò un poco delusa, ma non lo fece vedere. Si sedette dietro di lui, e posò la testa sulla sua schiena. Il calore che emanava il corpo del ragazzo si sentiva perfino attraverso il peso maglione della divisa. Natsu, dopo aver esitato pochi attimi, partì a razzo. La biondina sarebbe quasi caduta se non si fosse stretta a lui spontaneamente, e questo a Natsu di certo non dispiaceva.

Prima ancora che i due ragazzi arrivassero al cancello della scuola, per scendere dalla bici, sentirono una vocina singolare chiamarli.

<< Ehi ragazzi! >> Urlò Levi a pochi metri da loro, agitando la manina per salutarli. Con l'altra, trascinava Gazille dietro di lei.

<< Giorno, Levi-chan. >> le disse l'amica, scendendo dalla bici.

Intanto Natsu diede un piccolo pugnetto a Gazille sulla spalla, il quale ricambiò con una tirata di capelli. Era il loro modo di salutarsi.

<< Non fare quel sorrisetto, come mai sei arrivata insieme a Natsu? >> Chiese Levi maliziosa. Per quanto potesse sembrare pura e innocente, aveva anche un lato accattivante. Forse è per quello che piaceva ad un tipo come Gazille.

Lucy sospirò, sapeva che sarebbe successo.

<< Abbiamo appena scoperto di abitare difronte! >> Rispose Natsu per lei.

<< Davvero? Allora adesso farete la strada insieme tutti i giorni! >>

<< Certo. >> Disse il ragazzo, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

Le guance di Lucy si colorarono di un leggero rossore.

<< Muovetevi stupidi, non voglio fare tardi per voi. >> Disse Gazille in modo molto diretto.

Così, prima che Natsu rispondesse a tono e scoppiasse il solito battibecco, Levi prese il fidanzato per mano e lo trascinò verso l'entrata molto velocemente, lasciando gli altri due poco più indietro.

 

 

 

 

 

Finalmente, dopo una stressante ora di francese, suonò la campanella che segnava l'inizio della ricreazione. Lucy, alzandosi assieme alla sua compagna di banco, vide il povero Gray, poco più indietro, lamentarsi con la testa sopra il banco.

<< Ehi Gray, è successo qualcosa? >> gli chiese avvicinandosi a lui.

Juvia, che stava seduta accanto al suo amato, accarezzandogli i capelli per consolarlo, la guardò con uno sguardo omicida.

<< Gray-sama sta continuando a prendere brutti voti a francese, se non andrà bene al compito di domani sicuramente verrà bocciato. >> “ Juvia, forse questo non è il modo migliore per consolarlo” pensò Lucy vedendo Gray dimenarsi sentite le parole della sua corteggiatrice. Quella situazione era ironica, se proprio vogliamo dirlo.

<< Pff, stai sempre a frignare. >> Disse Natsu, che si era avvicinato al gruppetto ridacchiando.

<< Vuoi morire Natsu?! >> Gli rispose l'amico-nemico, finalmente alzando la testa per guardare chi aveva davanti.

<< Non riusciresti neanche a sfiorarmi! >>

<< Vogliamo vedere?! >>

<< Nessuno tocca Gray-sama! >>

Ecco, stava per scatenarsi il solito putiferio, questa volta anche Juvia ne avrebbe fatto parte.

<< Ragazzi per favore, almeno in classe cercate di contenervi! >> Li ammonì Lucy guardandoli in malo modo.

<< E poi, fra l'altro, anche tu Natsu non è che sia una cima a francese... >>

<< Tsk, a me non importa del francese. >> Disse mostrando il suo totale disinteresse.

<< Vedremo quando verrai bocciato.. >> Lo derise Gray.

<< Vuoi prenderle davvero?! >>

<< Basta basta! >> Questa volta a parlare fu Levi, che spuntò da dietro la schiena di Lucy immergendosi nella discussione.

<< Ho un idea. >>

I presenti la guardarono curiosi. << Per prepararci per il compito di domani, studieremo tutti insieme! Io e Lu-Chan ce la caviamo, e potremmo darvi una mano. >> Disse Levi guardando l'amica per ottenere una sua conferma.

<< Ah, è un ottima idea Levi-chan! Io ci sto. >>

<< Perfetto. >> Dissero Natsu e Gray all'unisono, per poi guardarsi in cagnesco.

<< Dove studieremo però? >> Chiese Juvia all'improvviso.

<< Andremo da Lu-chan! >> Disse Levi sorridendo, come se fosse ovvio.

