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Autore: _Giuls17_    16/09/2011    0 recensioni
scusate ma ho voluto usare un nome fittizzio per questo racconto, non me la sentivo di dire il mio anche se ormai sapete che mi chiamo Giulia (-.-) Questa one shot è dedicata a tutte le persone che come in questi giorni hanno affrontato l'inizio del 5 liceo, per chi come me si è sentito spaventato e impaurito, per chi voleva tornare indietro ecc. Questo è quello che mi è successo veramente e spero che possiate apprezzare kiss =)
Genere: Malinconico, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mio ultimo primo giorno di scuola.

Come voi anche io credevo che la scuola fosse per sempre, che certi giorni ci sarebbero stati per il resto della mia vita, ch avrei rivisto i miei compagni anche in un futuro lontano, ma erano solo sogni.
E solo adesso me ne rendo conto.
Non riesco a dormire, l'ansia mi divora il cuore che non smette di battere forte ed ancora non è domani, già domani penso rigirandomi ancora nel letto.
Domani sarà il mio ultimo primo giorno di scuola, ultimo giorno perchè il prossimo anno non tornerò a scuola e primo che solo da domani sarò ufficialmente in quinto, all'ultimo anno del liceo.
Credevate che poteva arrivare questo momento? No, io non lo credevo possibile, fin da piccola mi ero detta che gli anni sarebbero passati lentamente e che mi sarei goduta la vita appieno prima di arrivare all'ultimo anno, prima di affrontare i fatidici esami di Stato e prima di pensare ufficialmente al mio futuro.
Ma anche stavolta mi sono sbagliata, gli anni sono passati e invece di vivere la vita molte volte mi sono ritrovata a piangere, sempre più sola che in compagnia, invece di fare amicizia durante gli anni perdevo un caro amico per strada per poi ritrovarlo ogni tanto.
Ma non sempre era cosi, non tutti sono tornati.
Da piccola pensavo che avrei fatto la cantante, che sarei stata una donna affermata e sarei stata ricca, ma penso che questo desiderio sia in ognuno di noi, ma solo ora mi rendo conto che ciò che volevo non è quello che posso avere.
Che ho fatto troppi sogni ed ora invece mi ritrovo con poche certezze per un futuro che non riesco a inquadrare, ma come voi non potevo pensare che il giorno della scelta sarebbe arrivato cosi velocemente.
Pensavo di avere più tempo ma alla fine di tempo non ne ho avuto per niente, e questo mi dispiace.
Apro gli occhi e accendo la luce della mia camera, guardo l'orologio mentre incrocio le gambe al petto, sono le tre esatte e ancora non riesco a dormire, ancora non riesco a togliermi dalla testa domani.
-Già domani.- ripeto sapendo che è la cosa più monotona del mondo, come direbbe il mio ragazzo.
Ma non riesco a pensarla in questo modo, penso tutto il contrario perchè non avrò un'altra occasione, non ci sarà più un'altro primo giorno di scuola, da domani tutto finirà come allo stesso tempo inizierà.
Chiudo la luce e mi rimetto sdraiata cercando di prendere sonno ma so che non sarà cosi facile, mi conosco fin troppo bene per credere che cederò cosi facilmente, anche perchè il mio cervello non ha ancora smesso di elaborare pensieri contorti e complicati sulla mia vita.
Sbuffo e chiudo forte gli occhi cercando di non pensare a domani, cercando di non pensare alla gioia o al dolore che proverò nel rivedere i miei compagni, all'ansia che avrò non appena varcherò la soglia della mia classe e nel vedere il primo insegnate.
Chiudo ancora più forte gli occhi cercando di non pensare che domani sarà l'inizio della fine e senza volerlo Morfeo mi prende tra le sue braccia.

