Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: Joisishea    17/09/2011    9 recensioni
"Lui era la mia luce, lui era il mio assassino mascherato da eroe, la sua bocca era il coltello che mi pugnalava ad ogni nostro contatto, il suo profumo era il veleno che mi inebriava quando mi era vicino, e i suoi occhi, quelli erano la sua arma letale, con quelli mi uccideva, i suoi occhi significavano per me la fine di tutto e l’inizio di lui.."
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Wake me up inside, call my name and save me from the dark, bid my blood to run before I come undone , save me from the nothing I’ve become."


Avete mai provato a fissare il sole per qualche minuto? I vostri occhi bramano la luce, ma il vostro cervello vuole allontanarsi, i vostri occhi iniziano a lacrimare, ma continuano a volere la luce, ne hanno bisogno, come la notte delle stelle, come Romeo di Giulietta, hanno bisogno di quella luce, hanno bisogno di qualcosa che illumini loro il cammino, nonostante siano consapevoli del dolore che così si infliggono ne hanno il più completo bisogno, sono dipendenti da quel barlume, da quello spicchio luminoso, i vostri occhi vogliono la luce perché credono porterà loro solo del bene, ma solo dopo avranno ben chiare le conseguenze di quella sottomissione alla bellezza. Questo, questo era ciò che lui mi faceva. Guardarlo, vederlo mi portava a pensare che forse i miei occhi non volevano la luce, ma lui. Lui era la mia luce, lui era il mio assassino mascherato da eroe, la sua bocca era il coltello che mi pugnalava ad ogni nostro contatto, il suo profumo era il veleno che mi inebriava quando mi era vicino, e i suoi occhi, quelli erano la sua arma letale, con quelli mi uccideva, i suoi occhi significavano per me la fine di tutto e l’inizio di lui. Erano la cosa più bella che la terra avesse mai avuto il privilegio di ospitare, di una bellezza assurda, quasi fastidiosa o soffocante, non riuscivo a fissarli per più di pochi secondi che la testa iniziava a girarmi, ma appena mi riprendevo dovevo riaverli, dovevano di nuovo incatenarsi ai miei, rendere pochi attimi i più belli della mia vita. E ci riuscivano, ci riuscivano sempre. Ogni sfumatura, ogni venatura presente li rendeva sempre più meravigliosi, ogni volta erano più belli, e ogni volta li volevi più della volta prima. Erano una droga, ma non una droga senza conseguenze, no, le conseguenze di quella droga potevano essere comparate a quelle di una striscia di cocaina: all’inizio mi sentivo euforica, quegli occhi erano stati miei, sentivo come se avessi potuto avere tutto, come se ogni cosa sarebbe stata mia, poi l’eccitazione lasciava il passo alla tristezza, alla consapevolezza di non averli più con me, di non poter avere più per me quello sguardo così magnetico ed ipnotico, di non sentire più quel brivido in fondo alla schiena che era capace di procurarmi, ero in balia dell’ansia, del panico, della paura che forse davvero non sarebbero più potuti essere miei, ma poi arrivava l’ultima fase, la più brutta, la fase più orribile e massacrante, la fase dell’astinenza; mi rendevo conto di quanto fossero per me, di quanto provocassero in me, e iniziavo a dare di matto, a pensare a quanto avrei voluto riaverli, a quanto ogni cosa apparisse scura e sfocata se posta di fianco al pensiero di tale magnificenza, pensavo che se avevo avuto il privilegio di guardarli una volta forse non era tutto perduto, forse avrei avuto un’altra occasione per renderli miei, iniziavo a crearmi aspettative che non sarebbero state soddisfatte, e iniziavo a illudermi che lui sarebbe tornato. Ma lui non l’avrebbe fatto. Lui mi aveva lanciato il colpo finale insieme a quello sguardo, ed ora io ero lì, agonizzante, odiandolo come non avevo mai odiato nessuno, ma non potendo far altro che amarlo, amarlo ancora, dopo il dolore, l’inganno, le menzogne ed ulteriore dolore, io lo amavo. Lui era il male fatto persona, ma non potevo far altro che amarlo. Lo vedevo ridere nell’assistere agli inutili sforzi per riprendermi da quel dolore, sorridere alle mie urla e cantare alla mia morte.
<< Kyra, vieni, dobbiamo uscire. >>
Chiusi le sue foto, abbandonai un’altra volta i suoi occhi, le sue labbra, i suoi capelli, abbandonai lui, e il mio cuore prese a battere, chiedendosi se avrebbe mai più avuto l’occasione di provare qualcosa per il lui in carne ed ossa, e non per una sua foto. Ma la risposta la conosceva, la conoscevano tutti. Lui se n’era andato, e mi aveva lasciata sola. Lo guardai per altri pochi secondi, sperando quasi che tutto sparisse attorno a me, e che io potessi rimanere lì, a guardarlo, ancora, e ancora, a pensare a lui, e al fatto che un tempo dire lui era per me come dire noi, pensare che le sue braccia mi avevano protetta e la sua schiena fatto da scudo, a pensare che la gente un tempo definiva Harry e Kyra come la coppia del secolo, ora eravamo solo una povera ragazza e il cantante famoso, scappato dalla sua città e approdato a Londra tra le braccia di persone affamate di soldi. Lui mi aveva abbandonata per il successo, e io dopo un anno ancora cercavo il mio cuore in mezzo a tutto il sangue e il dolore che la sua partenza aveva causato. Lo cercai ancora sullo schermo ormai nero del computer, sperando di scorgere ancora il suo sorriso, ma niente, la mia luce era sparita. Il mio sole era tramontato.



NdA:
Questa "cosa" è stata scritta alle 4.30/5.00 del mattino, vista la mia famosa insonnia estiva, quindi perdonamtemi gli eventuali errori grammaticali o di sintassi.
So che è troppo corta, e mi spiace, in futuro tenterò di farle più lunghe, per il momento invece voi che ne dite di perdere un secondo della vostra vita a recensire per rendere più felice me e, di conseguenza, i miei personggi, tipo Kyra la depressona? :D
Be', vi saluto, spero vi sia piaciuto il mio sfogo creativo. :)
Per leggere l'altra mia fan fiction sui One Direction andate qui.
Per contattarmi su Twitter sono @xshefreaksout.
Joisishea. (:
  
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Joisishea