<< Alt, alt, alt! >> Come era arrivata a quella decisione?!

<< Perché a casa mia? >>

<< Beh, Natsu mi ha detto che casa tua è molto grande, vista da fuori. E poi sono tanto curiosa di vedere com'è la tua stanza! Dovrai assolutamente prestarmi qualche libro! >> Ah, ecco il vero motivo. Lucy sospirò.

<< Ad una condizione. >> Disse girandosi verso Natsu e Gray.

<< Non azzardatevi a rovinare o spaccare qualche mobile o oggetto che si trova in casa mia! >>

<< Certo Lu, per chi ci hai preso? Noi siamo tipi tranquilli. >> Disse Natsu, cercando di far ridere l'amica. Ma non ottenne altro che uno sguardo assassino.

La biondina si sarebbe dovuta preparare mentalmente prima di accogliere in casa dei tipi come Gray, Natsu e Juvia, che avevano ben poco di normale. L'unica che si salvava, forse, era Levi-chan.

 

 

 

 

Lucy stava sdraiata sul divano del salotto, guardando la tv, annoiata. Erano le 16.30, quando sarebbero arrivati quei testoni? Dovevano essere da lei più di mezz'ora prima.

Che si fossero persi? No, impossibile, li doveva accompagnare Natsu, lui era l'unico a sapere dove si trovasse casa sua. Beh, effettivamente questo non era molto rassicurante.

“ Forse hanno cambiato idea.” Pensò la ragazza intristita. Passarono altri dieci minuti, e ancora niente. Così Lucy decise di andare in cucina per prendere qualcosa da mettere sotto i denti, ma appena alzata dal divano, il campanello suonò.

La biondina si diresse correndo alla porta di casa, e l'aprì, trovandosi davanti i cinque ragazzi. Levi si era portata dietro anche Gazille. Era formidabile il modo in cui quella ragazza riuscisse a convincerlo a fare ogni cosa che le saltava in mente. Forse, Gazille semplicemente non sapeva resisterle.

<< Finalmente! >> Disse Lucy, mostrandosi arrabbiata. In realtà si sentiva sollevata dal fatto che non le avessero dato buca. Era abituata ad essere lasciata da sola, ma ci sarebbe comunque rimasta male.

<< Scusa tanto per il ritardo Lu-chan! >> Disse Levi andandola ad abbracciare.

<< Ma quei tre scemi strillavano come matti per strada, offendendosi, e ci siamo dovuti subire le lamentele di una vecchietta per almeno una ventina di minuti! >>

Lucy scoppiò a ridere. Avrebbe voluto vedere quei tre ragazzacci messi a tacere da una vecchietta.

<< Entrare dai, è già tardi e dobbiamo prepararci bene per il compito. >>

I cinque fecero come disse la bionda. Entrati dentro, diedero uno sguardo veloce, e restarono a bocca aperta: la casa di Lucy era davvero molto grande.

<< A Juvia piace molto casa tua. >> La padrona di casa guardò Juvia, che si era attaccata al braccio di Gray, sbalordita. Era la prima volta che sentiva farle un complimento, o solo dirle una cosa carina. Forse anche lei stava cominciando a considerarla un amica, e non era venuta li sono per stare con il suo Gray-sama.

<< Già, Juvia ha ragione. >> Disse Natsu sorridendo. Lucy lo guardò contenta : era felice che gli piacesse casa sua, era felice solo per il fatto che fosse venuto anche lui quel pomeriggio. Portarlo in casa sua, anche solo per studiare, era una cosa abbastanza intima, che la faceva sentire più vicina a lui. Lucy ancora non riusciva a capire il perché di questi pensieri, che non erano per niente da lei.

<< Allora, vogliamo restare qui tutto il tempo? >> Chiese Gazille sbuffando.

<< Ah, già! Dove volete andare a studiare? Possiamo andare in salotto, oppure in camera mia. >>

<< In camera tua! >> Rispose Levi anche per gli altri. Sembrava davvero impaziente.

Così, i cinque ragazzi si avviarono verso il piano superiore, seguendo Lucy.

<< Wooow! >> Gli occhi di Levi, appena entrata nella stanza dell'amica, iniziarono a brillare.

La camera era molto grande, come la casa d'altronde, e accanto al letto, che era giusto sotto la finestra, c'era una vetrina che ricopriva tutto il muro, ripiena di libri. Levi ci si fiondò, cominciando a sbirciare dappertutto.

Natsu, invece, senza fare complimenti, si catapultò sopra il letto della bionda.