Driiinnnn.
Mi alzo di colpo e scendo dal letto per spegnere la sveglia, mi guardo un attimo intorno per cercare di realizzare cosa mi stava succedendo e all'improvviso mi ricordo, oggi era l'inizio della scuola.
Sorrido spontaneamente e corro in bagno a lavarmi, torno in camera dopo poco e mi preparo cosi velocemente che manco me ne rendo conto, saluto la mamma che ancora dorme ed esco per andare a scuola.
Oggi non c'è traffico penso mentre guido tranquillamente il mio motorino per le strade quasi vuote della mia città, un piccolo paese della Sicilia, guardo un attimo il cielo e non è molto favorevole, cosi decido di fare più in fretta.
E all'improvviso lo vedo, il cancello della mia scuola e poco più avanti la struttura che mi ha ospitato da quando ero in prima elementare, il cuore inzia a battere forte e posteggio velocemente il motorino al solito posto, mi ritrovo a camminare lentamente per arrivare all'ingresso dove c'è già molta gente e sento i miei compagni urlare il mio nome.
-Aliceee!!.- mi dicono per poi abbracciarmi per la gioia, ricambio ogni saluto e ogni abbraccio non sapendo che in realtà era l'ultimo.
-Sono emozionata.- dico non appena mi ritrovo davanti a tutti, loro mi sorridono ma non dicono niente, fa male anche a loro penso abbassando lo sguardo.
Mi volto per vedere la strada e vedo tante facce nuove e altre vecchie, il cuore batte meno forte ma so che è davvero emozionato per quello che sta vedendo e senza volerlo la campanella suona.
Do una breve occhiata ai miei compagni e poi partiamo tutti verso la classe, ogni anno c'è la gara per prendersi i posti migliori e noi non l'avremo persa, tengo stretta la borsa con una mano mentre con l'altra mi faccio largo su per le scale, rido assieme agli altri anche se una parte di me vorrebbe piangere.
Saliamo al primo piano, il nostro piano e corriamo furiosamente verso la nostra classe, il corridoio è lungo ma non mi sento stanca e poi senza rendermene conto entro un classe e mi siedo al mio posto, solo in quel momento guardo indietro e mi rendo conto che magari sarei dovuta passare più lentamente, per godermi il momento.
Poso la borsa e con amarezza penso che non ci sarà più un'altra occasione.
La classe si riempe e vedo di nuovo i miei compagni, sorrido anche se dentro sto male.
Mi credete che avrei voluto rifare tutto dall'inizio? Che invece di correre ora che mi sono fermata avrei preferito camminare e osservare per bene la mia scuola, che forse avrei dovuto salutare anche gli altri ma scuoto la testa, non era più importante quello che volevo perchè non avrei mai più avuto una seconda occasione.
Così mi siedo più comodamente sulla sedia e aspetto l'arrivo del professore, chiudo solo un attimo gli occhi e sento un peso che opprime il mio cuore.
Il gran giorno era arrivato, ero in quinto liceo e quello sarebbe stato il mio ultimo primo giorno di scuola, l'ultimo anno nella mia scuola, l'ultimo anno con molti dei miei compagni, sorrido amaramente e mi dico che da quel momento in poi il futuro sarà magnifico ma una piccola parte di me vorrebbe tornare bambina e non essere lì.
Tornare a sognare i pupazzi e le bambole, i giochi e le scorribande ma, era troppo tardi anche per quello.
Sento la porta chiudersi e mi alzo per salutare il professore dicendo addio al passato e dando il benvenuto al futuro.

•Spazio autrice_: scusate ma ho voluto usare un nome fittizzio per questo racconto, non me la sentivo di dire il mio anche se ormai sapete che mi chiamo Giulia (-.-) Questa one shot è dedicata a tutte le persone che come in questi giorni hanno affrontato l'inizio del 5 liceo, per chi come me si è sentito spaventato e impaurito, per chi voleva tornare indietro ecc. Questo è quello che mi è successo veramente e spero che possiate apprezzare kiss =)
   
 
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