<< Cavolo, ma è morbidissimo! >> Disse strofinando la faccia sul cuscino. Lucy lo guardò felice, adesso il suo odore sarebbe rimasto impregnato su quelle coperte, e lei avrebbe potuto sentirlo per tutta la notte. “Non mi stancherei mai di quell'odore”, pensò. E prima ancora di accorgersene la sua faccia diventò rossissima. Ma cosa diavolo si metteva a pensare?!

Gazille e Gray, seguito da Juvia, si sedettero sul pavimento, davanti al piccolo tavolino al centro della stanza, e tirarono fuori i libri.

“ Bando alle ciance, Lucy! Oggi devi solo pensare al francese!” E pensandolo, si sedette vicino a Juvia.

 

 

 

 

Ci avevano provato, lei e Levi, ci avevano provato davvero a far entrare qualcosa in quelle teste vuote. Ma tutto era inutile quando si parlava di Natsu, Gray e Gazille. Quei tre e lo studio non erano compatibili neanche un po', tutto qui. Avevano provato di tutto: test, interrogazioni improvvisate, questionari, ma niente, loro non ci mettevano nemmeno un minimo d'impegno.

E così, dopo un'oretta buona che questa storia andava avanti, i sei ragazzi si addormentarono.

La bionda però dormì poco e niente, per la posizione dolorosa in cui si era addormentata. La schiena le faceva un male cane, quindi decise di alzarsi per sgranchirsela un po'. E quando vide la scena difronte a lei, sorrise intenerita: Gazille e Levi stavano dormendo appoggiati alla vetrina piena di libri, la ragazza teneva la testa sopra la spalla di lui. Ci sarebbe stato da scattargli una foto. Lucy era un po' invidiosa, infondo. Nonostante Gazille fosse quello che era, riusciva a rendere la sua amica davvero felice. Anche lei avrebbe voluto avere quel rapporto così speciale con qualcuno. Anche lei avrebbe voluto essere davvero felice in quel modo. Sospirando, voltò lo sguardo verso Gray, spaparanzato per terra, con la testa sopra le gambe di Juvia, che stava appoggiata con la schiena al bordo del letto. Ce lo doveva aver messo lei, in quella posizione, o forse, Gray aveva inconsapevolmente cercato Juvia nel sonno. Alla fine, non poteva essere del tutto indifferente agli atteggiamenti della ragazza.

E poi, lo vide. Natsu era rannicchiato sul suo letto. Con quel viso rilassato e calmo era così tenero.

Non resistette più di tanto, e alla fine andò a sedersi accanto a lui, girando un poco la testa per continuare a guardarlo. Non sapeva quale strano fenomeno la spingesse tutte le volte a stare vicino a quel ragazzo, a cercarlo in ogni occasione. Sapeva solo che non poteva farne a meno, perché quando stava accanto a Natsu, lei si sentiva leggera. Alzò una mano per accarezzargli i capelli. Non le importava se qualcuno l'avesse vista, o se perfino lui l'avesse beccata, in quel momento sentiva solo l'impulso irrefrenabile di toccarlo, per accertarsi che tutto questo fosse vero, che quel ragazzo così testardo e tonto stesse davvero dormendo sul suo letto.

Lui dopo poco aprì gli occhi, sentendo quella piacevole sensazione. Vide Lucy guardarlo con un sorriso, ed inspiegabilmente si sentì appagato.

<< Lu... >> Disse sbadigliando e tornando a sedere sul letto.

<< Scusa se ti ho svegliato. >> Gli disse imbarazzata. << Solo che non riuscivo a dormire, e mi stavo annoiando. >>

<< Potevi svegliare Levi. >> Disse Natsu, cercando di guardarla male.

<< Baka Natsu. >> Bisbigliò la bionda. Lui si mise a ridere.

<< Stavo scherzando, su. >> Lucy lo guardò sorridendo, prima di appoggiare la propria testa sulla sua spalla, nonostante l'imbarazzo. Infondo, Natsu non era tipo da farsi sconvolgere da questi piccoli gesti.

<< Comunque, tu vivi con tuo padre Lu? >> Chiese il ragazzo, inaspettatamente.

<< Già >> Disse lei sospirando, << ma lui è sempre via per lavoro, e in casa non c'è quasi mai. Ma tanto, anche quando c'è, è come se non ci fosse. È proprio a causa del suo lavoro che mi trasferisco così spesso in diverse città. All'inizio era una seccatura, ma ormai ci sono abituata. Basta non affezionarsi alle persone che conosci. >>

Lui restò zitto per qualche minuto, sembrava pensieroso.

<< E quindi...tu non ti sei affezionata a tutti noi? >> A quella domanda così diretta, Lucy lo guardò sorpresa. Erano uscite davvero dalla bocca di Natsu quelle parole? Il Natsu che pensava solo a dormire, scherzare e picchiarsi con i suoi amici?

Comunque, in quell'istante, si rese conto di come stavano davvero le cose. Sapeva che sicuramente non era stata coerente con sé stessa, ed aveva infranto quella sua regola che rispettava ormai da molti anni. Lei si era affezionata a tutti loro. Ormai, aveva imparato a voler bene ad ogni persona conosciuta in quella scuola, a partire dalla temibile Erza, con cui non aveva parlato poi molte volte, fino ad arrivare a Levi e gli altri strambi ragazzi di quel gruppetto. E poi, c'era Natsu. Natsu l'aveva colpita fin dal primo momento in cui l'aveva incontrato. Il primo sorriso che le aveva rivolto l'aveva come rapita, per non lasciarla più andare. Quindi, la sua risposta non poteva essere altro che : << Non ho rispettato la regola, Natsu. Ormai, nonostante sia passato solo poco più di un mese da quando sono entrata alla Fairy Tail High school, non mi sognerei mai di lasciarla, perché è li che ho conosciuto tutti voi. Siete delle persone speciali. >>

Il ragazzo le mise un braccio intorno alle spalle, e lei sussultò. Era felice che Lucy lo considerasse una persona speciale, era felice che fosse diventato almeno un poco importate per lei. Restarono così per un paio di minuti, prima che Natsu ricominciasse a parlare : << Lu, ma sei gelida, non è che hai freddo? >>

<< Si, effettivamente non fa molto caldo, forse dovrei andare in salotto a prendere la felpa, è li che l'ho lasciata. >> Rispose tentando di alzarsi dal letto, prima che lui la fermasse.

<< Aspetta, se vuoi predi la mia. >> Disse lui sfilandosi la felpa nera che indossava, << Tanto io ho sempre caldo. >>

Lucy prese in mano quell'indumento. Perché il suo cuore batteva così forte per una stupida felpa?

<< Grazie. >> Disse mettendosela addosso, con le guance arrossate. Il suo cuore batteva così velocemente che pensava che le sarebbe uscito dal petto entro poco. Ma che le stava capitando? Non aveva mai provato quelle sensazioni stando con nessun altro, mai, in tutta la sua vita.

Natsu alla fine era un maschio, era carino, anche troppo, e non era facile restargli indifferente. Ma fino a quel momento aveva sempre pensato che fosse attrazione fisica al massimo, quella che provava per lui, niente di più. Ma risistemandosi nella posizione in cui era prima, e annusando la fragranza di quella felpa, improvvisamente si sentì al caldo. Forse l'attrazione fisica non c'entrava un bel niente. A lei Natsu piaceva, e anche tanto. Era inutile inventarsi scuse. Ormai se ne era resa conto già da un bel po', e finalmente era riuscita ad ammetterlo. Ma quella non era una buona cosa. Per quanto la rendesse felice stare vicino a lui, non poteva innamorarsene, perché non sarebbe stata ricambiata.

Dopo poco la ragazza sentì il respiro di Natsu diventare regolare, e girando lo sguardo verso di lui, vide che si era addormentato. Così, accoccolandosi un po' meglio vicino a lui, riuscì finalmente a fare una bella dormita anche lei. Quella, d'altronde, era la posizione più comoda che avesse mai potuto trovare.

 

 

 

Si svegliò quando fuori era già buio. E quando riaprì gli occhi, non trovo nessuno nella sua stanza.

<< Ma che diavolo..? >> Disse Lucy sbadigliando. Dov'erano finiti tutti?

Si accorse di avere ancora la felpa di Natsu addosso. Quello stupido doveva essersela dimenticata, oppure gliel'aveva lasciata apposta per non farle sentire freddo. Si disse che poteva anche essere per quello. Infondo, Natsu ultimamente riusciva a sorprenderla in parecchie occasioni.

Girandosi dalla parte opposta del letto, per tornare a dormire, vide un foglio accanto a lei. Lo prese in mano per leggerlo.

“ Lu-chan! Non volevamo svegliarti, così siamo andati via senza dire niente, visto che si era fatto tardi. Ci vediamo domani a scuola! ( E poi mi devi spiegare cosa ci facevi tra le braccia di Natsu!)”

Lucy accartocciò il foglio e lo buttò sul pavimento. Anche in quel momento avrebbe voluto essere tra le braccia di Natsu.

  
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: I n o r i